Archivi categoria: politica

io gioco da solo

C’è una sola cosa che mi stupisce nella bagarre di ieri tra i vertici del PD e i Radicali che non hanno votato la sfiducia al ministro Romano: che i suddetti radicali siano nel gruppo parlamentare PD.
Un qualunque osservatore, di destra o di sinistra o di centro, di sopra o di sotto, sa perfettamente qual è la linea del partito: fare quello che ritiene opportuno per farsi notare. È una situazione ancora diversa da quella della sinistra italiana (no, non sto parlando del PD), che fa di tutto per perdere le elezioni altrimenti sarebbe costretta a governare. Pannella&friends al momento delle elezioni possono allearsi con uno o con l’altro schieramento, semplicemente contando il numero di parlamentari che possono essere eletti. Posso capire il ragionamento di Uòlter tre anni fa: con una legge elettorale come il Porcellum potrei guadagnare più onorevoli “miei” imbarcando i radicali, quindi tanto vale farlo. Ma il giorno dopo le elezioni ci si saluta virilmente e ognuno a casa propria, no? No, a quanto pare.
La situazione di ieri è stata poi assolutamente comica: la pattuglia radicale si è astenuta “perché è a favore dell’amnistia”. Una bellissima battaglia di principio che si può approvare oppure no; un tema legato alla situazione impossibile delle carceri italiane (a proposito, nel programma elettorale del centrodestra non c’era la costruzione di nuove case di reclusione e la formazione di nuove guardie carcerarie? Gli stanziamenti sono stati dirottati verso il ponte sullo Stretto di Messina o sul pagamento delle multe per le quote latte?). Ma una cosa che non c’entrava una cippa con il voto di ieri, che non era per l’autorizzazione all’arresto del ministro Francesco Saverio Romano ma una mozione di sfiducia individuale. Detto in altre parole, anche se avessero votato contro lui non sarebbe comunque finito in galera, e se mai ci dovrà andare non lo sarebbe stato per questo voto.
(e poi andate a vedere i conti: la maggioranza assoluta della Camera ha votato a favore del ministro, quindi il (non)voto dei radicali è stato ininfluente. L’unico risultato del PD è stato insomma fare loro un po’ di pubblicità…)

Ultimo aggiornamento: 2011-09-29 10:34

processi inutili

Ormai il processo Mills è diventato una barzelletta. Già l’omonimo avvocato si è salvato in Cassazione causa prescrizione (i soldi non faranno la felicità, ma allungano sicuramente i tempi dei processi); a furia di rimandi e controrimandi il nostro PresConsMin in Cassazione non ci arriverà nemmeno. Che fanno allora i giudici? Decidono che non vale la pena di sentire una serie di testimoni, perché tanto le loro testimonianze erano già state acquisite nell’altro mezzo processo (il che ha magari senso, ma allora avrebbero dovuto subito, no?). Così magari la sentenza di primo grado arriva, la difesa chiederà l’appello, e si bloccherà tutto lì: tutti felici e contenti.
Ecco, non ho neppure voglia di commentare.

Ultimo aggiornamento: 2011-09-20 12:45

_La magica medicina_ (libro)

[copertina] Io ho un’ipotesi che spiega bene perché ai bambini piacciano le storie per bambini di Roald Dahl: perché non sono favole nel senso usuale, ma sono testi non dico horror ma quasi, e si sa che i bambini sono cattivi dentro. Pensate a cosa succede in Charlie e la fabbrica di cioccolato agli altri bambini… Anche in questo caso (Roald Dahl, La magica medicina [George’s Marvellous Medicine], Salani – Istrici d’oro 2011 [1981], pag. 123, € 10, ISBN 978-88-6256-478-6, trad. Paola Forti) gli stilemi delle favole sono rovesciati. La nonna è tutto fuorché buona e dolce; il nipotino George pensa solo a come farla “scoppiettare” un po’, e decide così di preparare la magica medicina del titolo. Medicina che a quelli della mia generazione ricorda, ma in peggio, il caffè della Peppina. Come potete immaginare, i risultati saranno entusiasmanti… ma purtroppo è difficile ricordarsi esattamente la formula, e così i tentativi successivi di ricrearla daranno qualche problema, o se preferite la terminologia lavorativa delle “opportunità”.
La traduzione, almeno a prima vista, ha cercato di mantenere le allitterazioni e i chiasmi dell’originale, aumentando il senso di straniamento tra la forma esteriore, indubbiamente da favola, e il contenuto.

Ultimo aggiornamento: 2011-09-17 07:00

Il candore di Frattini

Io ho sempre parlato male di Franco Frattini, il ministro segnaposto; d’altro canto è chiaro a chiunque lo senta parlare che lui è il primo a chiedersi perché ogni tanto debba parlare ai giornalisti, quando ci sono altri esponenti del governo molto più adatti di lui tipo Simplificius Calderoli, e comunque c’è il Capo che le sa già tutte.
Però devo dargli atto che è uno dei pochi politici che le cose le dice chiaramente. A nessuno, in nessuna parte del mondo, sarebbe mai passato per l’anticamera del cervello di ringraziare un ente monetario che compra i titoli del debito pubblico italiano per evitare il tracollo. Ce lo vedete Obama a far notare come una fetta consistente del debito USA sia in mano alla Cina? Ma nemmeno Papandreu in Grecia lo fa! Si accenna al più di come la nazione stia ben operando, sperando che i mercati – entità fumosa anzichenò – apprezzino gli sforzi prodotti e sconfiggano gli speculatori brutti cattivi e vergognosi.
Frattini no. Frattini comunica, non dai campi di sci bensì in un meeting come quello di Cernobbio dove tutti quelli che contano stanno lì ad ascoltare, che «insisteremo sulla Bce perché continui con la sua saggia politica di acquisti». Non aggiunge che lo faremo proni a terra da zerbini, né che il nostro potere decisionale è virtualmente nullo, ma non importa. Noi lo sappiamo lo stesso, e apprezziamo che anche lui lo affermi esplicitamente: forse la sua prima vera opinione. Come non volergli un po’ di bene?

Ultimo aggiornamento: 2011-09-03 22:18

il governo del fare (ridere)

L’articolo sulla Stampa di oggi a proposito della manovra bis e delle pensioni riscattate ma non pagate è una stilettata unica: Ugo Magri d’altronde è uno dei migliori giornalisti che abbiamo, anche o forse perché non fa il divo.

Silvio si lamenta perché «avemmo meno di 4 giorni per fare la manovra» (di Ferragosto); Magri lo riporta testualmente in un articolo che parla della manovra-bis decisa in ben sette ore.

Ma il capolavoro è il racconto sul retroscena del blocco delle pensioni: arriva la telefonata del Grande Colpevole Sacconi che afferma che «Cisl e Uil potrebbero accettare un intervento limitato agli anni dell’università e del servizio di leva», Calderoli annuncia solennemente «lo possiamo accettare», e zac. Messo nero su bianco. La perfidia sta nella frase successiva dell’articolo. “Confessa candidamente il premier: «Pensavamo che riguardasse poca gente, invece poi abbiamo scoperto che riguardava oltre 600.000 persone, compresi quanti avevano già pagato».”

Detto in altri termini, abbiamo un governo in cui l’incompetente cialtroneria è arrivata al punto di preferire affermare di avere deciso una norma in due minuti, senza nemmeno sapere quanti soldi avrebbe fruttato (ma la manovra-bis non doveva essere a saldo zero?) ma pensando comunque che sarebbero stati pochi milioni di euro se non meno (e allora vale la pena di farla? forse per fare passare il concetto della “casta dei laureati”?), né che l’accredito del periodo del servizio militare è figurativo, quindi non si caccia l’euro a differenza del riscatto degli anni di laurea)

Sarà, ma io credo che la cialtronica incompetenza sia un po’ diversa: nella migliore delle ipotesi ci hanno tentato con le pensioni per vedere l’effetto che faceva e si sono poi ritirati in ordine sparso, tanto il capro espiatorio ce l’avevano; nel peggiore è tutta un’ammuina per andare alla fine ad alzare l’Iva, che è il loro scopo sin dall’inizio visto che i soldi li tira fuori per certo. Ovvio che chi l’evade continuerà a evaderla, ma che importa? Volete mica distruggere il nerbo della produzione italiana?

Ultimo aggiornamento: 2011-09-01 16:40

ministeri e capitale

Per quanto io ritenga assolutamente imbecille – oltre che uno spreco di soldi – l’avere inaugurato il pied-à-terre monzese per non ricordo nemmeno più quali ministeri, non riesco a capire la nota di Napolitano. Come sempre, lasciate perdere quello che scrivono i giornalisti, e andate direttamente alla fonte: la lettura è molto più divertente, perché Nappy ha i suoi galoppini che gli recuperano tutti i documenti e poi sa mettere le cose in punta di penna.
Ovviamente i nostri ministri legaioli non sono stati capaci a rispondergli se non a slogan: e dire che Simplificius avrebbe potuto fare notare al nostro Presidente che il Regio Decreto n. 33 del 1871 è stato abrogato con il Grande Falò delle Leggi Inutili (sul foglio Excel è la riga 686), a meno che il governo non si sia dimenticato di togliere da quell’elenco le leggi salvate in corner. Che i ministeri debbano stare tutti vicini, e quindi nella Capitale, è solamente una questione di buon senso: non che da quelle parti ce ne sia, ma non si può comunque usare la Costituzione per qualcosa che lì non c’è scritto. Insomma, non era più semplice trovare una bella forma per dire “bambole, non c’è un euro, smettetela di stare lì a spendere soldi”?

Ultimo aggiornamento: 2011-07-28 22:31

facciaculismo

Codice Penale, articolo 593, “Omissione di soccorso”: «Chiunque, trovando abbandonato o smarrito un fanciullo minore degli anni dieci, o un’altra persona incapace di provvedere a se stessa, per malattia di mente o di corpo, per vecchiaia o per altra causa, omette di darne immediato avviso all’autorità è punito con la reclusione fino a un anno o con la multa fino a 2.500 euro.» Sappiate che questa norma è incostituzionale, perché va contro il diritto di uguaglianza sancito per tutti i cittadini. Perché un decenne sì e un undicenne no?
Ecco. Quello che è successo ieri è proprio questo. La legge contro l’omofobia è stata bocciata alla Camera: ma non con un voto esplicito, sia mai che qualcuno debba metterci la faccia, bensì con le pregiudiziali di incostituzionalità, il modo più semplice per lavarsene le mani. Citando da Corriere e Repubblica: per il fine giurista Rocco Buttiglione: la norma avrebbe «sanzionato in maniera diversa rispetto allo stesso reato commesso contro un eterosessuale», proseguendo poi citando la “discriminazione positiva” degli USA che c’entra come i cavoli a merenda essendo nel filone le quote rosa. E la legaiola Carolina Lussana rincara, lamentandosi che la proposta di legge dà «una protezione privilegiata alla persona offesa in ragione del proprio orientamento sessuale e in particolare discrimina fra chi subisce forme di violenza». Forti coi deboli e deboli coi forti, come del resto recita il programma politico bossiano. Non si può che terminare con Fabrizio Cicchitto: «Consideriamo i gay cittadini uguali agli altri». Se li inculerebbero allo stesso modo degli eterosessuali, immagino.

Ultimo aggiornamento: 2011-07-27 09:31

perché arrestare Papa?

È difficile che io mi trovi d’accordo con Rocca (vabbè, se si parla male dei radicali non c’è nemmeno gusto ad esserlo). Però mi chiedevo anch’ io perché votare per l’arresto (non l’autorizzazione a procedere, si badi bene) di Papa. Con tutta la manfrina che c’è stata “si vota – non si vota”, è chiaro che non c’è né pericolo di fuga né inquinamento delle prove; potremmo forse parlare di reiterazione del reato, ma anche qua – almeno per il momento – la vedo difficile.
Insomma, per una volta si è voluto far vedere che la casta ha meno privilegi di un comune cittadino, ed è quasi alla pari di un extracomunitario. Mi viene quasi da pensare l’abbiano fatto apposta per far dimenticare tutto il resto.

Ultimo aggiornamento: 2011-07-21 11:20