Archivi categoria: y2006_pipponi

totopresidente 3

A dire il vero il nuovo presidente ci sarebbe anche: Bianca Scheda, che nelle due votazioni di oggi ha sempre raccolto almeno i due terzi dei voti. Eh sì, perché sembra che oggidì votare i “candidati di bandiera” non sia più chic, e quindi sia a destra che a sinistra preferiscono non sporcare la scheda. La Lega ci aveva anche tentato in mattinata, con 38 voti a Bossi; ma poi hanno lasciato perdere anche loro. In compenso, si vota “di tutti di più”. Al secondo scrutinio hanno anche preso un voto Vasco Rossi e Moggi (presumibilmente Luciano, visto che il figlio non ha ancora 50 anni); Linda Giuva, che per chi non lo sapesse è la moglie di D’Alema, sta crescendo nei consensi e intorno al quattrocentesimo scrutinio potrebbe anche farcela.
Ma adesso l’attesa spasmodica è per domani, con il quorum che si abbassa a valori più facilmente raggiungibili. Repubblica spergiura che l’Unione domani voterà compatta per Napolitano, e si sa che l’UDC vorrebbe partecipare, non foss’altro che per dire “ci siamo anche noi”. Certo però che se i franceschi tiratori fossero troppi, il Giorgio sarebbe bruciato di brutto. Chissà…

Ultimo aggiornamento: 2006-05-09 23:30

Festa dell’Europa

Stamattina, mentre arrivavo in ufficio, ho visto che un tram aveva le bandierine milanese ed europea. Penso un attimo al motivo, poi mi ricordo che è il 9 maggio, la festa dell’Europa (da non confondersi con l’8 maggio, che è il giorno della capitolazione tedesca nella seconda guerra mondiale: immagino che Schuman abbia appositamente ritardato di un giorno la sua proposta). Bene, penso, ATM si è ricordata della cosa.
Poi vado a dare un’occhiata alle prime pagine dei quattro maggiori quotidiani online (Corsera, Rep., Il Sole-24 ore e La Stampa). Niente di niente. Viva l’Europa!

Ultimo aggiornamento: 2006-05-09 11:54

totopresidente 2

Dopo il mio pippone precedente, le cose sembrano essere mutate. Ma mi sa tanto che lo siano in modo gattopardesco.
Ieri la Casa delle Libertà ha fornito la sua rosa di nomi che voterebbe. È già tanto che – essendo minoranza – non proponga nomi loro: ma è chiaro che sono tutti scelti per farsi dire di no. In ordine alfabetico abbiamo Amato, che pur essendo il più papabile sarebbe forse lo schiaffo peggiore per i ds; Dini, che a quanto pare esiste ancora, e a cui non credo Silvio abbia ancora perdonato lo sgarbo del suo governo nel 2005; Marini, che formalmente sarebbe una candidatura istituzionale e lascerebbe libero ai ds il suo posto alla Camera (ma li vedete voi i due rami del parlamento guidati entrambi da sedicenti sinistrorsi?) e Monti, che dicono essere tanto una brava persona e un amico di Prodi, ma che effettivamente come Presidente lo vedo ben poco.
Dopo lo squillo di tromba che s’ode a destra, risponde uno a sinistra; se la CdL vuole un candidato istituzionale – risponde l’Unione – eccovelo qua. Napolitano è stato presidente della Camera, è sì ds ma dell’ala destra; cosa volete di più? Anche se alcuni giornali stamattina lo davano per certo eletto, è chiaro che la sua candidatura è puramente di bandiera per le prime tre votazioni in cui servono i due terzi dei voti. Non credo che a sinistra abbiano tanto voglia di perdere un voto al Senato (ricordo che Napolitano è uno dei senatori a vita) né che a destra si affannino a votare uno che nonostante tutto è stato un vero comunista. Però in questo modo l’Unione si riesce momentaneamente a compattare e a far passare i primi due giorni, senza bruciare il proprio vero candidato, che – se non ve ne siete accorti – non è mai stato ufficialmente presentato. Baffino personalmente mi sta sulle palle, ma non è così stupido da entrare in gioco subito.
Il tutto per la grande gioia di Repubblica, che sta sponsorizzando la candidatura D’Alema in una maniera direi quasi sconcertante. Belle cose che capitano.

Ultimo aggiornamento: 2006-05-08 10:21

totopresidente

Così Ciampi rinuncia al reincarico. E lo fa anche in maniera bella tosta, mettendo praticamente in chiaro che o si cambierà la durata del mandato, o nessuno avrà il coraggio in futuro di ricandidarsi. Per un presidente che nei suoi discorsi ha sempre detto banalità condivisibili proprio per il loro contenuto nullo, è davvero un bel colpo.
Silvio ci è rimasto male, dopo che aveva puntato tutto su colui che fino a qualche settimana fa detestava, e così è tornato alla sua prima idea: la Casa delle Libertà, «avendo dalla sua parte la maggioranza assoluta degli italiani» (ipse dixit), presenta un gruppetto di persone degno della carica e scevro di ogni sospetto di komunismo, e l’Unione potrà scegliere chi vuole. Credo che a sinistra qualcuno apprezzi seriamente questo metodo, così può dire che non è colpa sua.
E lo squillo di tromba che risponde a sinistra? Mah. D’Alema ha fatto finta di volere la presidenza della Camera in modo da poter fare il bel gesto e guadagnarsi i punti-Quirinale; Amato sta zitto per piazzare la sua zampata, ma potrebbe avere esagerato col silenzio; altri al momento non si vedono (Tina Anselmi è purtroppo messa troppo male di salute), ma si sa che se si passano le prime cinque votazioni il tutto diventa come un conclave: chi entra papa ne esce cardinale.
La mia speranza? che eleggano Minimo, magari si toglie dalle palle (anche se il precedente di Cossiga non induce a sperare troppo).

Ultimo aggiornamento: 2006-05-03 21:25

Terroristi un po' strani

Da Haramlik, via Storie di me, una analisi davvero accurata degli attentati in Egitto della scorsa settimana a Dahab. Generalmente non apprezzo il modo di scrivere di Lia né vado molto d’accordo con le sue idee, ma in questo caso mi fido molto più di lei – che ricordo avere esperienza di prima mano dell’Egitto – che dei Grandi Opinionisti dell’italico mondo dei media.
Per chi è ancora più pigro di me e non ha voglia di leggersi il tutto, ecco un executive summary: “l’attentato è stato fatto apposta per non toccare eventuali turisti occidentali e incolpare gli oppositori di Mubarak”.

Ultimo aggiornamento: 2006-05-03 14:45

choc termico

L’autopsia dei soldati morti a Nassiriya afferma che la causa della morte è stata uno “choc termico”. Hanno paura di dire alla gente che sono bruciati vivi?

Ultimo aggiornamento: 2006-04-29 21:53

“Francesco” (“Giulio”?) Marini

Io capisco tante cose. Comprendo che c’è chi deve fare vedere in qualche modo che senza di lui la maggioranza non si fa, e scrivere “Francesco” invece che “Franco” non è poi un modo così strano. Capisco anche che esiste in effetti un senatore che è la “sintesi perfetta”, vale a dire Giulio Marini (eletto per Forza Italia). Capisco che quel giovinotto di Oscar Maria Scalfaro abbia pensato, viste le contestazioni, di fare finta che la seconda votazione non sia mai avvenuta (è tutta una questione di finezze: per regolamento non si possono fare più di due votazioni nel primo giorno). Tanto paghiamo abbastanza i nostri onorevoli perché facciano per una volta notte.
Quello che però non capisco è come non possa esserci un Senato’s Appointed Printing Office, insomma una stamperia ufficiale, che la mattina delle votazioni prepari un migliaio di foglietti con su indicato
O ANDREOTTI Giulio
O CALDEROLI Roberto
O MARINI Franco
O ________________
il tutto sempre per la serie “con quello che li paghiamo, possono anche fare un po’ di lavoro in fretta”. La libertà di voto resta garantita dalla possibilità di scrivere un nome nella riga vuota, ma i candidati ufficializzati il giorno prima sono solo da crocettare. Insomma, non chiedo nemmeno il voto elettronico!
Aggiornamento: La votazione numero 2 bis è stata spostata alle 22 perché c’erano dei senatori che se ne stavano tornando tranquilli a casa. Per la precisione, c’è un diessino che si sta scapicollando sull’autostrada Firenze-Roma. Gli va ancora bene che non deve passare tra Roncobilaccio e Barberino di Mugello…

Ultimo aggiornamento: 2006-04-28 21:56

pentito o dissociato?

Oggi si votano i presidenti di Camera e Senato. Mentre nel primo caso il subcomandante Fausto dovrebbe farcela, il segreto dell’urna potrebbe favorire al Senato quel giovinotto di Giulio Andreotti. Il problema non è tanto l’età: tanto per dirne una, in Nepal il primo ministro che tornerà al potere dopo quattro anni di dittatura del re ha 85 anni (mi scuso per il link in inglese: che volete, queste notizie sui nostri quotidiani online non arrivano). Resta il fatto che il divo Giulio è stato riconosciuto colpevole di partecipazione ad associazione per delinquere (mafiosa) fino al 1980, anche se è scattata la prescrizione. Intendiamoci: per i fatti dopo il 1980 l’assoluzione è con formula piena, e da buoni cattolici non possiamo che rallegrarci perché una pecorella smarrita è tornata all’ovile. Però mi rimane il dubbio che ho evidenziato nel titolo. Secondo voi, possiamo parlare di un pentito (visto che ha anche contribuito a una legislazione più dura contro i mafiosi) o di un semplice dissociato?

Ultimo aggiornamento: 2006-04-28 10:18