Archivi categoria: pipponi

bufaline bufalone

[davvero?]
Mi sono trovato questa immagine nella bacheca Facebook di un mio amico. Peccato che “Ermëchs Journal” non esista, la frase «Italien hat eine große Chance, dem Euro beizutreten» non dia alcun risultato, e la cosa più vicina che ho trovato è stato questo post che ovviamente non cita fonti. Tutto questo naturalmente senza considerare che «aber von Clowns regiert» non significa “essendo un paese di pagliacci” “ma “governata da pagliacci”. (E quest’ultima cosa mi ha fatto capottare: perché se ti inventi una citazione non la scrivi corretta?)

D’altra parte c’è gente che ho visto citare quest’altro post come se fosse vero, nonostante arrivando fino in fondo si leggesse a chiare lettere che era stato catalogato sotto la categoria “SATIRA”.

Mi sa che siamo messi male.

Ultimo aggiornamento: 2014-05-23 17:19

V come… virale? vero? vaffanc?

Scopro da Mantellini questo brano dell’intervista che il Fatto Quotidiano ha fatto a Gianroberto Casaleggio:

R: Esistono gruppi pagati dai partiti per diffondere messaggi virali contro me e Grillo.

D: È la stessa accusa che molti rivolgono a voi.

R: Ma noi non abbiamo bisogno di farlo, perché i nostri messaggi sono virali di per sé, dunque veri, e si diffondono da soli. Quelli degli altri, palesemente falsi, hanno bisogno di un supporto di truppe ascare, pagate magari 5 euro al giorno.

Lasciamo da parte il complottismo e limitiamoci alla logica. La frase «i nostri messaggi sono virali di per sé, dunque veri» ha la stessa validità della frase «miliardi di mosche non possono sbagliarsi, dunque mangiate merda!» I pentastellati se ne saranno accorti? Probabilmente no, leggendo questa simpatica aggiunta in una pagina di discussione su Wikipedia. All’osservazione «Sinceramente non ritengo che un CV possa essere inserito come fonte riguardo a voti di laurea o altre esperienze personali» un anonimo contributore ha spiegato che

Quello che dici vale in generale, ma se si entra nel caso specifico dei parlamentari del MoVimento 5 Stelle i curricula fanno eccezione: sono fonti molto solide e affidabili, sia per l’indubbia onestà intellettuale e morale dei singoli sia per il controllo sulle credenziali effettuato da Beppe Grillo in persona. Quindi ci si può fare tranquillamente affidamento senza se e senza ma.

Ultimo aggiornamento: 2014-05-21 11:34

è più importante restaurare o distribuire?

Ieri sera ho scoperto (via Macchianera) che la Fondazione Giangiacomo Feltrinelli è uno degli enti destinatari del 5 per mille. Nulla di male. Però, leggendo il loro progetto, io qualche dubbio ce l’avrei. Il loro progetto consiste nel restaurare parte dei libri della fondazione: per la precisione, quelli che «fanno parte della collana Universale Economica edita dalla Colip tra il 1949 ed il 1954». Ora, io non ho proprio l’animo del collezionista, e quindi potrei essere poco obiettivo: però l’idea di restaurare libri e poi chiuderli negli scaffali di una fondazione non è che mi dica molto. Preferirei di gran lunga una ristampa anastatica, per preservarne il formato (e non solo il testo, insomma); fatto così mi pare una cosa più per la fondazione che per il mondo, e non mi metto neppure a commentare sul fatto che «attravero una donazione diretta di €25 […] il nome del booksaver sarà impresso sulla copia restaurata del libro originale». Immagino poi che i testi nella collana, o meglio le traduzioni, siano tutte sotto copyright, quindi di renderle liberamente disponibili non se ne parla nemmeno.

Ecco: ora dovrei segnalare la possibilità di devolvere il 5 per mille a Wikimedia Italia. Però in questo caso sarei piuttosto fuori tema: si parla spesso di far partire un progetto per creare ebook liberi a partire dalle opere presenti su Wikisource, ma sarei un bugiardo se vi dicessi che riusciremo a farlo nel breve termine. Con i soldi che otteniamo facciamo tante cose per la cultura, ma non (ancora) i libri. Dunque volete salvare i libri? Vi consiglio allora Liber liber. Garantisco che io con loro non c’entro nulla, gli faccio pubblicità del tutto gratuitamente :-)

due papi + due papi

Come chiosa Spinoza, Abbey Road oggi è Popey Road. Quello che mi sta lasciando perplesso è tutta questa gente che si lamenta dell’happening della doppia canonizzazione senza averne alcun titolo o interesse diretto. Immagino che chi abiti a Roma possa avere tutti i diritti a lamentarsi; un cattolico potrebbe avercela con la santificazione di Karol Wojtyla che in fin dei conti dal punto di vista di Santa Romana Chiesa ha sì fatto audience, ma ha avuto dei seri problemi interni – e non parlo della pedofilia, ma del rafforzamento delle congregazioni rispetto al clero secolare. Peccato che tutti quelli che vedo commentare non appartengano a nessuna delle due categorie: e allora che ve ne importa? O pensate che così vi si noti di più?

Ultimo aggiornamento: 2014-04-27 12:56

Thyssen, tanto per cambiare

Come sempre, leggere le sentenze della Cassazione è interessante, ma lo è ancora di più leggere i commenti alle sentenze stesse. Intendiamoci, io non sono un avvocato (IANAL, si diceva un tempo) e anch’io indulgo in questo piacere, ma almeno cerco di evitare le trappole più banali. Prendiamo la sentenza sul rogo Thyssen-Krupp. Devo averlo scritto già qua, ma non sono mai riuscito a capire come si potesse condannare i dirigenti Thyssen per omicidio volontario. Omicidio volontario è quando imbraccio un mitra e sparo ad altezza uomo tra la folla: certo, posso essere così fortunato da non ammazzare nessuno, ma non è quello che volevo fare. Qui non penso che nessuno creda che alla Thyssen volessero un bell’incendio per risparmiare sullo smantellamento: certo, confidavano nello stellone e avevano istruito gli operai a tenere d’occhio le possibilità di incendio invece che rimettere in sesto le attrezzature di sicurezza, ma lì si parla chiaramente di omicidio colposo (è successo per colpa di quello che i dirigenti hanno fatto), a cui si può cercare di aggiungere come aggravante la colpa cosciente (e non il dolo eventuale, come mi è stato fatto notare in separata sede). La differenza tra le due aggravanti? Wikipedia la spiega bene. Nel dolo eventuale chi commette il reato prevede che l’evento si verifichi e accetta la possibilità che tale fatto si verifichi: voglio passare il posto di blocco, accelero a tutta birra, e se il poliziotto non si sposta è un suo problema. Nella colpa cosciente chi agisce prevede sì l’evento, ma è convinto che non si realizzerà: prendo una curva a tutta velocità pensando di essere un nuovo Nuvolari e invece sbando, oppure appunto lascio andare a ramengo le strutture di sicurezza dopo aver detto agli operai di tenere sempre pronto un estintore perché non si sa mai.

(poi qualcuno mi spiegherà perché il procuratore del primo grado del processo rilasci un’intervista, vero?)

Ultimo aggiornamento: 2014-04-25 19:49

ATM e la santificazione dei papi

Marco Mazzei segnala su Facebook come ATM abbia inaugurato una “emissione speciale” di biglietti celebranti la prossima canonizzazione dei papi Giovanni XXIII e Giovanni Paolo II.

Io non ho nulla contro la loro canonizzazione (ci mancherebbe altro) e non ho nemmeno nulla contro questi biglietti celebrativi, il cui costo marginale è virtualmente nullo – basta che qualcuno programmi la parte da stampare. Però un dubbio in effetti mi è rimasto: perché mai Milano dovrebbe celebrare questa canonizzazione sui biglietti del tram? Avrebbe avuto senso per esempio a Bergamo, essendo stato Roncalli un bergamasco. Avrebbe avuto senso a Roma, visto che la canonizzazione è là. Ma qua a Milano non riesco proprio a trovare alcun motivo. Tanto per dire, se tra due anni facessero un’emissione speciale “Milano per i novant’anni della Regina Elisabetta II d’Inghilterra” il problema sarebbe esattamente lo stesso, mentre se adesso facessero un’emissione con la silhouette di un cestista e la scritta “Final Four 2014” (Milano ospiterà la fase finale della coppa europea di basket, per la cronaca) non ci troverei nulla di male, così come non troverei nulla di male in un’emissione per la beatificazione del cardinal Martini. Ma perché questa emissione?

Ultimo aggiornamento: 2014-04-24 23:29

e i concorsi di colpa?

Insomma Davide Vannoni e altre diciannove persone sono ufficialmente indagate per il caso Stamina, e si spera che la giustizia faccia presto il suo corso. Se volete, potete leggere le controdeduzioni di Vannoni: che non si dica che qui non vale la par condicio.

Però la storia di Stamina sarebbe finita molto, molto prima se non ci fosse stata tutta una campagna pubblicitaria a suo favore da parte della trasmissione televisiva Le Iene. Bene. Autori e protagonisti della trasmissione si sentono anche loro a posto con la coscienza, almeno fino a quando ci sarà una sentenza della Cassazione (e probabilmente anche oltre)?

Ultimo aggiornamento: 2014-04-24 11:24

Dentrificio Blanx White Shock

[dentifricio a led] Non so come mai, ma a casa mia è arrivato questo dentifricio. Cito dal primo link che ho trovato (tanto immagino siano tutti copincollati dal comunicato stampa aziendale):

Dai laboratori Blanx nasce Blanx White Shock, la nuova gamma di prodotti con una rivoluzionaria formula brevettata a base di Actilux®, il principio attivo che utilizza la forza della luce durante lo sbiancamento.

Blanx White Shock dentifricio può essere impiegato singolarmente o associato all’attivatore luminoso a led in dotazione, per un’azione sbiancante più intensa.

Il LED si accende ad ogni utilizzo di Blanx White Shock attivando la pasta non appena esce dal tubo e si deposita sullo spazzolino. Grazie al fascio di luce l’azione di Actilux® si moltiplica.

I miei pensieri a vedere questo tubetto che si illumina d’immenso sono stati, più o meno nell’ordine:
(a) i led costano davvero poco
(b) i led consumano davvero poco
(c) è possibile avere delle micropile di potenza limitata ma che costano davvero poco
(d) c’è tanta gente che è convinta che un led blu possa attivare un componente che sbianca i denti, e che questo componente dopo qualche minuto oppure ora si disattivi
(e) perché mai questo dentifricio è arrivato in casa mia?

Ultimo aggiornamento: 2014-04-17 09:15