Archivi categoria: pipponi

Manca solo la lotteria per la carta igienica

Se abitate in Lombardia o nel Lazio probabilmente vi sarete cuccati anche voi la pubblicità di Sorgenia per la Scuola. Sorgenia (accento sulla e) è un operatore alternativo di energia elettrica: come sapete c’è la liberalizzazione e quindi puoi usare chi vuoi come erogatore di energia (che poi la rete elettrica sia una sola e non si capisca nemmeno bene chi sia il produttore energetico e come produce l’energia è un tema secondario). Peccato che da un lato ci sia la solita inerzia di chi deve cambiare, dall’altro non è che ci possa essere chissà quale differenza di prezzo. Che succede allora? Quelli di Sorgenia hanno avuto un’Idea Meravigliosa: un programma che istiga i genitori a cambiare fornitore per la luce, in cambio di un certo numero di punti che verranno assegnati alla scuola dei loro pargoli che avrà la possibilità di comprare la carta igienica o il toner per le stampanti senza chiedere il volontario contributo coatto a inizio anno scolastico. Nella migliore delle tradizioni, poi, ci sono i bonus se più di cinque famiglie nella stessa scuola passano a Sorgenia.
Occhei. È vero che è una vergogna avere la scuola gratuita a parole ma con obolo “volontario” nei fatti (sarebbe molto più serio a questo punto che il contributo fosse ufficiale, esattamente come il ticket sulle medicine). Ma per me è ancora più una vergogna farsi pubblicità in questo modo. Poi voi dite quello che vi pare.

Ultimo aggiornamento: 2011-11-24 15:50

auto italiane

Mica ho capito la storia delle auto italiane che non si trovano per i ministri. Per quel poco che so, le gare di appalto non possono fare discriminazioni tra beni prodotti nell’Unione. Quindi i casi sono due: o i passati governi hanno seguito i dettami di Berlusconi che notoriamente ce l’aveva con gli Agnelli e hanno falsato la gara di appalto (cosa a cui però credo poco) oppure semplicemente il gruppo Fiat, ammesso che abbia partecipato, ha fatto offerte peggiori.
Si vuole mostrare l’italianità in queste piccole cose? Benissimo, si vada informalmente da Marchionne prima che arrivino le offerte e gli si faccia notare che se abbassa i prezzi magari ci perde un po’ ma contribuisce all’immagine aziendale e patria, come lui afferma sempre di voler fare. Altrimenti finisce che vengono scritti articoli come questo, populisti anzichenò.

Ultimo aggiornamento: 2011-11-23 11:04

no, Giuliano

Se le cose fossero andate meglio, mi sarei chiesto se il povero ragazzino schiacciato sabato dal tram avesse indossato un giubbotto ad alta visibilità. La mia esperienza con gli imbecilli in automobile mi fa dire che con ogni probabilità non gli sarebbe servito a nulla (e dire che quando andavo a scuola guida mi obbligavano ad aprire la portiera con la destra, così sarei stato costretto a guardare se passava qualcuno…), ma non si sa mai. Nella sera di una giornata in cui è piovuto per tutto il tempo la visibilità è praticamente nulla, e le luci di una bicicletta servono a ben poco. Ciclisti, ricordatevelo sempre. Un giubbetto costa meno di cinque euro.
Però, caro sindaco Pisapia, non può rispondere a chi le domanda a proposito delle piste ciclabili «Chiedete a chi non le ha fatte prima». Questo non è un problema di piste ciclabili. E non è nemmeno un problema di mancata cordolizzazione di via Solari, come ha scritto Ciclobby. Certo, se i lavori fossero stati fatti, forse non ci sarebbe stata l’usuale sosta selvaggia. Ma dato che il problema è la sosta selvaggia, la prima cosa da fare è punire la sosta. Domenica sono state fatte 266 multe solo in via Solari e lunedì almeno altre 160. Queste multe dovevano già essere fatte. Ma non una tantum: i vigili dovevano passare regolarmente, se non tutti i giorni almeno più volte la settimana. Una misura a costo zero, anzi negativo considerati gli introiti delle multe. Misura da fare in tutte le vie di scorrimento che sono diventate di parcheggio.
La gente si incazzerebbe? Probabilmente sì, e probabilmente sarebbero le stesse persone che adesso si stanno lamentando perché la via non era stata messa in sicurezza (lo immaginavo io, lo mostra Cristiano Valli). So what? Questo è il momento migliore per le misure impopolari: è stato appena eletto, non c’è da preoccuparsi per la perdita di consensi visto che elezioni locali alle porte non ce ne sono. La gente non saprebbe dove parcheggiare? E vi sembra che questa sia un’ottima ragione per parcheggiare dove si vuole? (nota per i miei ventun lettori abituali: se la vostra risposta è “sì”, mi chiedo perché mai mi leggiate, dovreste conoscere le mie idee in generale) Occhei, io sono un talebano che ritiene che chi ha un’auto ma non ha un box, anche se residente, dovrebbe pagare per l’occupazione di suolo pubblico; ma la sosta selvaggia è un problema per tutti, non solo per chi parcheggia.

Ultimo aggiornamento: 2011-11-09 07:00

il primo vero sciopero dei benzinai

Se le cose non sono cambiate dopo che ho scritto questo post (schedulato per la mattina di mercoledì, ma scritto nel pomeriggio di martedì) quello di questi giorni potrebbe essere il primo vero sciopero dei benzinai. Infatti il fronte compatto si è spaccato: dopo l’ultimo incontro due sigle sindacali hanno mantenuto lo sciopero, mentre altre due l’hanno revocato. No, non mi sono bevuto il cervello, o almeno non me lo sono bevuto questa volta. Adesso mi spiego meglio :-)
Dal mio punto di vista molto utilitarista, lo sciopero è una specie di scommessa. Quando io sciopero, perdo dei soldi: però spero di riuscire a ottenere in futuro qualcosa, che può essere un aumento di stipendio col nuovo contratto, oppure la cacciata del governo, o qualcos’altro. Sì, ci sono i crumiri che nel primo caso prendono tutti gli eventuali vantaggi senza cacciare un euro, e a me piacerebbe tanto che almeno una volta l’una tantum prevista per i mesi di mancato rinnovo fossero dati solo a chi ha davvero lottato; ma so che la cosa è impossibile, e forse nemmeno giusta come ora spiegherò. Cosa succede quando c’è lo sciopero della benzina? che tutti corrono a fare il pieno prima della serrata, con il risultato che il consumo totale di benzina resta identico e quindi i gestori non ci perdono nulla, se non un po’ di fatica in più prima dello sciopero per chi non ha il self service. Insomma, lo sciopero ideale. (Cosa diversa dallo “sciopero più incisivo”, che era quello degli addetti ai caselli autostradali: se sono aperti, il mancato introito è del concessionario mentre la terza parte che tanto per cambiare è l’automobilista ci guadagna).
Ora, se alcuni benzinai scioperano e altri no questo significa che gli scioperanti perderanno degli incassi, e quindi stanno scioperando sul serio. Semplice, no? :-)

Ultimo aggiornamento: 2011-11-09 06:00

i treni di Montezemolo

In questi giorni ci sono state troppe notizie importanti, e così mi pare che il redazional… ehm, l’articolo del Corsera di giovedì scorso su NTV sia stato saltato da tutti. Inutile dire che è un peccato, perché è sempre bello leggere tra le righe.
Iniziamo dal titolo. Scrivere “Il 13 dicembre il debutto di «Italo»” cosa può far pensare? che dal 13 dicembre si possa viaggiare sui nuovissimi e fantasticissimi treni in concorrenza. Beh, non è proprio così. Il 13 dicembre ci sarà “la presentazione del nuovo treno «Italo» e del progetto industriale”, il che non significa proprio nulla: al più si potrà vedere uno dei treni, senza farci su nemmeno cento metri perché le prove di questi mesi (che non sono ancora terminate, la data prevista è il 10 novembre) “devono essere documentate dal valutatore indipendente di sciurezza (Vis) che trasmetterà poi la documentazione all’Agenzia nazionale per la sicurezza ferroviaria, che a sua volta dovrà rilasciare l’omologazione.” Questa fase “dura un paio di mesi”, e quindi, anche nell’ipotesi migliore secondo cui si lavori anche a fine anno sfruttando il fatto che quest’anno Natale e Capodanno cascano di domenica, si arriva a metà febbraio. Non che io capisca perché NTV sia sicura di avere “la certezza dell’omologazione” “prima delle festività di Natale” se ci vogliono due mesi, ma il tempo è relativo. Mi sembra più sensata la frase finale: per “il terminal di Roma Ostiense, e l’inizio del collegamento diretto tra Roma e Milano e Roma-Venezia, Sciarrone ha confermato che avverrà a fine marzo”
Ma poi, cosa sarà questo grande collegamento diretto? Sempre Sciarrone: “«Abbiamo 10 treni completati, di cui 4 sono già in Italia (due in fase di omologazione). Questo mese arriverà il quinto treno»”. Se va bene (ma proprio bene) riusciranno a fare due coppie di treni Milano-Roma e una Roma-Venezia, insomma.
Vabbè, termino segnalando la storia dei pedaggi. Perché l’alta velocità costa così tanto? Semplice: perché c’è “il cosiddetto «mark-up» (rincaro) che viene applicato sui pedaggi dell’Alta Velocità per cofinanziare gli investimenti”. Sciarrone ha detto chiaramente che loro non hanno nessuna intenzione di andare su tratte tipo Torino-Milano e Roma-Napoli se lo Stato non fa lo sconto su questo sovrapprezzo. Stavamo parlando di concorrenza?

Ultimo aggiornamento: 2011-11-07 16:51

Denunce on line (si fa per dire)

Non che serva ad alcunché, ma per questioni di principio ho denunciato il furto della mia bicicletta. Come forse non sapete, sia i carabinieri che la polizia permetterebbero di fare la denuncia online: viene comunque richiesto di passare al comando o alla stazione più comoda per formalizzarla, il che ha anche senso: da un lato occorre firmare, e dall’altro il tutore dell’ordine magari può chiederci qualche informazione in più. Inizio così a compilare tutto il modulo sul sito dei carabinieri, smadonnando un po’ per l’interfaccia pesantuccia; arrivo alla fine, mi chiedono dove voglio andare a completare l’iter, mi chiedono anche la fascia d’orario preferita. Peccato che non sia affatto previsto che io ci vada nella giornata stessa: si vede che il sistema online ha qualche collo di bottiglia.
Passo così al passo due, la polizia. Lì cercano di convincere l’ignaro navigatore che si può anche andare dai carabinieri, il che conoscendo l’amore reciproco tra i due corpi mi fa pensare che non abbiano affatto voglia di ricevere denunce. Poi chiedono di fare un login, il che può anche aver senso, così la seconda volta si risparmia tempo. Poi c’è il solito modulone, si sceglie la stazione, e finalmente esce il paginone con il numero di denuncia da portarsi dietro.
Esco dall’ufficio e mi avvio sotto la pioggia al commissariato Greco, che tanto è sulla strada. Entro, mi fanno accomodare, consegno al poliziotto il foglio col numero e il mio documento d’identità… e lui ricomincia da capo tutta la trafila, senza nemmeno provare a cercare il mio testo.
Qualcuno mi può spiegare perché hanno inventato le denunce online, se tanto non le usano?

Ultimo aggiornamento: 2011-11-07 07:00

Democrazia fideistica

Ieri sulla Stampa Massimo Gramellini non aveva evidentemente un tema forte e così ha deciso di gettare il sasso, o meglio il masso: ha scritto «Perché quindi il voto dovrebbe essere sottratto a un esame preventivo di educazione civica e di conoscenza minima della Costituzione?». Inutile dire che i commenti al post sono esondati: mentre sto scrivendo ce ne sono 765 (nessuno dei quali io ho letto, vi avverto subito)
Quello che ho letto sono però le discussioni su Friendfeed, che mi hanno stupito: come ha chiosato bene Leonaltro, praticamente tutti gli strali contro la proposta (che a loro volta sono la stragrande maggioranza dei commenti) si riducono al concetto “Perché non si può fare così? Perché no”, il che non mi sembra un gran risultato.
Lo dico subito: nemmeno io ritengo realmente fattibile una limitazione di questo genere al diritto di voto, e banalmente uso una tecnica occamistica: non sono capace a trovare un sistema davvero buono per capire chi in effetti sa cosa sta facendo andando a votare (non necessariamente per chi voterei io, nel caso non fosse chiaro) e quindi tanto vale scegliere il sistema più semplice con il suffragio universale. Ma questo non significa che non si possa discutere se ci sia o no un sistema migliore: quello che una singola persona non riesce a trovare magari lo trovano tante persone che si mettono insieme a vedere pro e contro.
Ecco: quello che mi preoccupa è appunto questa concezione fideistica secondo cui la democrazia è il migliore dei modi possibili perché sì.

Ultimo aggiornamento: 2011-11-04 12:17

senso di responsabilità

Posso anche accettare che il montaggio della scena con la risata di Sarkozy, Merkel e sala stampa al nominare Berlusconi non sia stato corretto, e in realtà non ci sia stato nulla di simile.
Però la frase di Sarkò che afferma che i due hanno fiducia «nel senso di responsabilità di tutte le istituzioni italiane, politiche, finanziarie ed economiche» mi sembra molto peggiore. La risposta diplomatica standard sarebbe stata di «avere fiducia nel governo italiano», punto. Sarà anche vero che Sarkozy ha il dente avvelenato perché Bini Smaghi sta tenendosi il cadreghino in BCE con le unghie e con i denti, ma il significato della frase da lui pronunciata è “di Berlusconi e del suo governo noi non ci fidiamo”. Barzellette o non barzellette.

Ultimo aggiornamento: 2011-10-24 17:20