Anche stavolta sono alloggiato all’Esquilino all’Ambra Palace. Stavolta assieme al badge per la camera ho anche ricevuto la letterina in cui mi si dice che non si fuma, se non nelle stanze che non sono nei piani non-fumatori. Amen. Purtroppo la 202 che ho vinto stavolta mi ricorda in dimensioni (e in mancanza del bidet) le camere francesi. Però c’era un bel CD infiocchettato “Concerto” (come la catena cui l’Ambra Palace fa parte) con qualche ouverture e un paio di concerti di Rossini.
plastichina coprischermo. dove?
Ho tanti problemi nella mia vita. Ad esempio, la libreria a casa che sta spaccandosi (ma di quello ne parlerò tra qualche giorno). Al momento però ho un problema piccolo, ma forse più risolvibile.
I telefonini arrivano ormai con la plastichina adesiva per proteggere il display: lo stesso dovrebbe capitare con i palmari. Dopo un po’ però la plastichina si stacca. Bene, dove diavolo si compra della plastichina nuova, e magari a prezzi non assurdi? Io so di un posto a Hong Kong, ma non è esattamente banale da raggiungere: Milano sarebbe molto più comoda per me.
Io il messaggio in bottiglia l’ho lanciato: aspetto speranzoso.
ristorazione romana
mah, ieri sera non è che avessi tutta quella voglia di cercare posti e mi sono infilato alle Tavernelle®, in via Panisperna. Se avessi guardato il loro sito web, non credo ci sarei finito, ma tant’è. Non è che possa dire di aver mangiato male, anche perché io piglio sempre cose standard: però l’idea che i tortelli arrivino già col formaggio e non mi venga chiesto il livello di cottura del filetto non mi pare indice di un posto così valido.
Ah: Karol ci è passato anche lui, come da gigantografia.
Qualità dell'aria
Oggi a Roma targhe alterne (9-12 e 15-19, secondo me servono a poco). Il tutto perché le centraline hanno registrato valori preoccupanti” di PM10:” 77, 90, 75 e 61 microgrammi per metro cubo. I non catalizzati sono già bloccati da nove giorni dalle 7:30 alle 20:30.
E a Milano? Nema problema, è già previsto il blocco preventivo per domenica 23. Intanto i valori restano costanti: al Verziere 92, in via Juvara 130.
la fede fa superare tutto
No, non l’ho recuperata su un giornale gratuito. È un trafiletto a pagina 12 di Repubblica di oggi. Sotto l’articolo sul processo per le torure ad Abu Ghraib.
“Gli scienziati dell’Università di Oxford sottoporranno un gruppo di volontari a una serie di torture per valutare se la fede riesca ad alleviare il dolore. […] I volontari saranno sottoposti a bruciature. Durante la tortura, ai volontari verranno mostrati simboli religiosi come crocefissi e immagini della Madonna per vedere la loro reazione in situazione di particolare dolore”.
Pensate, c’è gente che si fa torturare “per la scienza”, e non solo “per la fede”.
Avvelenamenti da fumo del terzo tipo
Da lunedì è scattata la nuova legge antifumo, che da quanto ho capito dovrebbe impedire a chiunque di fumare se non è in casa, all’aperto, o in locali molto particolari. Le prime ore di applicazione della legge sono state all’insegna dell’usuale folklore italiano: la gara per fare la prima multa (per la cronaca, ha vinto Napoli con una sanzione comminata a mezzanotte e un minuto; i pianti degli operatori commerciali perché non erano pronti a mettere in regola i locali, per la solita abitudine procrastinatrice italiana dove non importa se viene lasciato un anno per adeguarsi alla legge; le minacce di raccolta di firme per un referendum abrogativo di questa legge liberticida; i telegiornali pronti con i loro servizi (La7 come prima notizia; il Tg5 nella cura Rossella come prima e seconda notizia). Sempre secondo le usanze delle italiche genti, i giornali del giorno dopo ancora hanno già lasciato la notizia in semplici trafiletti: ormai non è più “nuova”.
Eppure a ben guardare alcune piccole differenze ci sono. Ad esempio, il federalismo è ormai una realtà: la Provincia Autonoma di Bozen/Bolzano ha mostrato il Pragmatismo Crucco verso l’Osservanza Fattuale della Legge, promulgando immediatamente una proroga locale di sei mesi per la sua entrata in vigore. I soliti piagnistei inoltre sono di livello letterario assai superiore al solito: autorevolissime penne nostrane si sono infatti risolte ad mettere in campo la loro indubbia maestria con le parole per far giungere le loro accorate rimostranze nei confronti della legge a centinaia di migliaia dei loro lettori.
Io non posso naturalmente nemmeno avvicinarmi a simili vette, ma vorrei ad ogni modo porre all’attenzione dei miei ventitré lettori alcune flebili considerazioni. Tim e IT Telecom sono già da quasi un anno aziende “smoke-free”. Risultato? le scale e i corridoi esterni sono diventati il rifugio, illegale ma si direbbe tollerato, di tutti i tabagisti locali. A Rozzano li si può magari vedere all’ingresso oppure salire sul tetto; a santa Palomba, dove uscire all’aperto è più complicato, usare l’ascensore per passare da un piamo all’altro sta diventando quasi obbligatorio. Sui treni vale più o meno la stessa cosa. Le soste nelle stazioni vedono i passeggeri con sigaretta in bocca e accendino pronto in mano sgomitare per scendere prima dei passeggeri con le valigie; i bagni sembrano poi quelli di un liceo, con la gente che si mette a tirare compulsivamente quelle poche nascoste boccate che fanno la differenza rispetto a una vita non più degna di essere chiamata tale.
Purtroppo però l’Italia è sempre fatta così. Quando si decide una cosa, lo si fa con enorme ritardo, ma si decide che a questo punto bisognerà diventare i primi della classe. Così invece di creare zone fumatori non necessariamente sigillate ma con impianti di ventilazione sufficienti a non renderle nebbiose né a far sfuggire il fumo altrove, si mettono dei paletti talmente alti che la gente si sente moralmente autorizzata a non rispettare le norme. Vorrei a questo punto dare un sommesso suggerimento al nostro ministro dell’Economia: dare la possibilità a un locale pubblico di dichiararsi “per fumatori” dietro modico pagamento di una apposita licenza da 10000 euro l’anno. Potrebbe scapparci un’altra riduzione delle tasse.
Viaggio in prima classe
Oggi sto provando l’ebbrezza di un viaggio Milano-Roma in Eurostar Italia. Devo riconoscere che ci sono degli indubbi vantaggi: ad esempio, il nebiun di stamattina non mi ha dato soverchi problemi, anche se a Bologna avevamo comunque un quarto d’ora di ritardo. Inoltre l’avere le prese di corrente mi permette di usare il mattone (il portatile muletto che è l’unico funzionante che ho in questo momento) su cui scrivere è indubbiamente più veloce che sul palmare, per quanto comodo sia lo Zaurus. Non sono però riuscito a dormire quanto volevo, e questa non è esattamente una bella cosa. In fin dei conti, però, non si può pretendere tutto dalla vita, no? E poi, volete mettere l’Operazione Treno Pulito, con la collaborazione dei viaggiatori che hanno a disposizione un sacchetto di carta per la spazzatura?
Interessante notare come almeno la mia carrozza si sia svuotata notevolmente a Firenze. Si direbbe quasi che ci sia un pendolarismo tosco-lombardo.
(l’arrivo è stato con sei minuti di ritardo, non c’è quasi gusto)
Recluso rozzanese a vita?
Stamattina è passato il delegato sindacale a scusarsi perché si sono dimenticati di farci un’assemblea per la discussione della bozza di rinnovo contrattuale. Gli abbiamo chiesto cosa si sa del nostro ormai mitologico trasferimento di sede a Milano, e ci ha risposto che in questo momento sembra che i primi movimenti saranno quelli di parte della direzione generale, che verrà spostata da Roma a Milano. Questo significa che ci saranno duecento persone a riempire gli spazi di viale Jenner, spostando a loro volta altre persone da lì a via Valtorta. E noi? boh. Qualcuno dice che Telecom sta cercando di vendere tutto il comprensorio per far costruire ancora degli altri palazzi di abitazione… misteri. Per il momento, continuiamo a dover arrivare qua :-(