Oggi il Corsera (pagina 5, taglio basso) fa un confronto tra i lavoratori pubblici in varie nazioni europee, con relativa grafica che potete vedere qui. L’infografica mostra la popolazione, il numero di dipendenti pubblici, la loro percentuale rispetto alla forza lavoro complessiva, e la spesa per i dipendenti pubblici sul PIL.
In Italia ci sarebbero 3.250.000 dipendenti pubblici, pari al 14.3% della forza lavoro, che a questo punto corrisponderebbe a 22.700.000 persone; quindi i lavoratori sono un po’ più di un terzo della popolazione complessiva. Per dire, in Francia ce ne sarebbe più del doppio, 7.539.000 pari al 26,7% della forza lavoro che corrisponderebbe circa a 28.200.000 persone: la percentuale dei lavoratori rispetto a tutta la popolazione sale a oltre il 40%, il che può ancora avere un senso. Magari in Italia c’è molta più gente che non si dichiara né lavoratore né in cerca di lavoro, e le statistiche sono un po’ falsate.
Però la Germania ha 9.200.000 dipendenti pubblici, pari al 10,4% della forza lavoro; si deduce che la forza lavoro è di 88.500.000 persone, superiore all’intera popolazione che, dai lattanti agli ultracentenari, assomma a 82,4 milioni. Magari poi veniamo a scoprire che più di metà dei lavoratori tedeschi sono in realtà turchi, romeni e polacchi, e i conti tornano; ma ho dei forti dubbi al riguardo. Eppure la giornalista ha preso questi dati e ci ha costruito su l’articolo senza proprio pensare a questo paradosso. È bello avere delle certezze nella vita.
Ultimo aggiornamento: 2012-07-16 15:07