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_Dante_ (libro)

Qualche mese fa ho letto la “biografia” di Dante scritta da Alessandro Barbero, che si lamentava del fatto che nonostante ci siano molti documenti dell’epoca e che Dante era già molto apprezzato come poeta noi abbiamo pochissime notizie su di lui. Quella biografia parte da un secolo prima della nascita del poeta, per recuperare anche le poche notizie precedenti. Ma un quarto di secolo prima Giampaolo Dossena aveva già fatto lo stesso lavoro (Giampaolo Dossena, Dante , TEA 2020 [1995], pag. 352, ISBN 8850258567), ora acquistabile in una nuova edizione anche in digitale. Dossena non era uno storico ma un letterato (oltre a tante altre cose), amava Dante alla follia, ma soprattutto era Dossena. La “sua” biografia dantesca comincia nell’anno 529 (!), la nascita di Dante arriva a pagina 127, e la parte dopo il 1306 è sbrigata in poche pagine. La ragione è semplice: la biografia di Dante è ricavata da quello che lui ha scritto – non necessariamente nella Commedia – e quindi per gli ultimi anni non c’è molto materiale. Per il resto, chi ha letto la Storia confidenziale della letteratura italiana non si stupirà di trovare un ipertesto ante litteram, con tutta una serie di rimandi interni e di divagazioni letterarie e no. Diciamo insomma che il libro non è solo su Dante ma anche su Dossena; il che è probabilmente un plus.

The Scarecrow and His Servant (ebook)

copertina Per chi è abituato ad associare al nome di Philip Pullman i temi della trilogia delle Oscure Materie, quindi i temi sul libero arbitrio e sulla religione, questo libro (Philip Pullman, The Scarecrow and His Servant, Yearling 2005 [2004], pag. 240, € 9, ISBN 9780440863762) sarà probabilmente una delusione. Questa non è altro che una semplice favola per ragazzini, e in effetti è stato dato da leggere (in italiano!) a mio figlio in prima media. Il dipanarsi delle avventure dello spaventapasseri e del suo servitore Jack che devono riuscire a sfuggire alle grinfie della famiglia Buffaloni – curiosamente la favola sembra ambientata in Italia, o almeno i nomi sono quasi tutti più o meno italiani – è piuttosto standard. Ci sono alcuni punti, come la carriera dello spaventapasseri nell’esercito, che si sa già come andranno a finire: altri punti, come Jack che traduce dall’Uccellese allo Spaventapasserese, che invece mi hanno fatto davvero divertire. In definitiva, un testo piacevole da leggere ma nulla di trascendentale.

Tripping the Multiverse (ebook)

copertina [Disclaimer: Ho ricevuto il libro grazie al programma Early Reviewer di LibraryThing] Di Alison Lyke Avevo già letto e apprezzato Forever People. In questa sua nuova opera, i personaggi principali sono tutte donne: Antigone e Jade, due giornaliste scientifiche che ottengono poteri speciali dopo un esperimento di fisica andato male; Harriet, il capo del centro di ricerca che però non è della nostra Terra; Zofia, un giudice e boia in un universo parallelo. Ah, sì: mi ero dimenticato di dire che Anti e Jade fanno una serie di viaggi nel multiverso, come del resto dice il titolo del libro (Alison Lyke, Tripping the Multiverse, Black Rose Writing 2021, pag. 208, € 5,75, ISBN 9781684336265). La prima parte è piuttosto noiosa, e anche il primo loro viaggio in una dimensione parallela sembra più che altro un’aggiunta a posteriori per allungare il testo. Poi però il ritmo diventa piuttosto incalzante, anche se non sempre logico – ma del resto non è logica nemmeno la Guida galattica per gli autostoppisti, no? – e la storia finalmente decolla. Insomma, sopportate i primi capitoli e sarete premiati!

Maths on the Back of an Envelope (ebook)

Rob Eastaway è un noto divulgatore matematico britannico. In questo libro (Rob Eastaway, Maths on the Back of an Envelope : Clever ways to (roughly) calculate anything, HarperCollins 2019, pag. 208, € 7,29 (cartaceo: Lst 9.99), ISBN 9780008324599) si è dedicato alla spannometria. In realtà il suo approccio è più ampio. La spannometria vera e propria – i problemi di Fermi – sono solo verso la fine, mentre nelle sezioni iniziali del libro Eastaway mette in guardia contro la troppa precisione e insegna un po’ di trucchi del mestiere, oltre che introdurre il suo Zequals (un uguale disegnato coi dentini a sega, per dire che si taglia via tutto tranne la cifra più significativa). Direi che il libro è assolutamente valido per tutti, giovani e meno giovani; leggendolo, imparerete anche a saper non usare la calcolatrice, o almeno a saperla usare con cognizione di causa!

Introduzione alla filosofia della matematica (libro)

Le tre sezioni di questo libro (Matteo Plebani, Introduzione alla filosofia della matematica, Carocci 2011, pag. 174, € 17, ISBN 9788843060313) si intitolano rispettivamente “Ontologia: i numeri esistono?”, “Metafisica: che cosa sono i numeri?” ed “Epistemologia: com’è possibile conoscere gli oggetti matematici?” Plebani è uno dei filosofi dell’ultima generazione il cui modo di porsi mi piace molto: prendono problemi della vita di tutti i giorni e “non” li risolvono – la filosofia fa domande, non dà risposte! – usando parole comuni. E bisogna dire che Plebani riesce a far sembrare semplici cose difficili, il che è un gran pregio. Il testo è imprescindibile per chi è interessato alla filosofia della matematica: mi chiedo solo perché ci siano tutti quei refusi. Non avete idea di quanto tempo abbia passato a chiedermi il significato del simbolo “↔” in una serie di formule logiche, fino a che ho capito che in realtà era un “×” che era stato chissà come trasformato…

Ultimo aggiornamento: 2021-05-08 17:43

COVID-19 and public policy in the digital age (libro)

“Nobody expects the Spanish Inquisition!” Un po’ come nello sketch dei Monty Python, nessun governo si aspettava una pandemia. Quando si è capito che il Covid-19 non era una semplice influenza, si sono visti tanti modi diversi di gestirlo. In questo libro (Andrea Monti e Raymond Wacks, COVID-19 and public policy in the digital age, Routledge 2020, pag. 155, € 38,99, ISBN 9780367560232) Monti e Wacks guardano alle misure prese nel 2020 da un punto di vista diverso da quelli che troviamo trattati di solito: quello dei rapporti tra sicurezza nazionale, ordine pubblico e tecnologie digitali. Le cose non sono affatto semplici: lo si è visto soprattutto nei primi mesi, quando gli scienziati non erano per nulla d’accordo sulle scelte migliori, sia per la mancanza di dati a sufficienza che per il funzionamento stesso del metodo scientifico, senza contare il fatto che la medicina è ancora oggi una scienza empirica. I governanti a loro volta venivano tirati per la giacchetta da portatori di interessi contrastanti, il che ha probabilmente portato a ulteriori errori. La parte sicuramente più interessante della trattazione, almeno per me, è quella sull’approccio verso libertà individuali e diritto alla privacy. Monti e Wacks ritengono che non siano assolute ma relative, e che in casi eccezionali possano essere temporaneamente ridotti, anche se sarebbe auspicabile basarsi sul consenso della popolazione anziché sulla definizione di misure ad hoc. In effetti le democrazie del sudest asiatico come Taiwan e Corea del Sud – che però, a differenza di quanto ho scritto sopra, un piano ce l’avevano… – si sono comportate meglio di quelle occidentali; questo non solo per l’abitudine di quelle popolazioni a una maggiore obbedienza, ma anche per l’uso amplissimo seppur non esagerato delle tecnologie digitali che in Occidente sono state snobbate forse per paura di un Grande Fratello. (Nel testo si accenna a Google e Apple che hanno modificato i sistemi operativi per far funzionare il tracciamento, ma viene notato come la mancata geolocalizzazione abbia drasticamente ridotto l’utilità del sistema; per carità di patria non hanno aggiunto nulla su Immuni ed omologhi). L’unico appunto che faccio al libro è che è davvero troppo denso. A me non piacciono i testi sbrodolati; ma qui facevo fatica a leggere più di sette-otto pagine per volta. Ma consiglio davvero la lettura a chiunque voglia evitare di parlare solo per slogan: la fatica che si farà sarà premiata, e l’amplissima bibliografia che troverete è un bonus.

Ultimo aggiornamento: 2021-03-30 12:01

Ritratti dell’infinito (ebook)

Devo dire che non mi è molto piaciuto l’approccio scelto da Piergiorgio Odifreddi nella sua ultima opera (Piergiorgio Odifreddi, Ritratti dell’infinito : Dodici primi piani e tre foto di gruppo, Rizzoli 2020, pag. 379, € 10,99 (cartaceo: € 19), ISBN 9788831802673). Soprattutto i primi capitoli partono troppo per la tangente, e non sono riuscito a capire quale sia stata la logica che ha portato Odifreddi a inserirli. Per fortuna la seconda parte del libro è molto più interessante, almeno per chi si occupa di matematica. L’altra cosa che io personalmente non sopporto è il modo in cui spiega che quello che crediamo di sapere – non solo in matematica ma anche nelle nozioni comuni – è falso. Bisogna riconoscere che come tante altre volte Odifreddi ha fatto un lavorone: non è certo da tutti non fidarsi delle informazioni tramandate da libro in libro e andare a cercare i veri dati. Però potrebbe anche dare queste informazioni in modo un po’ più gentile…

Ultimo aggiornamento: 2021-05-06 18:34

Il giardino segreto (libro)

copertina In un certo senso questo (Frances Hodgson Burnett, Il giardino segreto [The Secret Garden], Giunti 2011 [1910], pag. 352, € 8,50, ISBN 9788809768642, trad. Giorgio van Straten) per me è stato un audiolibro, nel senso che mio figlio (prima media) doveva leggerlo come compito scolastico e l’ho costretto a leggerlo ad alta voce per sincerarmi che lo facesse davvero. Ha strepitato dall’inizio alla fine, e oggettivamente non posso dargli troppo torto, anche se mi sono guardato bene dal farlo. Il problema non è la traduzione di Giorgio van Straten, che nonostante la scelta di mantenere uno stile da inizio ‘900 è scorrevole. È proprio il libro che segue in peggio lo stile didascalico del deamicisiano Cuore. Burnett era una convinta assertrice che lavorare in campagna facesse bene alla salute, e ha scritto il libro per dimostrarlo. Sarà, ma io non me la vedo proprio Susan Sowerby tutta felice con dodici bocche da sfamare: probabilmente Burnett conosceva più che altro il proletariato americano del sud. Ad ogni modo ritengo che il mondo possa andare avanti anche senza leggere questo libro.