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Le mani nelle tasche degli italiani

Oggi sono andato a comprare l’antibiotico per Jacopo, cosa putrtoppo abbastanza usuale. Il farmacista mi dice che quello specifico indicato nella ricetta non ce l’aveva, e se mi andava bene il generico. Certo, faccio io, non penso che i batteri si accorgano della differenza e secondo me nemmeno Jacopo avrà qualcosa da ridire. Il farmacista mi dà la confezione, e poi mi dice che – come da cartello esposto – devo comunque pagare un euro e 33 centesimi perché il ministero della Sanità ha abbassato da ieri i rimborsi per i farmaci generici e si è dimenticato di abbassare contestualmente le tariffe. Probabilmente tra qualche giorno la cosa si allineerà, ma per il momento paga Pantalone.
Capisco che il governo italiano abbia cose molto più importanti a cui pensare, e capisco anche che essere costretti a tenere i Consigli dei Ministri in pausa pranzo con in mano un panino e un bicchiere di spuma può far sì che un povero ministro si dimentichi qualcosa mentre cerca disperatamente di far quadrare i conti dopo i tagli impostigli dal Giulio (che se Visco veniva raffigurato come vampiro lui cosa sarebbe, Edward Mani di Forbice?) Né sarà l’euro e trentatré sborsato che cambia la mia vita. Però mi sono scocciato di sentire ripetere che questo governo non mette le mani nelle tasche degli italiani: che almeno si dica che non potendo rubare le monetine dalle cassette delle offerte in chiesa lo fa dai portamonete dei cittadini

Ultimo aggiornamento: 2011-04-16 23:03

lumpenrealproletariat

Rilancio da Killeader: sembra che a Mediaset stiano cercando dieci professori precari (come se ultimamente fosse una merce rara) per un reality in cui dovrebbero tenere a bada una classe di vip scelti tra i più somari passati per i reality show stessi.
È un’altra tappa verso la definitiva annessione dell’insegnamento nel gruppo dei lavori (ammesso che si possa lavorare) da sfigati.

Ultimo aggiornamento: 2011-04-12 11:35

Manifestando

Stamattina, mentre io e il bipasseggino arrancavamo col solito ritardo in via Murat andando verso il nido, sono passato davanti alle strutture temporanee appositamente preparate per appiccicarci su i manifesti elettorali. Come probabilmente sapete, tali strutture sono rigidamente divise per partiti e fiancheggiatori (e già qua vorrei sapere chi è che ha scelto tale nome). Bene, c’erano quattro persone con manifesti e colla, che stavano probabilmente rimirando il lavoro fatto: su tutti gli spazi erano stati affissi manifesti della Lega Nord (quelli standard con Alberto da Giussano, in piccolo sul suo scudo il leone della Serenissima, e probabilmente il cognome di Bossi – ammetto di non aver fatto un’analisi molto attenta e quindi non giurerei su quest’ultimo particolare. Per onor di cronaca, in quel punto il marciapiede è parecchio stretto, e gli attacchini si sono spostati non appena mi hanno visto, senza che io dovessi come mio solito urlare “permesso!” con voce nient’affatto piacente.
L’unica cosa positiva che vedo è che nessuno aveva ancora appiccicato manifesti (c’erano i resti di quelli dell’anno scorso, casualmente anch’essi della Lega Nord). Per il resto, non mi aspetto nemmeno una sanzione pecuniaria; quando mai sono riusciti a farne una, per un qualsivoglia partito o movimento?
Aggiornamento: (7 aprile) i manifesti – ho controllato stamattina – dicono “Con il federalismo Milano capitale”. Il nome dell’Umberto è nel simbolo del partito, per la cronaca… e formalmente non ci sono ancora i numerelli per gli spazi, quindi è un po’ difficile dire che hanno preso gli spazi altrui.

Ultimo aggiornamento: 2011-04-06 16:03

rimborso spese

È molto bello sapere che il ministro segnaposto voglia dare 1700 euro (di fondi europei, sia ben chiaro) ai migranti sbarcati a Lampedusa che volessero volontariamente tornare dall’altra parte del Mediterraneo da dove sono partiti.
Però, se non ho capito male, gli scafisti hanno chiesto loro una somma ben maggiore per la crociera nautica. E allora, chi glielo farebbe fare ad operare in perdita? Mi sa che Frattini dovrebbe andare a lezione di economia, va bene anche Tremonti :-)

Ultimo aggiornamento: 2011-03-29 15:22

niente panico compagni!

Oggi tutta la stampa italiana (occhei, non ho controllato né il ManifestoLiberazioneIl Riformistail Foglio…) apre con titoli a tutta pagina sul Giappone e sul rischio radioattivo per la centrale nucleare di Fukushima. Persino il Sole-24 Ore titola dicendo che il dramma giapponese manda in panico le borse.
Beh, no: non tutta la stampa italiana. Fortunatamente ci sono due eroici direttori di quotidiani che ci riportano con i piedi per terra e raccontano le vere notizie: quelle che gli altri cercano disperatamente di nascondere, sviando i poveri ignari lettori con robetta che accade a 6000 km di distanza.
Un plauso pertanto a il Giornale (“Guai in famiglia: la moglie sbugiarda Bocchino”) e a Libero (“Le menzogne di Italo: Bocchino sbugiardato dalla moglie”), che non piegano la testa!
(p.s.: come fa Libero ad essere nell’anno XLVI di pubblicazione? è proprio vero che vive in un mondo parallelo…)

Ultimo aggiornamento: 2011-03-16 12:10

nuclearmente fusi

Qualcuno mi dovrebbe spiegare perché i giornalisti continuano a dire che ci sarebbe (forse) una fusione nucleare negli impianti giapponesi danneggiati dal terremoto. No, perché la fusione nucleare è un concetto ben preciso (atomi “leggeri”, tipicamente deuterio e trizio ma non solo, si combinano per formare atomi più “pesanti”, tipicamente elio, liberando energia), ma nessuno è ancora mai riuscito a fare una fusione nucleare se non per qualche frazione minutissima di secondo, e tutte le centrali nucleari sono a fissione (atomi “pesanti”, tipicamente alcuni isotopi dell’uranio o del plutonio, vengono bombardati da neutroni ad alta velocità e formano atomi più “leggeri”, liberando energia). Quello cha sta presumibilmente succedendo è che il calore prodotto dal reattore nucleare sta fondendo l’involucro del reattore stesso, rischiando così che la radioattività non sia più contenuta e scappi qua e là per il Giappone.
Ma sono concetti così complicati da distinguere?

Ultimo aggiornamento: 2011-03-14 14:50

www.capellomoderno.it

Come penso ormai sappiate, non guardo la tv, quindi non posso sapere se la pubblicità della Wind che ascolto per radio abbia anche un corrispondente televisivo (ma immagino possa essere questa. Aldo e Giovanni fanno i parrucchieri molto alternativi, e raccontano a Giacomo che il loro è uno stile moderno, come del resto dice il loro sito: www.capellomoderno.it.
Sono andato a vedere il sito, e ho trovato una pagina di avvenuta registrazione (nemmeno di quelle di cortesia, proprio la segnalazione che il provider aveva creato il dominio). Una ricerca mi ha mostrato come il dominio sia stato registrato dalla «Host di Favini Matteo e Bonomi Andrea s.n.c.», che immagino non abbia alcuna relazione con Wind. Attenzione: dal mio punto di vista questo non è affatto cybersquatting. Il Big Fail è stato quello di Wind, che non ha pensato prima di mettere in linea lo spot (che appare dal 15 febbraio, mentre la registrazione del nome a dominio è del 24 febbraio) non solo di assicurarsi l’uso del nome a dominio ma anche di aggiungerci del materiale inedito sullo spot – tanto avranno ben avuto qualcosa tipo scene tagliate e simili, no? – o quantomeno redirigerlo sul sito istituzionale… E poi ci si lamenta perché il web non funziona come piattaforma pubblicitaria :-)

Ultimo aggiornamento: 2011-03-04 11:47

lo stolto guarda il dito (medio)

Vista la notiziona? Silvio Bunga-Bunga ha le prove: la sua amica Ruby, con la quale comunque non c’è mai stato nulla di anche solo lontanamente avvicinabile a un rapporto sessuale, in realtà ha due anni più di quanto scritto sulla sua carta d’identità: in Marocco, paese dall’anagrafe notoriamamente inaffidabile a differenza della nostra, hanno aspettato due anni a registrare la bimba; non si sa se per farle un regalo a lungo termine togliendole qualche anno, oppure perché i genitori stavano aspettando un’offerta speciale per risparmiare sulle spese all’ufficio di stato civile.
A parte che la notizia è trapelata con un giorno di anticipo e la povera Karima rischia stasera di non poter partecipare al ballo delle debuttanti (che poi lo racconta anche la BBC!), mi sembra che i commentatori – tranne Makkox che segue un’altra linea di pensiero indubbiamente condivisibile – non abbiano considerato una cosa. I fatti per cui il PresConsMin verrà processato il 6 aprile prossimo venturo sono due: prostituzione minorile e concussione. Il più grave dei due è la concussione, tanto che dopo un timido tentativo degli onorevoli avvocati a libro paga di Berlusconi di far spostare il procedimento a Monza perché i presunti rapporti sessuali si sarebbero svolti ad Arcore nemmeno loro hanno più provato a rivangare la cosa. Quindi, ammesso e non concesso che si provasse la cosa, il risultato pratico non cambierebbe poi molto.
O no? Ho come il sospetto che alla gggente della concussione importi ben poco, e che se proprio qualcuno dei suoi elettori si sente offeso è proprio per la prostituzione minorile. Togliamola dai piedi e subito si ritorna in pista: il tutto è triste, ma purtroppo è uno specchio dell’Italia del 2011.

Ultimo aggiornamento: 2011-03-03 15:50