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Milano luminosa

Sono appena tornato da una pedalata nella parte nordovest di Milano. Bisogna dire che l’associazione tra il cielo terso e il traffico relativamente scarso mi ha permesso di vedere che ci sono punti della città anche carini… come ad esempio Villa Simonetta, che poverina è mezzo tagliata dallo scalo Farini e quindi era stata pesantemente bombardata durante la guerra ma che è stata ben restaurata. Poi ci sono le chicche come l’insegna in bassorilievo “E. Porselli – Scarpine da ballo” che si può vedere in via Stelvio.
Peccato che le condizioni di cui in cima al post non ci siano quasi mai.

Ultimo aggiornamento: 2009-02-15 17:31

Grandi lavori stradali

Ieri pomeriggio sono passato dal dottore, e mentre pedalavo – oltre a sentire che la mia bici sta perdendo i pezzi il che è Male – ho notato ben due squadre di operai che buttavano un po’ di asfalto su altrettante buche. Non che lavori di questo tipo durino molto, ma è meglio che nulla. Ma non è di questo che voglio parlare.
Quando torno a casa dall’ufficio, come qualcuno sa, passo da via Martiri Oscuri, dove c’è il capolinea dell’1. Per un paio di mesi la via è rimasta chiusa, perché hanno rifatto tutto il pezzetto di strada, togliendo amorevolmente i cubetti di pavé e rimettendoli a posto. Peccato che adesso, quando ci passo, mi trovi sull’ottovolante da quanto la pavimentazione è sconnessa. Attenzione: il problema non è il pavè che è stato messo perfettamente, ma il non avere spianato correttamente il terreno sotto… a parte il fatto che con un capolinea tranviario io avrei fatto una soletta di cemento e visto che siamo in una zona periferica avrei semplicemente messo uno strato di asfalto.
Sarebbe interessante scoprire chi ha fatto questi bei lavori.

Ultimo aggiornamento: 2009-02-11 08:00

Milano 2009

Stamattina siamo passati dall’ATM Point in Duomo per rinnovare l’abbonamento annuale di Anna. Sì, sappiamo che lo si può fare anche dalle macchinette automatiche, ma lei ha bisogno che le venga fatta fattura.
C’erano cinque sportelli aperti, più un supervisore che controllava qua e là e un altro tipo che non si capiva bene cosa facesse dall’altra part degli sportelli. Bene, di tutti queste ce n’era uno solo che lavorasse davvero: l’operatore numero 52, per la cronaca. Stendiamo un velo pietoso su tutti gli altri, soprattutto quello che se n’è stato per dieci minuti a intortarsi la fanciulla dopo avere opportunamente spento il suo numerino… poi miracolosamente accesosi.
Davanti all’ATM Point c’è la biglietteria della Scala, dotata al suo esterno di un bellissimo monitor con touch screen per chiedere informazioni in cinque lingue diverse sugli spettacoli… della stagione 2007-08. D’altra parte, anche i manifesti appesi fuori erano delle rappresentazioni di gennaio 2009 (l’ultima del mese è stata l’altroieri) e del cartellone della stagione 2007-08.
L’unica cosa apprezzabile del tutto, oltre l’operatore 52, è stata vedere un tipo che era lì in attesa e spiegava con molta calma come si compilava il modulo a un giovane di nome Ibrahim.

Ultimo aggiornamento: 2009-01-31 16:15

razzismo

A parte la controprova della perfetta organizzazione della sanità milanese (al Fatebenefratelli non c’era neppure un’automedica a disposizione? non credo un’ambulanza fosse necessaria), la cosa che mi ha fatto più specie in questa notizia è stata la necessità di esplicitare (due volte) che la persona che si è accorta della ferita del passeggero del tram è un extracomunitario. O il Corsera ha deciso di fare una campagna “no alla discriminazione” e la vuole fare in senso positivo, cosa su cui ho parecchi dubbi; oppure la precisazione è assolutamente inutile, e rischia di generare l’effetto opposto, il “sì, ma questo è stato solo un caso, i negher sono tutti inaffidabili”. Non sarebbe bastato scrivere “un altro passeggero si è accorto della ferita”?

Ultimo aggiornamento: 2009-01-13 16:13

Letizia è stata accontentata!

Bisogna dire che Ignazietto La Russa vuole bene alla sindaca di Milano. La Moratti aveva chiesto l’intervento dell’esercito per togliere la neve, e in questo momento i solerti soldati stanno lavorando sotto il mio ufficio (facendo anche abbastanza rumore, altrimenti mica me ne sarei accorto!)
Non potevo esimermi da fare un reportage fotografico delle operazioni: in fin dei conti non capita così spesso di essere in un’emergenza così emergenziale, vero?
Per la cronaca: l’auto sul marciapiede è ancora bloccata :-)

Ultimo aggiornamento: 2009-01-09 15:41

Patinoire ciclistico

Stamattina ho guardato fuori di casa, ho visto che la strada iniziava ad essere asciutta, e mi sono detto “beh, se in una vietta come la mia la situazione è questa, nel resto di Milano sarà favolosa, e la bicicletta la posso usare senza problemi”. Sbagliato.
Il resto delle vie nel percorso casa-ufficio avevano infatti quel sottilissimo strato bagnato tendente al ghiacciato che è una gioia, soprattutto per chi ha le gomme slick anche se non esattamente tubolari. Ma fin qua nulla di male: basta andare un po’ più piano e un po’ più in mezzo alla strada.
Il vero problema c’è stato nel pezzettino dove percorro una delle tantissime piste ciclabili milanesi, cioè quella di Melchiorre Gioia. La strada era relativamente pulita. I marciapiedi erano relativamente puliti, forse anche leggermente meglio della strada. La pista ciclabile, no. Neve ghiacciata, pestata da qualche pedone e da qualche pneumatico. Fortuna che il tratto da fare è piccolo – poi mi sono rimesso sulla strada – ma l’ho dovuto fare praticamente da fermo, col piede in terra. Ma si sa, il sale era finito: probabilmente anche nella zucca di qualcuno che si è dimenticato dell’esistenza delle bici.

Ultimo aggiornamento: 2009-01-09 09:01

Dopo la neve, la pioggia

Nel pomeriggio la nevicata milanese si è trasformata in pioggia. Nel frattempo donna Letizia era riuscita a fare arrivare il sale, e così stasera mi sono visto in viale Nazario Sauro dei solerti omini dell’Amsa che palavano via la neve, dopo averla fatta sciogliere col sale. Peccato che già quando piove lì si formino dei laghi artificiali; lascio immaginare cosa mi sono trovato mentre tentavo di andare in palestra – che poi era anche chiusa, mannaggia.
Mentre tornavo a casa dall’ufficio ho anche notato come ci fossero molte vie senza illuminazione pubblica: visto che non credo che lì il problema sia la mancanza di sale nelle centrali di trasformazione, posso provare a immaginare che qualcuno abbia pensato a iniziare a risparmiare sull’energia elettrica :-P

Ultimo aggiornamento: 2009-01-07 19:26

Lavori fatti a regola d’arte

Mentre con qualche collega sfidavamo la neve per andare a pranzo, abbiamo visto passare uno spazzaneve in via Giacosa. Peccato che le lame fossero a due centimetri di altezza rispetto all’asfalto, il che significa che si toglie un po’ di neve e si lascia il fondo ghiacciato.
La cosa non è per nulla strana: chiunque sia abituato a stare in posti dove nevica sa che ad andare troppo vicino all’asfalto le lame si rovinano più in fretta e quindi devono essere cambiate più spesso: e visto che nessuno sta a verificare come stai facendo il lavoro, perché mai dover fare delle spese non necessarie?
Tutto questo per consigliarvi di prenderla con filosofia se ATM dice “«Stiamo cercando di capire con chiarezza cosa sta succedendo»” o la Moratti che tiene aperte le scuole e afferma «Le nostre scorte erano sufficienti, ma quattro fenomeni hanno creato criticità: la rapida sequenza delle nevicate, i giorni di festa, la difficoltà del rifornimento dall’esterno e il fatto che Milano abbia donato sale ad altre città, come Torino». È tutto fatto a regola d’arte, come sempre del resto: sapendo che si avvicinano le feste e prevedono nevicate intense, la sindaca ha condiviso il poco che aveva, sperando che il buon Dio ci mandasse l’estate di santa Letizia.

Ultimo aggiornamento: 2009-01-07 14:39