Se ricordate, nel volume della collana Matematica sulla teoria dei giochi scrissi che ci sono due filoni della teoria: quella che avrei trattato (i “giochi economici”, potremmo dire) e i giochi combinatori. Stavolta è il turno di questi ultimi, trattati dai Rudi Mathematici. I giochi combinatori assomigliano di più a quello che pensiamo come gioco: tecnicamente gli scacchi farebbero parte della famiglia, anche se non è possibile fare una trattazione teorica delle mosse migliori (e poi si perderebbe tutto il divertimento). I giochi qui trattati sono molto più semplici, e il divertimento non sta tanto nel giocarli quanto nello studiarli; dopo che avrete terminato lo studio delle strategie sarete pronti per affrontare il testo di Elvyn Berlekamp, John Conway e Richard Guy Winning Ways (for your Mathematical Plays), la Bibbia del campo.
Il Maestro della matematica raccontato in questo numero da Sara Zucchini non esiste! Nicolas Bourbaki è infatti lo pseudonimo di un gruppo di giovani matematici francesi che decisero di riscrivere da zero la matematica secondo il loro punto di vista. I miei giochi matematici riprendono in parte il tema del libro e sono basati sull’analisi retrograda: anziché partire dall’enunciato e cercare di giungere alla soluzione, a volte conviene partire dal quest’ultima e ricavare i passi obbligatori che hanno portato lì.
Rudi Mathematici, I giochi combinatori, allegato a Gazzetta dello Sport e Corriere della Sera, €6.99 più il prezzo del giornale.
Il vero problema di questo libro è il titolo. Winkler aveva già scritto un testo dal nome Mathematical Puzzles, e quindi bisogna stare attenti a cercare quello giusto. Almeno adesso che è uscita la Revised Edition ci sarebbe qualche possibilità in più di comprare la versione giusta… se non fosse che la versione che arriva in Italia è print-on-demand e a Routledge sono riusciti a mandare il testo dell’edizione originale (e anche dopo che gliel’ho segnalato mi hanno detto che non era detto che arrivasse l’edizione corretta :-( ) I capitoli del libro mostrano vari tipi di problemi, e tutti i problemi hanno la soluzione spiegata (spesso in maniera un po’ criptica, in effetti… su alcuni ci ho penato). Al termine del libro sono riportate le fonti dei vari problemi, quando sono note; occhei, non siamo al livello del sito della buonanima di David Singmaster, ma è già molto importante.
Immagino conosciate il sito Five Thirty-Eight (che ho scoperto essere finito 

Questo breve testo si occupa di come i diversi social network cercando di accalappiarti e farti restare al loro interno, fortunatamente evitando di usare la trita frase “se non devi pagare, allora sei tu il prodotto” (per dire, mi sa che con X anche se paghi continui a essere il prodotto). Tra i punti positivi c’è il tentativo di spiegare per ciascuno dei principali social network quali potrebbero essere i dati impliciti che vengono raccolti e il decalogo finale (di buon senso) su cosa possiamo fare noi. Ci sono però cose che non mi sono piaciute: se in fondo a pagina 14 un 20% diventa “uno su quattro” o a pagina 20 ci aspettiamo che dopo un po’ che il 10 rosso non è uscito alla roulette allora la probabilità che arrivi è maggiore abbiamo qualche problema matematico. Sono il primo ad affermare che in questi casi la matematica non è tutto e la sociologia è preponderante: ma fare un controllino no?