A Milano lo sport preferito dai tram cittadini è indubbiamente deragliare. C’è stato un periodo in cui c’era un incidente al giorno, e non è che adesso la cosa vada tanto meglio. La soluzione precedente, bloccare fisicamente tutti gli scambi tenuti di scorta e mettere gli omini aziendali ad azionare manualmente quelli più importanti, non ha avuto un grande impatto. Così, almeno secondo Repubblica, i simpatici dirigenti dell’azienda trasporti municipale hanno trovato la soluzione: da ieri, i tram che passano per il centro non dovranno superare la velocità di 15 Km/h. Per essere sicuri che il limite sia rispettato, ai tram è stato “sperimentalmente” scollegato uno dei quattro motori…
Di tutto questo non v’è traccia nel sito ATM, e l’articolo mi sembra scritto coi piedi, visto che ad esempio dice che il 33 passa per il centro e che la velocità è ridotta solo del 25% e quindi fino ad oggi un tram non superava i venti all’ora (come minimo può fare i 60, per la cronaca: e comunque si poteva installare un limitatore di velocità). Ma la cosa più divertente è che nonostante queste misure ieri un tram è deragliato.
Posso anche immaginare che se il comune di Milano (azionista unico di ATM) deve loro 150 milioni sarà un po’ difficile fare manutenzione seria; ma ideone come questa non mi sembra portino chissà dove… a meno che naturalmente non si facciano un po’ di conti, si veda come il numero di tram che gira è minore e quindi si risparmi su mezzi e uomini. Aumentare il numero di corse giammai, soprattutto adesso che anche sulla metropolitana non sono più segnati gli orari dei passaggi ma solo la loro frequenza tranne che nelle ore serali e notturne. Intendiamoci: scrivere “la metro rossa alle 8 passa ogni due minuti” (a parte che è probabilmente falso) ha un senso, ma scrivere “la metro rossa la domenica mattina passa ogni sette minuti” non serve a nulla, anzi.
Ultimo aggiornamento: 2009-11-12 07:00