_Journey through Genius_ (libro)

[copertina] Di storie della matematica ce ne sono davvero tante. Ma questa (William Dunham, Journey through Genius, Penguin 1991 [1990], pag. 300, $16, ISBN 978-0-14-014739-1) è un po’ particolare. Dunham ha pensato infatti di strutturarla a partire dai grandi matematici della storia e soprattutto a partire da alcuni dei loro risultati più famosi. Iniziamo così dalla quadratura della lunula da parte di Ippocrate di Chio per arrivare a Cantor e ai suoi numeri transfiniti. I teoremi sono però solo la parte centrale dei capitoli, che parlano anche della vita del loro dimostratore e del contesto sia storico che matematico in cui si pone: tanto per fare un esempio, quello in cui si parla della dimostrazione della non numerabilità dei reali affianca il cambio di prospettiva nella matematica con quello che parallelamente si aveva nella pittura. Ma quello che è davvero bello in questo libro è che i teoremi sono dimostrati. Sfido chiunque ad avere visto la dimostrazione della formula di Erone per calcolare l’area di un triangolo dati i suoi lati; Dunham te la mette lì, annotandotela man mano per far vedere l’abilità di una linea di attacco che sembra essere casuale ma invece alla fine fa scattare la trappola. Direi che il libro è perfetto per chiunque non scappi a priori davanti a una formula matematica.

Ultimo aggiornamento: 2011-06-08 07:00

5 pensieri su “_Journey through Genius_ (libro)

  1. antmot

    Bellissimo libro di matematica, non solo divulgativa.
    Esiste anche in versione “italiana”:
    Viaggio attraverso il genio, Zanichelli 1992

  2. .mau.

    @antmot: purtroppo ho appena controllato su deastore, amazon e ibs, e la traduzione italiana risulta non disponibile.

  3. paola

    questo libro me lo aveva segnalato (nel 2007) anche Doug Hofstadter, parlandomene come di un libro che a lui era piaciuto molto.

  4. paola

    se ti può interessare, visto che siamo in tema, e che stamattina l’ho sentito parlare (Doug) sulle geometrie proiettive, Hilbert ecc, un altro libro di genere simile di cui tesse le lodi abbastanza spesso (anche stamattina, appunto) e’
    “Complex Visual Analysis”, di Tristan Needham.

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