rottame bis

Oggi sono tornato in palestra, ma non so se sono stati i dieci giorni di vacanza oppure la debolezza post raffreddore ma ho fatto davvero fatica con i soliti pesi. Ma tanto se non fossi andato oggi e domani sarebbe stato peggio: mercoledì sono al TIMeeting, giovedì e venerdì la trasferta romana che mi sono scampato la settimana scorsa. Però domani la bici la ripiglio! Sciarpa e guanti, e via…

gmail perde i pezzi?

Ho provato ad accedere alla mia casella gmail di scorta, quella che uso molto poco, e mi sono trovato un simpatico messaggio di errore che inizia con “Sorry, there seems to be a problem”, e continua dicendo che il servizio non è temporaneamente disponibile. Notate che la casella che uso sempre sta regolarmente funzionando. Chissà, qualche googlologo [*] potrà trarne qualche idea sul funzionamento interno. Magari le caselle poco usate finiscono sugli hard disk “lontani”?
[*] mi piace questa parola… tre sole lettere diverse per dieci lettere totali!

"blocco" del traffico

Da oggi nella cosiddetta “area omogenea” Milano-Como-Sempione (ma anche a Bergamo e Brescia) è iniziato il periodo di blocco del traffico per i veicoli non catalizzati: pardon, il “piano per il contenimento e la prevenzione di episodi acuti di inquinamento atmosferico”. Insomma, dal lunedì al venerdì auto e moto non catalizzate non potranno circolare dalle 8 alle 10, e dalle 16 alle 19. Durante il periodo natalizio il blocco è sospeso: per chi non avesse capito il significato di “natalizio”, mi affretto ad aggiungere che la settimana prima di Natale potranno girare tutti, non fosse mai che qualcuno non riuscisse a comprare i regali. Lo stesso per le domeniche senz’auto: ce ne sarà una a novembre, gennaio e febbraio, ma dicembre è sacro.
Detto tutto questo, stamattina mi pareva in effetti che ci fosse meno casino in città – non a entrare, la coda sulla A7 a Famagosta era la solita. Potrebbe essere davvero che ci siano tante auto vecchie che sono state costrette a cambiare orario, fluidificando (haha) un po’ il traffico? O è stata semplicemente la fortuna del lunedì mattina?
(ps: sull’utilità di questi blocchi per migliorare la qualità dell’aria, non penso che nessuno ci creda, a partire da Formigoni e Albertini. Ecco perché non ne ho parlato.)

Temporali estivi?

Oggi pomeriggio verso le 16:15 c’è stato uno di quei temporali che arrivano tutto ad un tratto, con il buio che cala all’improvviso e la pioggia a scrosci: il tutto per mezz’ora o giù di lì. Fossimo stati a luglio, nulla di strano. Ma a novembre? La cosa più strana, a parte la stagione sbagliata, è stata vedere il cielo. Era perfettamente diviso a metà tra azzurro e nero quasi sopra casa nostra, a Sesto scommetto che non ha nemmeno piovuto.

Bilance addio

Era qualche settimana che non mi capitava di passare a fare la spesa all’Esselunga di viale Zara (non molto grande né molto piccola). Stamattina ho notato che mancava qualcosa: la bilancia per pesare frutta e verdura sfuse. Chiedo lumi ad Anna che mi risponde “sì, è già un po’”.
A me il concetto “pesatura fai-da-te” ha sempre lasciato perplesso. In molti ipermercati si porta la frutta alle bilance, ma c’è una persona che pesa e appiccica la famosa etichetta. Più logicamente, i discount come il Lidl hanno la bilancia alla cassa, ed è direttamente la cassiera che pesa e marca – e questo immagino dipenda dalle origini tedesche, mi è stato detto che nei paesi al nord è più usuale fregare sul peso. Ad ogni modo, immagino che il signor Caprotti avrà notato che la gente iniziava a pesare i sacchetti prima di riempire, e quindi si sarà deciso a lasciare tutta la frutta e la verdura pezzata e prezzata, ritenendo che il costo fosse comunque minore dei vantaggi. Chissà se vale anche per gli iperstore, quelli dove la esse è ancora più lunga…

<em>Edipo.com</em>

Ieri sera, accompagnato da ben cinque fanciulle, sono andato al Piccolo a vedermi l’ultimo spettacolo di Gioele Dix, che per chi non avesse ben chiaro il tipo è quello che fa l’imitazione di Alberto Tomba.
Bene, qui c’è tutt’altro, per fortuna. Non lasciatevi suggestionare dal “puntocom”: la storia è quella di Anselmo, che in una clinica della salute dai metodi piuttosto fascisti – è vietato persino leggere! – si mette a spiegare la tragedia di Edipo Re alla sua infermiera italoinglese Giada (Luisa Massidda). Il testo che racconta è quello di Sofocle, ma il modo con cui lo racconta è assolutamente legato a oggi. Qual è l’aspetto di Edipo? È bello, come un motociclista sul suo chopper. Deve parlare al popolo? Si mette a fare una conferenza stampa a reti unificate, anche con Sky.
Portare avanti per due ore una storia in questo modo, anche se con una spalla, non è affatto facile: ma Dix riesce perfettamente nel suo scopo, e se volete riesce anche a mischiare la sua commedia con la tragedia originale. Da vedere.

Sono un rottame

È una settimana che vado avanti da cane: ho iniziato con un mezzo colpo della strega che è poi degenerato in raffreddorone (con possibile influenza che ho esorcizzato non misurandomi la febbre) e infine in un abbassamento della voce che secondo Anna non è affatto sensuale. È vero che ho sempre detto di avere solo due raffreddori l’anno, quello maggio-ottobre e quello novembre-aprile, però mi sto iniziando a stufare un po’, tanto che in una settimana ho preso ben quattro aspirine.
Ok, fine del piagnisteo :-)

Ma quale "trasparenza"!

L’Ansa ci comunica che Stefano Rodotà (il garante della Privacy, per chi non se lo ricordasse), ha suggerito “di rendere trasparente, nel ddl sull’editoria, l’attività dei siti Internet, inserendo l’indicazione dei loro responsabili”, perché “la giusta libertà dei siti va equilibrata con la trasparenza della loro attività”.
Non so se vi siete accorti di un paio di cose. Innanzitutto, Rodotà sta parlando di cose sulle quali ha esattamente il mio stesso titolo – nessuno. In secondo luogo, il concetto di “trasparenza” è assolutamente fasullo. Nel mio caso, ad esempio, anche se non ci fossero i miei dati personali sul sito – ribadisco che questo è un “pippone di principio” – essi sarebbero facilmente recuperabili, visto che il sito è registrato a nome mio e quindi questi dati sono pubblici. Diverso è indubbiamente il caso di chi scrive su un servizio come splinder oppure iobloggo; ma se ci fossero dei problemi penali non sarebbe comunque difficile recuperare i dati di chi scrive.
Insomma, mettetela come volete ma a me questa proposta di schedatura (e da parte del “poliziotto buono”) non piace per nulla.