Archivi categoria: politica

nucleare: si vota

Io continuo a non essere un leguleio, ma la logica mi avrebbe fatto dire che la Cassazione avrebbe mantenuto il referendum. Quello che infatti non ho capito è perché là in mezzo al decreto Omnibus non sia stata cancellata la parte sulla scelta dei siti possibili per le centrali nucleari ma sia stata fatta una moratoria: detto in altri termini, si è stabilito “lo si fa, ma aspettiamo un anno per decidere”. E quindi che voleva il governo? Che l’anno prossimo si andasse di nuovo a raccogliere le firme per il referendum?

Ultimo aggiornamento: 2011-06-01 12:20

Dopo la Grande Gioia

Ieri è stata una grande giornata di festa, almeno per me :-) Oggi però forse è il momento di mettersi a fare un po’ di conti anche con l’oste…
Berlusconi e la Lega hanno perso. Il primo per aver voluto a tutti i costi far diventare queste elezioni un giudizio sulla Sua persona, ottenendo un risultato persino peggiore di quello di cinque anni fa, che era stato il punto più basso del berlusconismo in tutto il decennio. I padani invece hanno perso perché il loro tentativo di sganciarsi dall’abbraccio del PdL e avere più gradi di libertà è miseramente fallito: paradossalmente – sempre rispetto a cinque anni fa, non certo guardando le ultime politiche o le regionali – Milano non è nemmeno andata loro così male. La destra resiste solo in alcune ridotte, come Varese, e guadagna persino qualcosa in Calabria: decidete voi cosa significhi tutto questo.
Ma non è che il PD abbia vinto: a Milano ancora ancora, pur con il candidato che non volevano proprio (ma alla fine almeno dal basso si sono decisi ad andare un po’ sul territorio: onori in particolare a Stefano Boeri), hanno avuto un buon risultato, ma a Napoli è una débacle totale, e ci posso anche credere dopo vent’anni tra Bassolino e Russo Jervolino. De Magistris è un populista tale da far sembrare Di Pietro un compassato notabile, e questo sicuramente aiuta in quel contesto: ma per me è assolutamente incredibile che al ballottaggio, nonostante moltissimi elettori se ne siano stati stavolta a casa, abbia preso decine di migliaia di voti in più della somma di quelli iniziali suoi e della coalizione PD+SEL. Non voglio pensare a cosa succederà ora, visto che l’esercito sicuramente non tornerà a buttar via la monnezza e provincia e regione saranno ancora meno inclini a lasciar usare altre discariche.
E Milano? A mio parere si sono sommati due effetti: quello antiberlusconiano di cui sopra e quello contro Mestizia, un sindaco convinto che i milanesi fossero felici per non avere l’addizionale Irpef comunale e il biglietto del tram fermo a un euro (tanto sarebbe comunque aumentato adesso in estate, non crediate…) e così non si accorgessero che non c’erano soldi per fare nulla. Pisapia non potrà fare miracoli, e a dire il vero non glieli chiederei nemmeno; quello che gli chiedo è di non fare proclami ma di lavorare seriamente, di non promettere poche Grandi Cose ma di farne tante e piccole.

Ultimo aggiornamento: 2011-05-31 10:09

santini elettorali ballottanti

Ho aspettato fino ad oggi per quest’ultimo aggiornamento sulla pubblicità elettorale ricevuta nella mia buca delle lettere per applicare la par condicio. Lunedì mi era arrivato infatti il volantino di Pisapia (formato un terzo di foglio A4, carta da 120 g/mq, committente il solito Bruno Siracusano): su una facciata il testo biografico in prima persona, sull’altra il faccione, lo slogan, il “Metti una X solo sul nome di Giuliano Pisapia” e l’importante nota (in nero, e non in arancione) “Puoi votare anche se non l’hai fatto al primo turno”. Per la cronaca, stanotte mi è stato imbucato un secondo volantino: assolutamente identico, tranne per la grammatura che è scesa a 60 g/mq, immagino perché sono finiti i soldi. Ma di Letizia nulla.
Bene, la mia pazienza è servita a qualcosa! Ieri sera c’era una lettera di Letizia Moratti, anzi due perché una era per me e una per Anna! (i gemelli per fortuna non votano ancora) Che mi dice l’attuale sindaco? Beh, innanzitutto mi dà dell’Egregio Signor, il che significa chiaramente che non mi conosce affatto. Col plurale majestatis, mi comunica(no) che «Adesso abbiamo solo un obiettivo: completare il nostro lavoro di questi anni e dare risposte concrete a voi cittadini, alle   imprese, a chi lavora e a chi cerca un lavoro, alle famiglie, a tutti coloro che hanno bisogno di aiuto e di sostegno». (Non “continuare a dare”, notate: lo spin doctor stava dormicchiando in quel momento). Lei/loro sanno «di non avere raggiunto tutti gli obiettivi», perché «Quando si fanno le cose si possono commettere degli errori» (mi sfugge il nesso logico), e assicura(no) che «Lasciare le cose a metà sarebbe assurdo. Ancora più assurdo sarebbe consegnare Milano a chi non ha un programma credibile» (campagna al negativo, perché quel mujaheddin di Pisapia «vuole aprire i concorsi pubblici agli stranieri», ad esempio). Pertanto mi dice/dicono «Le chiediamo una scelta chiara» (d’accordissimo) e poi, con un salto alla prima persona singolare che non è affatto uno svarione grammaticale, termina con «Sono pronta con umiltà e con il cuore ad ascoltare tutti gli altri», perché «È in gioco Milano».
Ma state per perdervi il meglio. Quella è la lettera che Moratti ha scritto a me. Quella spedita ad Anna, che io ho surrettiziamente aperto in barba alla privacy, è completamente diversa! Mia moglie, essendo un essere di sesso femminile, non è Egregia Signora ma Gentile, e fin qua boh. Ma poi il testo oscilla dal plurale majestatis al singolare (e qui non so se sia una scelta stilistica, lo ammetto), il tutto in senso femminile. «Milano è la nostra casa. Milano è il luogo dove viviamo, dove lavoriamo, dove vogliamo far crescere i nostri figli» (e scusate se qui mi viene in mente la Bat-casa). E ancora «È una città dove le donne hanno un ruolo fondamentale in ogni campo»; «Le donne hanno fatto di Milano una grande città, ma il loro ruolo deve essere ancora pienamente valorizzato»; «Vogliamo che sia riconosciuto il contributo delle donne, di tutte le donne». Poi «Penso in particolare al lavoro delle casalinghe», seguito da uno snocciolìo di cose fatte per le donne, tipo «Abbiamo aumentato la sicurezza soprattutto per le donne che lavorano, che devono prendere i mezzi pubblici anche la sera». Il “lasciatemi finire” qui è coniugato così: «Abbiamo cominciato un lavoro che non possiamo lasciare a metà. Un lavoro che insieme possiamo rendere ancora più efficace, più completo, più capace di raggiungere i vostri bisogni, le vostre esigenze.» Orsù, donne! È arrivata l’arrotina! «Io sono una di voi e sarò sempre al vostro fianco. Le chiedo come donna di darmi la sua fiducia domenica 29 e lunedì 30 maggio». E infine, «Grazie per tutto quello che sta facendo e che farà per Milano» (e anche qua nulla da eccepire, mi sa)
L’allieva ha insomma superato il maestro. Sbaglio o Berlusconi non ha mai pensato al direct marketing differenziato per sesso?

Ultimo aggiornamento: 2011-05-27 12:12

Estrema Sinistra

In questi giorni Silvio Berlusconi, visto che per il suo ruolo istituzionale non può fare pernacchie ma al massimo cucù, e visto che la parola “comunisti”, con le sue estensioni “ex-comunisti” e “post-comunisti” si è oramai sciolta come una saponetta troppo usata, il mantra attuale è diventato “l’estrema sinistra”, che sono immagino se non tutti la maggior parte di coloro che non concepiscono come Unico Candidato Naturale l’attuale sindaco meneghino.
C’è però qualcosa che non mi torna. Fabrizio Montuori, candidato sindaco per il Partito Comunista dei Lavoratori, domenica scorsa ha ottenuto 405 (quattrocentocinque) voti. E Berlusconi si preoccupa di un gruppetto così sparuto di persone?

Ultimo aggiornamento: 2011-05-24 07:00

via Giandomenico Puppa

Dopo il primo turno elettorale, l’attuale sindaco di Milano si è ricordata dell’esistenza dei social network e si è lanciata a testa bassa a mostrare la propria presenza anche su Facebook (è facile, basta rinominare e accorpare qualche pagina preparata alla bisogna e subito decine di migliaia di fan si materializzano) e su Twitter. Occhei, nessuno crede davvero che dietro il nome letiziamoratti – come del resto dietro i nomi degli altri politici – ci siano proprio loro: gli stagisti sono nati apposta per questo tipo di operazioni a basso contenuto informativo.
Solo che ho il sospetto che più che uno stagista lo staff morattiano abbia assoldato un software di intelligenza artificiale tipo ELIZA. Non si spiegherebbe altrimenti come alla domanda di tal utente “Orghl” (un noto cyaltrone che frequenta il socialcoso dei fighetti che ha scritto «Il quartiere Sucate dice no alla moschea abusiva in via Giandomenico Puppa! Sindaco rispondi!!» e ha ricevuto risposta «@orghl nessuna tolleranza per le moschee abusive. I luoghi di culto si potranno realizzare secondo le regole previste dal nuovo Pgt» senza accorgersi della presa per i fondelli del nome del quartiere e della via. Diciamo che a volte sarebbe meglio pensare un attimo prima di dare una risposta precotta e premasticata.
D’altra parte a volte la realtà è più incredibile della fantasia: proprio oggi sul sito ufficiale del Sindaco è apparsa la notizia che il vincitore del concorso per il logo di Expo 2015 è tal Andrea… Puppa.

Ultimo aggiornamento: 2011-05-23 16:18

apparentamenti asserpentamenti

A quanto ho letto, né il Terzo Polo né il Movimento 5 Stelle si apparenteranno con i candidati sindaco che devono andare al ballottaggio. C’è chi dà loro del paraculo; io personalmente ho un’idea completamente diversa.
Il cosiddetto Terzo Polo è un raggruppamento di destra, votato da chi è di destra ma non sopporta più Berlusconi. Il Movimento 5 Stelle è votato da chi – ammesso avesse avuto ancora voglia di votare – avrebbe votato a sinistra, ma non sopporta gli attuali partiti del centrosinistra. [*] Ora, che senso ha che i loro maggiorenti chiedano ai loro elettori di fare qualcosa che questi non avevano e quindi con ogni probabilità non avranno affatto intenzione di fare? Molto, molto meglio fare finta di essere duri, ché tanto anche in caso di vittoria non è che guadagnerebbero chissà quanti consiglieri né sarebbero comunque necessari alla maggioranza. Tutto qua. Non è come in Francia, dove gli apparentamenti sono già previsti prima del primo turno – anche perché non è affatto detto che siano promossi al ballottaggio solo i primi due candidati – e la prima giornata di voto serve solo a contarsi. Insomma, qua è tutto nella normalità :-)
[*] spero abbiate notato che non ho detto che l’M5S è di sinistra, anche perché la cosa è evidentemente falsa. Né ho detto che ruba voti alla sinistra: la mia sensazione è che peschi più nell’elettorato deluso astensionista.

Ultimo aggiornamento: 2011-05-19 21:55

Vostradamus

Io ho una lunga abitudine di sbagliare le previsioni elettorali. Ma non mi era mai capitato sbagliare tanto come questa volta. L’unica cosa che posso accampare come scusa è che non sono certo stato il solo a sbagliarmi, basta vedere i musi lunghissimi nel centrodestra e lo stupore a centrosinistra, dopo che tutti i sondaggi davano comunque davanti la Moratti.
Ma ci sono cose ancora più strane: se si fa il confronto con cinque anni fa, il centrodestra, anche mettendo insieme il terzo polo che allora era allegramente unito, ha perso cinque punti percentuali e sta comunque dietro Pisapia, che ha qualche voto in più di quanti ne avesse presi Ferrante cinque anni fa. Peggio ancora, dopo anni in cui i primi dati sembravano sorridere al centrosinistra e poi man mano venivano fabbricate schede a vantaggio del centrodestra, stavolta è capitato l’opposto: è stato Pisapia a inquinare il voto aggiungendo man mano schede a suo favore [*], con il divario che continuava a crescere. Ciliegina sulla torta, la débacle di Berlusconi: ha voluto un plebiscito sulla sua persona e ha dimezzato le preferenze.
Ora non oso pensare cosa succederà in queste due settimane…
[*] oh, non prendetemi sul serio…

Ultimo aggiornamento: 2011-05-17 08:25

santini elettorali: Milly Moratti

Stamattina il postino ha portato il primo messaggio di spam elettorale indirizzato esplicitamente a me e non ad Anna. La cosa è parecchio strana, soprattutto perché quando lascio il mio indirizzo in giro aggiungo sempre una lettera di troppo e qua non ce n’è nessuna. Misteri misteriosi.
Anche Milly Moratti, come Gianni Lastella, mette il logo della propria lista sulla busta, facilitando la raccolta differenziata. Il font è un Century Schoolbuch, le Maiuscole sono sparse con voluttà («recenti Amministrazioni», «Il Verde», «l’Agricolutra di prossimità», «la nuova Economia», «la Trasparenza amministrativa»), e nessuno si è messo a rileggere il volantino che citando Chiamamilano la definisce «l’associazione per il ditto all’informazione civica» (grassetto mio). Per il resto, capisco il portare avanti la ricerca sulla fusione fredda (Milly Moratti è laureata in fisica teorica), capisco meno lo spiegarlo sul volantino, e capisco ancor meno il suo aver fatto parte della Commissione Ministeriale di controllo sugli OGM.
Vabbè, siamo in chiusura, da domani a lunedì pomeriggio c’è il silenzio elettorale. Giuro che alle prossime elezioni non mi rimetto a fare tutta questa faticaccia.

Ultimo aggiornamento: 2011-05-13 17:05