Archivi categoria: pipponi

Funerali

Io non ho nulla contro il fatto che a Erich Priebke sia stato fatto un funerale. Quello che non ho capito è perché non si sia detto “partecipino venti persone al massimo, in un posto scelto senza che costoro sappiano in anticipo dove”.

Ultimo aggiornamento: 2013-10-15 19:33

Amazon e le carte di credito

Stamattina ho comprato da Amazon un registratore digitale per conto di Anna. Per complicarmi la vita, ho prima fatto un nuovo account, e poi ho acquistato il tutto, con spedizione e fatturazione a nome suo. La mia carta di credito però è sempre la stessa, naturalmente.
Bene, non mi è mica stato chiesto il numerino di sicurezza…

Ultimo aggiornamento: 2013-10-11 15:31

PIAAC

Mi sa che dovremmo imparare anche questa nuova sigla, pur più complicata del buon vecchio PISA. L’acronimo sta per Programme for the International Assessment of Adult Competencies, programma per la valutazione internazionale delle competenze degli adulti. Insomma, non misura quanto sanno i nostri figli, ma quanto sappiamo noi.
Il primo report OCSE è appena stato pubblicato: ne parlano con dovizia di particolari lavoce.info e Noise from Amerika. In pratica non solo siamo sempre tra l’ultimo e il penultimo posto nelle competenze linguistiche e matematiche, ma questo vale in genere per tutte le fasce d’età: non solo i più anziani, ma anche per dire i sedicenni e i venticinquenni. Il fatto è che se anche le competenze vengono date dalla scuola, se poi non le si usa le si perde: e questo significa che noi italiani non le coltiviamo, ma soprattutto che chi dovrebbe aiutare la gente a coltivarle non lo sta facendo (e qui mi metto anch’io nel mio piccolissimo: proprio stamattina mi è stato fatto notare in un altro contesto che avevo scritto cose troppo complicate e che potevano essere fraintese, e ho dovuto rimettere mano a quel testo). Questi risultati mi fanno paura.
P.S.: Mentre sto scrivendo questa notiziola, c’è un microscopico link anodino sulla homepage di Repubblica, zero sulla Stampa, zero sul Corriere, zero sul Messaggero, zero sul Giornale, zero su Libero, zero sul Fatto Quotidiano. Al limite si accenna alla frase del ministro Giovannini che ha affermato che gli italiani sono inoccupabili, cioè ci si sposta dai fatti al teatrino della politica. È un caso? Noi delle notiziole di .mau. pensiamo di no.

Ultimo aggiornamento: 2013-10-10 12:39

Vajont

Che oggi sia il cinquantenario della strage del Vajont l’avete sentito tutti. Penso anche che quasi tutti si ricordino il fantastico spettacolo di Marco Paolini. Però non so quanti abbiano mai sentito parlare del libro di Edoardo Semenza “La storia del Vajont”: io per esempio ne ho scoperto l’esistenza solo ieri, leggendo questo lungo e dettagliato post di Federico Ferrero. Consiglio a tutti di prendervi un quarto d’ora e leggerlo.
Semenza è il figlio del progettista della diga, che morì improvvisamente nel 1961. Geologo, scoprì negli anni ’50 i segni di un’antica frana sul monte Toc (che non ha nulla a che fare con la frana che causò la strage). Il libro venne scritto per confutare alcune delle tesi portate da Paolini nel suo spettacolo, e quindi difendere la memoria di suo padre. Leggendo il testo di Ferrero – che non prende le parti di nessuno dei resoconti – ho scoperto che non può essere vero che si stesse cercando di avere la diga piena per ottenere più soldi per la nazionalizzazione: il prezzo pagato alla Sade dipendeva dalla media del valore delle azioni negli ultimi tre anni. La mia sensazione (a pelle, non sono certo un geologo) è che il successore di Semenza a capo delle opere si spaventò per i primi movimenti a Erto e decise di abbassare il volume d’acqua dell’invaso troppo in fretta, creando uno scompenso che ha aggravato la situazione. Certo che una frana che si muove a 20-30 metri al secondo (cioè 70-100 chilometri all’ora) è una cosa poco prevedibile, ed è un miracolo che la diga abbia sostanzialmente retto a una forza d’urto dieci volte superiore a quella prevista.
Resta naturalmente il punto di fondo. Quella frana non la si poteva prevedere. Ma che la montagna fosse franosa lo si sapeva. E allora perché hanno voluto continuare a costruire la diga, anzi più alta che nel progetto originale?

Ultimo aggiornamento: 2013-10-09 10:29

Che hanno fatto di male?

Ieri sera, tornato a casa, ho perfidamente chiesto ai miei quattrenni “allora, avete mangiato tutto a pranzo a scuola?” Jacopo, sfrontato come al solito, ha replicato “io non ho mangiato niente!” “Nemmeno la banana?”, commento io: “la banana sì!”. Cecilia, incredibilmente, mi ha detto che aveva mangiato un cucchiaio di pasta (grano saraceno con crema di zucca e zucchine) e tutto il “formaggio” (insalata di tofu: immagino che la salsa di soia, che a lei piace, sia stata sufficiente per non accorgersi di quello che le era stato propinato).
Sì: ieri, in occasione della Giornata mondiale vegetariana – ne parlavo qui – MilanoRistorazione ha deciso di fare un menù vegano. Sì, vegano, nemmeno vegetariano. Ecco il loro reboante comunicato stampa, da cui potete anche scaricarvi il volantino; scoprirete così che ci sarà un menù mediorientale, uno per celiaci, uno siciliano e uno greco. Il tutto “per far conoscere gli stili alimentari”: chissà perché manca allora un menu carnivoro fatto seriamente (gli hamburger con le patate fritte non valgono)…

Ultimo aggiornamento: 2013-10-02 16:32

Giornata mondiale della traduzione

[Quanti traduttori ti sei portato a letto?]
Sandra Biondo è stata una tra le tante persone che mi ha ricordato che oggi (30 settembre, san Girolamo) è la Giornata Internazionale della Traduzione. Forse non è inutile ricordare che la giornata di oggi è stata scelta proprio perché si festeggia san Girolamo, che tradusse per la prima volta la Vulgata in latino: un lavoraccio, insomma.
Come probabilmente sapete, io sono un traduttore imbucato: tecnicamente si può dire che faccia parte della categoria, in pratica non è certo il mio lavoro. Quello che però ho provato sulla mia pelle è che tradurre non è affatto semplice, perché un buon traduttore deve essere invisibile. È infinitamente più semplice prendere un testo in inglese e riscrivere gli stessi concetti in italiano; peccato che quello che deve fare un traduttore è scrivere la stessa cosa.
Ecco il motivo per cui nelle recensioni dei libri tradotti che leggo specifico sempre come ho trovato la traduzione: oltre che perché è doveroso ricordare anche il traduttore, è giusto indicare sia quando lo si trova bravo che quando non è così, proprio per rispettare quella parte – spesso ben poco pagata – del lavoro che vi state portando a letto. Ricordatevene :-)

Ultimo aggiornamento: 2013-09-30 13:36

Caro elettore di Forza Italia

(o forse sei ancora elettore del PdL, confesso che non ho ben capito come funzioni la cosa)
Statisticamente è possibile che tu stia leggendo questa mia notiziola, non foss’altro che per il titolo che può spuntare in un motore di ricerca. Ci sono anche discrete probabilità che tu voti Forza Italia (o PdL) perché hai fatto i tuoi conti e hai scoperto che ti conviene: non mi metto a perdere tempo a raccontarti di media, mediana, polli di Trilussa e simili, ma credo sinceramente che qualche altro milione di italiani sia nella tua stessa situazione. In questo caso puoi anche smettere di leggere, perché non mi rivolgo a te.
Non sto parlando a te nemmeno se sei convinto che Forza Italia (o PdL) sia il baluardo contro i comunisti. Già trent’anni fa l’allora PCI di comunisti ne aveva pochi, adesso credo sia improbabile che un comunista legga questa mia notiziola, tanto per dire.
Se però sei convinto (convinta) che il governo sia caduto perché voleva aumentare l’IVA, come strillato dal quotidiano di proprietà del presidente di Forza Italia (o PdL)… ecco, allora due parole con te le vorrei fare. Innanzitutto, il primo aumento dell’IVA (dal 20 al 21%) è stato eseguito dall’ultimo governo Berlusconi, spero non a sua insaputa. Il secondo aumento è stato inizialmente deliberato, e poi ridotto in corsa, dal governo Monti (vedi qua: ci sono i numeri dei testi di legge, se non ti fidi). Il governo Monti aveva nella sua maggioranza il PdL, e si spera che quei rappresentanti sapessero cosa stavano facendo. Probabilmente mi farai notare che dire che in futuro si aumenterà una tassa è solo un modo per poter evitare di aumentarla e sembrare i salvatori della patria; resta il fatto che il governo Letta avrebbe anche congelato l’aumento dell’IVA (in modo sciagurato, non ho problemi a dirlo) ma il PdL ha subito rifiutato la cosa (e lo dice Daniele Capezzone, mica io) perché in questi mesi il governo avrebbe dovuto trovare tagli per un miliardo di euro. Si è solo dimenticato di affermare dove, visto che al governo ci stava anche il PdL e quindi la documentazione ce la doveva avere.
In definitiva, se il tuo motivo per votare Forza Italia (o PdL) è quello indicato dal Giornale forse dovremmo parlarci: ho una favolosa proposta per farti arricchire in fretta.

Ultimo aggiornamento: 2013-09-30 07:00

Acconto

Daniele “sciarada alterna” Capezzone dovrebbe spiegare dov’era il suo partito: al governo no, visto che si lamenta che «dopo cinque mesi il Governo non è ancora in grado di trovare risparmi per 1 miliardo su una spesa pubblica di 800». Detto questo, un governo che decide di portare al 103% gli acconti IRAP e IRES o è composto da pazzi o da incompetenti. Lasciamo perdere l’etimologia di “acconto”, che non può essere forzata a far superare (anche raggiungere, d’accordo…) il 100%; ma con un PIL che scende non puoi andare ancora a chiedere prestiti alle aziende. Senza contare che – vista la modifica alla ex Costituzione più bella del mondo votata l’anno scorso da tutti – l’anno prossimo il bilancio deve essere in pareggio. Che faranno, allora? un anticipo al 110%? Cialtroni.

Ultimo aggiornamento: 2013-09-27 18:32