[Nota: il libro è anche disponibile in italiano, con titolo La matematica dell’infinito: io ho letto la versione originale, però] Eugenia Cheng ha un modo molto personale di parlare di matematica: nel suo libro precedente paragonava la teoria delle categorie al cucinare dolci, qui (Eugenia Cheng, Beyond Infinity: An Expedition to the Outer Limits of Mathematics, Profile Books 2017, pag. 295, Lst 7.99, ISBN 9781782830818, link Amazon) il viaggio verso l’infinito è costellato di ricordi di vita personale. Il lettore che sappia già un po’ di cose sulla teoria degli infiniti forse non troverà molto di nuovo; il libro in fin dei conti si limita a sfiorare i problemi posti dalla teoria cantoriana. Il neofita invece troverà un grande vantaggio, perché Cheng batte moltissimo sulla constatazione che non possiamo fare matematica dell’infinito con le regole solite, e soprattutto mostra esplicitamente dove e come queste regole saltano. In questo modo si evitano tutti i danni dell’approccio scolastico tipico “si deve fare così”, che rende la matematica troppo simile a una collezione di articoli di legge da imparare a memoria. (Sì, anche in diritto le leggi non nascono dal nulla ma hanno un razionale: ma ci siamo capiti).
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_La Lega degli Straordinari Gentlemen vol. 2_ (libro)
Alan Moore aveva concepito la Lega degli Straordinari Gentlemen come una specie di Justice League vittoriana, prima di litigare con DC. I suoi supereroi sono quindi quelli della fine dell’Ottocento, e anche la storia di questo secondo volume (Alan Moore e Kevin O’Neill, La Lega degli Straordinari Gentlemen vol. 2 [The League of Extraordinary Gentlemen, Vol. 2], BaoPublishing 2013 [2003], pag. 224, € 20, ISBN 9788865431672, trad. Michele Foschini e Leonardo Ricci, link Amazon) è un misto tra La guerra dei mondi e L’isola del dottor Moreau (secondo me con un teaser iniziale di John Carter di Marte). Ciò detto, dopo un inizio un po’ fiacco la storia procede bene, anche se forse ci sarebbe voluto un formato più grande per le tavole. Ma la parte che più mi ha divertito è l’appendice (tradotta da Leonardo Ricci, mentre il fumetto è stato tradotto da Michele Foschini) con un racconto dei vari luoghi e popoli misteriosi del mondo: un tour de force che va da quanto raccontato nella scespiriana Tempesta ad Alice nel paese delle meraviglie (pardon, A.L.: i riferimenti nel testo sono spesso volutamente ellittici, e mi sa che ne ho persi molti. Fortuna che Wikipedia ha una voce al riguardo!) con strizzate d’occhio a tutta la letteratura fantastica. In California si parla della Volpe, in Florida abbiamo la palude di Pogo, e il Capitano Nemo afferma di aver sentito parlare di un altro sottomarino colorato vistosamente e guidato da un certo sergente Pepper…
_Le 17 equazioni che hanno cambiato il mondo_ (libro)
Le equazioni del titolo italiano di questo libro (Ian Stewart, Le 17 equazioni che hanno cambiato il mondo [In Pursuit of the Unknown], Einaudi 2018 [1996, 2017], pag. 518, € 16, ISBN 9788806237103, trad. Giorgio P. Panini, link Amazon) sono solo i simboli dei temi scientifici di cui Stewart intende parlare. Alcune non sono neppure equazioni quanto definizioni, la maggior parte nascono dalla fisica e non dalla matematica. Tutte però hanno in comune la volontà degli umani di andare a caccia dell’ignoto, come recita il titolo originale. Rispetto ad altri suoi libri qui Stewart indulge molto poco ai giochi di parole, il che se avete presente cosa scrive di solito è un vantaggio. Nota molto negativa per la traduzione di Giorgio P. Panini, che spesso prende cantonate mica da ridere, e per il revisore del testo. Se ci sono delle frasi che non stanno in piedi in italiano vuol dire che nessuno ha riletto, e se per questo non c’è stato nessun controllo nemmeno quando il libro è stato ristampato in economica. Non sono proprio cose che mi sarei aspettato da Einaudi.
_Come non scrivere_ (libro)
Claudio Giunta è bravo a raccontare le cose. In questo libro (Claudio Giunta, Come non scrivere, UTET 2018, pag. 328, € 16, ISBN 9788851156978, link Amazon) fa un “manuale alla rovescia”, nel senso che spiega soprattutto cosa non fare per ottenere un testo che si faccia leggere, partendo dalle tre regole d’oro: la legge di Borg (impegnarsi sempre, per qualunque cosa); la legge di Silvio Dante (il mafioso di Sopranos: quello che devi dire, dillo chiaro); la legge di Catone (se conosci ciò di cui vuoi scrivere, le parole arrivano da sole). Mi sono sentito un po’ a disagio quando ho letto nelle prime pagine che non bisognerebbe mettere citazioni nell’esergo, soprattutto se in lingue diverse dall’italiano: nel libro che sto scrivendo ce n’è una per capitolo e inizialmente le avevo lasciate in inglese ma anche in latino (Non preoccupatevi, in bozza sono state tutte tradotte e comunque sono irrilevanti per comprendere il resto), ma poi ho fatto buon viso a cattivo gioco: in fin dei conti quel giocherellone di Giunta si è divertito a infrangere le regole che ma mano presentava “in negativo” (cioè mostrando esempi da non seguire e spiegando cosa c’era che non andava). In fin dei conti bisogna conoscere bene le regole per sapere quando si può e si deve evitare di seguirle! Ricordo infine che – come fa spesso UTET – chi compra il cartaceo può anche prendersi gratuitamente la versione in epub. Sono brava gente.
Ultimo aggiornamento: 2018-10-27 21:33
_Missing Signal_ (ebook)
[Disclaimer: ho ricevuto una copia per recensione] Questo romanzo, o forse è più corretto dire racconto lungo (Seb Doubinsky, Missing Signal, Meerkat Press 2018, pag. 206, € 13,60, ISBN 9781946154125, link Amazon) è ambientato in un prossimo futuro alternativo, in cui notizie vere e fake news sono più o meno allo stesso piano: il protagonista è in effetti un agente della controinformazione di uno dei tre blocchi mondiali, che opera sotto varie coperture come esperto di avvistamenti di extraterrestri. Il punto è che a un certo punto viene contattato da una donna che afferma di provenire da un altro pianeta, scappata da una guerra interstellare…
L’idea è gestita molto meglio di quanto possa apparire da queste note: l’unico neo è che termina un po’ troppo sbrigativamente. I miei dubbi sono sulla parte di “stream of consciouness” che permea il testo, con molti capitoli di poche righe. Io non sono riuscito a comprendere esattamente la relazione di questi capitoli con la trama principale, ma magari è un problema mio.
_Nexhuman_ (ebook)
[Disclaimer: ho ricevuto questo libro via il programma LibraryThing Early Reviewer] È buffo leggere un libro italiano (il titolo originale era Livido, ma credo sia fuori commercio) in una traduzione inglese. Ad ogni modo, questo libro (Francesco Verso, Nexhuman [Livido], 2018 [2013], pag. 228, € 4,24, link Amazon) presenta la spazzatura (anzi il “kipple”, parola coniata da Philip K Dick e ripresa da Verso) come base per un ecosistema di reietti dalle grandi città che sopravvivono cercando oggetti buttati via ma ancora funzionanti. Allo stesso tempo – e qui c’è la novità del libro – i ricchi che stanno per morire o sono comunque malati possono “uploadare” il loro sé in un un corpo sintetico e diventare Nexhuman: non hanno diritto di voto, ma sono comunque all’atto pratico esseri superiori. Il protagonista, un ragazzo mutilato che all’inizio del libro (che spazia su quindici anni) ha delle protesi di scarsa qualità, vede la banda di cui suo fratello fa parte fare a pezzi una nexhuman di cui era segretamente innamorato: il suo scopo nella vita è recuperare tutti i pezzi e riportarla in vita.
Il libro tocca moltissimi temi, scientifici e filosofici: il problema secondo me è che sono troppi, e così la trama non viene sviluppata quanto potrebbe, a parte poi qualche scena che non funziona proprio come la lotta finale tra i due fratelli e l’esistenza di macchine che decompongono il kipple nei costituenti di base, e quindi minano tutta la teoria alla base del libro. Forse sarebbe stato meglio limitare i temi e piuttosto pensare a un seguito che riprendesse le parti solo accennate.
_Weird Maths_ (ebook)
La coppia di autori di questo libro (David Darling e Agnijo Banerjee, Weird Maths : At the Edge of Infinity and Beyond, Oneworld 2018, pag. 272, € 8,83, ISBN 9781786072658, link Amazon) è particolare: Darling è un divulgatore di lunga data, mentre Banerjee un ragazzo prodigio matematico. Mettere insieme due persone così poteva essere un rischio, ma il risultato è stato piuttosto buono, sia nel testo dove spesso si leggono esplicitamente le posizioni dei due autori sia nella trattazione degli argomenti. Più precisamente, i temi sono piuttosto standard, ma il libro presenta anche gli sviluppi negli ultimi anni che non sono trattati altrove. Probabilmente non è utile da leggere se siete esperti ma non completisti di divulgazione matematica, ma è ottimo per chi voglia avvicinarsi a quei temi.
_Uses of Infinity_ (libro)
Nei primi anni ’60 del secolo scorso ci fu un fiorire di libri che trattavano la matematica moderna: piccole monografie su argomenti che non venivano trattati nelle scuole superiori ma non richiedevano conoscenze troppo elevate. Io da bambino ne avevo letti (tradotti, claro…) alcuni della versione britannica Open University, e da ragazzo altri della versione americana MAA (di livello un po’ più elevato), tutti tradotti dalla Zanichelli. Per curiosità ho preso questo libro del secondo gruppo (Leo Zippin, Uses of Infinity, MAA 1962, pag. 151, ISBN 9780394015637), ma ne sono rimasto deluso. A parte un paio di punti, tutto il resto mi è parso pesante, più legato al testo di un corso che a un modo per raccontare cose per i curiosi. Soprattutto il libro non parla poi così tanto di infinito quanto uno potesse aspettarsi.