Archivi categoria: trasporti

grandi novità sulla metro milanese

Oggi ho notato che a Loreto (linea rossa) hanno cambiato il vecchio tabellone luminoso che indicava tra quanto tempo arriverà il prossimo treno. Al posto del vecchio display a lucine rosse e verdi (il giallo si aveva quando si accendevano insieme) adesso c’è un bel monitor a LED. Non ho avuto voglia di stare in fondo alla stazione per vedere se la visibilità era peggiorata: però non ho ben capito l’utilità di questa modernizzazione.

Ultimo aggiornamento: 2009-11-06 11:06

lotta dura contro parcheggio selvaggio?

Non ho capito se il vicesindaco perpetuo De Corato si sia preso la delega al traffico, estromettendo Croci. Il sito del Comune di Milano lascia ancora tutte le deleghe all’assessore. De Corato comunque non si perita di agire come se lo fosse già, comunicando che sfrutterà la sentenza della Cassazione dello scorso 27 ottobre che ha sancito la possibilità per gli ausiliari del traffico di sanzionare qualunque infrazione al codice della Strada, e li manderà a caccia delle auto in doppia fila.
Vedremo che succederà: come principio avevo sempre trovato stupido che convenisse parcheggiare in divieto di sosta piuttosto che nelle strisce blu, ma sono abituato alle illogicità italiane; come sono abituato a leggere cose nello stesso articolo come la notiziona che verranno assunti ben 20 (venti) ghisa in più, pari allo 0.5% dell’organico.

Ultimo aggiornamento: 2009-11-04 07:00

strisce arcobaleno

Parcheggiare a Milano, si sa, è una discreta impresa. Ma le rare volte in cui sono stato a Firenze ho notato come la situazione da quelle parti sia ancora peggiore; questo indipendentemente dalla gestione della società Firenze Parcheggi su cui è meglio non parlare per evitare querele.
Ma adesso ci sarà la rivoluzione: Repubblica titola “Addio ai parcometri”, mentre il Corsera è più neutro. Il tutto, naturalmente, per la gioia degli automobilisti? Mah.
Per terra ci saranno le strisce bianche: 15000 posti (la metà di adesso). Poi ci saranno le strisce blu, dove parcheggeranno… i residenti (e chi paga l’abbonamento, pecunia non olet). Poi ci saranno le strisce rosa, per donne incinte e con figli sotto i due anni (e non importa che il codice della strada non preveda affatto tali parcheggi). Poi ci saranno le strisce viola, la Grande Invenzione di Renzi; pezzi di strada in uso esclusivo a una singola autovettura, coi carri attrezzi che in sette minuti massimo verranno a toglierti l’abusivo. In pratica l’automobilista dovrebbe spendere cinquanta euro il mese per uno spazio teoricamente suo ma praticamente chissà; e non credo nemmeno gli diano una quota delle multe per divieto di sosta comminate a chi gli ha fregato il posto… ammesso che queste multe non vengano impugnate perché illegali.
Ma la vera ciliegina sulla torta è la riunificazione delle strutture di parcheggio in mano a Fi­renze Parcheggi, col Comune che diventa monopolista e deciderà le tariffe a suo piacere. Ho come il sospetto che le proteste per il tram in piazza del Duomo non saranno nulla :-)

Ultimo aggiornamento: 2009-10-27 14:57

Parcheggi sempre più ridotti

Continua il disegno delle strisce blu in zona viale Monza. Sono arrivati in via Marco Aurelio, e anche qua le strisce sono state disegnate parallele alla strada, anche se in precedenza sul lato destro le macchine parcheggiavano a pettine usando mezzo marciapiede: in maniera assolutamente regolare, visto che c’erano le apposite strisce bianche ancorché ormai poco visibili.
A questo punto credo di dover fare delle scuse ufficiali all’assessore Croci: non è infatti vero che la sosta a pagamento in questa zona serva a fare soldi. L’assessore vuole davvero che ci sia meno gente che arrivi in macchina da queste parti; se davvero funzionerà così, occorreranno meno parcheggi, e quindi potrà migliorare la qualità di vita di chi da queste parti ci abita, con le famigliole che finalmente potranno appropriarsi dei marciapiedi per le loro salubri passeggiatine. Sono sempre malfidente, e a volte non dovrei proprio esserlo, vero?

Ultimo aggiornamento: 2009-09-29 07:00

Metro al fresco

Essendomi capitato tra ieri e oggi di prendere svariate volte la metropolitana (compreso il Meneghino) e i nuovi filobus, e trovando spesso vetture con aria condizionata (troppo fredda), posso garantire che la grida che invitava gli utenti ad aprire autonomamente le porte, per evitare che scappasse l’aria, non è affatto applicata dai macchinisti. Tanto i risparmi si fanno da altre parti.
In una notizia correlata, anche nei pomeriggi ferragostani i tutor di linea girano a vedere se la gente paga. I due che ho trovato io sul 16 non mi sembravano molto interessati al loro lavoro, visto che non hanno neppure preso in mano il mio biglietto; dall’altra parte della strada, però, ne ho visti altri che stavano multando un paio di persone.

Ultimo aggiornamento: 2009-08-20 10:26

ATM e ATM

Nei paesi anglosassoni ATM (Automated Teller Machine) è quello che per noi è il Bancomat. A Milano ATM è l’Azienda Trasporti Municipali. Che hanno in comune? Niente, come potete leggere qui sotto.
Oggi pomeriggio ero alla stazione Zara e ho pensato di prendermi un carnet da 10 biglietti alla macchinetta automatica. Seleziono tutto a quella interna ai tornelli, e scopro che la fessura per i bancomat rimane rigorosamente bloccata. Nulla di strano, non sono mai riuscito a fare un biglietto lì anche se ci provo sempre. Esco e vado a una delle macchinette esterne; seleziono, inserisco il mio bancomat… e mi viene sputato, con la lapidaria affermazione che “questo tipo di biglietto non può venire acquistato con una carta di credito”. Peccato che io non abbia usato una carta di credito ma un normalissimo bancomat: beh, non precisamente normalissimo perché è di quelli moderni con il chip, ma comunque un bancomat, carta di debito.
C’è qualche speranza di poter tornare ad acquistare i biglietti con il mio bancomat?
Aggiornamento:: (17 agosto) dopo aver scritto anche ad ATM, mi è arrivata la seguente risposta.
Gentile Signore,
ci scusiamo per quanto è acacduto.
La informiamo che abbiamo trasmesso la sua segnalazione al settore competente per gli opportuni interventi manutentivi.
Distinti saluti.
Insomma, le segnalazioni le leggono; che poi ci facciano qualcosa è tutto da vedere :-)

Ultimo aggiornamento: 2009-08-14 15:14

ATM, orari estivi e contorsionismi verbali

Una volta alle paline dell’ATM c’erano gli orari dei passaggi: in estate venivano sostituiti e si trovava l'”orario estivo” (in rosa) con una quantità di corse tagliate e l'”orario estivo ridotto” (in verde) con ancora meno corse, perché tanto secondo ATM ad agosto in città non c’è nessuno e i pochi che ci sono non hanno fretta e possono aspettare con agio qualche manciata di minuti in più.
Adesso non è più così; a parte l’esistenza di un orario invernale di giugno, che taglia corse il giorno dopo la chiusura delle scuole, l’orario estivo ridotto non esiste più. O no?
Il sito ATM riporta questo simpatico comunicato. Ovviamente non si taglia nulla: il servizio “viene modificato”. Per i mezzi di superficie, «la programmazione è sempre quella del sabato, tranne per le giornate di domenica e per il giorno di Ferragosto che mantengono l’orario festivo»; in metropolitana invece «da lunedì 3 a domenica 23 agosto le tre linee metropolitane seguono l’orario del sabato anche dal lunedì al venerdì. Nelle giornate di sabato e domenica, i treni viaggiano secondo l’orario festivo».
Non sono andato a verificare cosa c’è scritto quest’anno sulle paline, ma la mia sensazione è che, con la scusa che tanto non sono più indicati gli orari dei passaggi ma le frequenze, all’ATM abbiano pensato di risparmiare anche sull’informazione in loco, lasciando così cornuti e mazziati. i poveretti che i mezzi li debbono per forza prendere e pensano ale solite frequenze di passaggio. Sempre un grande servizio agli utenti.

Ultimo aggiornamento: 2009-08-04 07:00

Trenitalia e i sedili fantasma

Venerdì alle 18:00 ho preso con somma mia gioia l’Intercity 661 per tornare da Milano a Chiavari. Avevo prenotato più di una settimana prima il mio posticino, visto che da un lato immaginavo come sarebbe potuto esseere un treno il giorno del Primo Grande Esodo Estivo 2009 e dall’altro tanto so che si paga lo stesso: come il concetto di “supplemento rapido” anche quello di “diritto di prenotazione” ormai è puramente teorico, tanto che te lo fanno pagare anche quando posti a sedere non ce ne sono più. Mi trovo in carrozza 10, posto 25; arrivato in stazione scopro di essere in cima in cima al treno, e che la carrozza è una di quelle che erano già vecchiotte negli anni ’70, quando del resto un diretto faceva meno fermate di questo Intercity e arrivava leggermente prima. Si sa però che l’aspetto retrò è molto amato da Trenitalia, così come amano farci conoscere molto da vicino gli altri passeggeri.
Era facile previsione immaginare che non ci sarebbe stata traccia di controllore: solo subito prima di Genova si è affacciato allo scompartimento chiedendo se c’era il passeggero del posto 27. Arrivati a Principe, il mio neurone si è svegliato e si è reso conto che se la carrozza ha sei posti per scompartimento non possono esserci i posti x7 e x8. Inutile dire che chi aveva la prenotazione per quei posti lì se n’è accorto molto prima di me, poveretti. Naturalmente è possibile che al penultimo momento sia stato necessario sostituire una carrozza con file di otto posti con una che di file ne ha solo sei; naturalmente è indecente che alla partenza del treno non ci fossero degli incaricati ad assegnare un nuovo posto agli sfigati oppure, nel probabile caso non fosse possibile, a dare loro un rimborso (hanno ben pagato in anticipo, no? E hanno pagato per un servizio esplicito, no?) Però ho trovato sconfortante sentire la rassegnazione nei discorsi dei tipi vicino a me, che si sono arrabattati un po’ in piedi un po’ sugli strapuntini. Se riteniamo queste cose normali, siamo scivolati davvero in basso nelle classifiche mondiali.

Ultimo aggiornamento: 2009-08-03 08:21