Archivi categoria: obituary

Fats Domino

Ci stanno lasciando proprio tutti. Dopo Chuck Berry, ora è la volta di Fats Domino, morto oggi a 89 anni. A volte si pensa che il rock’n’roll debba essere gridato, un po’ come Little Richard oppure l’Elvis Presley prima del servizio militare (o anche i Beatles prima di essere ripuliti da Brian Epstein… il loro problema è che le canzoni che suonavano duravano poco più di metà dell’originale, mi sa). Ma non è sempre così, e lo stile di Fats Domino lo dimostrava. Pianista con influenze giovanili jazz, la musica per lui era una gioia: pensate a Ain’t That a Shame? dove la melodia fa a pugni con il testo.

Poi naturamente un beatlesiano quale io sono non può esimersi dal ricordare che la vulgata afferma che Paul McCartney compose Lady Madonna ispirandosi allo stile di Fats Domino: qui la sua versione (e per par condicio Ain’t That a Shame? cantata da John Lennon :-) )

Ultimo aggiornamento: 2017-10-26 12:24

Dionigi Tettamanzi

Quando il cardinale Tettamanzi fu “promosso” da Genova a Milano, l’impressione che io e molti altri avevamo era quella di un arrivista che aveva fatto di tutto per spostarsi in una sede più da papabili, lasciandone dietro di sé una che non era certo di serie B, ma diciamo che si poneva a metà classifica. Tutto questo non gli servì per diventare papa, visto che alla morte di Wojtyla fu eletto Ratzinger; ma bisogna riconoscere che il suo periodo alla guida della chiesa ambrosiana è stato molto positivo e apprezzato, il che non era tra l’altro facile visto che era succeduto a Martini. E le sue capacità sono state riconosciute anche dal papa: era già in pensione quando è stato improvvisamente richiamato come amministratore apostolico (diciamo “facente funzione del vescovo” a Vigevano, dove le malelingue dissero che c’erano grossi problemi e quindi serviva uno tosto che rimettesse un po’ in sesto la situazione prima che giungesse un nuovo vescovo. Insoamma, la sua morte è una triste perdita.

Ultimo aggiornamento: 2017-08-05 22:43

Maryam Mirzakhani

È stata la prima donna e la prima persona dell’Iran a vincere la Fields Medal nel 2014. È morta di cancro a quarant’anni la scorsa settimana.
Vi lascio solo qualche link (in italiano e in inglese) di chi sa spiegare meglio di me chi fosse e cosa ha fatto.

Ultimo aggiornamento: 2017-07-17 21:47

Paolo Villaggio

Io a dire il vero conoscevo il fratello gemello Piero, segaligno professore universitario di fisica. Di Paolo Villaggio conoscevo i personaggi, dal professor Krantz tetesco di Cermania che buttava giù dagli spalti le vecchiette al ragionier Ugo Fantozzi epitome del travet della seconda metà del ventesimo secolo (e non è un caso che anche la parola “travet” sia un eponimo del protagonista dell’opera di Vittorio Bersezio: l’idea dell’impiegatuccio è radicata nel pensiero degli italiani). E naturalmente sapevo della sua collaborazione goliardica con De Andrè per il testo di Carlo Martello ritorna dalla battaglia di Poitiers; d’altra parte ricordo che Fantozzi nasce con gli sketch televisivi, ma prima dei film vengono i libri.

Stabilito che secondo me Villaggio (Paolo) merita un posto nella storia della letteratura italiana del ‘900 oltre che in quella cinematografica, mi permettete di dire che negli ultimi diciamo dieci anni era andato abbastanza fuori di testa?

Ultimo aggiornamento: 2017-07-03 09:24

Alfredo Persivale

A volte il destino sa essere beffardo. A meno di un giorno dalla morte di Agostino De Matteis ci ha lasciato anche Alfredo Persivale, uno storico sysop della rete Fidonet (il suo nodo era Fido Milano). In questo caso la notizia era aspettata, perché sapevamo che Duccio aveva un tumore a uno stadio avanzato; la situazione è però precipitata in questi ultimi giorni.
Non posso dire di essere stato un suo amico stretto. (Ok, non è quella la scusa per cui l’anno scorso non sono andato alla sua festa di compleanno; è stato solo perché non ne ho avuto il coraggio). Però era come un amico di famiglia: chi non ha vissuto i tempi di Fidonet non può probabilmente capire le relazioni digitali che si intessevano in quegli anni, tra persone di idee diverse ma tutti accomunati da quella passione al tempo così minoritaria che non era neppure osteggiata.

Ultimo aggiornamento: 2017-04-02 13:15

Agostino De Matteis

Fine anni ’80 del secolo ventesimo. Internet era ufficialmente nata da un paio d’anni, e cominciavano a spuntare timidamente i primi provider commerciali… negli USA, naturalmente. Da noi, a parte i pochissimi fortunati che potevano arrangiarsi con le connessioni universitarie, gli sparuti interessati alla connessione telematica usavano Fidonet, una rete amatoriale che funzionava a telefonate e modem a poche migliaia di bit al secondo di velocità di connessione.

Tra gli amici che mi sono fatto in quegli anni c’era Agostino De Matteis. Informatico varesino, capigliatura molto poco probabile, ma soprattutto una conoscenza enciclopedica sui temi più svariati, ai tempi in cui Wikipedia mica esisteva. Il consenso generale era che non poteva esserci un singolo Agostino, ma una serie di cloni, ciascuno specializzato in un campo specifico, che tutti insieme formavano la “Fondazione De Matteis”: da allora per tutti lui era la Fondazione. Ci si è trovati qualche volta a Milano per i Librimeeting, giro turistico delle librerie quando Amazon non esisteva e quindi bisognava arrangiarsi in modo analogico; ci si sentiva regolarmente su Facebook, soprattutto per strisce come Pearls Before Swine e Bloom County.

Ieri sera ha avuto un infarto intestinale: un’operazione d’urgenza non è servita a nulla ed è morto in nottata. Agostino era single e viveva da solo: mi diceva il nostro comune amico Alessandro che l’ospedale ha dovuto chiamare la questura per contattare i suoi parenti :-(

Ultimo aggiornamento: 2017-04-01 13:12

Peyrano-Pfatisch

Questo è un obituary un po’ sui generis, suggeritomi da mfisk che evidentemente ha deciso che i blog sono morti. Come potete leggere sulla Stampa e su Repubblica, il negozio abbastanza storico Peyrano di corso Vittorio Emanuele chiude definitivamente, anche se la produzione e vendita continueranno nell’altro punto di corso Moncalieri.
Io posso solo dire che ancora nello scorso millennio comprare un piccolo cabaret di Alpini (stiamo parlando di Torino, non posso scrivere “vassoio”) significava fare un mutuo, visto che costavano 80.000 lire al chilo; non oso pensare ai prezzi attuali.

Ultimo aggiornamento: 2017-01-19 12:09

Piero Torasso

Il giorno di Natale è morto Piero Torasso. Il nome non vi dirà molto, a meno che non siate informatici torinesi: Torasso è stato uno dei primi laureati in informatica a Torino, dove poi ha presto avuto una cattedra che ha mantenuto fino alla fine. (Nota: la prima facoltà di informatica in Italia è stata a Pisa nel 1969: sono poi seguite Udine, Salerno e appunto Torino nel 1971)
Il campo di studi di Torasso è stato l’intelligenza artificiale, materia sulla quale teneva l’omonimo corso universitario che ho “seguito” anch’io mentre prendevo la seconda laurea in informatica. Le virgolette stanno a significare che non ho mai seguito una lezione a informatica, per il banale motivo che stavo lavorando: mi limitavo a presentarmi agli esami e sperare in bene. In questo caso, Torasso mi chiese tra le altre cose di parlare di un sistema di inferenza, di cui ovviamente mi sono scordato il nome, basato sulle proprietà “is-in” e “has-attribute”, o qualcosa del genere. Io me ne ricordavo una sola, e sono andato avanti per un po’ con lui che cercava di farmi usare la seconda e io che facevo equilibrismi per usare sempre solo la prima: col senno di poi, avrei dovuto capire che quei sistemi avevano dei problemi di base se potevano essere usati in modo diverso dal voluto :-) Ad ogni modo alla fine ho preso 29, che da un certo punto di vista è una medaglia al valore…

Ultimo aggiornamento: 2016-12-28 10:57