Archivi categoria: politica

La TV italiana è proprio malata

Dopo mesi di stallo per il rifiuto di votare Leoluca Orlando come presidente della commissione di Vigilanza Rai, il PdL ha deciso di fare per conto suo, e non appena la maggioranza qualificata non era più necessaria è stato eletto il senatore PD Riccardo Villari, prendendosi anche due voti della minoranza evidentemente molto coesa. Mfisk afferma che la colpa è dell’opposizione, che ha deciso di impuntarsi per ragioni puramente politiche su un nome che tra l’altro non è nemmeno un esperto di televisione trincerandosi dietro un concetto, quello di “prassi”, che per definizione non è catalogato. Sarà. Però, se uno va a vedere la scheda personale del senatore, scopre che è “Docente universitario (malattie infettive epatologia); medico (medicina interna – epatologia)”. Immagino che di tv ne sappia più di me, ma semplicemente perché ogni tanto gli capiterà di accenderla. Sarà insomma divertente vedere se si dimetterà come il PD spergiurava ieri o se andrà avanti facendo finta di nulla; e sarebbe ancora più divertente sapere quali sono stati i contatti segreti tra PdL e PD :-)
(p.s.: adesso la voce di Wikipedia riporta l’elezione di Villari: ma quando ho iniziato a scrivere questa notiziola era desolatamente vuota. Deve proprio avere un curriculum favoloso)

Ultimo aggiornamento: 2008-11-13 16:08

niente grilleferendum

Oggi la Cassazione ha comunicato che i referendum proposti da beppegrillo™ non si terranno, perché non è stato raggiunto il numero richiesto di firme. Cosa è successo esattamente, visto che sembrava ci fosse tutta quella folla di firmanti? Mah, ci sono varie possibilità.
– I grillini non sono poi così tanti. Possibile, ma improbabile: anche se non sono moltissimi, sono molto convinti di quel che fanno, e quindi sempre pronti a mobilitarsi.
– La folla c’era, ma non andava a firmare per i referendum. Io non so esattamente come fosse la situazione (per la cronaca, a suo tempo avevo espresso il mio parere negativo su due dei referendum, quindi non mi straccio certo le vesti), ma non ne sarei così certo.
– La folla il 25 aprile ha sì firmato, ma quelle firme sono state considerate nulle, per i motivi che spiegai a suo tempo. (Per chi non ha voglia di cliccare: occorreva iniziare la raccolta il 6 maggio, cioè tre mesi dopo la convocazione dei comizi elettorali). Dalla scarna ricostruzione che il Corsera ha in questo momento, sembrerebbe di sì: l’altra ipotesi, che non ci fossero notai a certificare le firme, mi pare anch’essa imp[robabile,
Visto che, come avevo scritto ad aprile, beppegrillo™ sapeva perfettamente della nullità delle firme raccolte il 25 aprile già quando è andato a presentare i quesiti in Cassazione, diciamo che ipotizzo che in realtà non gli importasse più di tanto che i referendum si tenessero (e probabilmente non raggiungessero il quorum di votanti), e fosse solo interessato alla bufera mediatica che ne sarebbe sorta per la sua manifestazione. Insomma, il buon lavoro di uno showman quale in fin dei conti lui stesso afferma di essere. Mi spiace solo un po’ per chi ha firmato in buona fede: magari adesso hanno imparato qualcosa in più.

Ultimo aggiornamento: 2008-11-11 18:03

so di essere imbecille, ma…

… ma lo so che nonostante tutto mi volete bene e quindi mi spiegherete tutto.
Leggo su Repubblica che il PD romano ha preparato un manifesto con la foto di Gasparri, la sua dichiarazione di mercoledì, una fascia rossa con scritto “Vergogna!” e la frase “Il mondo esulta, la destra diffama”. Fabrizio Cicchitto, presidente dei deputati PD PdL, tuona: «Un manifesto incredibile, con tanto di fotografia per indicare un bersaglio da colpire. Un manifesto di autentica barbarie che può provocare pericolosissime conseguenze.»
La mia povera mente, come dicevo, è limitata. Però non riesco proprio a capire quali siano le “pericolosissime conseguenze” (a parte che forse qualcun altro avrà un’idea di quale sia il Gasparri-pensiero) e soprattutto perché una foto dovrebbe “indicare un bersaglio da colpire”, o come dice Maurizio “chi? io?” Gasparri stesso «È uno stile più da Brigate Rosse che da partito democratico. Indicare un obiettivo con una foto in un momento in cui nelle piazze ci sono tensioni è irresponsabile». A parte che io tensioni in piazza non ne vedo, non mi pare proprio che in quel testo ci sia scritta una qualunque cosa che possa far pensare a qualcuno di prendere una pistola e andare a sparare. Né credo che il problema sia la parola “vergogna”, anche se forse la fascia rossa sì. E non sto nemmeno a prendere in considerazione i manifesti del loro Fedele Alleaten celtico per fare un confronto.
Ma come ho detto, aspetto di essere illuminato da voi: sicuramente sono sulla cattiva strada.

Ultimo aggiornamento: 2008-11-07 13:34

Grande conquista della tecnica

Leggo sul Corsera che con la modica spesa di 450000 euro (700 a persona, insomma…) dal prossimo febbraio i voti alla Camera si faranno col riconoscimento dell’impronta digitale dei singoli deputati, per stroncare una volta per tutte il fenomeno dei “pianisti”.
Tre rapide considerazioni. Innanzitutto mi chiedo se finalmente fiorirà il mercato delle maschere in lattice con le impronte digitali. In secondo luogo ricordo che il sistema è già in uso nei parlamenti di Messico, Brasile e Albania, giusto per dare un’idea della portata di questa innovazione. Infine c’è la nota positiva di una certa qual sinergia; nel caso un deputato venga poi incriminato, le impronte gliele hanno già prese.

Ultimo aggiornamento: 2008-11-06 17:44

Un posto al sole

Una piccola curiosità: la pagina sul sito BBC dove si raccolgono le reazioni dei leader europei alla vittoria di Obama. Nell’ordine si riportano le affermazioni del presidente francese Nicolas Sarkozy; del primo ministro britannico Gordon Brown; del cancelliere tedesco Angela Merkel; del presidente UE Jose Manuel Barroso (!)l del viceministro degli Esteri (!!) russo, Grigory Karasin. Fine.
Dal punto di vista dell’Italia, la cosa non è così negativa per almeno due ragioni: che non sono state raccolte le dichiarazioni di Gasparri, e che non hanno nemmeno intervistato Zapatero :-)

Ultimo aggiornamento: 2008-11-05 13:57

E un bel tacere, proprio no?

Maurizio “chi? io?” Gasparri lo conosciamo tutti. Secondo me, Silvio B. lo apprezza perché lo fa sentire un uomo di cultura. Insomma, non c’è per nulla da stupirsi se stamattina è riuscito a dire che «Su Obama gravano molti interrogativi; con Obama alla Casa Bianca forse Al Qaeda è più contenta», dimostrando tra l’altro di non avere nemmeno chiaro come funzionino i meccanismi di un terrorismo guerrigliero.
Cosa fare in casi come questo, se appartieni allo schieramento politico opposto? Evidenzi quella frase, ed eviti di commentare: tanto quelli che non riescono a capire le conseguenze di una frase simile non li schiodi certo con un discorso articolato. Anna Finocchiaro no. Se ne va ad affermare che «si tratta di parole che rischiano di minare i rapporti dell’Italia con il nostro maggiore alleato e che il governo con questa affermazione si trova in una gravissima situazione.» (ah: in questa legislatura Gasparri è il capo dei senatori PdL, quindi non fa parte del governo: ma si sa che queste minuzie costituzionali sono solo fastidiose.) Immagino che (lo staff di) Gasparri non abbia creduto alle proprie orecchie e abbia esultato per la possibilità di rigirare la frittata.
Poi ci stupiamo di chi abbiamo al governo: non è che da noi il cambiamento porterebbe chissà cosa!

Ultimo aggiornamento: 2008-11-05 12:39

Predizioni elettorali USA

Oggi si vota negli USA per eleggere il presidente. È vero che in tutto il mondo se ne parla, mostrando come gli americani nel bene e nel male siano sempre il centro del nostro pianeta: è anche vero che da noi se ne parla quasi più delle nostre elezioni, non so se per la nostra esterofilia standard, perché sogniamo di essere il cinquantunesimo stato dell’Unione, o perché sia meglio non pensare ai nostri politici. La mia ragione per parlarne è semplicemente il non avere null’altro da dire :-)
Secondo me, Barack Obama probabilmente vincerà. Per essere più preciso: eliminando dal conteggio finale tutti gli stati in cui il margine tra i due candidati sarà inferiore al 2%, nessuno otterrebbe il numero magico di 270 grandi elettori, e su margini così ridotti non me la sento di fare previsioni. Per quanto riguarda il voto popolare, ci saranno cinque punti di vantaggio per Obama su McCain, ma chiunque sa di cosa si sta parlando dovrebbe sapere anche che questo non conta un tubo in un’elezione dove ci sono cinquanta (più uno: il District of Columbia, non l’Italia) scelte secche. Un’ultima cosa: i primi risultati saranno più favorevoli a Obama rispetto all’esito finale (il famoso “effetto Silvio” che abbiamo visto nelle ultime nostre elezioni)
Perché dico questo? Il punto di base non è il cosiddetto Bradley Effect, che tradotto in brianzolo fa più o meno “Obama l’è un negher, dico che voterò per lui perché mi non sun razzista, ma poi voto l’altro”. (A proposito, avete notato come negli USA si possono pubblicare sondaggi fino al giorno prima delle elezioni, mentre da noi scatta il Blocco Ufficiale in modo che si possano solo far filtrare notizie – vere o false che siano – senza nessun controllo?) Il vero punto di base è che i media USA sono in buona parte schierati per i democratici, e quindi mostrano le notizie da un certo punto di vista. Lasciamo poi perdere i siti come quello di cui mi sono dimenticato l’URL che mostrava come in tutto il pianeta avrebbero votato per Obama. Il loro “sondaggio” è l’equivalente di quelli di Cor&Rep;: mostra solo che tra quelli che hanno un PC, una connessione a Internet e la voglia di votare, la maggior parte vorrebbe il candidato democratico. Chi conta è chi vota davvero. E nonostante tutta la crisi, sono sempre dell’idea che l’America rurale non sia stata così rappresentata in questi mesi, e si muoverà compatta per la coppia McCain-Palin. Non perché Obama sia mulatto, ma perché lo ritengono esattamente uguale a Kerry: uno che non potrebbe né saprebbe dare loro nulla. Così le grandi città daranno un ampio margine a Obama, ma non è detto che gli basterà.
Per la cronaca, io sceglierei Obama, ma non mi faccio certo chissà quale idea su un vero cambiamento della politica estera USA. Ci sarà giusto un po’ meno di isolazionismo imperialista, ma nemmeno troppo, fidatevi. Hanno troppo bisogno di materie prime per non avere la tentazione di “aggiustare” un minimo le cose.
PS: Per inciso, Real Clear Politics dà al momento 278 seggi sicuri o quasi per Obama (contro 132 per McCain e 128 in bilico), quindi sono più sicuri di me. Vedremo :-)
PPS: Il nostro PresConsMin tifa per McCain per due motivi. Uno, Obama è troppo alto. Due, McCain è un mese meno giovane di lui.
Aggiornamento: (5 novembre) Ho sbagliato praticamente su tutta la linea. Il margine totale di vantaggio per Obama è stato dell’8%, c’è stato un solo stato con un margine risicato (l’Indiana: Missouri e North Carolina sono ancora adesso in bilico, ma anche finissero a McCain non cambierebbe nulla) e i primi risultati CNN davano in vantaggio McCain. Insomma, potrei fare l’opinionista televisivo in Italia :-)

Ultimo aggiornamento: 2008-11-04 09:24

Ghe Pensi Mi

Leggo su ePolis le frasi pronunciate da S.E. il Cav. Silvio Berlusconi per spiegare come mai voglia, sempre voglia, fortissimamente voglia le liste bloccate anche alle prossime elezioni europee: «Voglio che in Europa vada gente altamente qualificata e che in tutte le ventitré Commissioni ci siano professionisti di ciascuna materia […] solo scegliendo noi chi va in lista saremo sicuri di avere una rappresentanza capace di difendere gli interessi italiani».
Se io fossi un grossolano bastardo, avrei due possibilità: chiedermi se quel “noi” è un plurale maiestatis da riferire appunto a Silvio B. o al limite ai suoi sodali del Popolo delle Libertà, oppure tiene conto della possibilità di qualche inciucietto con Uòlter. Ma non lo sono. Più che altro, ho un piccolo dubbio: nel 2009 l’Italia eleggerà 73 deputati. Questo significa che il numero totale nazionale di candidati per una singola lista non può superare 73. A sua volta, questo significa che S.E. il Cav. Silvio Berlusconi ritiene che in tutto il Popolo delle Libertà non ci siano 73 persone “altamente qualificate” e quindi si correrebbe il rischio che i propri elettori, pur dotati delle migliori intenzioni – votano il PdL, no? – scelgano persone non sufficientemente qualificate. (E non venitemi a dire “appunto”)
Lo so, lo so: anche solo limitandosi alla politica italiana di questi giorni ci sono cose ben peggiori. Però quando io vedo certi insulti all’intelligenza dei propri sudditi non ce la faccio proprio a tacere. Che Berlusconi dica “Il capo sono io e decido io chi merita di stare a Bruxelles”: tanto non cambierebbe nulla :-(

Ultimo aggiornamento: 2008-10-29 15:10