Archivi categoria: trasporti

ottomila percento in più in un anno

In questi giorni Metro ha lanciato la campagna “più bici per tutti”, e racconta delle grandi promesse fatte dai vari sindaci delle grandi città per favorire l’uso della bicicletta. Non che io ci creda più di tanto… basta vedere il famoso progetto milanese dei Raggi Verdi, tanto strombazzato questa primavera e già caduto nel dimenticatoio… il che è forse meglio, perché vista la nuova pista ciclabile in via Padova forse sarebbe meglio lasciare stare e non spendere soldi.
Però la palma del Trinchetto la devo dare a Vuoto Weltroni, in questo momento col cappellino da sindaco di Roma. Il 15 gennaio 2008 – e fin qui mi va bene, che ci vogliano due mesi per iniziare il progetto – verranno creati nell’Urbe 22 punti di noleggio con la bellezza di 250 biciclette (in tutto, non per punto! Anche perché se gli stalli sono 300, i conti sono presto fatti). Ma Vuoto ci rassicura: entro l’anno le bici saliranno a 20000. Come possa una sperimentazione portare a uno sviluppo dell’ottomila percento in pochi mesi, lo sa solo lui: quello che so io è che sono pronto a scommettere che non succederà nulla.
Noticina finale: a parte la cauzione, l’uso della bicicletta sarà gratuito per la prima mezz’ora, poi si paga mezz’euro l’ora per un’ora e mezzo, poi quattro euro la mezz’ora. Risultato pratico: in mezz’ora, soprattutto a Roma che non è esattamente piatta, non è che ti puoi spostare più di tanto: quindi l’uso non è certo pensato per la mobilità casa-ufficio, e vorrei proprio vedere chi andrà a usare quelle biciclette. Sarebbe stato più interessante un limite di un’ora, anche a fronte di un pagamento forfettario in abbonamento… ma poi magari le usavano davvero, quelle bici!

Ultimo aggiornamento: 2007-11-09 12:47

Una Modesta Proposta per viale Zara/Testi

Dopo una settimana di chiusura di una carreggiata di viale Zara e viale Fulvio Testi, credo sia chiaro a chiunque passi da queste parti che il traffico in direzione nord è assolutamente impossibile. Il controviale è perennemente intasato, e i coglioni che girano a sinistra dall’asse Arbe-Sarca nonostante tutti i divieti segnati belli chiari bloccano anche quell’asse.
A Torino era capitato qualcosa di simile quando chiusero corso Francia sempre per i lavori della metropolitana. Però – a parte il fatto che a Torino ci sono sempre delle alternative di percorso – lì avevano avuto un’idea intelligente. Corso Francia, come l’asse Zara/Testi, ha il viale centrale e i controviali. A Torino avevano chiuso la carreggiata centrale e vietato il parcheggio sui controviali, tanto che gli autobus passavano a filo del marciapiede. Però, nei pezzi della carreggiata centrale dove non dovevano costruire le stazioni, erano state tracciate le strisce per fare parcheggiare le auto tolte dai controviali. In questo modo la mobilità era assicurata, e la gente sapeva (più o meno) dove lasciare l’auto.
Ora, capisco che chiedere a un milanese di provare a prendere spunto da Torino è uno tra i peggiori insulti che gli si possa fare: ma magari per una volta non è che potrebbero pensarci un po’ su?

Ultimo aggiornamento: 2007-11-04 21:51

inflazione

il biglietto di seconda classe dell’ interregionale Milano-Torino Porta Susa, che ieri costava 7.10 euro, oggi è salito a 7.55, come da federalismo annunciato. Non so quanto costi l’Eurostar, perché Impossibile contattare il sistema centrale. Si prega di riprovare piu' tardi / Unable to contact server system: il suo prezzo non è cambiato, mi serviva solo capire quanto Trenitalia cerchi di buttare fuori la gente dai treni per i pendolari.

Ultimo aggiornamento: 2007-11-01 12:08

Trenitalia: biglietti nominativi

Chi ha preso ultimamente dei treni sa che trovare una timbratrice che funzioni è un’impresa spesso epica. L’azienda che gestisce le nostre ferrovie è ben conscia di queste difficoltà, e ha iniziato un percorse per ovviare a tali inconvenienti.
Ho scoperto così che per prendere l’interregionale da Milano a Torino – pardon, il regionale. Gli interregionali non esistono piu, probabilmente perché sono stati federalisticizzati – si può prenotare il biglietto via Internet. Ma attenzione! Non funziona piu come una volta, quando andavi al totem e ti facevi stampare il biglietto che poi vidimavi. No. Ti arriva un bellissimo file PDF che tu ti stampi e vale sia come ricevuta che come biglietto e che non devi timbrare, proprio come per gli eurostar. Doppio vantaggio per Trenitalia: non solo risparmiano sulla manutenzione delle timbratrici, ma anche su carta e inchiostro. Peccato che negli eurostar ci sia una prenotazione, e il controllore ha visibilità dei biglietti, e qui no. Ma niente paura: c’è una soluzione a tutto. Il biglietto è infati diventato nominativo: tu devi indicare per chi è – bontà loro, non sei costretto a farlo solo a tuo nome, ma puoi indicare qualcun altro – e sei costretto a mostrare un documento d’identità valido all’eventuale controllore. Occhei, su questo punto posso assicurare che la realizzazione pratica è un po’ diversa, visto che nessuno mi ha chiesto nulla. Resta il punto che uno potrebbe farsi tante copie del biglietto: per ovviare a questo, è vietato prendere un treno prima di quello indicato. Fortunatamente a Trenitalia sono così buoni dal permetterti di salire su un treno fino a quattro ore dopo la partenza indicata nel biglietto: sulle prime non avevo notato quella clausola e mi ero convinto dell’assurdità del tutto. Inutile dire che il biglietto non è rimborsabile… a meno che tu non dimostri di avere avuto per sbaglio due copie per la stessa persona e per lo stesso treno, cosa nemmeno troppo improbabile dati i potenti server di Trenitalia.
A proposito di server: fatto il primo biglietto, mi ha chiesto se volevo anche il ritorno. Ho risposto di sì, ed è ripartita esattamente la stessa trafile, salvo il fatto che la transazione di pagamento è stata una sola. Ma vivaddio, se voglio il ritorno te le puoi anche immaginare le stazioni di partenza e di arrivo, e il nominativo, no? Ah: naturalmente non è stata creata una ricevuta con i due treni, ma due fogli distinti. Tanto te li stampi tu.
Non so come, ma ho l’impressione che non saranno in molti a usare questi potenti mezzi della tecnica per farsi dei biglietti (per gli abbonamenti la situazione è diversa). Però qualcuno avrà avuto sicuramente un premio per la sua idea geniale. Mi sa che devo trovare anch’io delle idee geniali.
p.s.: rispetto a qualche anno fa l’orario di percorrenza è stato allungato di cinque minuti. Il ritardo è rimasto costante a dieci minuti.

Ultimo aggiornamento: 2007-10-30 10:10

Quante corsie per il tram!

nuove corsie per i tram I lavori per la linea 5 della metropolitana milanese stanno per fervere. Da domenica, sfruttando probabilmente il passaggio all’ora solare e i conseguenti sessanta minuti in più, verrà chiuso l’asse Zara-Testi in direzione periferia. Ma niente paura! Come afferma il comunicato dall’URL più lunga che abbia mai visto, ci sarà un potenziamento dei mezzi. Il 7 avrà ben otto corsie in più al giorno, e la 927 addirittura dodici! Insomma, anche se ne tolgono tre per le macchine, il numero totale di corsie aumenta…
Un altro provvedimento adottato dal comune di Milano per organizzare la viabilità è stato quello di allargare l’asse Taramelli-Arbe-Sarca. Come potete vedere da questa cartina, è praticamente della stessa larghezza del vialone che aveva due carreggiate da tre corsie e due controviali separati da dieci metri di spazio alberato. Sì, per ottenere questo risultato hanno ad esempio cancellato la via dove abito, ma è chiaro che il singolo deve accettare qualche limitato danno a tutto pro della comunità.
Dimenticavo: c’è un sito apposta per la nuova metro. Tutto in flash, con immagini che sembrano tanto scopiazzate dalla metropolitana torinese (che smacco…) e con una piantina della futura linea con gli interscambi. Peccato che la linea gialla secondo loro termini alla fermata Zara: magari avevano preparato il disegnino tre anni fa e si sono dimenticati di aggiornarlo?

Ultimo aggiornamento: 2007-10-26 13:45

il federalismo di Trenitalia

Chi non prende il treno se non una volta ogni tanto è probabilmente convinto che le tariffe – oltre che care rispetto al servizio offerto – siano standard in tutta Italia; se prendo lo stesso tipo di treno per lo stesso percorso, pago lo stesso prezzo. Sbagliato. Sono almeno dieci anni che ci sono tariffe “nazionali” e tariffe “regionali”, e queste ultime sono maggiorate – mai capito il perché. Addirittura ci sono casi come la Liguria dove ci sono biglietti per il weekend, che ovviamente costano di più così che quei rari milanesi che pensano di riuscire a non usare la macchina per un pomeriggio e spostarsi in treno pagano.
Questa differenza di prezzo è molto più sensibile nel caso degli abbonamenti per i pendolari: chi pertanto abita in una località al confine regionale si arrangiava come poteva, e comprava un abbonamento per una percorrenza più lunga ma sovraregionale, risparmiando dei soldi. (Ah, per Trenitalia Piacenza è sia in Emilia che in Lombardia, probabilmente vista la quantità di gente che va a lavorare a Milano). Si arrangiava, appunto. Perché Trenitalia ha deciso che da novembre se uno fa un abbonamento transregionale pagherà le tariffe delle due regioni proquota. E anche se non sei un pendolare e fai semplicemente un viaggio, se hai un biglietto a prezzo nazionale non potrai più prendere un treno regionale. Insomma, ci metterai più tempo, ti trovi un treno più brutto – di Minuetto non è che ce ne siano molti, e magari quei pochi sono in riparazione, e paghi di più. Perfetto esempio di federalismo, no?

Ultimo aggiornamento: 2007-10-25 15:38

Potenziamento urbano

Se uno va a leggere il sito ATM, scoprirà che alcune tra le principali linee tranviarie e automobilistiche hanno avuto un potenziamento da lunedì scorso. Beh, anche se non va sul sito, magari l’ha scoperto: infatti il comunicato recita «Anche in questo caso ATM, per informare sui nuovi orari, ha previsto l’utilizzo di tutti gli strumenti a disposizione: avvisi informativi, annunci sonori sui mezzi di superficie e in metropolitana, video in metropolitana oltre al Numero Verde 800.80.81.81».
Il fatto stesso che ATM si dia tanta premura di segnalare l’aumento delle corse può fare immaginare che nessuno possa accorgersene semplicemente prendendo i mezzi. D’altra parte, è vero che passare da una frequenza di un tram ogni 4 minuti a quella di un tram ogni tre minuti e mezzo comporti un aumento delle corse del 14%: peccato che sia assolutamente impossibile mantenere quella precisione dei passaggi nelle corse urbane, e quindi l’unico vero risultato che si potrà ottenere è l’aumento corrispondente di capacità – il che non è affatto male, intendiamoci, ma a quanto pare non viene considerato sexy dagli esperti di comunicazione in ATM.
I miei dubbi però sono di tutt’altro tipo; a me piacerebbe sapere dall’azienda se è vero quello che lessi qualche tempo fa, e cioè che per risparmiare non esiste praticamente più il personale “di riserva”. Se quindi un tranviere è un giorno in malattia, il suo turno (tecnicamente, la sua tabella) viene semplicemente eliminato, portando a uno squilibrio nei tempi di percorrenza ben peggiore dei vantaggi di questo potenziamento. Però quello non fa notizia :-)

Ultimo aggiornamento: 2007-10-21 13:42

Striscia o non striscia

Alcuni degli infiniti uffici della Regione Lombardia danno su via Taramelli. Capita. Un anno e mezzo fa, decisero di fare dei lavori sulla strada; alla fine scoprii che avevano allargato il marciapiede sul lato di quegli uffici, non so se per paura di bombe o cosa: non certo perché fosse stretto. Naturalmente non era stata spostata la linea di mezzeria, che così risultò scentrata: amen. L’altro guaio è che via Taramelli in quel tratto è sì larga, ma non a sufficienza per permettere il parcheggio sui due lati e in doppia fila, come capitava abbastanza spesso durante la giornata. Non che la gente potesse parcheggiare sul marciapiede lato Regione: nei lavori il gradino era stato messo a venticinque centimetri buoni, altrimenti le autobomba avrebbero parcheggiato lo stesso.
La settimana scorsa mi capita di ripassare di là, e scopro che sono stati fatti dei nuovi lavori. È stato buttato (male) un po’ di asfalto tra il marciapiede e la strada, lasciando delle voragini in corrispondenza dei canali di scolo; e sono state disegnate delle strisce (bianche, anche se credo che tra qualche mese diverranno blu) sul marciapiede stesso. Presumo che l’allarme bomba sia rientrato, ma i soldi fossero finiti.
Ah, chicca finale. Nei lavori dell’anno scorso avevano fatto una rientranza nel marciapiede per un parcheggio handicappati. Adesso hanno lasciato la rientranza, ma segnato il parcheggio subito prima, retrocedendo l’altro spazio a parcheggio normale. Non so cosa si fossero bevuti.
PS: ieri ho notato che stanno proseguendo il Bel Lavoro andando verso viale Arbe. A questo punto posso immaginare che lo stiano facendo perché inizieranno a chiudere sul serio viale Zara per i lavori della metro, e quindi si immaginano che la gente farà le strade parallele per andare verso Monza. Sarà molto divertente.

Ultimo aggiornamento: 2007-10-20 21:24