Archivi categoria: pipponi

Fertility Day

Ieri ho visto un po’ di gente che commentava (tipicamente lamentandosene) la campagna governativa per il Fertility Day. Non ho commentato, perché l’unica cosa intelligente che mi era venuta in mente è che invece che usare un nome inglese e qualche immagine da pubblicità sulla carta stampata sarebbe stato molto meglio che il governo stanziasse fondi per rendere la vita più semplice a chi i figli li fa, e questo era stato già detto da tanti.

Stamattina ho però scoperto che questo #fertilityday non è stato ieri, ma sarà il 22 settembre. Ma allora perché hanno rotto le palle ieri? Hanno inventato l’anteprima web?

Ultimo aggiornamento: 2016-09-01 13:59

Modelli a priori

Domenica scorsa Nicola Gardini, che se non ho capito male è uno scrittore di un paio d’anni più giovane di me, ha scritto sul Sole-24 Ore uno dei mille articoli che lodano il nostrano liceo classico, “scuola modello” invidiataci da tutto il mondo e fors’anche altrove: “l’esperimento di pedagogia più geniale e più fruttuoso che governo occidentale abbia mai messo in piedi”, come scritto stavolta. Come dimostrarlo? Se non ho inteso male, lo si vede da cosa sa fare chi è uscito da quella scuola, e che non è compreso da chi vorrebbe eliminarlo perché pensa che “lo studio del greco e del latino non sia cosa scientifica”, il che per Gardini è del tutto falso.

C’è solo un piccolo problema. Mentre si vedono i risultati di chi è uscito brillantemente dal liceo classico, non si vedono quelli di chi è uscito malamente e soprattutto non si tiene conto che al classico ci vanno i più bravi e quelli che magari tanto bravi non sono ma possono essere più aiutati in quanto di famiglia abbiente, il che significa che non è così strano questo loro successo, indipendentemente da quello che hanno studiato. Insomma abbiamo un modello a priori che dà una visione distorta della realtà, e ce ne possiamo accorgere in maniera scientifica. (Sarete mica anche voi tra quelli che pensano che la scienza sia fatta solo di numeri? Quelli servono al più dopo, per quantificare quale sia questo vantaggio, anche se in questo caso ottenere risultati numericamente validi non è banalissimo e lo possiamo lasciare agli esperti).

Non che io pensi che chi ha fatto altre scuole impari a tirare fuori un ragionamento di questo tipo; però – diciamocelo – questo esempio particolare mi fa pensare che il grande vantaggio del liceo classico non sia poi così tanto grande.

Ultimo aggiornamento: 2016-08-30 09:49

Lutto nazionale televisivo

Ieri pomeriggio Jacopo stava guardando i cartoni animati su RAI Gulp, e a un certo punto mi chiede “come mai c’è quel fiocco?” Guardo la tv, vedo un fiocco nero, faccio un po’ di mente locale e mi ricordo che il giornale diceva che era giornata di lutto nazionale per il terremoto. Gli faccio una spiegazione semplificata di cui non so cos’abbia colto – i cartoni erano più interessanti – e la cosa è finita lì.

Ho scoperto solo dopo che, a parte il fiocco nero in sovrimpressione, la RAI ha scelto di non trasmettere pubblicità per tutta la giornata, il che mi pare un segno importante. Però forse un sottopancia sarebbe stato utile per spiegare meglio la cosa anche ai bambini…

Customer Experience Advocate

La scorsa settimana mi sono arrivate alcune richieste spammose di contatto su LinkedIn. (sì, non erano phishing, ho controllato). Sai che roba, mi direte, capita sempre. Quello che capita meno spesso è che le richieste non erano inviate al mio indirizzo, ma all’alias dell’ufficio stampa di Wikimedia Italia. Vabbè, segnalo che quell’indirizzo non vuole ricevere email: peccato continuassero ad arrivare. A questo punto ho scritto direttamente al servizio reclami, e mi ha risposto tale Vijayalakshmi, che ha come posizione quella indicata qui nel titolo, che ha fatto il solito pippone (mostrando di non aver letto la mia mail che spiegava appunto che l’indirizzo da cui scrivevo non corrisponde a una vera persona) e ha terminato dicendo che se proprio proprio proprio voglio mi può mettere nella blacklist totale globale. Vediamo se la cosa funzionerà.
Quello che però mi chiedo è perché a LinkedIn le procedure automatiche non funzionino. Pensano forse di migliorare il loro appeal nei confronti dei clienti?

Ultimo aggiornamento: 2016-08-17 11:08

Alex Schwazer

Non sono generalmente un complottista: devo dire però che nella storia di Alex Schwazer, o perlomeno di come la storia è stata raccontata dall’italica stampa, c’è parecchio che non mi torna.

Premessa: non troverei nulla di strano a scoprire che un atleta già squalificato per doping continui a prendere sostanze illecite, anche a insaputa del suo allenatore. Non so se ricordate la storia di Riccò. Né mi stupisce che vengano fatte nuove analisi su vecchi campioni ematici: le tecniche si affinano, e si possono scoprire sostanze che un tempo erano indistinguibili. Di nuovo, non so se ricordate Lance Armstrong. Dunque, di per sé i fatti accertati sono assolutamente plausibili. Quello che però trovo strano sono due cose. La prima: perché sono state fatte delle seconde analisi (cosa diversa dalle controanalisi, che si fanno quando il primo laboratorio trova delle positività) a distanza di pochissimi mesi, quando si può immaginare che non ci siano state modifiche nella procedura? La seconda: perché nessun giornale, almeno a mia conoscenza, ha pubblicato i dati complessivi della presenza di testosterone nel corso dei vari mesi? Se per esempio scoprissimo che i valori erano sempre ai limiti della soglia massima accettata, pur rimanendo sotto, potremmo dire che probabilmente Schwazer pigliava davvero qualcosa, e quella singola volta l’organismo ha reagito in maniera diversa dal solito, superando la soglia. Altrimenti quei valori restano sospetti, ma per la ragione opposta a quella indicata dalla IAAF.

Come dicevo, non sono un complottista e non credo né a una campagna contro Schwazer né a un tentativo di delegittimare Sandro Donati. Ma non riesco a togliermi dalla testa che la IAAF, dopo tutta la storia sul doping russo, dovesse disperatamente trovare qualcosa per dimostrare che non era di parte: chi meglio che un ex dopato poteva fare da capro espiatorio?

Ultimo aggiornamento: 2016-08-11 09:58

Cicciottelli

Andrea Riffeser Monti, editore di QS (Quotidiano Sportivo) ha “sollevato dal suo incarico” (leggi, “licenziato in tronco”) il direttore Giuseppe Tassi. Per chi fosse stato su Marte in questi giorni, tutto nasce da un titolo nell’edizione dell’inserto sportivo de Il Resto del Carlino, che per raccontare del quarto posto della squadra olimpica femminile di tiro con l’arco ha intitolato “Il trio delle cicciottelle sfiora il miracolo olimpico”, suscitando la concorde indignazione dei social, indipendentemente dalla ciccia degli sportivi da divano.
Devo dire di non essere d’accordo con Luca Bottura, che argomenta dando la colpa della defenestrazione ai social. Certo è vero che se quel titolo fosse apparso su Libero o sul Fatto non sarebbe probabilmente successo nulla; ma la mia sensazione, corroborata anche dai tempi, è che la vera ragione siano le scuse pelose di Tassi, che aveva scritto «Mi scuso se quel titolo ha urtato la sensibilità di alcuni nostri lettori ma l’intento di partenza non era né derisorio né discriminante.» Insomma, “siete voi che sbagliate, non io”. Posso dire che non è stata la miglior mossa?

Ultimo aggiornamento: 2016-08-09 20:28

Controlli antidoping ai dodicenni

Quando ho sentito che nel Varesotto (ma sarebbe potuto essere ovunque) hanno fatto dei controlli antidoping a sorpresa ai primi quattro classificati di una gara ciclistica per dodicenni, il mio primo pensiero è “hanno fatto solo bene”. L’articolo di Repubblica è un perfetto esempio di ipocrisia, tra l’altro. È costretto ad ammettere che non è stato fatto nulla di illegale, ma si lamenta perché «secondo il regolamento della Federazione ciclistica italiana si inizia a parlare di agonismo solo dai 13 anni» e perché se non fosse stata messa su una tenda della Protezione Civile «gli atleti sarebbero dovuti andare in un bar» per fare la pipì. A nessuno viene in mente che il problema non sono tanto i bambini ma i loro genitori, che sublimano la loro volontà di potenza sui figli preadolescenti pompandoli all’inverosimile? Spero che nessuno dei testati risulti positivo, ma non posso escluderlo a priori: e se già le sostanze dopanti sono pericolose per gli adulti, lo sono ancora di più per i ragazzi, il che mi fa pensare che sia molto meglio che sappiano subito che possono venire controllati e non cerchino di fregare gli altri sperando in un’impunità che non ci deve essere.

Ultimo aggiornamento: 2016-08-09 11:29

Bongiorno e femminicidio

Oggi sulla Stampa (cartacea) c’è un articolo con un’intervista all’avvocato (o avvocata, scelga lei) Giulia Bongiorno che si lamenta perché il rito abbreviato “può consentire uno sconto del terzo della pena anche a chi ha ucciso una donna. È inconcepibile”. Bisogna dunque “istituire l’aggravante al delitto di genere in modo da punire i femminicidio l’ergastolo”. Termina ricordando che l’attenuante del delitto d’onore è stata abolita solo nel 1991; “direi che è arrivato il tempo di istituire l’aggravante d’onore per quegli uomini che non riescono ad accettare il rifiuto”.

Vabbè, lo sappiamo tutti che Bongiorno deve fare pubblicità alla onlus che ha fondato con Michelle Hunziker, e tutto fa brodo. Se quelle frasi le avesse dette la sua socia, non avrei nemmeno perso tempo a commentarle. Ma mi fa specie che una penalista di grido faccia finta di dimenticarsi che un quarto di secolo prima della sua abolizione il testo del delitto d’onore era stato dichiarato incostituzionale e quindi l’articolo era applicato anche se la vittima era di sesso maschile; e che faccia finta di non essersi accorta che in un omicidio tra ex amanti non è affatto detto che i due siano di sesso diverso.

Detto in altri termini:che cappero c’entra il genere in tutto questo? E non venitemi a dire che è perché la donna è più debole, perché sareste voi i sessista. D’altra parte, se il problema fosse solo quello basterebbe che la proponenda legge parlasse genericamente di partner più debole. Peccato che allora non si potrebbe più alzare alti lai contro “il femminicidio”…

Ultimo aggiornamento: 2016-08-03 13:06