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strabismo politico

Può darsi che abbia compreso male cosa sia successo, non sarebbe poi così strano. Però qualcosa non mi torna comunque.
Un GIP di Bari ha ritirato il passaporto a chi aveva arruolato Quattrocchi, Agliana, Cupertino e Stefio, motivando la decisione con il fatto che tutti costoro fanno i “mercenari, o quanto meno i gorilla a protezione di uomini d’affari”. Visto che la legge italiana vieta ai nostri compatrioti di essere assoldati da eserciti che non siano il nostro – e la Legion Straniera? ah, ma quelli erano comunque dei paria fuggiti dalla nostra Patria! – il magistrato decide di impedire che venga commesso un reato come da articolo 288 del codice penale. A questo punto succede che i giornali di destra si buttino a pesce contro questa deliberazione, con Ferrara che chiede in prima pagina a Carlo Azeglio di intervenire come capo supremo della magistratura; la stampa sinistrorsa invece porta la notizia ufficialmente senza commenti, anche se si legge tra le righe la loro gioia.
Cos’è che non mi torna? Che nessuno si sia messo a discutere sulla legge. Personalmente non me ne può fregare di meno se qualcuno decide di arruolarsi in giro per il mondo, tutt’al più gli posso dire se viene a chiedermi aiuto “hai voluto la bicicletta? Pedala”. Insomma, se abrogassero quell’articolo non perderei certo il sonno. Ma fino a quando c’è, cos’altro può fare un giudice se non applicarlo?
PS: Per l’esempio della Legion Straniera, ho appena riletto il testo del Codice Penale: basta che l’arruolamento non avvenga in Italia… ribadisco la stupidità del tutto.

Ultimo aggiornamento: 2004-10-22 11:30

Calcio e Down

C’è una piccola cosa che non mi quadra nella sparata odierna di Gramellini (il link funzionerà da domani… stiamo lavorando per voi).
Antefatto: in una partita di serie D, tra il primo e il secondo tempo l’arbitro richiede che un raccattapalle della squadra di casa venga allontanato “perché è lento”. La persona in questione è down, il che spiega la lentezza. Il tutto – chissà, magari perché la squadra di casa ha poi perso – viene riportato dal Tirreno, noto quotidiano locale; da qui il rilancio Ansa e poi la notizia su tutti i giornali, con una serie di smentite e controsmentite: in questo momento leggo persino che la FIGC sta aprendo un’inchiesta.
Fatto: Gramellini la butta sul politico, tra esponenti di sinistra e di destra, ma aggiunge una frasetta: “Fulmineo è partito il tiro incrociato dell’indignazione e della zuffa, col diessino Fabio Mussi a chiedersi «dov’è finito lo spirito sportivo», anziché cosa ci faceva in quel ruolo una persona palesemente inadatta al compito.”
Ora, a me il calcio non interessa e quindi potrei sbagliarmi, ma mi chiedo alcune cose. Piero doveva seguire tutto un lato del campo, oppure era coadiuvato da qualcuno? Soprattutto: l’arbitro aveva così tanta fretta di tornare a casa da non potere aggiungere due o tre minuti a ciascun tempo, come del resto il regolamento gli permette, anzi gli ingiunge di fare?
Non stiamo parlando di una questione di vita o di morte, ma di una partita di calcio, e di un raccattapalle. Per me, dire che era “palesemente inadatto al compito” è un insulto. L’idiozia di Mussi è al limite parlare di “spirito sportivo”.

Ultimo aggiornamento: 2004-10-20 14:04

Meno tasse per chi?

Stamattina in aereo sono riuscito a vedere le varie proposte per il “taglio delle tasse”, e ho scoperto che è una palla che siano i redditi medio-alti ad essere avvantaggiati. Chi ci guadagna sono ovviamente i redditi alti per davvero – ma parliamo di oltre i 70000 euro l’anno – e quelli tra i 15000 e i 26000 euro, che vedono lo scaglione relativo passare dal 29% al 23%, con un guadagno che sale fino a 660 euro. Per i redditi tra i 26000 e i 32600 euro, questo guadagno si riduce, perché le due aliquote del 29% e 31% salgono al 33%: a 29000 euro di reddito i 660 euro si sono ridotti a 540, e a 32600 si arriva a 468. Poi c’è di nuovo un microguadagno tra i 32600 e i 70000 euro (24 euro in più, forse in due in pizzeria ci si riesce ad andare).
A questo punto mi sembra più interessante la proposta di Giacomo Vaciago che ho letto oggi sulla Stampa: prendere le dichiarazioni dei redditi degli ultimi tre anni, e restituire il 3%. Purtroppo non c’è trippa per gatti, e non si può dare di più. Però almeno ci sarebbe una soddisfazione morale: chi ha evaso le tasse rimarrà fregato. Almeno quella me la volete lasciare?

Ultimo aggiornamento: 2004-10-20 12:41

mafia o non mafia

Così, un po’ coperta dal voto sulla modifica della Costituzione, la Cassazione ha deciso di terminare il processo Andreotti confermando la sentenza di secondo grado, che per chi non se lo ricorda recita più o meno così: “Fino al 1980 Andreotti è stato un compagno di strada dei mafiosi, poi si è improvvisamente ravveduto ed è rigato dritto”. Non scherzo: c’è un’assoluzione con formula piena per l’associazione a delinquere di stampo mafioso che è un reato definito nel 1980 e con tempi di prescrizione maggiori, e una prescrizione per l’associazione per così dire di tipo semplice.
Uno può credere a una conversione improvvisa, ma la cosa pare difficile almeno a me. Non impossibile, badate. Anche i maggiori estimatori del divo Giulio concordano che aveva amici di amici non molto presentabili in Sicilia: e anche i peggiori detrattori hanno dei problemi a giustificare le leggi speciali contro i mafiosi che promulgò negli anni ’80. Non so se l’assoluzione per insufficienza di prove nel primo grado fosse giusta, ma sembrava più logica. Così è forse stato per il presidente dell’Antiimafia Centauro, anche se non ne sono sicuro: ieri sera a Primo Piano su Rai3 è riuscito a dire che “la sentenza di primo grado aveva una logica, condivisibile o no che fosse; quella di secondo grado non era coerente; dunque ha fatto bene la Cassazione a confermare la sentenza”. Se questo è un sillogismo, io sono una carriola. Mi è sembrato molto più logico Claudio Fava, anche se alla fine è andato pure lui un po’ a sbracare… Perlomeno nei dieci minuti che ho visto nessuno ha alzato la voce, e questo mi sembra oggigiorno già un gran risultato.
Resta il fatto che tutti si dimenticheranno della prescrizione – che equivale a una colpevolezza… – ma l’Italia è fatta così.

Ultimo aggiornamento: 2004-10-16 20:09

controcorrente

Oltre a discettare della eurobocciatura di Rocco e delle traduzioni inglese-bergamasco della parola gay, molte delle fonti che leggo hanno tuonato contro i “permessi premio” concessi a Giovanni Brusca. Ci si è messo anche Gramellini nel Buongiorno di oggi sulla Stampa.
Eppure, per quanto io rabbrividisca al pensiero di come Brusca abbia ammazzato uomini, donne e bambini senza nessuna remora, non riesco a unirmi a questo coro. I morti non rivivranno più, è vero. Ma non mi sembra una ragione sufficiente per fare morire un’altra persona (e un ergastolo non è poi così diverso da una condanna capitale) solo per dire “occhio per occhio, dente per dente”.

Ultimo aggiornamento: 2004-10-13 16:58

auditel

Ci sono state le prime avvisaglie alcuni mesi fa: “il campione di famiglie auditel non è più rappresentativo”. Poi si scopre che la AGB, che gestiva Auditel, si è fusa con la Nielsen. Infine non si legge più che Striscia la Notizia ormai è regolarmente surclassata dai pacchi di Bonolis, e che la Rai sta di nuovo con un discreto margine di vantaggio rispetto a Mediaset… proprio nel periodo di osservazione che i pubblicitari usano per indicare poi i valori da considerare nell’anno.
Sarei felice se qualche dietrologo più bravo di me riuscisse a spiegare cosa c’è davvero dietro – giusto per curiosità, visto che io la tv non la guardo.
Non mi sembra però così strano che l’italiano medio apprezzi la trasmissione di Bonolis. Lui mi sta sulle palle, però sa fare bene il suo mestiere: al limite ci si può chiedere se quel mestiere s’ha da fare…

Ultimo aggiornamento: 2004-10-11 14:47

indymedia

A me indymedia non è mai piaciuta come stile, quindi non la leggo.
Però trovo molto pericolosa la possibilità che qualcuno voglia fisicamente togliere degli hard disk con “contenuto pericoloso” (ma quanto pericoloso è, da non potere semplicemente fare una copia?) e peggio ancora non dire assolutamente qual è il motivo del sequestro, in vero stile intimidatorio-poliziesco.
Troppo facile fare i gradassi con il coltello dalla parte del manico.

Ultimo aggiornamento: 2004-10-11 10:12

L’ottimismo innanzitutto

Notizia un po’ nascosta su Repubblica cartacea di ieri, a proposito del piano di riorganizzazione della Zoppas. Inizio con la parte buona: viene affermato che le 400 persone in esubero verranno “accompagnate a un nuovo posto di lavoro”. Ma poi tremo a leggere le parole del sottosegretario Maurizio Sacconi: “Questo piano è in sè (sic) originale perché determina esuberi strutturali non già per una ragione di crisi aziendale ma per un programma di sviluppo”. Traduco: lo sviluppo di un’azienda passa per la riduzione dei posti di lavoro, e ciò è una bella cosa. Insomma, è già una palla doversi occupare di chi perde il posto, almeno godiamo per la sanità dell’azienda. Ma bisognava proprio esplicitarlo?

Ultimo aggiornamento: 2004-10-07 10:35