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_Matematica in cucina_ (libro)

[copertina]Nonostante quello che il titolo potrebbe fare pensare, in questo libro (Enrico Giusti, La matematica in cucina, Bollati Boringhieri 2004, pag. 226, € 26, ISBN 9788833915272) non si parla di ricette di cucina matematiche. Molto più semplicemente l’autore ci mostra, attraverso una serie di dialoghi tra due amici che chiama… Gianni e Pinotto, come la matematica si possa applicare anche alle piccole cose di tutti i giorni che si possono trovare in una cucina. Leggendo il libro scopriamo così perché a parità di peso ci vuole più tempo a pelare le patate novelle, oppure che quegli strumenti con tanti buchi per calcolare la quantità di spaghetti da cuocere sono matematici sì ma non troppo… o forse lo sono più di quanto si potrebbe pensare a prima vista. Impariamo anche il motivo per cui caloriferi e scaldabagno hanno forme così diverse nonostante sembra facciano la stessa cosa, e perché se si vuole giocare al casinò conviene fare poche puntate rischiose e non tante puntatine. Beh, questo non è proprio roba da cucina, ma l’eccezione conferma la regola…
Chi odia la matematica potrebbe trovarsi un po’ in difficoltà perché Giusti – che è stato professore universitario di analisi matematica – dimostra anche tutte queste affermazioni. Consiglio però ai diversamente matematici di non preoccuparsi troppo. Anche se non vogliono seguire il suo suggerimento, quello cioè di andare avanti piano piano perché se non ci si cimenta non si potrà mai arrivare a imparare qualcosa di nuovo, il libro è scritto con molto garbo e può comunque essere apprezzato saltando le formule.

_Essere #matteorenzi_ (libro)

[copertina]Non sono mica riuscito a capire cosa offra questo libro (Claudio Giunta, Essere #matteorenzi, Il Mulino 2015, pag. 80, € 8, ISBN 978-88-15-25729-1) a dieci centesimi la pagina cartacea (e sette centesimi e mezzo la pagina virtuale elettronica). Nell’ultima lunghissima parentesi che chiude il testo, Giunta spiega che lui non ha fatto un’analisi politica dell’attuale premier, ma solo lessicale; politicamente – afferma – quallo che si può dire è che Renzi ha tanto entusiasmo e che questo potrebbe anche bastargli per votarlo. Vero? Falso? Non so. Tutto il libretto mi pare un lungo esercizio di stile. Se ci limitiamo alla parte appunto lessicale notiamo come Giunta usi appositamente un vocabolario molto ricercato, a volte aggiungendo graziosamente la spiegazione dei termini da lui scelti, a volte lasciando perdere. (Passi per “truismo”, ma “sinolo” me lo sono dovuto ricavare etimologicamente…) Sempre esercizio di stile è l’attribuzione a Renzi di un testo del secolo scorso, o l’introduzione dell’intellettuale che fa da controcanto. Ma proprio perché Renzi usa il lessico per fare politica, e Giunta lo rimarca, il testo dà una visione politica, mostrata in contrapposizione a quella berlusconiana (no, Silvio non ce lo riusciamo proprio a togliere. In compenso di Beppe Grillo si parla solo en passant, considerandolo sostanzialmente irrilevante). Mettiamola così: si legge in fretta, fa sorridere ma non so quanto faccia pensare.

Ultimo aggiornamento: 2015-05-13 16:47

_Amore e matematica_ (libro)

[copertina]Niente da fare. Secondo me quello che dovrebbe essere lo scopo principale di questo libro (Edward Frenkel, Amore e matematica : il cuore della realtà nascosta [Love and Math : The Heart of Hidden Reality], Codice edizioni 2014 [2013], pag. 331, € 24,9, ISBN 9788875784423, trad. Daniele A. Gewurz), cioè spiegare quanto sia bella la matematica contemporanea, non è stato raggiunto. La colpa non è certo dell’eroico traduttore Daniele A. Gewurz, che con la pazienza di Giobbe ha dovuto spiegare concetti matematici di cui non pensavo neppure ci fosse il termne italiano corrispondente, il tutto mantenendo lo stile molto informale ed entusiasta di Frenkel. Il guaio è che il programma di Langlands, che ha trovato inaspettate relazioni tra branche della matematica diversissime, e si è scoperto essere incredibilmente legato alla fisica quantistica, è troppo astratto per poter essere non dico spiegato ma anche solo fatto intuire a chi non è laureato in matematica. Il libro rimane insomma zoppo, ed è un peccato, perché lo spaccato sulla vita di un matematico russo di origine ebrea cresciuto subito prima della perestroika è fantastico, e spiega molte più cose di tanti altri saggi. Vale la pena di leggere il libro solo per questo, pur essendo consci che il piacere sarà comunque monco.

_Risolvere i problemi difficili_ (libro)

[copertina]La collana Chiavi di lettura di Zanichelli presenta sempre delle ottime opere, leggere ma che danno un’idea di alcuni campi della scienza. Questo libretto (Tommaso Castellani, Risolvere i problemi difficili : Sudoku, commessi viaggiatori e altre storie Zanichelli 2013, pag. 160, € 12,90, ISBN 9788808173867) parte con esempi di due giochi non dico banali ma sicuramente piuttosto noti, come la Torre di Hanoi e il sudoku, e spiega il motivo per cui in matematica sono considerati “difficili”, introducendo il lettore ai temi fondamentali della teoria della complessità che poi vengono spiegati in modo più astratto. Ma la parte senza dubbio più interessante è quella della fisica dei sistemi complessi e a quella dei sistemi difficili, che vengono trattate nella seconda parte del testo. Il punto fondamentale dei sistemi complessi è che generalmente siamo interessati a scoprire cosa succede (e quando succede…) una transizione di fase, vale a dire un passaggio improvviso e a priori inaspettato da una situazione a un’altra. Quello che Castellani ci spiega è che in questi casi si ha tipicamente un’esplosione della quantità di calcolo necessaria a un algoritmo per trovare una soluzione (gli informatici parlano di algoritmi NP-completi); ma quel che è più curioso è che può valer la pena studiare non tanto il “cosa” quanto il “quando”, cioè scoprire per quali valori di un parametro descrittivo delle equazioni si arriva alla transizione di fase, per avere nuove idee su questi comportamenti. I temi sono naturalmente solo sfiorati, ma permettono comunque al lettore curioso di farsi un’idea di un campo della fisica contemporanea che non raggiunge le prime pagine dei giornali ma è nondimeno importantissimo.

Ultimo aggiornamento: 2015-04-04 21:43

_La vista da qui_ (libro)

[copertina] È davvero ingiusto definire Massimo Mantellini “il Gramellini del web”, anche se i due sono più o meno coetanei e hanno lo stesso nome. Mantellini non è un addetto ai lavori dell’italico web in senso stretto (e mi sa che questo sia un punto a suo favore, visti tanti sedicenti guru…), ma la sua esperienza quasi ventennale di commentatore gli permette di parlare della rete con cognizione di causa ma allo stesso tempo in modo comprensibile al navigatore della domenica. Insomma il titolo di questo suo libro (Massimo Mantellini, La vista da qui, minimum fax 2014, pag. 140, € 10, ISBN 9788875215965) è stato scelto molto bene.
Tra i vari capitoli del libro, che pur essendo interconnessi da un fil rouge sono fondamentalmente indipendenti, consiglio caldamente di assaporarvi quelli che raccontano come i politici si sono avvicinati alla rete (male, e questo lo sapevamo tutti: ma c’è un perché) e sul rapporto tra gli italiani e la tecnologia, con le frasi trionfalistiche dell’allora ministro Cardinale e il confronto con la dura realtà. L’appunto maggiore che faccio a Massimo è il suo essere ancora ottimista nonostante tutto. A differenza sua, non penso che le cose meravigliose che si possono fare sulla rete serviranno a qualcosa: passeggiare virtualmente per le vie di Parigi attraverso una LIM non ha nessun effetto su uno studente, né tantomeno gli farà comprendere quante possibilità ha a disposizione se solo smette di usare Whatsapp o Telegram o qualcuno dei giardinetti recintati che stanno sostituendo la Rete di tanti anni fa e dai quali Mantellini ci mette in guardia.

Ultimo aggiornamento: 2015-03-28 16:12

_Martin Gardner in the Twenty-First Century_ (libro)

[copertina]Chiunque parli di matematica ricreativa non può non parlare di Martin Gardner. Quello che è incredibile è che la sua influenza è arrivata anche nel ventunesimo secolo. Questa raccolta (Michael Henle e Brian Hopkins (ed.), Martin Gardner in the Twenty-First Century, MAA 2012, pag. 274, $40, ISBN 978-0-61444-801-3) contiene appunto vari testi pubblicati dal 2000 al 2010 che partono dai temi trattati da Gardner nella sua rubrica sullo Scientific American e presentano nuovi risultati che espandono quanto scritto al tempo. Ma ci sono anche alcuni articoli dello stesso Martin Gardner, che ben dopo aver compiuto novant’anni (era del 1914) continuava a collaborare con la Mathematical Association of America; aveva inviato l’ultimo suo racconto, Superstrings and Thelma, anch’esso presente in questa raccolta, qualche settimana prima della sua morte.
Come doveroso, gli argomenti trattati nel libro sono tra i più svariati: per chi ha una formazione matematica di base, è molto piacevole riprendere i temi che Gardner presentò mezzo secolo fa e scoprire i nuovi sviluppi teorici – e anche pratici… – che sono avvenuti. La lettura è sicuramente consigliata per tutti i fan della matematica ricreativa, e non preoccupatevi se non comprenderete tutto! Come dice lo stesso Gardner – la citazione la si trova nella prefazione – sul motivo per cui quello che scriveva era così chiaro:

I took no math in college. I’m like a person who loves music but can’t hum a tune or play an instrument. My understanding of math does not go beyond a minimal understanding of calculus. I hasten to add that I consider this one reason for the success of my Scientific American column. I had to work hard to understand whatever I wrote about, and this made it much easier for me to write in a way that readers could understand.

Ultimo aggiornamento: 2015-04-10 11:18

_Sette brevi lezioni di fisica_ (libro)

[copertina] Inizio subito con una doverosa precisazione: anche se Carlo Rovelli è un fisico, questo libriccino (Carlo Rovelli, Sette brevi lezioni di fisica, Adelphi 2014, pag. 80, € 10, ISBN 978-8845929250) è pensato per chi di fisica – intesa nel senso moderno – proprio non ne vuole sentire parlare. C’è solo una formula, piazzata lì a metà, ma è chiaro che è stata messa così per bellezza: non viene spiegata, e potete tranquillamente saltarla (io l’ho saltata). Lo scopo di Rovelli è di fare “fisica umanistica”; più che spiegare come oggi noi – nel senso degli scienziati – pensiamo che funzionino le cose, parla della meravglia che si scopre nel vedere come man mano il disegno – intelligente o meno che esso sia – della natura si è disvelato. L’idea secondo me è riuscita bene: naturalmente bisogna aver chiaro sin dall’inizio qual è il pubblico a cui Rovelli si rivolge, altrimenti uno si lamenta perché “di fisica non ce n’è”.
Gli ultimi due capitoli sono indubbiamente più filosofici: Rovelli si rivela uno spinoziano (giusto sostituendo alla parola “Dio” che comunque in Spinoza è un concetto ben diverso da quello teista il termine “informazione”) e fa una predizione molto negativa sul futuro dell’umanità. Secondo me il libro è insomma adatto a tutti coloro che vogliono capire, più che sapere, qualcosa di più.

_Serie poco serie_ (ebook)

[copertina] Vi eravate accorti che era qualche mese che non uscivano libri di #40kmate? Spero di sì :-) Questo trimestre di assenza è dovuto principalmente a due motivi: il primo è che non avevamo materiale da pubblicare, il secondo è che la formattazione di questo epub mi ha fatto dannare l’anima. Diciamo che credo di essere arrivato ai limiti pratici di epub2.
Aldo Spinelli è un giocologo oltre che un artista concettuale, e ha pubblicato testi molto peculiari: per darvi un esempio, io ho una copia di un suo libro (fuori commercio) tutto dedicato alla lettera “e”. In questo ebook (che potete come al solito acquistare su Amazon, BookRepublic o altri store) troverete cento successioni numeriche. Ciascuna di esse ha come soluzione un numero da 1 a 100, secondo una logica non sempre così logica. Quel che è peggio è che i sottotitoli di ciascun capitoletto (sì, ogni gioco corrisponde a un capitoletto) dovrebbero essere degli indizi per capire come è costruita la successione; ma anche in questo caso a volte la logica è davvero perversa. Ma non preoccupatevi: in fondo a ogni gioco c’è il link per arrivare al capitoletto con la soluzione, e soprattutto alla fine di ogni soluzione c’è il link per tornare al gioco originale. Questo librino è tutto un link: ho portato il concetto di libro-game alla sua logica conseguenza elettronica.
Un’ultima cosa: il libro ha un bonus, nel senso che la griglia delle soluzioni (e qui ammetto di non aver trovato un modo per farla compilare mentre si legge il libro…) è a sua volta un gioco. In definitiva, questo è un ebook come non ne avete mai visti prima!