Archivi categoria: politica

Quando la banda passò

Se Ignazio la Russa afferma che “L’attentato di via Rasella non è stata una delle pagine più gloriose della Resistenza partigiana: hanno ammazzato una banda musicale di altoatesini”, non è che ci siano molte possibilità. Stiamo parlando di ignoranza totale – come vedete, l’articolo della Stampa repubblichina qui riportato parla di “soldati”: avrebbe tranquillamente potuto dire “soldati che stavano gestendo l’ordine pubblico” se proprio voleva rimarcare che per lui quei partigiani erano stati dei vigliacchi. Oppure stiamo parlando di una scelta voluta, non so se semplicemente per fare caciara oppure per distogliere l’attenzione da altro.

(no, non contemplo l’ipotesi “è un imbecille”. Inventarsi la storia di una banda non è una cosa che fa un imbecille.)

PS: occhei, c’è sempre la terza possibilità “il virgolettato di Repubblica non ha alcuna relazione con la realtà”. Però anche l’Ansa riporta “quelli uccisi furono una banda musicale di semi-pensionati e non nazisti delle SS”.

Ultimo aggiornamento: 2023-03-31 12:43

A sua insaputa

Il ministro dell’agricoltura, della sovranità alimentare e delle foreste Francesco Lollobrigida (probabilmente per mezzo del suo social media manager) ci tiene a farci sapere che “Grazie ai decreti del Governo Meloni nessuno mangerà insetti a sua insaputa”. (Vabbè, lo stesso giorno ha ricordato le Fosse Ardeatine twittando “Piango gli italiani che morirono per mano straniera vittime dell’odio e della guerra. Il loro sacrificio sia da esempio eterno per chi combatte ogni tirannia. 24 Marzo 1944 – 24 Marzo 2023” e dimenticandosi curiosamente di coloro che hanno consegnato alla mano straniera quegli italiani, ma non si può pretendere molto).

Il mio tweet di commento è stato “Non ho capito a chi dovrò dire che mangerò insetti. Al governo Meloni tutto o solo a lui? E come lo farò? Ci sarà un sito apposta?”. Ma a mente più fredda mi è venuta in mente un’altra cosa. Per legge, da decenni nessuno che non sia analfabeta mangia qualunque cosa a sua insaputa: tutti i cibi venduti devono necessariamente indicare sulla confezione quali sono i loro ingredienti. Presumo che il ministro questo lo sappia, e dunque intenda qualcos’altro. A questo punto posso immaginare che il modo migliore per assicurarsi che nessuno mangi insetti a sua insaputa sia obbligare ad apporre sull’etichetta una bella stella gialla a sei punte, in modo da renderli necessariamente visibili.

(prima del covid ho mangiato una cavalletta fritta, e a fine 2021 dei biscotti fatti con farina di insetti. Non mi hanno detto assolutamente nulla, non avevano un sapore particolare. Forse è questo che preoccupa il ministro della sovranità alimentare?)

E che vi aspettavate?

Benvenuti in Val-di-Tara, terra della nostalgia

Immagine di Isola Virtuale

Il dirigente del liceo Carducci di Milano ha fatto bene a respingere le “logiche da curva violenta” a proposito dei manifesti con Meloni e Valditara a testa in giù e dello striscione “Ma quale merito, la vostra è solo violenza”.
Valditara avrebbe fatto bene ad apprezzare il dirigente, se solo non avesse fatto l’opposto con la dirigente del liceo Michelangiolo di Firenze.
Ma vi sareste aspettati qualcosa di diverso?

Ultimo aggiornamento: 2023-03-06 06:31

Il paradosso dei gelatai 2.0

Un paio di giorni fa, parlando della vittoria di Elly Schlein, avevo accennato al paradosso dei gelatai 2.0, suscitando un certo qual interesse nei mio socialcoso di nicchia. Ecco qua cosa intendo!

Il paradosso dei gelatai è piuttosto noto, e lo si trova anche su Wikipedia. Immaginate di essere a Pocacabana, su una spiaggia lunga un chilometro, dove è stata data una concessione a due gelatai. Inizialmente essi si mettono nella posizione in alto in figura, a 500 metri tra di loro e a 250 metri dagli estremi della spiaggia. Ma A pensa che se si sposta un po’ verso B farà sì di trovarsi un po’ di bagnanti più vicini a lui che a B, e quindi guadagnerà di più. B però non si lascia fregare e si avvicina anch’egli verso il centro, recuperando i bagnanti persi e prendendone ancora altri. Alla fine i due si troveranno fianco a fianco: avranno lo stesso pubblico di prima, ma in compenso mentre prima i bagnanti avevano un gelataio al massimo a 250 metri di distanza ora ce ne sarà qualcuno che dovrà percorrere 500 metri, e magari gli passa la voglia.

In teoria dei giochi il posizionamento di entrambi i giocatori, pardon i gelatai, al centro è un equilibrio di Nash: con il vincolo di doversi per forza trovare nella propria metà della spiaggia quella posizione è stabile perché a nessuno conviene muoversi. Ecco perché i partiti tendono a posizionarsi al centro, dicono i teorici dei giochi. Fin qui la teoria. Passiamo ora alla pratica…

La soluzione suindicata è corretta nell’ipotesi che tutti i bagnanti vadano a prendere il gelato. Ma se quelli più lontani si astengono, la soluzione rimane ottima ma con i due gelatai che guadagnano molto meno. Cosa succede allora se un gelataio decide di essere più radicale e spostarsi di nuovo verso un estremo? Ringalluzzisce i bagnanti che tornano in massa al chiosco e fanno aumentare gli incassi al furbo gelataio. Fuori di metafora, posizionarsi verso gli estremi in una situazione stagnante può dunque essere un vantaggio: l’abbiamo visto con Meloni a queste elezioni, lo vedemmo con Vendola in Puglia, e potremmo vederlo con Schlein. Funzionerà davvero? Chi lo sa. Quello che però sappiamo è che bisogna sempre stare attenti con i modelli :-)

il nuovo protocollo post-Brexit

Ho letto i punti chiave dell’accordo UE-UK per gestire la non-frontiera tra Eire e Irlanda del nord e la non-non-frontiera tra quest’ultima e il Regno Unito, e devo dire che non ci ho capito molto, immagino perché non sono addentro alla questione.

Il problema di base è che nessuno vuole una frontiera tra le due parti dell’Iralanda, cosa che finché la Gran Bretagna stava nell’Unione Europea non era un problema; ma ora ci sarebbero dazi da pagare. Alcune cose nell’accordo sono chiare: per esempio, l’UK potrà abbassare l’Iva su certi prodotti – come la birra nei pub… – anche in Irlanda del nord. Ma la differenza tra Green Lane e Red Lane (non “line” come scrive Rainews :-) ), da quanto leggo, sarà su base fiduciaria, con etichette “Not for EU” sui prodotti destinati all’Irlanda del nord. Mi chiedo solo cosa succede se un editore britannico decide di stampare e spedire libri da Belfast…

Ultimo aggiornamento: 2023-03-01 09:33

la fascistissima Italia

Valditara: «non compete ad una preside lanciare messaggi di questo tipo e il contenuto non ha nulla a che vedere con la realtà: in Italia non c’è alcuna deriva violenta e autoritaria, non c’è alcun pericolo fascista»
Piantedosi: «Mi chiedo come sia possibile che vengano organizzate traversate di questo tipo, spingendosi fino al punto di coinvolgere donne e bambini in traversate che si rivelano tragicamente pericolose».

Il problema non è che abbiamo un governo fascista. (occhei, anche quello è un problema). Il problema è che mi sa che la maggioranza degli italiani è d’accordo con queste frasi.

Ultimo aggiornamento: 2023-02-28 12:22

Toh, Elly Schlein


La mia incapacità di indovinare un pronostico elettorale continua. Però stavolta ho una scusa: tutti quelli di sinistra nella mia bolla avevano detto che avrebbero votato Schlein, e quindi mi aspettavo che il paese reale fosse pro Bonaccini. E invece a quanto pare no.

Ieri mi sono divertito a vedere cosa dicevano i giornali di destra (tranne La Verità che è solo per abbonati). Il Tempo la butta sulla farsa, con il tipo che ha votato cinque volte: evidentemente sono i più svegli della cumpa e hanno capito che Bonaccini sarebbe stato per loro meglio. Libero preferisce parlare degli amichetti Prodi e Soros, senza nemmeno esporsi in primo piano ma ripetendo il tweet di Carlo Fidanza; Il Giornale parla di truppe cammellate grilline (in effetti i grillini di destra sono già finiti da mo’ a Fratelli d’Italia) e come primo aggettivo per Schlein indica “fluida” (ma il lettore tipo del Giornale sa cosa significa? Non leggendolo, non ne ho idea). Per quanto riguarda i giornali di sinistra, ho solo letto Avvenire, che preferisce parlare del programma di Schlein, o almeno della parte più vicina alla sensibilità cattolica.

Il voto a favore di Schlein mi fa comunque pensare che il paradosso dei gelatai 2.0 abbia colpito ancora: mi sa che a destra fanno bene a preoccuparsi :-)