Avevo scritto della scelta di Repubblica di parlare di “Carrè latin” per indicare il quadrato latino euleriano. Bene, oggi Alessandra Retico usa finalmente il termine italiano. Ciò è consolante.
Ultimo aggiornamento: 2005-06-26 12:03
Avevo scritto della scelta di Repubblica di parlare di “Carrè latin” per indicare il quadrato latino euleriano. Bene, oggi Alessandra Retico usa finalmente il termine italiano. Ciò è consolante.
Ultimo aggiornamento: 2005-06-26 12:03
Repubblica parte in quarta con il sudoku, un gioco in cui occorre riempire una griglia di dimensioni 9×9 in modo che ogni riga, ogni colonna e ogni sottoquadrato 3×3 contenga tutte le cifre da 1 a 9.
Dopo le (giuste) spiegazioni di rito sul fatto che con la matematica non c’entri nulla, l’articolo va a spiegare che «gli esperti affermano che deriva dal “Carrè Latin”, gioco inventato in Europa, nel diciottesimo secolo, dal matematico svizzero Leonhard Euler». Sarà, ma a me questo “Carrè Latin” pare tanto un quadrato latino, termine italianissimo.
Ma la cosa più strana è che l’occhiello dell’articolo parla appunto di “quadrato latino”. Dev’essere la prima volta che un titolista migliora un articolo.
Aggiornamento: come fa notare Francesca nei commenti, “casualmente” sia Corsera che Repubblica partono oggi con gli schemi di sudoku. Copioni.
Ultimo aggiornamento: 2005-06-25 16:56
Sempre al solito posto, ecco finalmente la versione 1.1.0. Ho corretto un po’ di errori – ma ce ne saranno ancora…; e aggiunto molte citazioni (e nella mia bontà ho fatto in modo che le aggiunte siano ben visibili). Con l’aiuto di Alessandro, ho anche lasciato un file in formato fortune(6), per il momento ancora fermo alla versione 1.0.1 delle citazioni.
Ultimo aggiornamento: 2005-06-23 17:41
L’ex Piacione Rutelli, intervistato da Repubblica, se ne esce tra l’altro con questa frase: E non dobbiamo dimenticare che nel 2001, tra proporzionale e maggioritario, il saldo complessivo è stato a noi sfavorevole per quasi 3 milioni di voti, tra il milione e mezzo di voti in più ottenuti al proporzionale dal centrodestra, e il milione e 200mila voti in meno ottenuti, sempre al maggioritario, dal centrosinistra..
Possiamo magari chiederci da dove siano arrivati i trecentomila a votare per il centrodestra al proporzionale, ma non è che qualcuno può spiegare al leader della Margherita che se io voto a sinistra da una parte e a destra dall’altra, la differenza è sì due, ma io continuo ad essere uno solo?
Ultimo aggiornamento: 2005-05-22 20:10
Ieri il numero di Specchio allegato alla Stampa aveva tra gli altri un articolo di Piero Bianucci sulla creatività (“Ma la creatività si può costruire in laboratorio?”) Tra le immagini che corredano l’articolo c’è quella di un’opera di Mario Merz (no, non quella sulla Mole), che la didascalia afferma essere “ispirata ai logaritmi di Leonardo Fibonacci”. Logaritmi, sì. È proprio scritto così. Peccato che i numeri di Fibonacci non c’entrino nulla con i logaritmi, che sono stati sviluppati qualche secolo dopo.
Ma bastava già l’inizio dell’articolo a capire che c’era qualcosa che non va. Viene chiesto se siamo capaci a “fare quattro triangoli con tre matite”, dicendo poi che “i quattro triangoli saltano fuori se si dispongono le matite in tre dimensioni per formare un tetraedro”. Tutto bene, se non fosse che un tetraedro ha ovviamente sei spigoli e non quattro…
Ma io sono buono e voglio dare un suggerimento creativo per fare quattro triangoli con solamente tre matite. Basta disporle a forma di triangolo dopo averle usate per disegnarne altri tre!
Ultimo aggiornamento: 2005-05-08 16:21
Barbara mi ha segnalato questa chicca che ha sentito alla radio qualche sera fa, sui commenti riguardo al risultato delle elezioni regionali.
Berlusconi: “Per me conta chi prende piu’ voti”.
Prodi: “Per me conta chi vince piu’ regioni. Ad esempio, anche vincere di due (8 a 6) sarebbe un successo”.
Rutelli: “Anche vincere di una!”
Al momento delle dichiarazioni, si pensava si votasse in 14 regioni, come si vede da quanto detto da Prodi. Lascio al lettore la scelta tra le possibili interpretazioni della frase del credo ormai ex Piacione:
(a) sapeva già che non si sarebbe votato in una regione, e quindi ci sarebbe stata la possibilità di avere un risultato 7-6;
(b) stava cercando di promuovere in tutti i modi il Terzo Polo, che avrebbe potuto vincere in una regione e lasciare il risultato Polo-Unione con uno scarto di uno;
(c) in una regione ci sarà un inciucione, e quindi verrà attribuita a entrambi gli schieramenti;
(d) già a scuola Rutelli aveva dei problemi con le sottrazioni.
Ultimo aggiornamento: 2005-04-03 17:16
Fortuna che anche se non prendo i giornali gratuiti c’è l’Ansa che mi rifornisce di schiocchezze. Stavolta ci viene a dire che dopo il matrimonio le coppie ingrassano. E fin qua avremmo semplicemente una non-notizia, tanto più quando si legge che questo è il risultato di un sondaggio promosso… dalla rivista Dimagrire.
Se però guardiamo i numeri pubblicati scopriamo che nel primo anno dopo il matrimonio ingrassa l’86% delle coppie ingrassa, mentre l’8% ha mantenuto immutato o ha visto diminuire il proprio peso. Il restante 6%? Si saranno già separati? Appartengono a una religione che vieta loro di avvicinarsi a una bilancia?
Peggio ancora, viene detto che vengono acquistati “in media tra i cinque (27%) e i 10 chili (11%)”. Ora, 27 e 11 fanno 38 che è meno della metà di 86. Il concetto di maggioranza ha raggiunto una nuova definizione, aspettatevi di trovarla in Parlamento.
Ultimo aggiornamento: 2005-03-21 12:29
È il titolo virgolettato di un articolo sulla Stampa di oggi (non metto il link, tanto tra un mese sarebbe inutile…): per la precisione, La burocrazia va on line: «Risparmi del 1000%».
Ora, chiunque può prendere una calcolatrice che abbia il tastino “percento” – persino quella di Windows va bene! e provare a digitare “100 – 1000 % =”. Il risultato è ovviamente meno 900, il che significa che il risparmio sarebbe così favoloso che vengono restituiti dei soldi. Purtroppo non è così: è vero che secondo le stime del ministero il costo totale di una lettera in formato cartaceo da un’amministrazione pubblica a un’altra è maggiore del 1000% (20 euro contro i 2 euro dell’equivalente elettronico), ma non si può semplicemente girare le operazioni e dire che il risparmio è del 1000%, quando in realtà è del 90%.
Ora, chi è che è riuscito a fare un capolavoro del genere? Ho provato a dare un’occhiata al comunicato stampa del ministero, dove non c’è scritto nulla del genere. Potrebbe essere stato l’anonimo titolista della Stampa? Beh, a dire il vero la prima riga dell’articolo – per i posteri, a firma di Giacomo Galeazzi – recita P.a.: dalle lettere alle e-mail con un risparmio del 1000%.. Nessun virgolettato: decidete voi.
Ultimo aggiornamento: 2005-03-05 20:11