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Pitocchi


Un po’ di considerazioni sulla storia degli italiani che scappano senza pagare il conto al ristorante. Non pagare 80 euro in quattro è davvero da pitocchi: ci credo che poi dicano che in Albania le vacanze costano meno che in Puglia, se si risparmia anche così.
Il tono del comunicato dell’ambasciata è tipicamente fascista. Non vai a scrivere “Gli italiani rispettano le regole e saldano i propri debiti e ci auguriamo che episodi di questo genere non si ripetano.” ma dici qualcosa come “Ci scusiamo per l’inqualificabile comportamento di quei nostri compratrioti”. Ma lì ho come il sospetto che non si potesse andare oltre.
Infine, la precisazione “il pagamento è stato liquidato con fondi personali della Presidente Meloni per il tramite dell’Ambasciata, che si è limitata ad effettuare materialmente il versamento” non precisa molto, visto che non si sa quali sono i “fondi personali”. Dando per buono che il testo sia diplomatichese per dire “con i suoi soldi” e non “con i fondi della presidenza del Consiglio”, non capisco perché Meloni non abbia fatto direttamente il bonifico, chiedendo al più all’ambasciata di recuperare i dati… Tutti pitocchi, ribadisco.

Ultimo aggiornamento: 2023-08-19 12:21

E quando il Telepass si scarica?

Abbiamo il telepass da una vita, quando era monopolista (ora no). Non mi è mai stato molto chiaro perché al tempo ti facessero pagare per far loro risparmiare sui casellanti – adesso ormai questo non vale più – ma tant’è. Il primo guaio è che non c’è nessun modo per sapere quando il transponder si scarica, cosa che ci è successa mentre scendevamo al mare – all’uscita dal casello, non all’entrata. Immagino che ci abbiano fotografato la targa e spero che il pagamento finisca direttamente sul nostro conto corrente.

Il vero guaio è che i punti blu non esistono più (da un paio d’anni, ma non è che il transponder si scarichi ogni momento, per fortuna). I signori Telepass dicono che tanto si fa tutto online, ma il cambio fisico fatto online va forse bene quando sei tranquillo a casa tua e non in giro. Adesso siamo alla caccia di una stazione Eni che permetta di fare qualcosa…

Aperti per Ferragosto

Finita momentaneamente la saga degli scontrini creativi, oggi (meglio, da ieri) ci si lamenta dei negozi aperti il giorno di Ferragosto, con l’invito a boicottarli in questa giornata perché la smettano di far lavorare la gente nel Sacro Giorno.

Mah. Capirei se si trattasse del primo maggio, la festa dei lavoratori (ma ormai anche la Coop tiene aperto). Ma oggettivamente il 15 agosto è una festa come tutte le altre. O si chiede di chiudere tutti i negozi la domenica e nelle feste comandate, oppure Ferragosto deve essere trattato allo stesso modo. (Si spera che chi lavora in questo giorno abbia le maggiorazioni per il lavoro festivo, chiaramente).

Ultimo aggiornamento: 2023-08-15 18:38

Sempre sui prezzi dei carburanti

A parte avere visto in autostrada una pompa dove la benzina al servito superava i 2,4 euro al litro – ma lì è chiaro che è una scelta del gestore che non ha voglia di alzarsi e fare benzina – a quanto pare la Grande Idea del governo, vale a dire far esporre i prezzi medi, non è servita assolutamente a nulla. Nemmeno in negativo, questo bisogna dirlo. Che poi Urso riesca orwellianamente a dire «In Italia grazie anche a questa misura abbiamo un prezzo industriale depurato dalla tasse inferiore a quello di Spagna, Germania e Francia. Quindi è servito a qualcosa» e «nell’ultima settimana il valore medio della benzina è diminuito di 2 centesimi» è forse una verità tecnica, ma tace la banale considerazione che la settimana precedente, non appena è entrata in vigore la legge, il prezzo medio era aumentato di tre centesimi. (Controllate pure i prezzi al 31 luglio e al 7 agosto: scusate l’inglese ma il mio browser è settato così).

Per quanto riguarda il prezzo senza tasse, se uno prendesse alla lettera la frase di Urso dovremmo dedurre che in queste settimane le tasse da noi sono aumentate… Naturalmente non è così: i prezzi medi detassati sono sempre stati nella media, e da noi ci sono più tasse. Su questo indubbiamente l’attuale governo non ha colpe, se non quella di aver continuato a dire che le accise sulla benzina erano troppe fintantoché se ne stava all’opposizione. Io però continuo a chiedermi se qualcuno ascolta davvero le giustificazioni dei nostri politici.

No taxi no cry

taxi I tassisti, come sempre in Italia, hanno vinto. Nemmeno la proposta della seconda licenza in regalo è andata loro bene, a parte che probabilmente sarebbe stata cassata; alla fine la montagna ha partorito un topolino nel decreto legge che permette a città metropolitane, capoluoghi di provincia e località con aeroporto internazionale di aumentare del 20% il numero di licenze. Notate come il governo se ne lava le mani, immagino contando sul fatto che le grandi città in genere non sono governate dalla destra e quindi lasciare loro la patata bollente è un’ottima idea.

Naturalmente se il governo avesse voluto davvero aumentare il numero di licenze di taxi avrebbe potuto per esempio dire che il costo delle nuove licenze non poteva essere inferiore a tot euro una tantum da impiegare tassativamente per interventi sul traffico, in modo da non svilire il valore della licenza stessa. Mi chiedo solo cosa succederebbe se di fronte a uno sciopero dei taxi a Milano l’ATM organizzasse un servizio continuativo di radiobus condivisi a cinque euro a persona, 10 euro a gruppo con stessa partenza e arrivo :-)

L’importanza di esporre i prezzi medi

da https://www.pngwing.com/en/free-png-spzun

E così da oggi i benzinai dovranno esporre quotidianamente il prezzo medio regionale dei carburanti, anche se a quanto pare non ci sono particolari indicazioni su dove posizionare il cartello (che volete, sono liberisti).

Io continuo a non capire perché mai qualcuno dovrebbe cambiare idea sul rifornirsi in una stazione di servizio solo per aver visto la differenza rispetto al prezzo medio, considerando che almeno un’idea dei prezzi nelle varie pompe della zona dovrebbe averla: ma magari sopravvaluto l’italiano medio.

Jorit e il mural copiato

A me di Ciro Cerullo detto Jorit importa nulla, e prima di questa storia non ne avevo mai sentito parlare. Ma questo non è importante. Non è nemmeno importante che il comune di Napoli finanzi le sue opere, e che Jorit sia un filorusso, tanto che è andato a Mariupol a dipingere un mural sul fianco di un palazzo rimasto in piedi dopo la conquista russa della città. Ognuno ha diritto di farsi pagare da chi vuole.

Quando però Jorit non solo copia (senza permesso, ovvio, perché l’arte deve essere libera) il suo soggetto da un’immagine della fotografa australiana Helen Whittle – leggete la storia su Open e Fanpage da dove ho preso le immagini – ma riesce anche ad affermare che lui in realtà ha copiato un’altra immagine che non ci assomiglia per nulla… beh, tutti i nodi tornano al pettine.

Niente Facci Vostri

Le anime belle della Rai hanno cancellato la striscia quotidiana affidata a Filippo Facci prima ancora che cominciasse, con la scusa di quello che il giornalista ha scritto sul caso Leonardo La Russa o meglio sulla ragazza che lo ha denunciato.
Mi chiedo oziosamente se non sapevano con chi avevano a che fare. Per dire, non esiste una voce su di lui nella Wikipedia in lingua italiana (anche se curiosamente c’è una raccolta di sue citazioni su Wikiquote) da quindici anni, dopo una serie di minacce legali. Davvero, la Rai avrebbe fatto meglio a tenerselo e fare una figura barbina semplice e non doppia come adesso.

Ultimo aggiornamento: 2023-07-17 11:10