Venerdì scorso ho consegnato il mio modello 730, con qualche problemuccio perché l’applicazione che mi permette di compilarlo online non ha voluto saperne di capire che non stavo facendo una dichiarazione congiunta con la signora “100”: ma tanto, come mi disse il signorino del call center, “quello che fa testo è il cartaceo”.
Assieme ai fogli del 730 ho coscienziosamente infilato la busta con la destinazione dell’8 per mille e del 5 per mille. Per quest’ultimo non c’è stato un gran problema, vista la mia abitudine nel sovvenzionare Vila Esperança: ma sull’altro ho preso una decisione diversa dal solito. Io sostengo il diritto della gerarchia cattolica a non volere unioni “non benedette”, ma non mi piace per nulla il modo con cui sono entrati a gamba tesa sui parlamentari italiani; quindi ho pensato che nel mio piccolo potevo destinare i soldi a qualcun altro (e ovviamente rendere pubblica la cosa, altrimenti che gusto ci sarebbe stato?)
Il problema è stato a chi darli. Allo Stato, no grazie; avevo pensato ai valdesi, ma l'”appello laico” lanciato da Micromega mi ha infastidito esattamente per lo stesso motivo. La scelta alla fine mi è rimasta tra i luterani e gli ebrei, e hanno vinto questi ultimi :-)
Devo aggiungere che dopo avere sentito le polemiche sul “terrorismo mediatico” delle battute di Andrea Rivera al concertone del primo maggio non posso che essere contento della mia scelta. Le battute possono non essere apprezzate, e le si possono assolutamente stigmatizzare – ci mancherebbe ancora il caso che si vietasse di esprimere un giudizio. Però, vivaddio, “terrorismo”? Rivera ha forse incitato a bruciare san Pietro? Mettersi a parlare di terrorismo per quelle frasi è davvero roba da far ridere i polli… quasi più satirico di chi (il segretario confederale CISL) ha commentato “il concerto del primo maggio non è il luogo adatto per fare politica”.
Ciò detto, come sempre Leonardo l’ha detto meglio.
Per i figli vogliamo un futuro radioso
pixelare
Ok, dovevo immaginare che non si fosse ancora toccato il fondo dell’itagliese. L’avere scoperto una simile perla mi ha fatto tornare la voglia di mettere mano al Gergo Telematico: solo che conoscendomi è meglio partire con un testo più agile che possa aggiornare quando voglio. Al momento aggiungerò pertanto i nuovi lemmi su Google Docs.
(aiutino: le aggiunte saranno molto più rapide se qualcuno mi suggerirà i termini da descrivere…)
Esiste un XML editor online?
Per la precisione, mi basterebbe un DocBook editor online: qualcosa che mi permetta di salvare il file da qualche parte, ed editarmelo a piacere. Da una rapida ricerca, XMLIA, checché ne dica, fa solo da viewer; DocBook Wiki me lo devo installare da qualche parte e devo anche installarmi prima un casino di roba; Google docs, Zoho, ThinkFree non hanno questa possibilità.
Che cosa mi sai dire, caro lettore?
piove
Oramai è diventata una notizia, il fatto che piova. (beh, ieri piovve a Torino ma non mi pare l’abbia detto nessuno… ma si sa che Milan l’è un gran Milan).
Però non ha prezzo guardare fuori casa, vedere che minaccia pioggia, e dire “tanto in meno di un quarto d’ora sono in ufficio, posso prendere lo stesso la bici”!
Aggiornamento: sta diluviando.
asse italo-spagnolo
Dopo la tentata fusione Autostrade-Abertis, l’OPA di Enel su Endesa e l’ingresso di Telefónica in Telecom Italia, vi annuncio in anteprima che persino il phishing sta pensando in maniera sovrannazionale!
Sulla mia vecchia casella mi sono trovato il solito “Caro Cliente Nuovi servizi online di Poste.It sono disponibili.” (compreso di punto nel titolo, sì) che però è stato inviato da “LaCaixa”<service@LaCaixa.es>.
Sarà meglio impararsi un po’ di castigliano, mi sa.
Amore di marito
Ieri sul Corsera Gianantonio Stella ha racconticchiato di come l’anno scorso Gianmarco Moratti abbia speso più di sei milioni di euro per la campagna elettorale di sua moglie, donna Letizia Brichetto Arnaboldi appunto in Moratti, attuale sindaca di Milano. I soldi sono stati spesi molto bene, direi, visto che lo scarto con cui ha vinto le elezioni non è che sia stato così alto. E sicuramente Stella ha ragione quando fa notare che «se suo fratello Massimo aveva speso 19 milioni e mezzo di euro per un ronzino come Javier Farinós (Farinós!) e altri 21 per un brocco come Sergio Conceição (Conceição!), non era forse libero, lui, di puntare su una bella puledra purosangue sulla ruota di San Siro?». Resta però una punta di tristezza nel notare che oggi come oggi è ben difficile essere eletti se non si ha una barca di soldi, il che significa che poi devi trovare il modo di tirare fuori ancora più soldi durante il tuo mandato. E poi scoprire che le deduzioni per le “erogazioni liberali ai partiti” possono arrivare ai 103.300 euro, contro i 2065 massimi di deduzione per i versamenti alle Onlus fa ancora più arrabbiare: anche se nell’articolo Stella ha un po’ ciurlato nel manico, perché il risparmio fiscale relativo di Moratti è stato di meno del 2%.
Aquarius
Lo spot televisivo di Aquarius, che mi è capitato di vedere ieri, è di un trash talmente trash che può anche essere piacevole, almeno per gente come me: mia mamma non è della stessa opinione, ma non si può pretendere di più.
Quello che non capisco è come mai non sia indicato da nessuna parte che Aquarius è prodotta dalla Coca-Cola. E tra l’altro mi stupisce che lo spot (radiofonico… che perde già molto di suo) sia trasmesso da Radio Popolare.