Archivi categoria: rec-2022

recensioni librarie del 2022

The Puzzler’s Dilemma (ebook)

Ho letto decine di libri di quizzini matematici (e ne ho scritto anche qualcuno…). Ciascuno di essi ha uno stile diverso, sia per la scelta dei problemi che per la loro esposizione e per come si passa alle soluzioni. Non mi era ancora capitato di vedere pero l’approccio usato da Niederman. In pratica i problemi – non ce ne sono tantissimi, anche se qualcuno mi era comunque nuovo – sono solo la ciliegina sulla torta di un discorso molto più generale, che parla dei problemi matematici come un modo di vedere il mondo. E il bello è che il discorso fila anche senza cercare di risolvere i problemi! In pratica è possibile divertirsi nella lettura senza impazzire nel risolvere questi problemi. Dite niente…

(Derrick Niederman, The Puzzler’s Dilemma, Perigee 2012, pag. 224, € 5,24, ISBN 9780715644966 )

The Exiles (ebook)

[Disclaimer: Ho ricevuto il libro grazie al programma Early Reviewer di LibraryThing]

The Exiles è un classico juvenile (o come dicono adesso, YA): vale a dire che ha un ritmo veloce, i personaggi principali sono adolescenti che devono sopravvivere a un ambiente ostile – in questo caso preparato apposta – e c’è l’inizio di qualcosa che potremmo chiamare storia d’amore. Se è il tipo di libri che vi piacciono, il libro è ottimo: ricordatevi solo che sarà il primo volume di una saga, e quindi termina con un cliffhanger e ci sono alcune sottostorie che rimangono un po’ appese e immagino saranno sviluppate negli episodi seguenti.

Nelle note negative, ho trovato i primi due capitoli piuttosto fuorvianti. Saphena Stebbins, la voce narrante, è presentata in modo completamente diverso da quello che farà nel corso del libro; inoltre, mentre la preparazione dei suoi compagni si rivelerà utile nelle prove che devono compiere, l’abilità principale di Saphena – riconoscere la presumibile ascendenza delle persone – è del tutto inutile. Insomma, non si capisce questa differenza nello sviluppo dei candidati. Dopo aver letto l’ultima pagina posso immaginare che la sua abilità potrà rivelarsi utile nel sequel, ma per il momento continuo a sentire qualcosa che non va…

Latino: la natura (libro)

Per curiosità ho provato a leggere uno dei libri della collana del Corriere attualmente in edicola legata al mondo latino. Questi libretti sono divisi in tre parti: la prima racconta un tema generale, la seconda è molto breve e parla di un singolo autore che è significativo per questo tema, la terza è un compendio di grammatica e di esercizi, che confesso di avere amabilmente saltato. Sono quarant’anni che non studio più latino, e comunque partire dal capitolo 17 non è il massimo. Il tema di questo volume è “La natura”, e bisogna dire che l’approccio è piuttosto interessante, anche se per forza di cose non si entra troppo nei particolari: in particolare ho apprezzato la dualità tra quello che sulla natura hanno scritto gli autori latini – e sappiamo bene che quando si scrive si cerca sempre di edulcorare la realtà – e quanto veniva poi fatto in pratica, anche con esempi che si rifanno alla nostra sensibilità contemporanea. La parte sull’autore, in questo caso Orazio, è infine una semplice biografia. In definitiva direi che la collana è interessante per chi ama allo stesso tempo la storia antica e quella moderna, oppure vuole un metodo alternativo per studiare il latino.

(Giulia Bernardini, Latino: la natura, Corriere della Sera 2022, pag. 135, € 6,90)

Ultimo aggiornamento: 2022-03-26 09:59

Should You Believe Wikipedia? (ebook)

Il titolo del libro è abbastanza fuorviante: di Wikipedia si parla esplicitamente in un solo capitolo del libro, infatti. Il tema di questo lavoro, che amplia una sua precedente opera, è come si costruiscono le comunità in rete, con somiglianze e differenze rispetto a quelle classiche che si costruivano con le persone vicine. Secondo Bruckman il punto fondamentale di queste comunità è che costruiscono un corpo di conoscenza comune. Certo, Wikipedia è il primo esempio che può venire in mente: ma Bruckman racconta di esempi completamente diversi, dai subreddit di fan di una certa serie televisiva ai siti di autoaiuto sulle allergie. Inoltre queste comunità tendono a una certa coesione empatica tra i membri, qualcosa che a priori non sembrerebbe possibile. Per quanto riguarda Wikipedia – e il “possiamo fidarci di quello che c’è scritto?” la sua posizione è che la verità esiste, anche se noi abbiamo un accesso solo indiretto e incerto; il consenso sociale a volte sbaglia ma continua a essere il meglio che possiamo ottenere. Insomma sì, ci possiamo fidare. Negli altri capitoli Bruckman racconta di come Internet ha cambiato il nostro modo di pensare, che è diventato più di gruppo che personale; segue una sezione sulle nostre identità che cambiano a seconda dei gruppi dove operiamo e su come il mercato plasma i siti e li fa diventare cose diverse, nel bene o più spesso nel male – pensiamo a troll e abusi in rete; Bruckman fa alcune proposte per come Internet potrebbe diventare migliore, anche se non mi è parso di vedere un vero ottimismo. L’approccio didattico dell’autrice si nota nel recap alla fine di ciascun capitolo, dove c’è un riassunto di quanto si è imparato. In definitiva, non sarà un testo essenziale ma può servire a vedere con occhi diversi le comunità online.

(Amy S. Bruckman, Should You Believe Wikipedia?: Online Communities and the Construction of Knowledge, Cambridge University Press 2022, pag. 274, €10,19, ISBN paperback 9781108748407)

Ultimo aggiornamento: 2022-06-20 22:29

La via del metodo analogico (libro)

copertina

Non entro nel merito del “Metodo Analogico” per cominciare ad apprendere la matematica propugnato da Camillo Bortolato: sicuramente ​molti bambini restano intimiditi dalle regole aritmetiche formali e possono trovare vantaggio da metodi più informali per giungere ai concetti base dell’aritmetica. (Io non faccio testo, da bimbo ero formalista molto più di quanto lo sia ora). Però confesso che alla fine del libro non sono riuscito a capire quale sia questo metodo, se non per qualche cenno qua e là sparso in un mare magnum di dottissime citazioni (“[V]ediamo il dato di quantità prima ancora di riconoscere l’identità delle cose che ci si paventano davanti”, pag. 18) e di massime tendenti allo zen (“L’intuizione è lo sguardo dall’alto che vede anche il molteplice come una unità”, pag. 78), il tutto condensato in comode e brevi paginette (con dei bei disegni, ammetto). Ora, raggiungere l’illuminazione sarà appunto illuminante: ma dal libro io mi sarei aspettato come far raggiungere l’illuminazione, che è una cosa del tutto diversa. Insomma, se il risultato finale è “Facciamo tutti fatica, anche se diciamo che è un gioco. Quindi mettiti al lavoro partendo dai piedi della montagna e trovati la strada. Inventa per conto tuo il Metodo Analogico come stanno facendo i tuoi compagni. Come ha fatto ciascuno di noi.” (pag. 151) non serve leggere il libro :-)

(Camillo Bortolato, La via del metodo analogico : Teoria dell’apprendimento intuitivo della matematica, Erickson 2014, pag. 163, € 13,50, ISBN 9788859006558)

Ultimo aggiornamento: 2022-03-26 10:06

The Cat in Numberland (libro)

copertina Vabbè, la storia dell’Albergo di Hilbert la conosciamo più o meno tutti – o almeno la conosce chi ha un po’ di curiosità per la matematica. Devo dire che però la storia raccontata da Ivar Ekeland e disegnata da John O’Brien, che è appena entrata nella Mathical Hall of Fame, è davvero carina ed è un peccato che sia fuori commercio. (Ma potete andare a prenderlo in prestito su archive.org, in un’ora lo leggete senza problemi). In questo caso il vero protagonista è il gatto, che guarda tutte le magie matematiche dell’albergo di Hilbert e non riesce a capire come possano avvenire, tanto che alla fine… no, non ve lo posso dire.
Il testo è indubbiamente pensato per ragazzini, e i disegni contribuiscono alla piacevolezza del testo. Sarebbe simpatico vederlo tradotto in italiano…

(Ivar Ekeland, The Cat in Numberland, Cricket Book 2006, pag. 60, ISBN 9780812627442)

Per un umanesimo scientifico (libro)

copertina Leggere questo libro, che parte come una biografia di Paolo Boringhieri ma vira molto rapidamente verso una storia dell’editrice Einaudi tra il 1945 e il 1957, con un’appendice sui primi anni della Boringhieri, lascia una sensazione di déjà vu per chi come me ha un po’ bazzicato il mercato editoriale italiani. Le difficoltà economiche erano già allora le stesse di oggi, esattamente come la difficoltà nel riuscire a rispettare i tempi di traduzione (ecco, forse allora le traduzioni erano più ruspanti di quanto lo siano oggi, almeno nell’editoria di qualità). Ma è anche bellissimo (ri)scoprire un Pavese-factotum che praticamente mandava avanti da solo la casa editrice, vedere la quantità di consulenti di primissimo piano che Einaudi aveva – come nota personale, non avrei mai pensato che Luigi Radicati di Brozolo fosse stato uno di loro – e soprattutto accorgersi dell’organicità al PCI. Forse la mia generazione era meno politicizzata, o forse sono io che vivevo nell’iperuranio: ma leggere della cellula del Partito in Einaudi, o scoprire come l’affare Lysenko vedesse una triangolazione tra Mosca, Torino e Roma per l’eventuale pubblicazione delle sue opere in italiano mi ha lasciato basito. Una storia, anzi tante storie parallele, davvero interessante!

(Giulia Boringhieri, Per un umanesimo scientifico : Storia di libri, di mio padre e di noi, Einaudi 2010, pag. 436, € 26, ISBN 9788806202811)

L’alfabeto della scienza (libro)

copertina Con queste ventisei storie, una per lettera dell’alfabeto – con qualche licenza poetica… – Giuseppe Mussardo traccia una storia della scienza moderna. Abbiamo una preponderanza di fisici, ma la cosa ci può stare visto che Mussardo è anch’egli fisico. Non pensate a biografie vere e proprie, anche se ci sono cenni sulla vita di tutti i protagonisti: in genere l’autore parte da un punto focale della loro vita e costruisce il suo racconto a partire da lì. Le illustrazioni di Debora Gregorio sono un ottimo complemento al testo, che si legge davvero con piacere.

(Giuseppe Mussardo, L’alfabeto della scienza : Da Abel a Zero assoluto 26 storie di ordinaria genialità, Dedalo 2020, pag. 320, € 17, ISBN 9788822068897)