Archivi categoria: obituary

Emilio Colombo

Per morire ha scelto il giorno peggiore: tutti i titoloni dei giornali sono stati per la condanna in primo grado di Berlusconi per la faccenda Ruby (di cui eviterò con cura di parlare). Non è giusto nei suoi confronti, considerato che Emilio Colombo era l’ultimo dei Padri Costituenti, ed è riuscito persino a sopravanzare il divo Giulio in questa speciale classifica di vita. Non è nemmeno giusto dimenticare il suo impegno europeista, ricordato comunque da tutti i coccodrilli insieme al suo uso di cocaina (“per scopi terapeutici”, e indubbiamente l’ha tenuto su sino all’ultimo, direi).
Quello che i coccodrilli mi pare abbiano taciuto è che al tempo dell’inchiesta sulla droga a Palazzo Madama erano anche uscite voci su una sua presunta omosessualità; omosessualità che di per sé non sarebbe stata un problema, se non fosse che Colombo è stato un notabile della vecchia DC e questo non andava affatto bene. (Intendiamoci: se fosse stato un notabile del vecchio PCI non sarebbe andato bene lo stesso, mi sa).
Ma voglio ricordare Emilio Colombo quando a marzo il fine costituzionalista Simplificius Calderoli cercò di fregare il presidente pro-tempore del Senato pensando che il vecchietto sarebbe finito in stato confusionario, e venne rintuzzato con facilità estrema. Poi dicono che la coca non fa bene :-) (beh, ovviamente ci vuole robba bbuona, mi sa)

Ultimo aggiornamento: 2013-06-25 10:35

Dido Guerrieri

Giuseppe “Dido” Guerrieri è morto il primo febbraio, ma la notizia è stata nascosta così bene che l’ho scoperto solo adesso consultando la santa Wikipedia. Quando ero giovane e seguivo un po’ la pallacanestro italiana, persino prendendo il Superbasket di Aldo Giordani, Dido allenava l’Auxilium Torino; una squadra onesta ma nulla più, che pure lui riuscì a portare per tre volte di fila in finale scudetto (e una la perse solo perché del quintetto base quattro erano fuori per infortunio e l’immenso Scott May era mezzo scassato pure lui). Ma poi c’era anche la sua rubrica settimanale su Torino7, che mostrava il suo lato più divertente e irrequieto… una bella figura davvero.

Ultimo aggiornamento: 2013-06-20 22:24

Franca Rame

Era lei la vera attrice della coppia. Dario Fo è un guitto, un buffone (nel senso buono della parola), un animale da telecamera: ma senza sua moglie probabilmente avrebbe combinato la metà, e non avrebbe certo preso il Nobel.
Epperò anch’io sto parlando di lei di riflesso… il che prova che c’è qualcosa di sbagliato da qualche parte.

Ultimo aggiornamento: 2013-05-29 12:22

Little Tony

Morire in ospedale di cancro dopo essere stati ricoverati negli ultimi tre mesi non è una cosa che augurerei a molte persone, e sicuramente l’Antonio Ciacci non se lo meritava.
È stato un onesto lavoratore della canzonetta italiana: non state a guardare la sigla di Love Boat e la pubblicità al Danacol, e tornate indietro a canzoni come Bada bambina (giusto per nominare qualcosa di diverso dal solito). Il suo era il “rock all’italiana” degli anni ’60 che aveva il suo bel perché, e la gente lo apprezzava: finché la salute lo aveva retto, era stato uno stakanovista delle serate in provincia.
Insomma, grazie per le tue canzoni.
Aggiornamento (29 maggio): la mia memoria è sempre più fallace, e mi ero dimenticato di questa mia analisi armonica di Bada bambina, di almeno una decina di anni fa :-)

Ultimo aggiornamento: 2013-05-28 12:04

Teresa Mattei

Non ci sono stati solo i Padri Costituenti: nell’Assemblea erano state elette anche ventun donne. Ieri ci ha lasciato l’ultima ancora in vita, Teresa Mattei: una comunista pura e dura, tanto che nel 1955 fu espulsa dal partito “perché contraria allo stalinismo e alla linea togliattiana” (occhei, la mia definizione di “comunista” è diversa da quella dei “fedeli alla linea”, oltre che naturalmente da quella di B.)
Non sapevo fosse stata lei a proporre la mimosa per la festa della donna, anche se sapevo che era stato scelto perché “fiore povero ed endemico” (diteglielo a quelli che te lo vendono a caro prezzo), al posto della violetta. Vabbè, non glielo conto contro di lei. Non sapevo nemmeno che avesse collaborato con Bruno Munari – trovate tutto sull’articolo di Repubblica. Stamattina ho sentito un’intervista che aveva dato nel 2006, ai tempi della famosa tentata riforma costituzionale di Lorenzago: non le mandava certo a dire a quei quattro tipi che in un weekend im montagna osavano riscrivere la costituzione…
Per la cronaca, restano solo due Padri Costituenti in vita: il divo Giulio (che però mi sa se la passi parecchio male, non ci credo che nessuno se lo fili più) ed Emilio Colombo che è la dimostrazione vivente delle proprietà terapeutiche della coca :-)

Ultimo aggiornamento: 2013-03-13 10:19

Carlo Oliva

Ancora ieri mattina mi sono sintonizzato su Radio Popolare per sentire se era ripresa La caccia, pur sapendo bene che il palinsesto invernale non era ancora partito. (A Radiopop sono un po’ in ritardo, bisogna dirlo). Adesso ho letto su Facebook che stanotte Carlo Oliva, uno dei due conduttori, è morto stanotte.
La caccia era una trasmissione un po’ strana, coi due conduttori che leggevano gli interventi da loro preparati con un’arguzia impagabile e uno sfoggio di cultura che almeno a me divertiva molto. Non sempre ero d’accordo con le sue tesi, ma questo come sapete è un problema molto secondario. Purtroppo, a differenza del suo compare Felice Accame, non ho mai avuto il piacere di incontrarlo, e di fare una chiacchierata con lui sulla qualunque. Che la terra ti sia lieve.
(chi volesse sapere qualcosa in più su di lui può andare sul suo sito)

Ultimo aggiornamento: 2012-09-24 14:25

Alessandro Marzi

Non l’ho mai conosciuto. Leggevo solo quello che scriveva sul Friendfeed, ed è che ho saputo che è morto sabato pomeriggio.
Non è stata certo una notizia improvvisa: sono passati quindici anni da quando gli fu diagnosticato un tumore al timo. Quindici anni in cui ha coabitato col cancro, con le operazioni, con le medicine che l’hanno completamente cambiato nell’aspetto fisico, con la burocrazia. Il tutto sempre con la voglia di incazzarsi e di dire a tutti quello che gli stava capitando giorno per giorno. Io so che non ce l’avrò mai, un coraggio simile: figuriamoci, spesso non avevo nemmeno il coraggio di commentare quello che scriveva.

Ultimo aggiornamento: 2012-09-03 11:56

Carlo Maria Martini

Io ho sempre letto con piacere le interviste al cardinal Martini, anche perché la sua cultura e intelligenza erano indubbie. Capisco che c’è chi preferisce leggere interviste a beppegrillo(tm), Del Piero o a qualche partecipante al Grande Fratello; gliele lascio volentieri.
Le cose che mi hanno sempre colpito sono due. La prima è che le posizioni che esprimeva erano assolutamente secondo la dottrina della Chiesa, eppure venivano salutate come “estremiste” dalla stampa, il che significa che sapeva dirle molto bene: si vedeva che era un gesuita. La seconda e più importante, anche perché credo che fosse da quella che discendeva la prima, è che applicava nella maggior scala possibile l’ammonimento di Gesù: è il sabato che è fatto per l’uomo, e non l’uomo per il sabato. La sua fede infatti partiva dalla considerazione della persona che deve essere alla base di tutto. I dogmi sono fondamentali per la fede cattolica: ma considerare solo i dogmi e dimenticarsi della misericordia di Dio, traducendo tutto in un computo automatico di peccati e pene, diventa la morte di Dio.
Sono convinto che rideva delle battute sul suo cognome; ma sono anche convinto che avrebbe perdonato tutti quelli che ora sembrano felici di sparlare di lui mostrando di “essere controcorrente”. Perdonati, perché non sanno quello che fanno.

Ultimo aggiornamento: 2012-08-31 17:56