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Voci di corridoio (ebook)

[copertina] Se qualcuno pensa che “fare un ebook” significhi semplicemente recuperare un po’ di materiale e metterlo tutto insieme, bisogna dire che è un inguaribile ottimista. Avere il materiale è condizione necessaria, ma non certo sufficiente: bisogna innanzitutto verificare se ha un senso, e poi organizzarlo nella maniera corretta.
Tutto questo è stato fatto da Peppe Liberti, che ha convinto un po’ di loschi figuri che nella vita reale fanno gli insegnanti ma in quella seria portano avanti un blog a scegliere alcuni loro post più esemplificativi della vita di professore in modo da fare una raccolta sicuramente più personale di quanto possa essere letta da un articolo di giornale, o anche solo raccontata dai figli adolescenti – che per definizione non raccontano mai nulla di quanto fanno davvero a scuola. Inoltre, come lo Scorfano racconta nell’introduzione,

è un modo possibile, per chi a scuola non ci mette più piede da tanti anni, per capire che nel frattempo le cose sono molto cambiate e che chi parla di scuola oggi sta spesso parlando della scuola di trenta o di quindici anni fa: quella che conobbe lui, appunto, e che ora non è più.

I punti di vista e gli stili di scrittura sono quanto di più diverso si possa immaginare – ah, c’è anche un infiltrato con i suoi ricordi di quando era dall’altra parte della cattedra… – e forse avevate già letto qualche capitolo nella versione originale sui vari blog; però il risultato finale è comunque assai piacevole.

Ultimo aggiornamento: 2011-06-23 10:48

Matematici, spie e pirati informatici (libro)

[copertina] Secondo volume della collana Mondo Matematico, questo testo (Joan Gómez Urgellés, Matematici, spie e pirati informatici – Decodifica e crittografia, RBA Italia “Mondo matematico – 2” 2011 [2010], pag. 142, € 9,99; trad. Paola Rimassa) mi pare molto migliore del precedente. D’accordo, ho dei grossi dubbi sulla traduzione – ma la traduttrice veniva pagata a numero di virgole nel testo, che ce ne sono non solo di inutili ma anche di dannose? – piuttosto pesante e con svarioni tipo “i primi quattro ACCORDI della Quinta di Beethoven corrispondono alla lettera V in alfabeto Morse”; però la trattazione è fatta bene, senza entrare troppo nelle complessità matematiche ma comunque non tralasciandole e con una trattazione storica più ampia di quanto si legga di solito in opere corrispondenti. Insomma direi che è stata una piacevole lettura; chi non ama le trattazioni matematiche (ma allora perché mai ha preso in mano questo libro?) potrà divertirsi con gli aneddoti narrati e stupirsi dell’esistenza di un computer quantistico, anche se non capirà come funziona :-)

Ultimo aggiornamento: 2011-06-18 07:00

Ciclopedia (libro)

[copertina] Si fa presto a dire bicicletta. Detto in altro modo, se siete di quelli che pensano che tutte le biciclette siano più o meno la stessa cosa – fondamentalmente qualcosa che può andare bene per fare un giretto ai giardinetti, ma che rompono solo le scatole in città – questo libro (Michael Embacher, Ciclopedia – icone e design della bicicletta [Cyclepedia: A Tour of Iconic Bicycle Designs], L’Ippocampo 2011 [2011], pag. 224, € 25, ISBN 978-88-96968-32-1, trad. Fabio Zucchella) vi stupirà. Ho visto biciclette di tutti i tipi e marche, da una BMW a una Bridgestone, dalle bici pieghevoli a un triciclo, da una bici di plastica a una in magnesio – non accendetevi una sigaretta vicino, da una bici con la gomma posteriore chiodata (!) a una a trazione integrale (!!), dalla bicicletta che sta in una valigia quando piegata, valigia che poi viene portata come rimorchio alla bicicletta a forma di valigia. Insomma un secolo di biciclette, tutte dalla collezione di Embacher che comprende esemplari da tutto il mondo; per ciascuna bicicletta c’è un paragrafo di storia e varie foto, dalla vista d’insieme ai particolari più importanti. Bello il design del libro, con sul fianco della pagina il tipo di uso della bicicletta raffigurata; peccato per la traduzione che non mi è sempre sembrata così chiara e scorrevole e per la rilegatura (made in China, per la cronaca) che vale davvero poco.

Ultimo aggiornamento: 2011-06-15 07:00

Numeri: divagazioni, calcoli, giochi (libro)

[copertina] Liber omnis divisus est in partes tres. Insomma questo libro (Dario De Toffoli, Dario Zaccariotto, Margot De Rosa, Numeri: divagazioni, calcoli, giochi, Nuovi Equilibri 2008, pag. 246, € 20, ISBN 978-88-6222-052-1) è composto da tre parti notevolmente diverse tra di loro, pur avendo come filo conduttore il parlare di numeri (mannò!).
La prima parte, quella piu chiacchieristica su alcune proprietà di alcuni numeri – le “divagazioni”, insomma – è senza dubbio la peggiore, suggerirei quasi di lasciarla perdere perché non è che dia chissà quali informazioni. A me è invece piaciuta molto la seconda sezione, che spiega alcune tecniche di calcolo mentale; capisco che sarò in netta minoranza, ma magari qualcun altro potrebbe apprezzare la cosa ed esibirsi poi in virtuosismi di fronte agli amici. Infine la parte finale contiene tanti giochi “numerici” da fare con una matita, una gomma e tanta pazienza: come bonus c’è poi in quarta di copertina una variante dell’Hex da giocarsi con i dadi che però non ho avuto occasione di provare.
Fortunatamente dopo il primo capitolo che era la fiera del refuso la situazione per quanto riguarda gli errori di stampa è migliorata… Mi stavo davvero preoccupando.

Ultimo aggiornamento: 2011-06-11 07:00

_Journey through Genius_ (libro)

[copertina] Di storie della matematica ce ne sono davvero tante. Ma questa (William Dunham, Journey through Genius, Penguin 1991 [1990], pag. 300, $16, ISBN 978-0-14-014739-1) è un po’ particolare. Dunham ha pensato infatti di strutturarla a partire dai grandi matematici della storia e soprattutto a partire da alcuni dei loro risultati più famosi. Iniziamo così dalla quadratura della lunula da parte di Ippocrate di Chio per arrivare a Cantor e ai suoi numeri transfiniti. I teoremi sono però solo la parte centrale dei capitoli, che parlano anche della vita del loro dimostratore e del contesto sia storico che matematico in cui si pone: tanto per fare un esempio, quello in cui si parla della dimostrazione della non numerabilità dei reali affianca il cambio di prospettiva nella matematica con quello che parallelamente si aveva nella pittura. Ma quello che è davvero bello in questo libro è che i teoremi sono dimostrati. Sfido chiunque ad avere visto la dimostrazione della formula di Erone per calcolare l’area di un triangolo dati i suoi lati; Dunham te la mette lì, annotandotela man mano per far vedere l’abilità di una linea di attacco che sembra essere casuale ma invece alla fine fa scattare la trappola. Direi che il libro è perfetto per chiunque non scappi a priori davanti a una formula matematica.

Ultimo aggiornamento: 2011-06-08 07:00

Shi Kong: China Futures (libro)

[copertina] Anche in Cina si scrive fantascienza. Forse non lo si faceva tanto durante la Rivoluzione Culturale, ma ormai il genere è stato sdoganato. Per curiosità ho così preso questa antologia di Urania (AA.VV., Shi Kong: China Futures, Urania 1564, novembre 2010, € 4.90, trad. Lorenzo Andolfatto) con racconti tratti dalla rivista cinese Kehuan Shijie.
Giudizio critico? Beh, per metà buona del libro i racconti sono francamente brutti. Notate che io amo anche la fantascienza americana dell’Età dell’Oro, insomma non chiedo chissà quale introspezione psicologica dei personaggi ma mi accontento senza problemi dei vecchi racconti con un’idea più o meno plausibile portata alle sue conseguenze. Qui non c’è nulla di tutto questo, i primi racconti mi sembrano più che altro dei compitini (non posso ovviamente sapere quanto la traduzione abbia influito sullo stile, il cinese è troppo lontano dalle mie conoscenze per potermi fare anche solo un’idea indiretta). Salverei solo La melodia della vita di Wang Jinkang, nonostante qualche incertezza stilistica, e I sei sentieri di He Xi, anche se credo di aver perso qualcosa sui riferimenti al buddismo. Le tombe del cosmo di Han Song avrebbe anche un’idea interessante ancorché crepuscolare, sui costruttori di tombe, ma appunto il tema è trattato in maniera troppo piatta per i gusti che posso almeno avere io. In definitiva non credo che mi appassionerò ancora alla fantascienza cinese.

Ultimo aggiornamento: 2011-06-04 07:00

Gesù e i saldi di fine stagione

[copertina] Bruno Ballardini è un markettaro. Oltre alle sue opere più serie che non ho mai visto, ha scritto un best-seller, Gesù lava più bianco, che spiega come la Chiesa cattolica romana sia stata la prima a inventare il marketing, già ai tempi di San Paolo. Ballardini, che pure è ateo, è rimasto così indissolubilmente legato al successo di quel libro che probabilmente ha scritto questa sua nuova fatica (Bruno Ballardini, Gesù e i saldi di fine stagione, Piemme 2011, pag. 304, € 16, ISBN 978-88-5661-532-6) per esorcizzarla. Il tema stavolta è «Perché la Chiesa non “vende” più?»; Ballardini immagina di essere stato assoldato da un cardinale per preparare uno studio sulle misure per ovviare alla crisi di questi decenni della Chiesa Cattolica. Ora io a questa storia non ci credo affatto, ma qualche studio gli deve essere stato davvero commissionato, vista la parte centrale del libro che racconta dei vari brand attuali della Chiesa, da CL ai Focolarini, dall’Opus Dei a sant’Egidio, e delle minacce delle altre religioni e culti. Detto tra noi, per quanto interessante questa è la parte più debole del libro; molto meglio inizio e fine, anche se a mio parere se li è inventati di sana pianta. In definitiva un bel libro, direi più adatto a chi si interessa di religione che agli adepti del marketing: se volete, fa un po’ pensare che sia pubblicato dalla Piemme, che adesso è nel gruppo Mondadori ma nasce comunque come casa editrice di ispirazione cattolica. E non ditemi che gli affari sono affari, qui non abbiamo Brigitta e Filo Sganga!
Curiosità finale. Nella copertina si vede un’etichetta (di un articolo in saldo, e il nome l’articolo è appunto il titolo del libro) con un EAN. Bene: quell’EAN è in realtà l’ISBN di un libro, sempre edito da Piemme, di Paul Poupard; il libro in questione è La morale cristiana nel mondo. Indagine del Segretariato per i non credenti. Carino, no?

Ultimo aggiornamento: 2011-06-01 07:00

_L’aritmetica di Cupido_ (libro)

[copertina] Non è la prima volta che Carlo Toffalori scrive un libro in cui cerca di mettere insieme matematica e opere letterarie. Rispetto al precedente Il matematico in giallo, però, stavolta (Carlo Toffalori, L’aritmetica di Cupido, Guanda “Biblioteca della Fenice” 2011, pag. 254, € 16,50, ISBN 978-88-6088-869-3) il risultato mi sembra molto migliore. Ho qualche riserva sul titolo; di matematici e amor letterario se ne parla giusto per un capitolo, e nemmeno tanto ampio. Il tema generale è di come la matematica e i matematici vengono visti in tutta la letteratura, da sant’Agostino al giorno d’oggi; il testo è pertanto prodigo di citazioni dei più svariati autori, immerse in quella che è una lunga chiacchierata di quelle che si potrebbero fare in una lunga sera d’inverno davanti a un caminetto. La matematica non ne esce sempre bene: anche autori come Edgar Allan Poe, che pure a parole si profondono in lodi sperticate all’Analisi, a una lettura meno affrettata si nota affastellano nozioni senza un chiaro significato: più che matematica si può quasi parlare di magia. Altri accostamenti, come quello di Pirandello, mi appaiono un po’ forzati; meglio sicuramente quando si parla di Oulipo e dell’onnipresente Borges. Alla fine ci si rende comunque conto che anche la matematica fa parte della vita…

Ultimo aggiornamento: 2016-09-06 16:27