Questa notiziola rappresenta un’eccezione nella categoria “povera matematica”: per una volta c’è un’affermazione corretta che in genere viene sempre taciuta.
D’accordo, Luigi Bignami si dimentica di dirci che il suo articolo è scopiazzat… ehm, surrettiziamente tradotto dallo Scientific American. Ma non stiamo parlando della deontologia giornalistica. La frase che ci interessa è questa, della Commissione per l’Energia della California: «L’aver allungato di 15 giorni il periodo di ora legale nel nostro Stato, non ha portato ad alcun beneficio, in quanto l’anno scorso il risparmio di energia è stato dello 0,2%, ma è un dato che ha un margine d’errore dell’1,5%»
Mi pare importante dare un grande risalto a questa affermazione, perché mette alla luce una verità che in genere viene messa sotto il tappeto: che cioè i numeri statistici devono essere sempre presi con beneficio di inventario, per quanto possiamo essere attenti a ricavarli. Già quando i valori sono certi non si può essere del tutto sicuri: ad esempio il registratore di cassa di un negozio può dire che a febbraio si è ricavato come media giornaliera meno che a marzo, ma ci possono essere stati mille fatti esterni (magari marzo ci sono stati cinque sabati e il nostro negozio fa più affari il sabato…) che disturbano i risultati. Non per nulla in certi casi si fanno le medie destagionalizzate. Ma se dobbiamo anche fare delle stime, gli errori si sommano agli errori e quindi sarebbe sempre giusto aggiungere il margine di errore. Accontentiamoci che per una volta è stato fatto, e facciamolo notare!
Ultimo aggiornamento: 2009-03-09 19:07