Mentre Prodi dichiarava (in una sede istituzionale quale Che tempo che fa) il motivo per cui non ha ricevuto il Dalai Lama in forma ufficiale – «Ho usato prudenza perché ho la responsabilità di un Paese e devo considerare le conseguenze delle mie azioni. La ragion di Stato esiste e io ne sono responsabile.», Bertinotti l’ha tranquillamente invitato a Montecitorio, e alle rimostranze dell’ambasciatore cinese per l’accoglienza di questo pericoloso separatista ha fatto dire al suo portavoce che «il presidente della Camera ha ribadito all’ambasciatore cinese il significato e il valore dell’iniziativa della Camera dei deputati che ha ospitato il Dalai Lama, offrendogli la possibilità di esprimersi in un luogo così rilevante sia dal punto di vista istituzionale che politico» e che «l’incontro è stato realizzato per la rilevanza internazionale del Dalai Lama, premio Nobel per la pace, e per dare voce all’istanza di autonomia culturale e religiosa del popolo tibetano. Istanza che il Dalai Lama ha rappresentato riconoscendo contemporaneamente l’integrità geografica della Repubblica popolare cinese».
Notare come la ragion di Stato è stata assolutamente indicata… semplicemente in maniera positiva e non negativa.
Non sono un fanatico del Dalai Lama, per quanto ne so il suo governo prima che i cinesi si annettessero il Tibet non era certo meglio di quello che c’è adesso, e non avrei battuto ciglio se qualcuno avesse detto “no, io non intendo affatto vederlo”. Una scelta netta, condivisibile o no, ma comunque ben definita. Da noi no: una pletora di incontri “in forma ufficiosa”, da Formigoni a Tettamanzi che non si sa bene che problema potrebbe avere con le autorità cinesi ma fa lo stesso. Insomma, stavolta mi tocca dire bravo a Bertinotti… e vi assicuro che non è facile per me :-)
Non ci sono più gli hard discount di una volta
Al Lidl c’è in offerta (a 15 euro) del Brunello di Montalcino.
help: Disney Magico Artista 2
è un vecchissimo software (credo 2001) che dovrei regalare a mio nipote. Il “vecchio” è necessario, perché il nipote in questione erediterà un vecchio notebook con su win98 perché di più non regge. Tra l’altro il PC ha un sistema antifalsi assolutamente eccezionale: sembra che il CD originale lo legga, ma una copia no, almeno così dice mio fratello.
Domanda: qualcuno sa dove recuperarlo? nei negozi online lo segnano ancora a catalogo, ma non ci sono copie disponibili :-(
niente casino in Fiat!
Stanotte Giuseppina mi scrive preoccupata perché, dopo avere spedito un’email a una lista a cui siamo entrambi iscritti, le è tornato indietro un messaggio dall’aria minacciosa, messaggio che allega alla sua mail.
Premetto che il suo messaggio originale commentava la “festa per Jannacci” che Radio Popolare ha organizzato sabato scorso, e c’era un link appunto alla presentazione dell’iniziativa.
La risposta che le è tornata era di Antigen, il controllo antivirus del server Exchange di fiat.com: diceva che il messaggio era stato “purged” – che non significa “emendato”, ma direttamente “cancellato” – nonostante il campo “X-MIRsrl-MailScanner:” affermasse “Sembra essere pulito” (sì, in italiano). E qual era allora il crimine commesso da Giuseppina? Avere usato all’interno del mail la parola “casino”. La frase incriminata, per la precisione, era «Un casino di gente di tutti i colori possibili».
Naturalmente – anche se confesso di non esserci arrivato subito, ma in fin dei conti è lunedì mattina – non è che i vertici Fiat abbiano avuto un improvviso sussulto di puritanesimo: molto più prosaicamente, la loro idea di base è stata quella di eliminare gli spam che promuovono i “casino on line”. Peccato che siano stati un pelo troppo aggressivi nella definizione dei filtri, visto che quello era l’unico termine sospetto nell’email. O magari lo fanno apposta, così uno ha una scusa per affermare “no, la tua email non mi è mai arrivata”…
Deformazione professionale
Chiacchiere del lunedì mattina alla macchinetta del caffè: si finisce a parlare di politica.
Mentre torniamo in ufficio, il capo fa: “Si lamentano tutti di Berlusconi che compra i senatori, ma al governo non hanno fatto lo stesso con Pallaro, mettendo dieci milioni per gli italiani all’estero?” E io: “No, quella è retention”.
Quisss: qual è il tuo daimon?
Nell’attesa di andare a vedere La bussola d’oro, uno può provare a cercare nel sito il quiz “qual è il tuo daimon”. Attenzione: il sito è in flash, e non è consigliato a chi non abbia un’ADSL.
Ad ogni modo, il mio risultato è stato Thedra, una bella gatta nera come la nostra Momo. Il tutto come profilo “Sommesso, timdo, modesto, passivo, tranquillo”. Dite voi. E poi, dopo avere detto, dite a quelli che hanno scritto il flash che l’italiano possiede anche caratteri non ASCII come le lettere accentate, e sarebbe bello che almeno qualcosa apparisse al loro posto.
(via Gatto Nero, che è risultato tra l’altro “arrendevole”. C’è qualcosa che non va)
unità di misura
Al Corsera si sentono già in clima natalizio. Poi è anche domenica mattina, che ci volete fare. Così, per impreziosire l’articolo sui soliti problemi di Trenitalia, hanno pensato bene di fare una piccola modifica al sistema internazionale di misura. La distanza tra Lecce e Roma non è stata infatti misurata in chilometri, come avrebbero fatto tutti, ma in km/h. Si ottiene così un risultato paradossale: innanzitutto avere i treni che – quando funzionano – sono i più veloci del mondo, visto che non è da tutti andare a 500 km/h; poi avere fatto percorrere ai poveri viaggiatori qualcosa come 10000 chilometri (basta moltiplicare la velocità per il numero d’ore), portandoli praticamente a Vladivostok o giù di lì. Niente male davvero!
è (quasi) Natale
(1) Sono dovuto andare dalle parti di viale Abruzzi verso le 13 a portare Anna a prendere un proiettore (la storia è un po’ più lunga, ma non è così importante). Tutto bloccato. Anna, povera stella, ha chiesto “ma come mai c’è tanto casino il sabato a quest’ora?
(2) I quotidiani gratuiti nei weekend non escono, tanto i travet non vanno a lavorare. Ma stamattina, mentre andavo in palestra, c’era una signorina ingaggiata da Leggo che distribuiva copie del giornale, e poi ho visto uno che cercava di racimolare qualche centesimo offrendo una copia di Leggo e di Metro.
È proprio vero che Natale, se non ci fosse, sarebbe stato meglio.