Può darsi che abbia compreso male cosa sia successo, non sarebbe poi così strano. Però qualcosa non mi torna comunque.
Un GIP di Bari ha ritirato il passaporto a chi aveva arruolato Quattrocchi, Agliana, Cupertino e Stefio, motivando la decisione con il fatto che tutti costoro fanno i “mercenari, o quanto meno i gorilla a protezione di uomini d’affari”. Visto che la legge italiana vieta ai nostri compatrioti di essere assoldati da eserciti che non siano il nostro – e la Legion Straniera? ah, ma quelli erano comunque dei paria fuggiti dalla nostra Patria! – il magistrato decide di impedire che venga commesso un reato come da articolo 288 del codice penale. A questo punto succede che i giornali di destra si buttino a pesce contro questa deliberazione, con Ferrara che chiede in prima pagina a Carlo Azeglio di intervenire come capo supremo della magistratura; la stampa sinistrorsa invece porta la notizia ufficialmente senza commenti, anche se si legge tra le righe la loro gioia.
Cos’è che non mi torna? Che nessuno si sia messo a discutere sulla legge. Personalmente non me ne può fregare di meno se qualcuno decide di arruolarsi in giro per il mondo, tutt’al più gli posso dire se viene a chiedermi aiuto “hai voluto la bicicletta? Pedala”. Insomma, se abrogassero quell’articolo non perderei certo il sonno. Ma fino a quando c’è, cos’altro può fare un giudice se non applicarlo?
PS: Per l’esempio della Legion Straniera, ho appena riletto il testo del Codice Penale: basta che l’arruolamento non avvenga in Italia… ribadisco la stupidità del tutto.
Ultimo aggiornamento: 2004-10-22 11:30