Ho appena scritto che il ciclocomputer che avevo comprato l’anno scorso non riesce a sentire il sensore. La scorsa settimana ne ho comprato uno nuovo (più schifoso, ma non sarebbe stato un problema) all’Iper: se sto fermo in ufficio parte per conto suo e segna 199.9 Km/h (ottimista…), mentre attaccato alla bicicletta non si schioda dallo zero se non per segnara ogni tanto 1 Km/h (pessimista…). Mi sa tanto che prenderò il vecchio computer e lo attaccherò col velcro :-(
bici nuova? paga da bere!
Stamattina ho inaugurato (seriamente, non col giro dell’isolato ma andandoci in ufficio) la bicicletta che Anna mi ha regalato per Natale. Mi preoccupa il fatto che ho fatto tutto il percorso, tranne il cavalcatangenziale a Rozzano, col rapporto più pesante, il che significa che poi tanto pesante non è: e mi sconcerta il fatto che il cavalletto sia troppo alto, e la bici tenda a cascare dal lato opposto (dovrò spostare la borsa sull’altro lato, mi sa).
Atletica in tacchi a spillo
Ieri mi sono dimenticato di commentare la “Stiletto Run” che hanno fatto a Berlino: diciamo che Metro scriveva “quest’anno” ma qua parlano del 19 agosto scorso… anche perché il nostro albergo era praticamente in Kurfürsterdamm e non avevamo visto nulla se non le decorazioni natalizie con le renne. Le partecipanti – a quanto pare, la gara era sessista, e le drag queen non erano accettate – dovevano correre per cento metri con tacchi alti almeno sette centimetri, e larghi al massimo un centimetro e mezzo. In una notizia correlata che però sono sicuro fosse già passata persino da me, negli USA sarebbe di moda un corso di ginnastica denominato “Stiletto strenght” dove le fanciulle devono arrivare con otto centimetri di tacco. Il corso è pensato “per donne manager”, ma aperto a chiunque – sempre con questa ingiusta divisione sessista.
Gmail e il mio pc: tutto spam?
È un paio di settimane che quando accendo il mio portatile e mi connetto a Gmail, invece che vedere sul tab Firefox scritto “Gmail – Inbox (4)” o cose del genere mi trovo il testo bloccato come “Gmail – spam”. Se mi sconnetto e mi riconnetto, torna a funzionare, ma se esco da Firefox e ci rientro ottengo di nuovo il titolo “spam”. Ho provato a cancellare tutti i cookie, ma a quanto sembra il risultato non cambia: ribadisco che capita solo sul mio portatile, e non su quello di Anna o sui PC in ufficio. Suggerimenti?
Aggiornamento: (16 gennaio) È tornato a funzionare tutto perfettamente. Forse un’estensione era un po’ farlocca, ed è stata corretta?
rientro fortunello
Oggi sono andato in ufficio coi mezzi, ero troppo addormentato per la bici. Scendo a prendere la gialla: mi parte mentre arrivo davanti. Cambio con la verde: mi parte mentre arrivo davanti. Salgo in piazza Abbiategrasso: il 15 mi parte appena spunto dalla scala mobile (e questo è il peggio, perché per la successiva ci vuole quasi un quarto d’ora, checché scrivano sulle paline o nel sito). Stasera Tullio mi dà un passaggio fino a Missori, scendo a prendere la gialla: mi parte mentre arrivo davanti.
O che ho avuto un po’ di sfiga?
da slashdot
due link magari interessanti per qualcun altro:
Previsioni per Internet, anno 1995. Come sono cambiate le cose in dodici anni! Ad esempio, una predizione era “Internet access via ISDN will see a massive growth spurt”.
Bill Joy racconta di vi, eliminando in un colpo le leggende metropolitane sul fatto che l’avesse programmato in un weekend, e ci avesse messo dentro il multiscreen ma fosse saltata la corrente senza che lui avesse un backup, togliendogli la voglia di rifare tutto il pezzo da capo.
Il nuovo anno con la free press
Oggi, passata la Befana e la domenica che si è infilata subito dietro, inizia ufficialmente il 2007: sono infatti tornati alle stazioni della metropolitana i giornali gratuiti. La linea editoriale dei tre quotidiani reperibili a Milano rimane comunque la stessa: ecco le notizie in esclusiva.
Leggo ci presenta l'”Euro”scopo del 2007: le stelle anticipano l’andamento finanziario dell’anno appena iniziato. Inoltre nella pagina sportiva abbiamo “Palla alle stelle”, con le previsioni su quattro personaggi del calcio a seconda del loro segno.
Metro pubblica tutti i biglietti vincenti della Lotteria Italia, oltre a una microintervista a Mario Capanna che ricorda quando fece un discorso in latino all’europarlamento, lamentandosi col Financial Times che consiglia di studiare piuttosto il cinese. Il “gatto bassotto” ha poi l’onore di un richiamo in prima pagina, oltre che l’articolo e il commento tra le cronache.
City si dedica ai grandi temi internazionali: avanza l’ipotesi che Litvinenko sia stato avvelenato due volte, e fa un articolo a mezza pagina sul rapporto della Commissione Europea sulla progressiva desertificazione del sud Italia.
Scegliete il vostro target, e sperate che le linee editoriali non cambino troppo :-)
Codacons vs. Facci: la saga continua
Ricordate la notiziola sul numero telefonico Codacons a (caro) pagamento e la ripresa di Filippo Facci sul Giornale? Bene: mentre stavo a divertirmi a Berlino, la cosa sembra essere andata avanti, come si può leggere su Macchianera. Il Codacons ha infatti chiesto la radiazione dall’albo dei giornalisti di Facci, perché «si è reso protagonista di clamorosi errori e falsi che da una parte arrecano ingente danno alla scrivente, rappresentando una diffamazione aggravata e continuata della quale egli dovrà rispondere in altra sede, dall’altra gettano discredito sull’intera categoria dei giornalisti». L’escalation è arrivata al punto di vedere un commento (si suppone) del presidente stesso di Codacons, il che non è affatto male se ci pensate.
Naturalmente l’idea della radiazione di Facci, mentre ad esempio la “fonte Betulla” aka Renato Farina ha avuto un anno di sospensione, è piuttosto ridicola. Come ridicolo – anzi no, dolorosamente triste – è il fatto che invece che iniziare a chiedere una rettifica dell’articolo siano andati a presentare subito la richiesta di radiazione. D’altra parte, l’unico punto su cui fare una ritrattazione è il fatto che sono ragionevolmente certo che la tariffazione della chiamata all’892-007 parta dopo il messaggio registrato con la presentazione dei costi, e non alla risposta. Resta infine il secondo filone della saga, quello che fa notare come il Codacons si sia presentato alle elezioni l’anno scorso, ottenendo un unico senatore (Pietro Fuda. Il nome ricorda nulla?). Qui però non entro nel merito, anche perché Il Giornale è politicamente schierato dalla parte opposta a Fuda e quindi si rischia di trovarsi la solita campagna di slogan e lasciar ben nascosti i fatti.
Ad ogni modo, piena solidarietà al compagno Facci ingiustamente accusato.
P.S.: qualche risultato comunque c’è stato: nel sito Codacons lo stile testoMoltoPiccoloMaroon che indica i prezzi è stato sostituito con testoPiccoloMaroon. La notizia della querela però non l’ho trovata, si vede che non la ritengono importante.