Ieri sera Anna mi chiedeva da dove arrivasse questo tormentone, dove per tormentone si intende una frase che è stata sentita più di tre volte in una settimana da persone diverse.
Effettivamente anch’io ultimamente l’ho sentita, ma Google riporta 35 hit che mi sembrano davvero pochi. La frase tra l’altro è riportata addirittura già nel 2001, in questo resoconto stenografico” (PDF) di una seduta della Camera. Qualcuno tra il mio folto colto pubblico riesce a toglierci questo dubbio?
We skipped the light fandango
Prima della serrata per sciopero, ho scoperto dal Corsera che i giudici hanno dato ragione a Matthew Fisher, che d’ora in poi sarà riconosciuto coautore di A Whiter Shade of Pale (la canzone che quelli della mia età e oltre magari conoscono come Senza luce, e che tra l’altro piaceva moltissimo al buonanima di John Lennon). Per la precisione, Fisher affermava di essere il compositore del “fraseggio d’organo caratteristico del brano”. Che il fraseggio sia giusto una variazione dell’Aria sulla quarta corda di Johann Sebastian Bach (di nuovo, per l’inclita: la sigla di Quark) non sembra essere stato considerato importante: il Giuan Sebastiano è ormai fuori dai diritti d’autore. È proprio vero che non si inventa nulla.
Déjà vu
Ricordate che avevo parlato del Codacons e del loro numero di supporto che è un 892? Dopo il commento dell’ufficio stampa Codacons, martedì notte avevo scritto una simpatica rispostina. Ora, so che la maggior parte dei miei lettori non compra Il Giornale, e quindi non si sarà accorta che giovedì in prima pagina c’era questo articolo. Trovare le dieci piccole differenze.
(onestamente, la storia del font CSS e quella della legge che impone il prezzo Iva inclusa le ho copiate anch’io dai commenti precedenti. La cosa che mi scoccia di più è quando mi si riciclano i miei commenti, che sono il mio vero contributo alla cosa)
Ad ogni modo, la storia sta continuando: se andate su Macchianera, dove avevo anche postato la mia notiziola, trovate un divertente scambio di opinioni tra Zerbi e Facci. Buon divertimento!
Tariffa speciale Platinum
(non sono io, è Anna. Va bene lo stesso?)
Un mesetto fa, Anna si è scocciata delle sue bollette Vodafone, ed è andata (non senza una certa fatica) in un negozio Il Telefonino per passare il numero a Tim. Tenete presente che lei ha un abbonamento e una tariffa ferma dal 1998. Dopo che – con molta calma – è partita la pratica, una gentile signorina ha chiamato Anna, offrendole la tariffa Platinum per un anno, oltre che un bonus fino a 80 euro al mese fino a giugno per le chiamate ai numeri Vodafone e fissi. Anna ha accettato, e ha anche detto che la signorina le è sembrata tosta (il che, detto da una che fa formazione venditori, è sicuramente un segno di onore).
Così ad occhio la tariffa mi pare più o meno simile a quella offerta da Tim, ma si sa che da qui non si scappa. Più che altro, mi chiedo quanto valga davvero un “cliente forte”, date le offerte che arrivano.
spam come finta risposta
Sono già mesi, se non addirittura un anno, che molti messaggi di spam arrivano avendo al loro interno una serie di parole apparentemente sensate. La logica dietro tutto questo è cercare di fregare gli algoritmi bayesiani antispam, che funzionano cercando non tanto le parole chiave che indicano spam quanto la struttura dei messaggi.
Oggi ho iniziato a vedere che la cosa è arrivata a un livello ancora superiore. Il messaggio di spam arriva come una risposta a un supposto nostro messaggio: le prime righe sono infatti
----- Original Message -----
From: il.nostro@indirizzo.email
To: indirizzo.del@supposto.mittente
Sent: Friday, November 17, 2006 3:13 PM
Subject: titolo
Lo spam vero e proprio è sotto forma di una gif, dove viene esplicitamente spiegato di non cliccare sull’indirizzo – che tanto è solo disegnato, non ha un link – ma di scrivere sulla barra degli indirizzi l’URL indicata. Il tutto con frecciolina che indica il posto giusto per chi usa Internet Explorer. Non so se il tutto sia a prova di idiota, però; sicuramente non è a prova di gmail, che ha messo da solo i messaggi nella cartella spam.
Fermate dei tram e spostamenti spazio-temporali
Vorrei fare tour come Biagio Antonacci
A quanto pare, “l’evento del 2007” sarà il concerto di Biagio Antonacci, che si terrà al Meazza il prossimo trenta giugno. Almeno così dicono un paio di seipertré su cui mi è capitato di posare gli occhi mentre stavo andando in ufficio. Non ho le competenze per valutare musicalmente l’ex genero di Gianni Morandi, ma non posso fare a meno di stupirmi del fatto che – sempre da cartellone – la prevendita è già iniziata da più di due settimane. Manca solo la possibilità di avere un finanziamento a tasso zero!
Califfo PhD
Nella consueta rubrica “Mi consenta”, oggi Metro intervista Franco Califano, fresco di laurea honoris causa presso l’Università di New York… in filosofia. Commento del Califfo: «io sono meglio di Shopenhauer: quello che ha scritto i libri [sic], io ho vissuto, fatto esperienze. Filosofo ci diventi col vivere, non con lo scrivere libri.» Impossible purtroppo sapere l’argomento della tesi: a precisa domanda, la risposta è stata «la filosofia non ha argomenti, è tutto».
La laurea si direbbe gli sia stata effettivamente data l’anno scorso: però non sono riuscito a capire se alla NYU, alla CUNY, alla Columbia o dove altro. Le università tendono a non mostrare gli elenchi dei laureati ad honorem, a quanto pare.