Va bene. Bisogna trovare i soldi per l'”emergenza smog” (a dire il vero le norme man mano più restrittive per i limiti di inquinamento sono state decise nel 2000. Ma le cicale italiane non guardano mai queste cose). Quindi si aumenta la benzina, e per la precisione le accise, così già che ci siamo c’è un effetto indotto con l’IVA che male non fa. Si potrebbe discutere sulla bontà o meno del provvedimento, ma questo è secondario. Quello che a me rompe è sentire Matteoli che dice tutto giulivo “l’aumento non lo si vedrà alle pompe”, esattamente come lo disse un anno fa quando le accise furono aumentate per trovare i soldi per il rinnovo del contatto del trasporto pubblico. Chiaramente se fai queste cose a inizio anno, quando i prezzi tendono a calare per la stagione, magari non te ne accorgi subito: ma quest’autunno lo si vedrà fin troppo. Ah, no. Non mi era venuto in mente che sei mesi sono troppi perché la gente si ricordi di qualcosa.
Per la mia collezione…
Ieri sera alle Cenerentoliadi Laura (con Franco, naturalmente, ma conoscendola è stata lei a trovarla) mi ha portato una biro a quattro colori della Pilot.
Ho una simpatia innata per queste biro, e lei lo sa, avendomene già portata una due anni fa. Però questa Pilot è speciale, visto che ero convinto le facessero al massimo a tre colori.
gmail davvero per tutti
Nello scorso aprile avevo provato a lasciare un messaggio ai signori Google per avere un account gmail. Ieri mi è arrivato il *loro* invito. Non che serva a molto, visto che continuo ad averne 50 da distribuire, ma immagino che ormai non ci sia più nessuna vera ragione per limitare la distribuzione…
Poco senso dell’umorismo
Antefatto 1: la BMW tira fuori un’auto, la Serie 1, e usa come slogan “Perché essere uno dei tanti, quando puoi essere uno come nessuno? – Nuova BMW Serie 1 – One like no one“, all’interno di uno spot dove si vedono una serie di numeri. Alcuni dicono che la macchina assomigli all’Alfa 147 molto più di quanto ormai tutte le auto si assomiglino.
Antefatto 2: Fiat tira fuori la nuova versione della 147, fa una pubblicità TV che prende per i fondelli quella della BMW 1, e termina con lo slogan “Perché essere un numero uno qualunque quando puoi essere 147? Nuova Alfa 147. One like 147.”
Alla BMW la cosa non è piaciuta molto, così sono andati dal Giurì di Autodisciplina Pubblicitaria che, contrariamente a quanto pensavo, ha sentenziato che la pubblicità è in contrasto con i commi 1 e 2 dell’articolo 13 del Codice di Autodisciplina, e quindi deve essere ritirata.
Per chi non ha voglia di cliccare sul link, riporto i commi:
Deve essere evitata qualsiasi imitazione pubblicitaria servile anche se relativa a prodotti non concorrenti, specie se idonea a creare confusione con altra pubblicità.
Deve essere inoltre evitato qualsiasi sfruttamento del nome, del marchio, della notorietà e dell’immagine aziendale altrui, se inteso a trarre per sé un ingiustificato profitto.
Ora, la mia definizione di “imitazione servile” non comprende la satira, ma a quanto sembra non è così. Inizio a capire perché preferiscano utilizzare signorine con pochi vestiti: ci sono meno problemi di confusione…
(la notizia l’ho letta da Dario; ne parla anche Luciano).
Li'l Abner
Mi è capitato di andare sulla home page di Li’l Abner. La maggior parte di voi è troppo giovane per conoscere il fumetto, e la versione nostrana che ha reso i dialoghi degli abitanti di Dogpatch… in bolognese. D’altra parte, l’originale è assolutamente incomprensibile. L’ultima battuta del nostro nella striscia del 18/10/1952 è “Ah kin accept a ride, now!!”, che dovrebbe essere “I can accept a ride, now!!”. Non oso pensare a esempi più complicati.
Miracolo a Roma
Ieri sera alle 19 sono arrivato al controllo metal detector di Fiumicino. C’erano in tutto una decina di persone che stavano passando, e una fila senza nessuno, tanto che ho guardato la tipa della sicurezza per sincerarmi di quello che vedevo. Intendiamoci, sono riusciti comunque a bloccarmi non tanto per il passaggio mio ma perché nel mio marsupio c’era qualcosa di potenzialmente pericoloso: sei pile ricaricabili belle ordinate nella loro bustina. E la guardia mi ha anche chiesto “ci sono delle batterie?” No, era del plastico per buttare giù l’aereo.
In compenso ieri mattina la dozzina di minuti a Linate me la sono fatta tutta, e ho avuto il tempo di leggere i cartelli dove spiegavano quante cose non potevo portare. Però sembrerebbe che i coltellini con meno di sei centimetri di lama siano ammessi. Qualcuno ne sa qualcosa?