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I propositi per l’anno vecchio

Oggi (alle 7:12, mi dicono fonti solitamente bene informate) c’è stato il solstizio d’inverno, il che significa che le giornate inizieranno ad allungarsi, anche se per una decina di giorni il sole sorgerà più tardi. È tutta una lunga storia che vi spiegherò un’altra volta, se ne avrete voglia.
Quello che invece voglio proporvi è lo sfruttare questo inizio per fare i Propositi Per L’Anno Vecchio. Tutti noi abbiamo sempre provato a fare i propositi per l’anno nuovo… propositi che generalmente si perdono quando va proprio bene dopo due o tre settimane. D’altra parte, un anno è lungo, lunghissimo: l’anno prossimo poi è pure bisestile, e ci cucchiamo un giorno in più. Perché allora non scegliersi degli obbiettivi più alla nostra portata? Da oggi alla fine dell’anno ci sono dieci giorni, che non sono così tanti: uno è più motivato ad arrivare alla fine, e magari poi scopre – un po’ come con gli abbonamenti di prova – se gli interessa oppure no proseguire la cosa. In caso contrario, potrà comunque sentirsi soddisfatto. Inutile dire che non conviene mettere tra i propositi quello di dimagrire, ma ci sono mille altre cose possibili, basta pensarci su un attimo. I più fortunati sono i cattolici, che possono anche risparmiare tre giorni e decidere di fare i propositi di Natale… magari evitando di finirli a santo Stefano come da proverbio. Siete pronti? vi sentite già più buoni?
(grazie a Gaia che, anche se non lo sa, mi ha dato l’idea)

Ultimo aggiornamento: 2007-12-22 14:06

Clima natalizio

Stamattina ho sentito il tradizionale concerto di Natale per clacson in miiiiiii!! D’altra parte, anch’io sono colpevole, visto che domenica scorsa sono stato precettato da Anna per mettere le decorazioni natalizie a casa nostra, con risultato piuttosto simile a quello magistralmente rappresentato dal Maestro R:ob Grassilli. Fortuna che il bestemmiometro è a riparare.
A proposito delle decorazioni, a casa nostra non si può (fortunatamente) fare l’albero di Natale perché la presenza di due gatte è assolutamente incompatibile con qualunque cosa penzolante a un’altezza inferiore al metro: purtroppo il mancorrente della scala a casa nostra è escluso da questo blocco, così per quasi un mese mi tocca fare il contorsionista per salire in studio. Dopo avere appeso un po’ di roba varia agli stipiti di tutte le porte disponibili, mi avanzano tre babaccetti di pseudobabbinatale (troppo magri per esserlo davvero), e ho avuto la malsana idea di metterli a pendere dagli scalini della scala: questo domenica pomeriggio. Domenica sera Ariel se n’è accorta. Ho provato a mandarla via una volta, ma è una gattina con una memoria di ferro: il risultato finale è stato che dei tre babaccetti, uno era miracolosamente rimasto al suo posto, il secondo si trovava sopra la scala, e il terzo è stato dichiarato “missing in action” fino a che ho scoperto che era finito addirittura in camera da letto.
È ancora lunga l’attesa: del 7 gennaio, claro.

Ultimo aggiornamento: 2014-03-05 11:06

Deformazione professionale

Chiacchiere del lunedì mattina alla macchinetta del caffè: si finisce a parlare di politica.
Mentre torniamo in ufficio, il capo fa: “Si lamentano tutti di Berlusconi che compra i senatori, ma al governo non hanno fatto lo stesso con Pallaro, mettendo dieci milioni per gli italiani all’estero?” E io: “No, quella è retention”.

Ultimo aggiornamento: 2007-12-17 09:26

Quisss: qual è il tuo daimon?

Nell’attesa di andare a vedere La bussola d’oro, uno può provare a cercare nel sito il quiz “qual è il tuo daimon”. Attenzione: il sito è in flash, e non è consigliato a chi non abbia un’ADSL.
Ad ogni modo, il mio risultato è stato Thedra, una bella gatta nera come la nostra Momo. Il tutto come profilo “Sommesso, timdo, modesto, passivo, tranquillo”. Dite voi. E poi, dopo avere detto, dite a quelli che hanno scritto il flash che l’italiano possiede anche caratteri non ASCII come le lettere accentate, e sarebbe bello che almeno qualcosa apparisse al loro posto.
(via Gatto Nero, che è risultato tra l’altro “arrendevole”. C’è qualcosa che non va)

Ultimo aggiornamento: 2007-12-16 19:20

involontario?

passera Non so a cosa stesse pensando chi ha preparato il titolo di questo articolo (che tra l’altro è di tre giorni fa… strano che le mie abituali letture non mi abbiano fatto notare prima questa chicca).
Però sono certo che o è davvero un Puro oppure dovrebbe essere assunto per scrivere i testi dei nostri spettacoli televisivi. Mi sembra che sarebbe un netto miglioramento.
(grazie a layos per la segnalazione)
Aggiornamento: (16 dicembre) Yuri mi fa notare come qualcuno alla fine si sia accorto del doppio senso, e adesso la seconda parte del titolo, invece che “Darla a loro sarebbe come buttarla via” è un asettico “Airone progetto a lungo termine”.

Ultimo aggiornamento: 2007-12-13 09:28

Etimologie

«No, gli inferi non hanno solo l’inferno, ma ci sono vari posti. Questo ad esempio è il Limbo, che si chiama così perché le porte d’ingresso sono molto basse.»
Terry Pratchett, Wintersmith, traduzione mia fatta a memoria.

Ultimo aggiornamento: 2007-12-11 17:16

perché falce e martello?

A quanto pare, ci sono già dei malumori a sinistra a causa del nuovo simbolo proposto per la sinistra unita (famoso ossimoro italiano, collocabile vicino a “convergenze parallele” e “buon governo”). Il problema non è tanto nella parola “sinistra”, e sembra nemmeno nell’arcobaleno; però il simbolo (che vedete qua non ha al suo interno né falce né martello, e quindi per alcuni duri-e-puri non è affatto un simbolo di “cosa loro”.
Come un illustre politologo ha fatto notare, però, bisognerebbe fare un controllo di realtà. Non so quanti di voi hanno visto una falce al di fuori dei film di Asterix (io ho dei lontani ricordi, ma il fratello di mia nonna era contadino), e anche il martello oggi come oggi sembra più che altro un’indicazione di un centro bricolage a poca distanza da dove ci si trova. Eppure è vero: il potere evocativo dei simboli è davvero forte. Che fare?
Io avrei una modesta proposta, che offro gratuitamente ai sinistrorsi: usare simboli più aggiornati. Al posto di falce e martello, insomma, uno schermo di PC sormontato da due cuffie (ed eventualmente un microfono, ma non esageriamo col simbolismo). Il PC rappresenterebbe tutti i travet del ventunesimo secolo, che invece che usare carta e penna sono costretti a stare tutto il tempo davanti a un pc senza magari nemmeno potere fare una partita a Freecell; le cuffie ci ricorderebbero i lavoratori dei call center, gli altri schiavi a cottimo dell’epoca attuale. Sarebbe un successo ancora maggiore di quello di San Precario, e magari qualche voto in più lo prenderebbero anche. Come? Sono un dissacratore? Rovino le tradizioni? Ho capito, anche questa volta ho toppato.

Ultimo aggiornamento: 2007-12-07 21:49

due quisss al prezzo di uno

Via Annarella, un paio di quiz molto veloci.
Il primo, “che personaggio di Heinlein sarei stato”, mi ha dato questo risultato, che garantisco di avere apprezzato:


Which Heinlein Book Should You Have Been A Character In?

You belong in the Cat Who Walks Through Walls. You are creative and cunning. Your works often feel empty to you, though others love them. You suspect that the universe and everyone in it are just characters in someone else’s story.
Take this quiz!


Il secondo, “che personaggio dei Simpson sei”, mi ha invece tirato fuori Lisa Simpson:


You Are Lisa Simpson
Lisa Simpson

A total child prodigy and super genius, you have the mind for world domination
But you prefer world peace, Buddhism, and tofu dogs.
You will be remembered for: all your academic accomplishments
Your life philosophy: “I refuse to believe that everybody refuses to believe the truth”

Che ne dite? mi ci vedete?

Ultimo aggiornamento: 2014-03-05 11:06