Archivi categoria: io 2003

sì, viaggiare

Beh, questa volta il posto era preassegnato (fila 6, anche se da Vero Incontentabile mi sono fatto spostare nella 24 per sfruttare i centimetri in più dell’uscita di emergenza. Ci hanno fatto persino atterrare sul finger dell’area voli nazionali. In compenso ho aspettato un quarto d’ora alla cooperativa per il taxi, pardon autonoleggio con conducente, e gli ho anche spiegato come si arriva in IT Telecom con i nuovi divieti.
La cosa più divertente è stata però a Linate, sul pulmino: è arrivato uno, ha cercato il “signor Casanova”, e gli ha detto “scusi, le abbiamo sbagliato il posto, ecco qua il nuovo tagliendo”. Wow!

Ultimo aggiornamento: 2003-07-23 12:12

come non detto

Me ne sarei già dovuto accorgere ieri pomeriggio, ma stamattina ne ho avuto la conferma. Altro che esodo: semplicemente i milanesi sono tornati in città il lunedì mattina. Oggi ho impiegato in auto 55 minuti per andare in ufficio, esattamente lo stesso tempo che ci metto in bici senza correre – e oggi non sarebbe stato nemmeno tanto caldo…
che palle.

Ultimo aggiornamento: 2003-07-22 09:43

inizia l'esodo

Stamattina, anche se ci ho messo una vita ad arrivare in tram in ufficio – ma lo sapevo, la scelta di prendere il 15 è stata per così dire strategica – ho notato che Milano è leggermente meno trafficata del solito. Non sarà la goduria della prossima settimana, ma si inizia a sopravvivere.

Ultimo aggiornamento: 2003-07-21 12:37

zzz

in questi giorni non ho molto da dire, come si vede.
O meglio, non ho voglia di commentare, anche se forse ci sarebbero delle cosette gustose. Vi conviene andare un po’ in montagna – o anche al mare!

Ultimo aggiornamento: 2003-07-20 17:12

vecchiaia

Ieri mattina una consulente qui a Pomezia mi saluta con “buongiorno”.
Oggi dopo pranzo un’altro consulente che doveva prendere lo zucchero per il caffè mi fa “scusi”.
O sono diventato improvvisamente vecchio, o le politiche di inserimento collaboratori interni impongono rispetto per il dipendente con collarino rosso. Chissà fin dove posso sfruttare la cosa…

Ultimo aggiornamento: 2003-07-17 14:23

Paese che vai, disco che trovi

Ieri sera ho cenato (da solo, e male) a Torvajanica. Nella piazza sul litorale c’era un banchetto che vendeva libri di seconda mano e cd a poco prezzo: ci ho dato un’occhiata, e ho notato un certo numero di copie di un album di “canzoni del Ventennio”, che avrei potuto comprare a soli 5 euro cadauna.
Chissà come mai non le ho mai viste altrove.

Ultimo aggiornamento: 2003-07-17 11:17

Cartelli stradali

Dopo avere scoperto le novità stradali pometine, ieri ho preso la strada alternativa, che allunga di un chilometro buono il percorso, ma effettivamente è benedetta anche dalla segnaletica. Insomma, se uno sa di dovere prendere l’uscita “per via Naro”, e si immette regolarmente nella strada laterale, viene premiato da un cartello (dopo l’immissione, ovvio) che spiega che quella è l’uscita obbligatoria per i Castelli Romani. Si suppone naturalmente che l’automobilista non sia così incauto da non sapere che per andare nella sede ex-Saritel devi prendere la strada per i Castelli Romani, ma non posso pretendere anche questo dall’Anas. Però un cartellone un po’ prima dello svincolo, questo sì…

Ultimo aggiornamento: 2003-07-17 11:14

E non parliamo delle auto

Ma la trasferta romana non è finita lì. Avevo incautamente deciso di affittarmi una macchina, e quindi sono andato alla Hertz. Arrivo, e ci sarà una ventina di persone in coda. Ora, anche il mio panettiere ha i numerini per l’ordine di chiamata: qui no, devi sceglierti la tua fila e sperare.
Non ho capito bene come, ma due tipe americane che erano da tutt’altra parte sono passate in prima fila nella mia fila, e più che un’auto sembra dovessero contrattare per un catamarano con servizio di pedalò e risciò inclusi. Vedere le altre file che vanno avanti mentre tu stai fermo fa capire tra l’altro le cronache “in un attacco di follia ammazza ventisette persone”. Il poveretto si è dovuto fare una coda di quel tipo.
Alla fine tocca a me, la tipa fa delle domande idiote tipo “la via dove abita è Bionaz?” (c’è scritto sulla patente, non te l’ho scarabocchiato su un foglietto!”
e sembra quasi voglia allungare i tempi. In effetti non ha auto a disposizione, vuole rifilarmi una cabrio di cui non me ne facevo nulla – anche se per disperazione stavo dicendo “va bene, purché mi fate andare via!” quando miracolosamente è spuntata una 206. Tempo di attesa totale: quarantacinque minuti.
Ma non è finita qui. Mi sparo la Pontina e arrivo a Pomezia, per scoprire che la solita uscita è stata chiusa (oggi, mi dicono. Che culo!) e si è costretti a girare a destra verso Torvajanica. Pacchi di vigili, e ovviamente caos infinito. Non che quegli intelligentoni hanno pensato di mettere un cartello prima, in modo che io uscissi un paio di svincoli prima e facessi un giro un po’ più lungo ma corretto. Troppo facile.
Ma tanto quando sono arrivato ho scoperto che uno dei miei interlocutori era a casa malato :-)

Ultimo aggiornamento: 2003-07-15 15:48