Archivi categoria: io 2003

aspetta, aspetta…

Sono arrivato stamattina a ore incredibili per cercare di capire cosa non funzionava. L’unico vantaggio è che uscire alle sette del mattino significa impiegare solo 33 minuti per arrivare in ufficio.
Mi metto al pezzo… e scopro che funziona tutto. Probabilmente il problema di ieri era la coda dei messaggi da smaltire. Mi sento sollevato…

Ultimo aggiornamento: 2003-09-09 08:42

che palle

sto uscendo adesso dall’ufficio, senza che funzioni un tubo. Peggio ancora, non so cosa non funziona, visto che il sistema parte bene e poi si pianta, e naturalmente quella parte di codice non l’ho scritta io e per me è arabo.
Domattina dovrò entrare all’alba senza sapere che fare. Sai che gioia…

Ultimo aggiornamento: 2003-09-08 20:43

Milano, quarto mondo

Primo problema: ci ho messo un po’, ma ho capito come mai quando Anna aveva prenotato per Giuro di dire tutta la varietà 2 le avessero detto “non si preoccupi, di biglietti ce ne sono finché volete”. Lo spettacolo è in concomitanza con la partita della Nazionale di calcio, che poi è qui a Milano. E secondo voi io me lo ricordavo? A dire il vero, non è che questo fosse chissà quale problema, se non per il fatto che Lampugnano è relativamente vicino a San Siro, e chi va allo stadio usa la metro rossa proprio come noi.
Il problema successivo è stato capire quando iniziava lo spettacolo. Il programma diceva “ore 21:30”, la tipa dei biglietti – tra l’altro, le cartine SIAE, potevano anche lanciarsi un po’ di più – ha sentenziato “alle 21”, così come i cartelloni per strada. Oggi La Stampa afferma “apertura cancelli ore 20:30, inizio spettacolo ore 21:30. Dev’essere il famoso orario flessibile stile imprò.
Il terzo problema era legato alla distribuzione dei biglietti, che Anna aveva comperato per tutti. Roberta, che non sapeva a che ora sarebbe riuscita ad arrivare, se li era presi: con gli altri avevamo appuntamento alle 20:20 ai cancelli. Per una volta che noi eravamo in orario, gli altri erano dispersi. Fortuna che non c’era troppa gente in coda, e quindi i posti che abbiamo preso erano ancora decenti.
Ma ora inizia il vero delirio. Non parlo di come il “popolo di sinistra” si mette a riempire le uscite di sicurezza, fumare nella struttura; e nemmeno delle code incredibili ai bar interni, chiaramente sottodimensionati. No, il fatto è che la gente sembra avere deciso di arrivare tutta all’ultimo momento,anzi piuttosto oltre: così – dimostrando attenzione zero nei confronti di chi è arrivato in tempo – l’organizzatrice alle 21:30 se n’è uscita dicendo “visto che c’è ancora tanta gente alle casse, ritardiamo l’inizio dello spettacolo alle 22”. Grazie, molto gentili. Visto che lo spettacolo dura un po’ più di due ore, a mezzanotte e un quarto non era ancora finito del tutto. Peccato che, anche se noi ci siamo buttati fuori a pesce quando lo show sembrava essere più o meno terminato, la metro era già chiusa: in questa grande città europea, l’ultima corsa verso il centro passa a mezzanotte e due minuti. Anche il sabato sera. Anche il giorno in cui ci sono spettacoli e una partita della nazionale di calcio.
Che si fa? Si va alla caccia del bus sostitutivo: ammesso naturalmente di riuscire a trovare dove sia la fermata. Ci sarebbe una palina subito davanti all’uscita, e un po’ di gente fregata come noi e ferma ad aspettare il bus: peccato che lì fermi la 68, e che l’ultima corsa fosse già passata. Non preoccupatevi: ho fatto la buona azione e ho avvisato i tapini. Siamo andati avanti, e dopo l’incrocio c’era finalmente la palina giusta. Aspettiamo un po’, e arriva il bus. Naturalmente, per la stessa ragione per cui non ci sono corse della metro, non si può sperare che l’ATM abbia pensato a mettere in giro vetture snodate. No, ci si pigia dentro. Vabbé, dico, tanto basta arrivare a Lotto e poi c’è la 90 che gira fino alle due. Peccato che a Lotto ci sia ancora un numero non indifferente di tifosi gallesi in attesa del bus; io, che stavo già iniziando a perdere la ragione, decido che è meglio proseguire fino in Cordusio, e blocco Anna sul pullman. È stato interessante vedere la scenata che una tipa ha fatto all’autista, urlandogli che non sa nemmeno qual è il percorso che deve fare! (il bus non fa la fermata di piazza Cairoli, penso a causa della zona pedonale: questo è scritto sulle paline, ma occorre saperle leggere). Molto più piacevole però è stato riuscire a prendere al volo il 4, che sapevo passava all’una. È vero che ce ne sarebbe stato ancora uno all’una e mezzo, e che forse si poteva cercare la corsa sostitutiva della gialla, ma stava diventando davvero troppo. Poi ci si chiede perché la gente usa sempre l’automobile.
(Per chi fosse interessato a com’era lo show: si vedeva che era la prima, e che non filava liscio. Certi personaggi per me li poteva lasciar perdere senza problemi, e a volte le tirate “politiche” erano lunghe, anche se la Guzzanti ha ragione a dire che purtroppo il comico satirico in questo periodo deve prima spiegare cosa succede, per riuscire a farci su della satira. Bella la battuta su Ciampi e i suoi “moniti palindromi” che si leggono uguali a destra e a sinistra. Bello vedere come la gente applaude poco convinta quando Sabina dice “con il prossimo governo non pensate mica che le cose saranno poi così diverse”)

Ultimo aggiornamento: 2003-09-08 18:13

per un pelo più lucente

Anna ha comprato un flacone di pastiglie di lievito di birra, che da quanto ho capito dovrebbero fare bene alla pelle. Stamattina a colazione mi ha dato cinque pastiglie (“la dose giornaliera”), che ho ingollato, e na ha prese cinque per sé, lasciandole sul tavolo. Momo immediatamente sale sul tavolo, avvicinandosi alle pastiglie: io penso “ah, ha trovato il giochino”, ne nascondo quattro e gliene lascio una. Lei si lancia immediatamente, e se la mette in bocca. Io mi dico “crederà sia un croccantino, adesso lo assaggia, lo sputa e se ne torna giù”. Macché. Se la mangia di gusto, e si avvicina alle altre pastiglie con aria vogliosa. A questo punto, Ariel si sente esclusa dalla scena e reclama la sua dose.
Morale: abbiamo due gatte che vanno avanti a lievito di birra.

Ultimo aggiornamento: 2003-09-08 13:41

Fluttuazioni statistiche

Sia ieri che oggi sono andato in ufficio coi mezzi pubblici, partendo alla stessa ora (per la precisione, ieri sono uscito qualche minuto dopo). Bilancio:
– ieri ho preso la metro gialla, ho cambiato e sono salito al volo sulla verde, sono arrivato al capolinea con un quarto d’ora di anticipo rispetto al solito bus AMP, ho visto che c’era l’altro autobus che fa il giro da Milanofiori che stava per partire, l’ho preso e in un ulteriore quarto d’ora mi ha portato in ufficio. Ah, la voce registrata sul percorso della gialla che diceva “Centrale. Stazione di Centrale” è stata sostituita con una voce registrata che dice “Centrale. Fermata Centrale”.
– oggi ho preso la metro gialla, ho cambiato e sono salito sulla verde che stava arrivando. A Porta Genova il treno è rimasto tre minuti fermo. A Romolo, altri due. Sono arrivato al capolinea con una dozzina di minuti di anticipo rispetto al solito bus AMP, e vedo una folla abbastanza inferocita sulla pensilina del bus Milanofiori. Arrivano trebus, i primi due che fanno il percorso corto, e il terzo che va a Rozzano dove salgo: naturalmente questo è semivuoto. Parte, e si pianta in un ingorgo all’altezza del Forum: ci mette insomma venticinque minuti ad arrivare alla mia fermata, tanto che il bus AMP che non fa Milanofiori ci ha praticamente raggiunto.
Non credo che nessuno pensi che tra ieri e oggi il numero di persone che sono andate a lavorare è aumentato drasticamente, né che il giovedì ci siano implicitamente più lavoratori. Questo significa semplicemente che il problema di snellire il traffico è un’impresa impossibile, se non si dimezza il numero di auto.

Ultimo aggiornamento: 2003-09-04 10:15

temperature

Sabato pomeriggio, quando siamo tornati a casa, c’erano 28.4°. Stamattina eravamo a 20.8. Una gioia!
Sono anche riuscito a riprendere la bicicletta per andare in ufficio, cosa che non mi riusciva da inizio agosto. Il traffico è già una schifezza, ma non si può pretendere come al solito tutto.

Ultimo aggiornamento: 2003-09-02 10:03

rientro al lavoro

Oggi sono ancora stato sotto i 40 minuti di viaggio, ma si vede che ormai Milano è rientrata. Perlomeno la temperatura è accettabile: stamattina la minima era sui 20 gradi, e sono perfino cadute due gocce d’acqua.

Ultimo aggiornamento: 2003-09-01 12:14