Archivi categoria: rec-2016

_The Speed Math Bible_ (ebook)

B00LT2G0JSVisto che pare che l’edizione italiana di questo ebook (Yamada Takumi, The Speed Math Bible, Kindle 2014, pag. 271, € 3,49, ASIN B00LT2G0JS) sia un bestseller Kindle e uno dei rarissimi casi di libri autoprodotti che ha avuto successo da noi, ho provato a vedere come è fatto. Conoscevo già quasi tutte le tecniche presentate, ma quello lo immaginavo già prima di leggerlo: come sempre è laprsentazione che conta in questi testi. Ecco, è proprio l’approccio iniziale, quello in cui l’autore spiega che queste tecniche sono utili non tanto di per sé ma perché migliorano le capacità e l’autostima di chi le segue, che non mi è affatto piaciuta. Sarebbe stato meglio limitarsi alla giustissima affermazione secondo cui anziché mettersi a seguire pedissequamente un metodo fisso è opportuno dare un’occhiata ai dati per vedere se è possibile trovare un sistema più semplice per arrivare al risultato. L’altra cosa che non ho per nulla capito sono gli intermezzi di teoria dei giochi (si fa per dire) e di curiositànumeriche, che non hanno attinenza con il resto del testo; la parte sulle approssimazioni delle operazioni è forse la più interessante, ma mi pare che avrebbe meritato più spazio. Poi intendiamoci, far funzionare il cervello è sempre una buona cosa!

Ultimo aggiornamento: 2016-05-23 12:03

_Uncommon Mathematical Excursions_ (libro)

9780883853412Ci sono temi matematici che sono seri, non necessariamente complicati, ma che per una ragione o per l’altra non si studiano mai a scuola e nemmeno all’università. Questo libro (Dan Kalman, Uncommon Mathematical Excursions : Polynomia and Related Reams, MAA 2009, pag. 279, $61.95, ISBN 9780883853412) ne raccoglie qualcuno, come per esempio la teoria sulle funzioni simmetriche e la risoluzione delle equazioni di terzo e quarto grado rivista alla loro luce. L’idea è insomma di riprendere questi temi e rileggerli con il senno di poi: astorico ma utile. Il testo è indubbiamente a livello universitario, e non tutti i temi trattati hanno lo stesso appeal: per esempio la parte sui moltiplicatori di Lagrange e il loro significato geometrico l’ho saltata a piè pari, mentre mi è piaciuta molto la parte sul calcolo infinitesimale senza infinitesimi e l’ultimo capitolo che parla dei “miracoli dell’analisi matematica”, che permette con relativamente poca fatica di ottenere risultati validi per il mondo reale e che sarebbero difficili se non impossibili da ottenere con tecniche finite. Ma se qualcuno è curioso e vuole capire meglio alcune tecniche che a scuola si insegnano a macchinetta il testo risulterà assai utile.

_Leonardo’s Mirror and Other Puzzles_ (libro)

9781861058287 Ivan Moscovich è uno dei maggiori ideatori di giochi matematici della seconda metà del ventesimo secolo. Le sue creazioni sono sempre molto colorate e spesso con una componente manuale. Questo libro (Ivan Moscovich, Leonardo’s Mirror and Other Puzzles, Robson Books 2005, pag. 128, ISBN 9781861058287), che ho preso usato (e un po’ rovinato…) non presenta grandi novità nel materiale, ma nonostante questo è comunque molto piacevole alla vista, e può essere utile per avvicinare alle curiosità matematiche un ragazzo.

_The Martian_ (ebook)

B00FAXJHCY Leggendo questo libro (in versione originale, quindi non sono in grado di commentare la traduzione) ho scoperto che la sua prima edizione fu autoprodotta. Mi chiedo solo se il mercato anglosassone è diverso antropologicamente oppure ha semplicemente una massa molto maggiore dell’asfittico mercato italiano. Ad ogni modo, che dire di questo libro? (Andy Weir, The Martian, Broadway Books 2014 [2011], pag. 370, $ 7,61 , ISBN 9780804139038) Non ho le competenze scientifiche multidisciplinari per valutare se la storia regge, ma forse non è nemmeno così importante nonostante il libro sia di hard SF. Io lo leggo come un Robinson Crusoe del XXI secolo, o forse più correttamente come un McGyver dello spazio: l’idea che traspare è come l’ingegnosità umana permetta di trovare risposte a tanti problemi usando quello che si ha a disposizione. Diciamo che almeno per me questo alla lunga diventa esagerato, e non per nulla ho letto il libro ancor più a spizzichi e bocconi di quanto la mia già alta capacità di saltabeccare mi porta a fare. Posso immaginare che l’interesse primario di Weir fosse proprio questo, e i tentativi di recuperare il povero Watney siano stati aggiunti per rendere la trama più interessante: però credo che il tutto sia ancora sbilanciato. Magari il film è stato migliore da questo punto di vista: il libro almeno per me è risultato buono ma non ottimo.

_Ensel e Krete_ (libro)

9788862566483 Occhei. Se uno legge il titolo di questo libro (Walter Moers, Ensel e Krete [Ensel und Krete], Salani 2012 [2000], pag. 258, € 9, ISBN 9788862566483, trad. Umberto Gandini) gli viene immediatamente in mente la favola di Hansel e Gretel, e immagino che l’idea di Walter Moers fosse quella, anche se i protagonisti sono due orsetti (come? non l’avevate capito dal nome Ensel?). Ma la storia è molto più complicata. Ildebrando de’ Sventramitis, il dinosauro di Zamonia le cui opere sono tradotte da Moers, non si accontenta infatti di infilare specie senzienti dei più svariati tipi ma introduce (con una font diversa, sia mai che il lettore si confonda!) le “divagazioni sventramitiche”, considerazioni che non hanno nulla a che fare con la storia vera e propria e che parecchi lettori potranno ritenere inutili e noiose. Io, da buon matemattio divagatore, non mi sono certo fatto di questi problemi: in realtà le divagazioni, come del resto le note a piè di pagina sulle creature fantastiche di Zamonia, servono spesso per contibuire alla creazione del mondo tutto intorno, un po’ come Pratchett faceva per il Discworld. Sono come sempre solidale con Umberto Gandini che nel tradurre si è dovuto inventare non so quanti nomi: spero per lui che la struttura del tedesco, dove le parole si compongono, l’abbia aiutato un poco.

Ultimo aggiornamento: 2016-05-05 14:28

La vita di Gesù nel testo aramaico dei vangeli (libro)

9788817006354È abbastanza noto che la massima evangelica nella quale si vuol far passare un cammello attraverso la cruna di un ago è ritenuta un errore di traduzione: la parola aramaica per cammello ha infatti le stesse consonanti di quella per gomena, che nel contesto ha sicuramente molto più senso. Ma in questo libro (José Miguel García, La vita di Gesù nel testo aramaico dei vangeli [Vida, passión y resurrección de Jesús segun los Evangelios arameos], BUR 2005, pag. 319, € 9,50, ISBN 9788817006354, trad. Enrica Z. Merlo) García ha voluto di gran lunga esagerare, e si è messo di buzzo buono a ricostruire quelli che secondo lui sarebbero stati i veri testi aramaici a noi non pervenuti alla base del (pessimo, a suo dire) greco dei vangeli. Premessa: io non conosco né il greco né tanto meno l’aramaico, quindi il mio giudizio è del tutto a pelle. Per far funzionare la sua tesi, García deve anticipare di quasi vent’anni la data di creazione del vangelo di Luca, che diventerebbe coevo delle prime lettere paoline e non scritto subito dopo la distruzione del Tempio. Ma soprattutto deve postulare che Luca, cristiano di cultura ellenista e di buona padronanza del greco, abbia tradotto pedissequamente le sue fonti aramaiche senza chiedere a qualche testimone cosa significasse quel testo a lui incomprensibile. Posso capire una cosa simile per Marco e Matteo: ho già forti dubbi su Giovanni, a causa del suo gnosticismo, ma per Luca proprio no. Aggiungiamo poi il fatto che il libro nasce per controbattere gli esegeti che tendono a ritenere mitologico il testo e i vangeli – le pagine dedicate a raccontare le ipotesi altrui sono tra le più interessanti – e otteniamo un risultato a volte forzato. Intendiamoci. Alcune ri-traduzioni, come quella del contesto della guarigione del paralitico oppure gli inviti di Gesù a non dire cosa ha fatto che diventano un non ringraziare lui ma Dio, hanno perfettamente senso, e forse anche la ricomposizione dei racconti della resurrezione ha una sua logica; ma ci sono passi in cui tra l’altro non viene nemmeno spiegato il percorso deduttivo che mi sembrano davvero tirate per i capelli, tipo nel raconto del demone e dei porci, della diatriba con i farisei sui pani avanzati, o sulla moglie di Pilato.
Non ho dati per giudicare la traduzione di Enrica Z. Merlo, che ha dovuto rendere spesso in italiano uno spagnolo ultraletterale. L’editor però avrebbe dovuto accorgersi a pagina 284 che la y era spagnola e non greca :)

_I paradossi di Zenone_ (libro)

9788843062676Quando ho preso in biblioteca questo libro (Vincenzo Fano, I paradossi di Zenone, Carocci 2012, pag. 142, € 12, ISBN 9788843062676) ero piuttosto scettico: in fin dei conti sui paradossi di Zenone non c’è molto di nuovo da dire. Invece sono stato favorevolmente stupito dall’approccio a metà tra filosofia e scienza. Fano, almeno così ad occhio, è un aristotelico puro, e nelle pagine traspare la considerazione che il passaggio al metodo scientifico ha portato a tantissime applicazioni pratiche ma ha rappresentato un passo indietro sulla rappresentazione metafisica del mondo. E poiché i paradossi di Zenone riguardano proprio quest’ultima, dire “Achille raggiunge la tartaruga perché la serie infinita delle distanze percorse raggiungendo il punto in cui essa si trovava all’istante precedente converge” non ci dice molto di più del “solvitur ambulando” dell’antichità. In realtà la matematica moderna ha dato risposta a uno solo dei paradossi, quello per cui i punti che formano un segmento non possono avere lunghezza né nulla né maggiore di zero: la risposta è “la cardinalità del continuo è maggiore di quella numerabile, quindi infiniti zeri possono avere una somma diversa da zero”. L’unico appunto che faccio è che Fano è stato ottimista dicendo che il testo era autocontenuto e non richiedeva conoscenze specifiche: io ho fatto molta fatica a seguire la parte più filosofica e immagino qualcosa di simile capiterà con la matematica per chi invece di filosofia ne sa.

Ultimo aggiornamento: 2016-04-08 20:43

_Numeri_ (libro)

9788815254146Confesso di non avere esattamente capito qual era lo scopo di questo libro. (Umberto Bottazzini, Numeri : Raccontare la matemativa, Il Mulino 2015, pag. 208, € 14, ISBN 9788815254146) La prima parte non parla in realtà tanto dei numeri, quanto piuttosto della nascita della matematica nell’antichità: la lettura dovrebbe essere alla portata di tutti, e ho trovato alcune considerazioni che non conoscevo affatto. Dei numeri veri e propri si parla nell’ultimo terzo del libro: l’approccio mi pare però ondivago, con punti fin troppo semplici e punti che invece sono assolutamente incomprensibili per chi non sa già quelle cose: né ci sono considerazioni di filosofia della matematica, se non in minima parte. Il risultato finale secondo me è un testo che non è né carne né pesce, perché non riesce ad avvicinare la persona curiosa che però non ha una solida competenza matematica e non attira chi la matematica la sa ma vorrebbe conoscerla.

Ultimo aggiornamento: 2016-04-08 20:44