Autunno

Oggi siamo ufficialmente in autunno. Sta diluviando qui a Milano: la Uokireis di Radio Popolare e Legambiente, che si sarebbe dovuta tenere alla montagnetta di San Siro è stata annullata per fiumi di fango. Anche la Biodomenica, che in fin dei conti era sotto i portici di piazza Diaz, stamattina vedeva cinque banchetti cinque. Oggi pomeriggio Anna ha acceso il camino.
Ma il peggio è che ho dato un’occhiata alle previsioni del tempo per la prossima settimana: a seconda dei giorni avremo “numerosi rovesci, rovesci di passaggio, scrosci di pioggia, molta pioggia”. Glugluglu!

Computer a manovella

Chi avesse letto City venerdì scorso avrebbe trovato un trafiletto su un “portatile per bambini che funziona a manovella”. La notizia di per sé è vera: PCWorld ad esempio ne parla estesamente.
Naturalmente le cose stanno in maniera un po’ diversa da quanto traspare dall’italico quotidiano gratuito: non è il regalo di Natale da fare al proprio bimbo, ma è parte di un progetto di alfabetizzazione informatica per le scuole dei paesi in via di sviluppo. Negroponte (ma è tornato all’MIT?) ha già messo le mani avanti, dicendo che anche se il prototipo uscirà a novembre la produzione di massa non avverrà se non a fine 2006; e inoltre che sa bene che cento dollari sono ancora troppi, ma spera in un ulteriore ribasso dei costi. Però bisogna dire che ci sono delle idee interessanti: oltre alla manovella per i posti dove non c’è corrente – un minuto di giro permetterà dieci minuti d’uso – e che era già stata sfruttata nelle radio portatili, ci sarà la possibilità di convertire il display a colori in uno in bianco e nero ad alta visibilità. Per i fanatici: il sistema operativo sarà una versione minimale di Linux.
Non so quanto un PC portatile possa essere utile a gente che magari non ha nemmeno di che mangiare, ma forse non è così male pensare anche oltre l’immediato; basta appunto che sia un “anche”.

Quello che non trovate da noi

Visto che in questi giorni c’è lo sciopero dei giornalisti, ho pensato di dare un’occhiata a un quotidiano inglese (The Independent, quindi centro-destra). Tra le notizie, ho guardato quella sui conti correnti. A parte i pacchetti civetta, normalmente questi ti danno dal 2.5 al 3.5% di interesse se hai un conto corrente dove metti lo stipendio.
Noi invece abbiamo Fazio.

Viva Zapatero! (film)

Beh, posso fare mia l’ultima battuta, pronunciata da un sintetizzatore vocale dopo la fine dei titoli di coda (ah, perché è stato caldamente ringraziato Feltri?): “non mi ha fatto per nulla ridere”.
Diciamo che è stato un utile ripasso di cose che sapevo già, con le perle maggiori nel vedere quello che hanno detto i politici di sinistra, da Violante a Petruccioli: dai contorsionismi verbali alle affermazioni assolutamente da paura. Ma già il concetto “non è la satira che deve fare informazione”, se ci si pensa, è completamente illogico, non fosse altro che perché in questo modo sei tu ad avallare il fatto che il satirico stia facendo informazione.
Ah, il titolo nasce perché Zapatero non appena eletto ha abrogato la legge che faceva eleggere la direzione della TV di stato dal primo ministro. Magari lo si fa anche da noi…

respirando

Questa settimana a Milano abbiamo sempre superato la famosa soglia dei 50 microgrammi per metro cubo di polveri sottili, quella per cui in teoria ci sarebbero concessi 35 giorni l’anno di bonus. Dire che non ci sono nemmeno i riscaldamenti accesi. A parte le boutade come quella di Maurizio Baruffi che celebra i matrimoni con la mascherina che fornisce amabilmente anche agli sposi, non ci voleva molto a capire che l’aria è fetida. Me ne sono accorto nei due giorni in cui sono andato in ufficio in bicicletta, e l’ho notato anche oggi quando ho pensato che vista la giornata bellina e il venticello potevo permettermi di fare i due passi da MM Gioia a casa, e mi sono trovato a respirare la solita puzza.
Tanto non si fa nulla al riguardo, tranquilli.

patentino per i ciclomotori

Oggi è l’ultimo giorno in cui un maggiorenne potrà avere il diritto di guidare un cinquantino senza avere fatto un esame di guida: da domani infatti non varrà più l’esenzione per i test. Attenzione, però: il patentino ci vuole lo stesso. L’unica differenza è che fino ad oggi si poteva semplicemente andare a presentare un certificato medico, un’attestazione di frequenza all’autoscuola, e il versamento di un paio di bollettini – 35 euro, ma questo è forse il meno. A questo punto forse valeva la pena dire “vabbè, pagate e amen!” Siamo giusto sotto Finanziaria.

Bolletta "domiciliata"

Dal mese scorso la mia casa di Torino è abitata dalla mia amica Maria, rientrata dall’Olanda e ancora un po’ spersa. Un win-win, perché lei ha un (ampio) tetto mentre cerca casa e io ho le spese pagate. Dati i rapporti di amicizia, non mi sono nemmeno messo a togliere le domiciliazioni delle bollette: siamo rimasti d’accordo che lei mi fa man mano dei bonifici.
Ieri però mi chiama e mi dice “guarda che c’è la bolletta della luce che risulta non pagata: e la cosa strana è che mi è arrivata in una lettera dell’amministratrice”. Boh, faccio io, vado sul sito AEM Torino e vedo che in effetti la bolletta non è pagata, nonostante sia indicata come domiciliata (e ad esempio quella precedente risulta pagata dalla mia banca). Stamattina provo così a telefonare al call center AEM, e dopo il solito labirinto di tastini da schiacciare riesco finalmente a parlare con un operatore, che mi conferma la cosa, e mi dice che la banca con ABI 1025 ha rifiutato il pagamento. Come, faccio io, 1025 è il Sanpaolo, mica il MPS Personale! Ma su che conto è stata messa? Risposta: non lo so, per la privacy ci fanno vedere solo il codice ABI della banca, nemmeno il CAB per non parlare del numero di conto corrente.
Ora ho pagato on line la bolletta, e chiederò a Maria una copia della fattura per vedere che c’è scritto. Mi chiedo però come sia possibile che qualcuno abbia cambiato i dati bancari del mio RID… fortuna che avevo fatto la domiciliazione per evitare casini.

Niente pesci rossi nei lunapark

Il comune di Milano ha approvato un emendamento per il quale sarà vietato ai lunapark offrire come premi i pesciolini rossi, oltre che vietare di tenere i cani alla catena per più di otto ore al giorno. Un’ottima notizia.
Però perché la giornalista di Leggo, Chiara Prazzoli, ha dovuto chiosare “gli adulti lo comprenderanno facilmente, ma i piccoli avranno qualche difficoltà in più?” A me pare proprio che al piccolo, se non vede i pesciolini negli stand, non gli venga proprio in mente di chiederli. Sull’adulto non saprei…