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Porta Susa sotterranea promossa

Ho notato che – giustamente, visto che sopra i treni non passano più – Trenitalia ha cancellato la scritta “sotterranea” dalla stazione attualmente utilizzata. Deve però avere speso un bel po’ di soldi, visto che non aveva nemmeno più una copia del tabellone cartaceo con gli orari da lasciare in superficie; ora compare solo un foglietto che spiega che gli orari stanno giù alla stazione nuova. Per par condicio, devo anche aggiungere che non fanno preferenze: quando sono uscito, alle 9:05, il tabellone elettronico indicava i treni in partenza e arrivo tra le 6 e le 8 non so di quale giorno.
(non c’entra molto ma lo aggiungo qua: ho visto quelle che immagino saranno le fermate Dora e Rebaudengo del passante. I marciapiedi sono più stretti di quelli della metropolitana: chi è che ha permesso una cosa simile?)

Ultimo aggiornamento: 2009-11-30 19:35

Porta Susa sotterranea

Ieri ho avuto l’indubbia esperienza mistica di salire e scendere alla nuovissima stazione di Torino Porta Susa sotterranea. Io di per sé non ho nulla contro l’idea di spostare la stazione di qualche centinaio di metri e farla sotterranea; capisco anche che non è così semplice fare dei lavori mentre da qualche parte i treni devono pur passare; ho molti più dubbi sul fatto che una stazione passante a 6 (sei) binari debba essere quella principale di una città con quasi un milione di abitanti… ma su questo punto mi sa che anche Trenitalia sia d’accordo con me, visto che da dicembre i treni ad alta velocità non fermeranno più lì.
Detto questo, la stazione sarebbe anche bellina, almeno adesso che è nuova, anche se la scelta di colori argento-porpora richiede un’illuminazione non banale. Solo che oltre ai binari e ai marciapiedi non c’è niente. Ho trovato a fatica un cestino; non solo non ci sono negozi e simili ma nemmeno una obliteratrice, che si direbbe un complemento d’arredo indispensabile. Peggio ancora è l’uscita, però. Il mattino ho sbagliato a non seguire il grumo magmatico, ma non è facilissimo capire che in questo bisogna per forza prendere un corridoio specifico, dato che le frecce sui cartelli affermano spesso tutt’altro. Né riesco a capire perché hanno aperto la stazione ferroviaria senza sincerarsi che i lavori per la stazione della metropolitana – che era stata costruita ma lasciata al rustico – fossero anche completati, o appunto perché non siano state predisposte anche le altre uscite, tranne forse una su corso Inghilterra. Cos’è, il ritardo sui tempi previsti di consegna non poteva superare i cinque anni? Oppure è una nuova concezione di stazione ferroviaria, visto che sembra che anche Rho-Fiera soffra degli stessi problemi?

Ultimo aggiornamento: 2009-11-21 07:00

Alta idiozia Torino-Milano

Vubbì mi fa scoprire, via Pasteris, l’intelligenza sopraffina che come sempre i dirigenti di Trenitalia mostrano a ogni piè sospinto.
Dal 13 dicembre avremo dei treni che vanno da Torino a Milano; alcuni fermano a Milano Centrale, altri a Milano Porta Garibaldi. Alcuni di questi treni proseguono per Roma, altri finiscono a Milano. Per chi non è di Milano: la Centrale è una stazione di testa, il che significa che il treno entra in stazione e deve tornare indietro, aumentando i tempi di percorrenza. Garibaldi ha invece anche alcuni binari passanti. Logica vorrebbe che i treni Torino-Roma fermino in Garibaldi e gli altri in Centrale: invece no. Ci sono due treni che comunque passeranno dalla Centrale, non si sa se per raccattare qualche altro viaggiatore. Non speriate poi che gli orari siano cadenzati: non solo questi treni partono a ore casuali, ma anche a minuti casuali, il che significa che non è possibile ricordarsi a memoria tutti gli orari… a meno che non sia vero che il nostro cervello ricorda fino a sette cose. Il tutto per soli 31 euro: e il sito di Trenitalia (sicuramente perché non è ancora stato aggiornato…) non prevede altri treni nemmeno cliccando sul pulsantino “tutte le soluzioni”.
Ah: naturalmente per risparmiare qualche minuto questi bellissimi treni non fermeranno più a Porta Susa, quella che sarebbe dovuta diventare la stazione principale di Torino. Sappiatelo.

Ultimo aggiornamento: 2009-11-16 17:17

Le ideone di ATM per la sicurezza

A Milano lo sport preferito dai tram cittadini è indubbiamente deragliare. C’è stato un periodo in cui c’era un incidente al giorno, e non è che adesso la cosa vada tanto meglio. La soluzione precedente, bloccare fisicamente tutti gli scambi tenuti di scorta e mettere gli omini aziendali ad azionare manualmente quelli più importanti, non ha avuto un grande impatto. Così, almeno secondo Repubblica, i simpatici dirigenti dell’azienda trasporti municipale hanno trovato la soluzione: da ieri, i tram che passano per il centro non dovranno superare la velocità di 15 Km/h. Per essere sicuri che il limite sia rispettato, ai tram è stato “sperimentalmente” scollegato uno dei quattro motori…
Di tutto questo non v’è traccia nel sito ATM, e l’articolo mi sembra scritto coi piedi, visto che ad esempio dice che il 33 passa per il centro e che la velocità è ridotta solo del 25% e quindi fino ad oggi un tram non superava i venti all’ora (come minimo può fare i 60, per la cronaca: e comunque si poteva installare un limitatore di velocità). Ma la cosa più divertente è che nonostante queste misure ieri un tram è deragliato.
Posso anche immaginare che se il comune di Milano (azionista unico di ATM) deve loro 150 milioni sarà un po’ difficile fare manutenzione seria; ma ideone come questa non mi sembra portino chissà dove… a meno che naturalmente non si facciano un po’ di conti, si veda come il numero di tram che gira è minore e quindi si risparmi su mezzi e uomini. Aumentare il numero di corse giammai, soprattutto adesso che anche sulla metropolitana non sono più segnati gli orari dei passaggi ma solo la loro frequenza tranne che nelle ore serali e notturne. Intendiamoci: scrivere “la metro rossa alle 8 passa ogni due minuti” (a parte che è probabilmente falso) ha un senso, ma scrivere “la metro rossa la domenica mattina passa ogni sette minuti” non serve a nulla, anzi.

Ultimo aggiornamento: 2009-11-12 07:00

grandi novità sulla metro milanese

Oggi ho notato che a Loreto (linea rossa) hanno cambiato il vecchio tabellone luminoso che indicava tra quanto tempo arriverà il prossimo treno. Al posto del vecchio display a lucine rosse e verdi (il giallo si aveva quando si accendevano insieme) adesso c’è un bel monitor a LED. Non ho avuto voglia di stare in fondo alla stazione per vedere se la visibilità era peggiorata: però non ho ben capito l’utilità di questa modernizzazione.

Ultimo aggiornamento: 2009-11-06 11:06

lotta dura contro parcheggio selvaggio?

Non ho capito se il vicesindaco perpetuo De Corato si sia preso la delega al traffico, estromettendo Croci. Il sito del Comune di Milano lascia ancora tutte le deleghe all’assessore. De Corato comunque non si perita di agire come se lo fosse già, comunicando che sfrutterà la sentenza della Cassazione dello scorso 27 ottobre che ha sancito la possibilità per gli ausiliari del traffico di sanzionare qualunque infrazione al codice della Strada, e li manderà a caccia delle auto in doppia fila.
Vedremo che succederà: come principio avevo sempre trovato stupido che convenisse parcheggiare in divieto di sosta piuttosto che nelle strisce blu, ma sono abituato alle illogicità italiane; come sono abituato a leggere cose nello stesso articolo come la notiziona che verranno assunti ben 20 (venti) ghisa in più, pari allo 0.5% dell’organico.

Ultimo aggiornamento: 2009-11-04 07:00

strisce arcobaleno

Parcheggiare a Milano, si sa, è una discreta impresa. Ma le rare volte in cui sono stato a Firenze ho notato come la situazione da quelle parti sia ancora peggiore; questo indipendentemente dalla gestione della società Firenze Parcheggi su cui è meglio non parlare per evitare querele.
Ma adesso ci sarà la rivoluzione: Repubblica titola “Addio ai parcometri”, mentre il Corsera è più neutro. Il tutto, naturalmente, per la gioia degli automobilisti? Mah.
Per terra ci saranno le strisce bianche: 15000 posti (la metà di adesso). Poi ci saranno le strisce blu, dove parcheggeranno… i residenti (e chi paga l’abbonamento, pecunia non olet). Poi ci saranno le strisce rosa, per donne incinte e con figli sotto i due anni (e non importa che il codice della strada non preveda affatto tali parcheggi). Poi ci saranno le strisce viola, la Grande Invenzione di Renzi; pezzi di strada in uso esclusivo a una singola autovettura, coi carri attrezzi che in sette minuti massimo verranno a toglierti l’abusivo. In pratica l’automobilista dovrebbe spendere cinquanta euro il mese per uno spazio teoricamente suo ma praticamente chissà; e non credo nemmeno gli diano una quota delle multe per divieto di sosta comminate a chi gli ha fregato il posto… ammesso che queste multe non vengano impugnate perché illegali.
Ma la vera ciliegina sulla torta è la riunificazione delle strutture di parcheggio in mano a Fi­renze Parcheggi, col Comune che diventa monopolista e deciderà le tariffe a suo piacere. Ho come il sospetto che le proteste per il tram in piazza del Duomo non saranno nulla :-)

Ultimo aggiornamento: 2009-10-27 14:57

Parcheggi sempre più ridotti

Continua il disegno delle strisce blu in zona viale Monza. Sono arrivati in via Marco Aurelio, e anche qua le strisce sono state disegnate parallele alla strada, anche se in precedenza sul lato destro le macchine parcheggiavano a pettine usando mezzo marciapiede: in maniera assolutamente regolare, visto che c’erano le apposite strisce bianche ancorché ormai poco visibili.
A questo punto credo di dover fare delle scuse ufficiali all’assessore Croci: non è infatti vero che la sosta a pagamento in questa zona serva a fare soldi. L’assessore vuole davvero che ci sia meno gente che arrivi in macchina da queste parti; se davvero funzionerà così, occorreranno meno parcheggi, e quindi potrà migliorare la qualità di vita di chi da queste parti ci abita, con le famigliole che finalmente potranno appropriarsi dei marciapiedi per le loro salubri passeggiatine. Sono sempre malfidente, e a volte non dovrei proprio esserlo, vero?

Ultimo aggiornamento: 2009-09-29 07:00