Archivi categoria: trasporti

facili supposizioni

Leggo su MilanoToday che venerdì pomeriggio un’ambulanza che passava col rosso, ma a sirene spiegate, su viale Zara è stata tamponata da un’auto che ha continuato la sua corsa per viale Marche incurante di tutto, tanto aveva il verde.
Anche se non avessero indicato la marca di quell’auto, ci sarei arrivato lo stesso.

Ultimo aggiornamento: 2010-03-29 10:18

Sirietto

Oggi ho preso un 7, il cosiddetto tram “Sirietto” che dall’anno scorso ha iniziato a percorrere le strade milanesi. Nel tram ci sono tre timbratrici: una per i biglietti cartacei e due per quelli magnetici e per le tessere. Peccato che entrambe le timbratrici fossero bloccate e non accettassero biglietti. In effetti era solo indicata l’ora e non la scritta “Milano centro”. D’altra parte leggere sul display che la “fermata attuale” era quella di Corso Semplone angolo via Arona quando mi trovavo in Fulvio Testi mi ha fatto capire molte cose…
Per la cronaca, ho visto altre persone cercare di timbrare il biglietto su entrambe le macchinette, giusto per dire che non ci sono solo portoghesi.
(Dal mio punto di vista la cosa è cambiata poco, avendo timbrato un biglietto giornaliero. Mi dispiace.)

Ultimo aggiornamento: 2010-03-10 15:52

la tessera RIcaricaMI non è commutativa!

Ricordate la mia diatriba con il call center ATM a proposito della tessera RIcaricaMI? in pratica, avevo scoperto che non era possibile caricare un biglietto singolo se la tessera conteneva un carnet, e alla mia domanda la risposta era semplicemente stata la copia di un (a mio parere fumoso) paragrafo delle istruzioni.
Bene. È capitato che ad Anna è scaduto l’abbonamento annuale, lei abbia fatto un po’ di conti e visto che in questo momento non le conveniva rinnovarlo, e così abbia espresso interesse per la tesserina, che le ho doverosamente consegnato in spregio alla normativa (che afferma che «Pur essendo senza foto e nominativa, la tessera ricaricabile è strettamente personale e non cedibile», qualunque cosa possa significare in italiano quella frase). Ho perso un po’ di tempo per trovarne una nuova, visto che alle edicole in metropolitana non gliela consegnano da un pezzo; alla fine ieri sera sono passato al gabbiotto abbonamenti ATM in Loreto e me la sono ricomprata.
Pago i due euro e ottengo la tesserina con un biglietto urbano dentro. Vado all’emettitrice automatica e verifico. Pago nove euro e 20 e carico un carnet da dieci corse. Verifico di nuovo: in questo momento la tessera ha un carnet e un biglietto, cosa che sarebbe dovuta essere impossibile, e sicuramente non era possibile nell’ordine inverso. Continuo a chiedermi chi abbia studiato il software :-) (e se in questo modo si riesca a passare in due con la stessa tessera, pagando ovviamente due biglietti… ma sarà per un’altra volta)
Aggiornamento: (14:00) mentre il sito riporta la frase da me citata sopra, il pieghevole spiega come «La tessera elettronica ricaricabile ha validità 4 anni, è senza foto e non è nominativa, pur restando un documento personale e non cedibile». Perlomeno sintassi e semantica sono corrette, anche se continuo a essere certo che una simile clausola verrebbe annullata da un qualunque giudice.

Ultimo aggiornamento: 2010-02-18 11:55

tagliare i tram: ATM ci ritenta

Leggo da Repubblica che con la consueta fanfara l’ATM ripropone per l’ennesima volta la sua ricetta per migliorare il traffico dei mezzi pubblici milanesi: da prima dell’estate si inizierà a tagliare i percorsi dei tram da 35 metri, che «interromperanno la corsa ai margini della Cerchia dei Bastioni per essere sostituiti con viaggi in metropolitana, bus ecologici o altri tram più piccoli.»
Il tutto naturalmente perché «Queste iniziative sono indispensabili per garantire la fluidità e la regolarità del servizio», come Elio Catania proclama urbi et orbi.
Traduzione in italiano: visto che i tram lunghi in centro fanno ingorghi, togliamo i tram dal centro così gli automobilisti potranno finalmente muoversi. È chiaro che un simile progetto è stato studiato da gente che in tram non ci va: ditemi voi quanto una persona che va in centro è invogliata a scendere dal tram per prenderne un altro, allungando il tempo di percorrenza. Notate che il problema dei ritardi dei passaggi non c’entra nulla: sicuramente se un tram, come adesso il 3, attraversa tutta la città i tempi di percorrenza sono più aleatori, ma basterebbe fare in modo che le auto non possano attraversare il centro e la fluidità aumenterebbe subito. (Ci avevano anche tentato di farlo, dividendo la cerchia dei Navigli in spicchi. Chissà perché hanno poi eliminato il tutto)

Ultimo aggiornamento: 2010-02-03 11:43

Trenitalia ha normalizzato

Ieri, primo febbraio, Trenitalia ha “adeguato” le tariffe dei treni locali. Non che abbia trovato informazioni, se non una lettera sul Gazzettino; sicuramente sul sito non ho trovato nulla. Avevo però scoperto la cosa da solo in un altro modo, guardando le tariffe per andare da Milano a Torino Porta Susa.
La distanza tra le due stazioni è infatti di 148 km, mentre quella tra Milano e Torino Porta Nuova è mi pare di 154 km. Visto che la fascia di prezzo scatta a 150 km, c’era una differenza di prezzo non indifferente, intorno al 20%; i frequentatori più assidui lo sapevano bene, e facevano il biglietto da/per Porta Susa. Adesso no. Se non sbaglio, il prezzo Milano-Torino Porta Nuova è rimasto lo stesso (9.55€), ma quello Milano-Torino Porta Susa è adesso identico. Di per sé non c’è nulla di strano: ad esempio, sono anni che tutte le stazioni di Milano sono unificate alla Centrale per quanto riguarda le distanze, e infatti ho sempre scritto “Milano” senza specificare la stazione. Però fa pensare che subito dopo un aumento del 15% del pedaggio autostradale Torino-Milano anche Trenitalia si adegui. Altro che MiTo!

Ultimo aggiornamento: 2010-02-02 09:41

Callcentristi ATM

Come ricordate, mi sono preso una tessera RIcaricaMI. La settimana prima di Natale volevo aggiungere al carnet che avevo già acquistato un biglietto di corsa semplice, ma l’emettitrice automatica non mi ha dato l’opzione. Ho così scritto questo messaggio (copincollato compreso lo spazio di troppo)
Ho una tessera RIcaricaMI che al momento è caricata con un carnet da 10 corse. Ho provato ad aggiungere un biglietto singolo da un’emettitrice a utomatica a Porta Romana, ma le uniche opzioni che avevo erano il 2×6, il carnet e il biglietto di Natale. Come mai?
Il 31 dicembre mi è arrivata questa risposta:
Gentile Cliente,
La informiamo che sulla tessera RicaricaMi è possibile caricare contemporaneamente:
– Fino a 3 settimanali 2×6 urbani
– Fino a 3 abbonamenti giornalieri urbani
– Fino a 3 carnet di 10 biglietti urbani
– Fino a 3 biglietti ordinari urbani
– Abbonamento giornaliero urbano + carnet di 10 biglietti urbani
– Settimanale 2×6 urbano + carnet di 10 biglietti urbani.
Con i migliori saluti.
Il lettore legga domanda e risposta, si ponga la domanda “Qualcuno ha letto quello che ho scritto, invece che copincollare il testo del comunicato ufficiale?” e si dia una risposta.
Facoltativo: il lettore si chieda quali corsi di preparazione abbiano fatto gli addetti alle relazioni esterne ATM.

Ultimo aggiornamento: 2010-01-05 07:00

Le grandi innovazioni dell’Alta Velocità

Ho casualmente scoperto che con il nuovo orario dei treni non c’è più il rimborso del 50% del costo del biglietto se il treno accumula un ritardo di 25 minuti, ma il 25% con un ritardo di più di un’ora; per il 50% ci vogliono ben due ore di ritardo. Per la cronaca, l’ineffabile amminstratore delegato delle Ferrovie Moretti ha comunicato che la colpa di questi tagli è dell’Europa! Eh sì, prima infatti non c’era una normativa e quindi ognuno faceva come credeva, adesso è stato posto un obbligo di rimborso anche se minimo per i treni con più di un’ora di ritardo. Se poi Mauro Moretti – che sabato ha rilasciato almento un’intervista alla Stampa e una a Repubblica, anche perché sono vari giorni che i due quotidiani insieme al Corriere della Sera stanno dedicando pagine su pagine alla débacle ferroviaria – è convinto che la gente gli creda, come creda alla sua affermazione che i ritardi sulla Torino-Milano siano dovuti ai pendolari che non sono contenti di avere un abbonamento a prezzo ridotto e pretendono anche di sedersi sui treni, quello è un suo problema. Credo sia chiaro che Trenitalia abbia fatto i suoi conti, sapesse che non può assolutamente rispettare le fantasmagoriche tabelle di marcia, e si sia premunita in conseguenza. Il fatto che il Frecciarossa Torino-Milano che io ho preso venerdì sera sia arrivato (toh, con esattamente 60 minuti di ritardo, non sessantuno…) dopo il regionale che costava un quarto del prezzo è naturalmente ininfluente. Tanto quella è solo stata la ciliegina sulla torta della mia giornata.

Ultimo aggiornamento: 2009-12-22 07:00

RIcaricaMI

ATM ha pensato bene di introdurre una tessera ricaricabile per i biglietti dei mezzi pubblici milanesi, e con la sfrenata fantasia che la contraddistingue l’ha denominata RIcaricaMI – pregasi notare le maiuscole. Sfruttando l’offerta promozionale (due euro invece che 4, e un biglietto precaricato) la scorsa settimana ho pensato che avrei anche potuto prendermela per provarla. Vado al punto ATM in Centrale, aspetto pazientemente il mio turno, caccio i due euri e mi viene data la tesserina verde Lega. La tessera vale quattro anni e può contenere al suo interno biglietti semplici, carnet, giornalieri e settimanali 2×6; visto che non c’è possibilità di selezionare il titolo di viaggio, è stato stabilito un algoritmo per l’ordine in cui verranno usati: esattamente l’inverso di quanto ho scritto. La cosa è però talmente bizantina che a parte il dilungarsi con spiegazioni ed esempi su quello che capita mischiando biglietti diversi, perfino il tipo allo sportello mi ha consigliato di non caricare più di un tipo di biglietto per volta. Tra l’altro l’inizio dell’operatività è avvenuto in tutta fretta, tanto che la tessera vale solo per i biglietti urbani e non è integrata con Trenitalia (hanno pecettato il nome sul retro… chissà cosa è successo)
Il tutto funziona? non lo so, non mi è ancora capitato di salire su un mezzo. La mia idea è di usare RIcaricaMI al posto dei carnet, ma giornalieri e Bi4 continueranno ad essere comprati a parte. Capisco la complessità di un sistema simile, e che non sia affatto semplice permettere di scegliere il biglietto preferito; ma resto dell’idea che forse la soluzione adottata non servirà a molti.

Ultimo aggiornamento: 2009-12-18 08:00