Archivi categoria: pipponi 2007

Giocano tra loro

Abbiamo un deputato che è stato condannato con sentenza definitiva e interdizione perpetua dai pubblici uffici – anche se qualche suo amichetto ha un concetto diverso della parola “perpetua”. Sono passati quattordici mesi, e finalmente Montecitorio ha trovato il tempo di votare per quello che sarebbe dovuto essere una semplice constatazione di impossibilità di stare in Parlamento.
Che fa allora Cesarone Previti? Pur di non essere cacciato con ignominia, si dimette lui (da “uomo innocente”, come si è autodefinito), e chiede che la votazione sia fatta con scrutinio palese – come sarebbe stato per il voto di decadenza – e non con voto segreto. Solo che Marco Boato si è opposto e quindi niente da fare.
Devo dire che temevo che ci fosse una maggioranza che avrebbe votato contro le dimissioni, pur di votare a favore dell’estromissione: questo almeno ce lo siamo risparmiato. Però resta questa sensazione che laggiù facciano tutto tra di loro, strafregandosene di noi popolo bue.

Ultimo aggiornamento: 2007-07-31 19:37

Ho perso una buona occasione

Io ci avevo anche fatto un pensierino, a candidarmi alla guida del costituendo Partito Democratico. A un certo punto sembrava che fosse lo sport più gettonato in questo periodo; d’altra parte siamo in un anno dispari senza calcio, non c’è stato gusto a guardare la America’s Cup senza farsi le nottate, il Tour di quest’anno è stato davvero triste e né Formula1 né MotoGP vanno così bene. Il problema è stato che io sono un pigro, e non sapevo assolutamente come andare a trovare duemila firme: i lettori del blog non arrivano nemmeno a un quinto del numero. Vabbè, sopravviverò anche a questo.
D’altra parte, probabilmente non sarei stato ammesso lo stesso, visti tutti i nomi illustri che per il momento sono stati esclusi, da Furio Colombo a Giacinto Pannella detto Marco a Tonino Di Pietro (e qua Maramotti è stato un mito).
A parte che si sa che deve vincere Uòlter (non certo col mio voto), non si capisce bene perché i maggiorenti abbiano così paura dei due leader “esterni”, che non avrebbero spostato gli equilibri interni né avrebbero possibilità di vittoria. Avrei capito la richiesta che i due entro la data delle primarie sciogliessero i radicali – che tanto poi sono come il mercurio: velenosi e autoriaggregantisi – e IdV, ma farli fuori così a priori non mi sembra un bel modo per iniziare un partito.

Ultimo aggiornamento: 2014-03-05 11:06

C’è sempre di peggio

Onestamente, non è che me ne importi più di tanto se un deputato si fa un festino hard con ragazze squillo e pasticche di droga varia. Sì, è vero che farebbe parte di un partito che afferma con forza i valori della famiglia (altrui?) e che è impegnato contro la droga, ma quello è un problema dei vertici di partito che l’hanno candidato e del Calderolium. Mi fa ridere il fatto che si sia dimesso dal suo partito mantenendo il cadreghino da onorevole, ma non sono del partito “lo si cacci da Montecitorio”. Quelli sono problemi suoi, non miei.
Però il tipo in questione dovrebbe avere almeno il buon gusto di evitare di uscire con frasi tipo «Non posso non essere un buon padre, un buon marito solo perché dopo cinque, sei giorni fuori casa capita un’occasione…», che sono insultanti per tutti quelli che devono lavorare lontano da casa. E il suo (ex-)segretario di partito potrebbe anche evitare di tenergli bordone affermando «la vita del parlamentare è molto dura» e quindi bisognerebbe pensare all’ipotesi di un ricongiungimento familiare, leggasi di un bel po’ di soldi in più per questi poveretti che lavorano indefessamente. È anche vero che il segretario in questione è stato graziato da un accusa di concussione da lui stesso ammessa (ma i soldi non erano per lui, aveva aggiunto): si può immaginare come sappia della necessità di raccattare qualche euro qua e là.

Ultimo aggiornamento: 2007-07-30 15:18

Il bacio gay

Beh, i casi sono tre, o magari quattro. O i carabinieri che hanno denunciato per atti osceni in luogo pubblico una coppia di gay che si baciava davanti al Colosseo avrebbero fatto la stessa cosa se a baciarsi fossero stati un uomo e una donna; o quei carabinieri hanno commesso un abuso; o in realtà i due non si stavano semplicemente baciando, come da verbale dei carabinieri dove si parla di “atto sessuale esplicito” (probabilmente bisognerebbe vedere qual è la definizione di “petto” dei due in questione). Questa terza ipotesi si può per l’appunto sdoppiare chiedendosi cosa avrebbero fatto i carabinieri in questione nel caso la coppia fosse stata eterosessuale.
Tutto il resto, fino ad arrivare a Volontè che sta cercando di superare Calderoli e afferma che si vuole arrivare a “una richiesta di discriminazione nei confronti degli eterosessuali e la non applicazione del codice penale per la casta gay”, è assolutamente inutile giusto ad essere buoni.

Ultimo aggiornamento: 2007-07-29 22:57

Common Law e sondaggi

A quanto pare, la McLaren è stata assolta dall’accusa di spionaggio perché “i documenti li ha ricevuti, ma non li ha usati”. Credo che la famosa difesa di Clinton nel 1992 (“sì, fumai uno spinello, ma non ho aspirato”) sia diventata molto più chiara; questo è uno dei casi dove si vede chiaramente come il diritto romano e la common law siano assolutamente antitetici in frangenti simili.
Penso però sia interessante vedere quali sono le possibili scelte nel “sondaggio immediato” della Gazzetta. Si può dire che la decisione:
– è giusta, considerato che non c’erano prove dell’utilizzo dei dati
– è una decisione pilatesca, almeno una sanzione pecuniaria ci voleva se davvero c’è stato il passaggio delle informazioni riservate
– è uno scandalo, così chiunque si sentirà autorizzato a barare, ma la Ferrari saprà far valere le sue ragioni
Conoscendo i miei connazionali, avrei dato come percentuali rispettive 10%, 30%, 60%. In questo momento sono 10%, 25%, 65%. Nulla di nuovo sotto il sole :-)

Ultimo aggiornamento: 2007-07-26 17:12

È solo questione di soldi

Avete presente tutte quelle storie secondo le quali era assolutamente impossibile per Telecom farsi sfilare via “la rete”, o “l’ultimo miglio” che dir si voglia, insomma la parte che arriva proprio a casa tua? Bene, ieri l’amministratore delegato di Telecom, Ruggiero “figlio di”, avrebbe fatto qualche apertura al riguardo.
Faccio notare innanzitutto che la notizia sta sul Corsera, e non su Rep.it o sul Sole. E questo vuole già dire qualcosa. La seconda cosa è che sì, si può pensare a “una soluzione tipo Openreach” (società separata, come succede nel Regno Unito) o “a una vendita parziale”: però bisogna tenere conto che “la rete vale 15-18 miliardi di euro”, una bazzecola considerando che bisognerà spendere un bel po’ di soldini nella manutenzione ordinaria che in questi ultimi anni non è stata praticamente fatta. Certo che il debito Telecom in questo modo si ridurrebbe di molto… e gli utili sarebbero più o meno gli stessi, visti come stanno calando nel mercato italiano.
Ah: stamattina mi è arrivata una mail con un comunicato della SLC-CGIL che ribadisce la propria contrarietà alla cessione della rete. L’avreste mai detto?

Ultimo aggiornamento: 2007-07-26 14:33

Silvio non vuole sbagliarsi

Virgolettato dell’ex PresDelCons: «Noi abbiamo dei principi che restano fermi, che sono sempre quelli, indipendentemente dalle persone che sono coinvolte». In effetti ci sono anche tre parlamentari di Forza Italia: non si sa mai che poi ci si sbagli, sempre meglio votare contro l’uso delle intercettazioni. E poi chissà, è sempre meglio essere in credito di un favore…
Qualcuno aveva dei dubbi?
(ps: il testo delle intercettazioni oramai è arcinoto, quindi il punto non è quello. L’unico rinviato a giudizio è Luigi Grillo, il che significa che perlomeno dal punto di vista strettamente legale Fassino e D’Alema possono stare tranquilli. Tutto questo giusto per mettere le cose nella loro giusta luce)

Ultimo aggiornamento: 2007-07-26 11:01

Demagogia e ipocrisia

La proposta di legge di Casini di fare test antidroga sui parlamentari, rapidamente cassata già in sede di Commissione, era puramente demagogica. Chi non è d’accordo provi a pensare cosa sarebbe successo se fosse stata presentata una proposta di legge per fare quei test ai lavoratori di un altro settore. Insomma, se non mi lamento affatto di quanto ha detto Marco Boato, che pure non è uno che in genere apprezzo: «È una proposta di legge demagogica e assolutamente anticostituzionale.»
Vediamo invece le frasi virgolettate (del Corsera, spero lo siano in maniera migliore di quelle di Rep.it) di alcuni dei nostri rappresentanti. I nomi non li metto perché tanto è inutile, posso comunque aggiungere che ci sono parlamentari di ambo gli schieramenti.
– «Per noi è superfluo perché tra i prerequisiti dei candidati della Lega c’è il rifiuto della droga. Ma non abbiamo timori.»
– «Con questa bocciatura il Parlamento non lancia certo un segnale di apertura e trasparenza verso l’esterno: il test non era obbligatorio ma facoltativo.»
– «Credo di aver votato insieme alla maggioranza, alla fine. Ma non è che l’ho seguita molto questa proposta di legge, non sapevo bene di cosa si trattava… »
– «Con questa bocciatura del test antidroga ancora una volta la casta si difende.»
Qui si va insomma dall’ipocrisia più spinta alla manifesta ammissione di incapacità a fare il proprio lavoro, e non so quale delle due cose sia peggiore.
Certo però che se proprio si vuol fare demagogia, un gruppo parlamentare potrebbe fare in modo di presentarsi tutti insieme volontariamente a farsi fare questi benedetti test… anche se ho il sospetto che persino lasciando loro scegliere quando farsi esaminare i risultati potrebbero essere sorprendenti, o meglio in linea con le statistiche italiane.

Ultimo aggiornamento: 2007-07-25 13:53