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Banche marocchine: e tre

Le filiali degli istituti di credito marocchini vicino al consolato del Marocco continuano ad aumentare.
Dopo Attijariwafa (che però è formalmente una finanziaria) e BMCE, adesso è stata aperta una filiale vera e propria della Banque Chaabi Du Maroc nei locali che fino a qualche anno fa ospitavano un supermercatino – che non doveva fare molti affari, visto che dopo un paio di cambi di gestione era stato definitivamente chiuso.
Considerando che anche un altro supermercatino in via Perasto è chiuso da qualche mese, mi domando com’è che la gente preferisca andare in banca che comprare il pane…

Ultimo aggiornamento: 2009-07-07 07:00

Dopo le 20

Come i miei fan più assidui magari ricordano, io sono un appassionato del Bi4; il biglietto “quattro viaggi quattro euro” che se timbrato dopo le 20 è valido fino alla fine del servizio. Comodissimo insomma per andare in centro la sera e tornarsene a casa senza dover usare due biglietti.
C’era però una cosa che mi ha sempre lasciato un po’ perplesso: cosa significa esattamente “essere convalidato dopo le 20”? Ci sono infatti due scuole di pensiero: la prima afferma che occorre che la timbratrice segni le 20:01, la seconda fa presente che se segna le 20:00 vuol dire che sono le 20, zero minuti e un numero imprecisato di secondi e quindi si è indubbiamente “dopo le 20”. Inutile dire che io, da buon matematico, propendevo per la seconda ipotesi; e ancora più inutile ricordare che non siamo interessati a effetti relativistici, e prendiamo come tempo di riferimento quello delle timbratrici.
Essendo io un tipo fin troppo curioso, e dovendo prendere la metro gialla delle ore 20:01, ho deciso di compiere un esperimento conclusivo. Sono arrivato in stazione alle 19:58, ho aspettato che scattassero le 20, ho timbrato l’ultima corsa del mio Bi4 e mi sono precipitato giù per prendere il treno al volo. Al ritorno mi sono avvicinato ai tornelli – evitando di fischiettare per non farmi notare troppo – e ho introdotto il biglietto. Risultato? Anche ATM è d’accordo con me, e il biglietto mi è stato amabilmente accettato. Una gioia.

Ultimo aggiornamento: 2009-07-01 10:11

DNews parla della mia zona

L’edizione milanese odierna del free press DNews (link pdf, finché dura) ha ben due articoli sulla zona del mio ufficio. Nel primo (pagine 6 e 7) si racconta del degrado del parco Trotter, per la mancanza di interventi di manutenzione. Tutto vero, per quel che ricordo (il parco è aperto solo al pomeriggio, perché di giorno ci sono le scuole; così non ci passo quasi mai), ma si sa che il comitato per il parco è pieno di comunisti, e quindi già non ci sono soldi in genere, figuriamoci se li portano lì.
Più interessante il secondo articolo a pagina 9 dove si parla di una fantomatica sala giochi che dovrebbe essere aperta tra via Pietro Crespi e via Marco Aurelio (sbattendo fuori uno dei negozi che ci sono, immagino…), cosa della quale nessuno sa nulla. Ma non preoccupatevi, visto che il vicesindaco De Corato ha già detto che in due anni ha concesso solo quattro autorizzazioni (una sotto casa mia, immagino…) su 150 domande. Il meglio è come sempre Matteo Salvini, che osserva che «Tra viale Monza e via Padova c’è già un numero di locali al di fuori dei quali si ozia e bivacca; aprirne altri significherebbe alimentare ulteriori focolai di delinquenza». Da qua si deduce che oziare e bivaccare è contro la legge, e soprattutto che le forze dell’ordine sanno quali sono i focolai di delinquenza ma si guardano bene dall’andare a darci un’occhiata :-)

Ultimo aggiornamento: 2009-06-22 18:38

aggredito il Compagno Prevosto!

Adesso la notizia sul Corsera è stata corretta – d’accordo che Giovanni Cagliero ha fatto il cardinale in Argentina, ma da noi non lo si chiamava certo “Calliero” e ampliata; ma già ieri sera, quando avevo letto il primo lancio, avevo capito che si trattava del parroco di sant’Angela Merici, padre Giuseppe. Il titolo di “compagno prevosto” gliel’aveva dato la nostra amica Simona, che sosteneva che le sue idee sono troppo di sinistra… (Boh, so che adesso faranno tre incontri sulla lettura dei salmi tenuti dal dottor Moshe Levy: non so se la cosa sia di sinistra o di destra).
A parte che l’aggressione è stata fatta nel suo studio in parrocchia e non per strada come indicato, il che è ancora più preoccupante, e ringraziando il fatto che non abbia riportato fratture, resta il pensiero che probabilmente c’è ancora tanta gente che pensa che i soldi del Vaticano arrivino giù alle parrocchie di periferia.

Ultimo aggiornamento: 2009-05-02 19:16

C’è Pasqua e Pasqua

Sabato sera siamo stati a cena fuori in via Cicco Simonetta, e siamo rientrati a casa alle 23. Eravamo in macchina, visto che non ce l’avrei altrimenti fatta a fare tutti i miei giri: inutile dire che nella zona di corso Genova non c’era neppure un posto libero in divieto di sosta, e quindi alla fine avevo lasciato l’auto in Papiniano oltre sant’Agostino, sfruttando i posti del mercato. Sono andato da solo a recuperare la macchina, e mi sono trovato bloccato in cosro Genova. Vabbè, faccio un giro un po’ strano e riesco a riprendere gli altri. Solo che dovevo andare verso Porta Romana, e come è noto ai milanesi è assolutamente impossibile girare a sinistra per la circonvallazione senza prendersi una multa; così mi sono infilato in via Conca del Naviglio. Peccato che sia rimasto bloccato per più di mezz’ora per fare quelle poche centinaia di metri tra lì e via de Amicis e arivare in Molino delle Armi. Qualcuno di noi ha detto “eh sì, sabato c’è la movida”, al che ho commentato che più che altro c’era la fermida, vista la situazione. Intanto vedevamo gente con un lumino in mano e a un certo punto mi sono domandato se i leghisti avessero deciso di fare una fiaccolata contro il degrado del Parco delle Basiliche. Alla fine abbiamo chiesto a due tipi che passavano con il loro relativo lumino cosa ci fosse, e loro, con aria scocciata, hanno risposto che c’era la Pasqua Ortodossa. Subito prima delle Colonne di san Lorenzo c’erano in effetti varie centinaia di persone che occupavano quasi tutta la carreggiata, restringendola ancora di più dell’usuale teoria di auto parrcheggiate in prima e seconda fila nonostante il divieto di sosta.
Posso anche accettare la gente in mezzo alla strada, capiterà in fin dei conti due volte l’anno. Ma qualcuno mi sa spiegare perché non c’era nessun vigile, né lì a regolare la folla né all’incrocio di coso Genova per invitare la gente a fare un’altra strada né perlomeno a multare tutti quelli in divieto di sosta, tanto per farsi almeno un po’ di soldi e rendere felice il nostro sindaco che piange sempre miseria.

Ultimo aggiornamento: 2009-04-20 08:00

sciopero bianco della metro a Milano

Al Corrierone, dorso milanese, hanno più o meno deciso di cavalcare l’onda dello sciopero bianco dei macchinisti della metropolitana di Milano, come si può leggere qui. Perlomeno adesso lo chiamano sciopero bianco, e non “sciopero selvaggio” come avevano scritto lunedì: per la cronaca, i macchinisti hanno bloccato gli straordinari e applicano rigidamente il regolamento, il che è ben diverso da uno sciopero selvaggio.
Andando in bicicletta, non è che mi sia accorto di nulla, né avrei in effetti potuto farlo leggendo il sito ATM che tace a riguardo. Ad essere sinceri, le scene tragiche di banchine e treni strapieni raccontate nell’articolo non mi sembrano molto diverse da quello che succede normalmente, anche se non ho problemi a immaginare come possano peggiorare di gran lunga con il taglio di corse su corse soprattutto nelle ore di punta. D’altra parte, è notorio che in ATM sono anni che non esistono più le figure dei sostituti, quindi anche nelle linee di superficie succede che se l’autista è malato quella corsa salta. L’unica cosa che mi fa un po’ specie è notare come la protesta è partita dopo che ATM non paga straordinari non sono più pagati il 30% in più, ma solo il 10%; è un po’ come dire che se si guadagna di più si riesce a stare più attenti. Ma a parte questa battuta, il trasporto pubblico milanese è da un pezzo oltre i suoi limiti; eppure sembra che nessuno abbia un’idea di come rimetterlo in sesto. Iniziate a prendere la bicicletta :-)

Ultimo aggiornamento: 2009-03-26 14:02

Assemblea di Wikimedia Italia

Domenica 22 marzo noi pazzi dell’Associazione Wikimedia Italia (cioè la sezione italiana della Wikimedia Foundation, quelli che stanno dietro a Wikipedia) ci troviamo per una doppia assemblea – ordinaria e straordinaria – qui a Milano, presso la Domus Academy di via Watt che ci ospita gentilmente.
Il programma della giornata lo trovate sul sito di WMI. La parte più importante dell’assemblea è quella dedicata all’approvazione di alcune modifiche allo statuto dell’associazione, in modo da poter cercare di diventare un’Associazione di Promozione Sociale il che permetterebbe alcuni vantaggi; la speranza è di raggiungere il quorum (75% dei soci, non dei presenti!) per fare questa modifica.
A parte queste cose tecniche, la giornata sarà anche un’occasione per vedere alcuni di quelli che lavorano sull’enciclopedia libera e sui progetti fratelli, dal dizionario all’enciclopedia delle citazioni, dalle notizie ai testi liberi. Come sempre, la partecipazione all’assemblea non è riservata ai soci ma è libera; se non sapete cosa fare e volete vedere la mia brutta faccia, potete insomma farci un salto!

Ultimo aggiornamento: 2009-03-20 07:00

DocumentFreedomDay

Pietro mi segnala che mercoledì 25 marzo a Opera (centro polifunzionale di via Gramsci 21) ci sarà il DocumentFreedomDay (vedi anche relativa locandina).
Il DFD nasce in ambito europeo per spiegare al grande pubblico perché gli standard aperti sono un Bene. Il pubblico di per sé dovrebbe averlo intuito: vi è mai capitato di non riuscire ad aprire un documento Word scritto su un PC con il Word di un altro PC? Ecco. Il guaio (uno dei guai) di Word è che le sue specifiche non sono mai state pubbliche, e soprattutto che Microsoft da una versione all’altra aggiungeva e cambiava qualcosa in modo da impedire all’atto pratico che qualcuno potesse scrivere un convertitore da Word a un altro word processor, oppure creare un word processor che leggesse direttamente i file Word. La situazione oggi è un po’ migliore, tanto che OpenOffice può leggere e scrivere in formato Word, ma resta il problema di avere un formato realmente trasportabile: ma vi garantisco che le resistenze di Microsoft sono molte, tanto che ha proposto in luogo del tentativo di standard ODF il suo Office Open XML, cercando probabilmente di fare quello che Sun fa con le specifiche di Java. Se poi queste cose non vi interessano, la sera ci sono dei concerti :-)
Io che sono ancora più un dinosauro preferisco ancora i sistemi a markup come TeX, ma non faccio testo…

Ultimo aggiornamento: 2014-03-05 11:05