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Casi Covid: perché non si usano le medie mobili?

In questi giorni i casi di infezione da coronavirus per fortuna non sono molti, e non sembra che stiamo tornando alla crescita esponenziale di marzo. Certo, ci sono ancora tante preoccupazioni perché continuano a essercene, e soprattutto sembra che ora siano i giovani ad ammalarsi: non si sa se perché fanno meno prevenzione, perché gli anziani più deboli sono già morti o cos’altro.

Quello che però non capisco è lo stillicidio dei dati giornalieri. O meglio: capisco che i giornali debbano riempire lo spazio e quindi si mettono a scrivere ogni giorno “aumentati di tot / diminuiti di tot”, ma con fluttuazioni di questo tipo i numeri del giorno non servono a nulla. Sarebbe molto più utile usare la media mobile a una settimana: ogni giorno si tolgono i casi di otto giorni prima e si aggiungono quelli del giorno, dividendo per 7 il totale per avere la media sulla settimana. Una media mobile ha l’indubbio vantaggio di smussare i picchi casuali, oltre a quello di trattare automaticamente i possibili “cali del lunedì” dovuti al minor numero di tamponi effettuati nel weekend. Né è un concetto così alieno: sono somme sottrazioni e divisioni, mica formule esoteriche. E allora perché non vengono usate, se non in contesti specifici?

Carnevale della matematica #140

“canta, canta melodioso tra i cespugli”
(Poesia gaussiana)

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Benvenuti all’edizione numero 140 del Carnevale della Matematica! Il tema “giochi” non sarà il massimo, ma la morte di John Conway me l’ha fatto venire in mente. E poi sapete bene che io amo i giochi!

Che dire delle proprietà matematiche del 140? Beh, è un numero abbondante (la somma dei suoi divisori propri è 196) ma anche un numero pratico, il che significa che tutti i numeri a lui inferiori possono essere scritti come somma di suoi divisori distinti. Ovviamente un numero dispari diverso da 1 non può essere pratico (come ottenete 2?) così come non lo può essere un numero difettivo n maggiore di 2 se il difetto è maggiore di 1 (come ottenete n-1?). Ma è anche un numero a media armonica intera (se mi consentite di chiamarlo così in italiano), cioè tale che la media armonica dei suoi divisori sia un numero intero, nel suo caso 5. Tra le sue proprietà non matematiche, è il numero di anni di vita di Giobbe (Gb 42:16), il che ci permette di chiamarlo “numero paziente”, e il numero di caratteri che aveva inizialmente Twitter – in effetti, un SMS sarebbe lungo 140 ottetti: solo che si è pensato di limare un bit ai caratteri utilizzabili per avere più spazio, e così un SMS è lungo 160 settetti. Sì, la parola “settetto” esiste, o almeno è usata nell’ambito delle telecomunicazioni. Ma l’informazione più importante è che 140 è il numero di varietà di cenere da tipi diversi di pipa, sigaro e sigarette analizzati nella monografia di Sherlock Holmes Su come distinguere le ceneri di vari tabacchi!

Prima dei contributi dei partecipanti, ecco qua la cellula melodica fornitaci come ogni mese da Dioniso.

che io armonizzerei in maniera un po’ inusuale con | Do | Lam | Reb Fa |. Ed eccoci finalmente ai post matematici! Sono tantissimi, quindi mettetevi ben comodi.

Il tema “giochi” ha ricordato ad Annalisa Santi un antico indovinello matematico, il famoso problema #79, che si trova sul papiro di Rhind datato 1650 a.C.: una filastrocca, il più antico indovinello matematico che sia mai stato ritrovato e, anche se parrebbe davvero inutile, sembrerebbe invece strutturato apposta per far ragionare astrattamente su cosa si stia calcolando e su come lo si stia facendo, quasi si trattasse di una vera e propria lezione di matematica. Il post è “7 case, 7 gatti, 7 topi…una filastrocca matematica”.

Paolo Alessandrini parla di giochi in modo diverso. Ha infatti deciso di pubblicare con cadenza all’incirca settimanale (l’idea è di uscire ogni venerdì) un post dedicato alla “Matematica di Gianni Rodari”. L’ultimo coinciderà con il giorno del centenario della nascita, il 23 ottobre. I post finora usciti sono i seguenti:
(1) La matematica di Gianni Rodari #1: Conway e il “Game of Life”. Che cosa c’entra il matematico John Conway, scomparso poche settimane fa, con Rodari? Il nome di Conway compare nientemeno che nel celebre saggio di Gianni Rodari “Grammatica della fantasia. Introduzione all’arte di inventare storie” (Einaudi, 1973). Il riferimento all’accademico inglese è contenuto in una delle diciassette brevi “schede” che Rodari mise in fondo al volume, a integrazione dei quarantaquattro capitoli dell’opera. In questo post racconto il perché di questa curiosa citazione.
(2) La matematica di Gianni Rodari #2: la teoria degli insiemi. La teoria degli insiemi è stata considerata, tra gli anni Sessanta e Settanta del secolo scorso, una colonna portante di ogni programma di insegnamento della matematica nelle scuole di ogni ordine e grado, negli Stati Uniti come in Europa. L’opera di Rodari, autore per l’infanzia ma non solo, è stata influenzata da questo indirizzo didattico, e gli insiemi compaiono spesso nelle sue poesie e nei suoi racconti. In questo post mostro alcuni esempi strepitosi.

Roberto Zanasi compie un’inaspettata svolta nell’argomento dei suoi post e parla di informazione e di come misurarla in monete: Capacità — 4. Monete. Non vi dico qual è il nome che si può dare alle monete, perché sennò non leggete il post.

Dioniso fa un post che vale due. Infatti in Un mio articolo sulla rivista Archimede: I pitagorici e il mistero del suono senza numero racconta che l’articolo in questione è uscito sul n. 1/2020 della rivista Archimede. E la buona notizia è che si può scaricare gratuitamente.
L’articolo contiene: una ricostruzione della vita di Pitagora e delle scoperte più importanti dei pitagorici basata sulle tarde fonti che ci sono pervenute; ipotesi su possibili percorsi usati per raggiungere tali scoperte; proposte per la realizzazione di una lezione-spettacolo nella scuola secondaria di primo e secondo grado.

Da Math is in the Air arrivano contributi di attualità, e quindi non troppo giocosi.
– Si inizia con un post che ha preso spunto da una intervista di Giancarlo Loquenzi, conduttore della trasmissione radiofonica Zapping, al leader della Lega Matteo Salvini. Siccome proprio nei primi 30 secondi hanno parlato di matematica, è venuto fuori questo post di Davide Passaro dal titolo: “Quando la smetteremo di vantarci di non conoscere la matematica: Salvini e Loquenzi a Zapping”
– Si prosegue con un dettagliatissimo (ma anche speriamo chiarissimo) articolo scritto da Enrico Carta che parla della App Immuni. Se volete capirci qualcosa o se volete scrivere voi la App usando la proposta di Apple e Google, qui viene data una idea di come fare compreso tutto il problema crittografico collegato. Se guardate la data di pubblicazione, vedrete che in qualche modo abbiamo previsto diverse cose.. anche se ancora non è chiarissimo ad oggi (12 maggio) quando la App Immuni sarà pronta.
– C’è poi un terzo articolo di Vincenzo Morinelli dal titolo “Come l’intuizione può essere fuorviante: probabilità e falsi positivi”:. Qui si parla del problema anche questo attualissimo dei test medici e dei falsi positivi e negativi… insomma per capire bene il problema serve metterci dentro un po’ di probabilità e qui Math is in the Air lo fa facendosi aiutare dal Reverendo Bayes.
– Si conclude volando decisamente alto con un articolo di Antonio Veredice che parla di infinito e partendo dal paradosso di Galilei arriva al teorema di Cantor-Bernstein.

I Rudi Mathematici anche questo mese ci raccontano di problemi e compleanni.
“La lumaca del pennone” fa parte dei classici che rinnovellano una volta al mese. Un problema storico, insomma, che riguarda lumache, aste di bandiere, e la storica mania degli uomini di voler sapere quanto sia alta una cosa senza fare la fatica di salirci in cima.
“Strategie di esaustione” è un altro problema, un po’ meno classico ma altrettanto istituzionale, visto che si tratta del problema presentato sulla rivista madre, “Le Scienze”, nel mese di Aprile. Un piccolo incidente informatico ha fatto sì che quella pubblicata sia stata la “soluzione redazionale”, ma per fortuna dei lettori i solutori più bravi (cioè i lettori, contrapposti alla redazione) hanno mandato le proprie risposte nei commenti.
“Buon compleanno Gaspard!” è il “compleanno” che celebra Gaspard Monge. Quando è uscito sull’e-zine, nel 2016, si intitolava “Mille e una Gioconda”, e inevitabilmente parla di ruberie napoleoniche (anche se, ovviamente, la Gioconda ruberia non fu).
Per aspettare il primo numero della rivista eponima che ha bisogno di due byte per essere indicato dovrete aspettare, invece.

La potenza di fuoco di MaddMaths! è tale che dovrei scrivere un supplemento solo per loro, che rischierebbe di essere più ampio del Carnevale stesso… Fate un bel respiro e tuffatevi nelle varie sezioni.
– Per #Covid19 si parla di Il Covid 19 e la matematica del tampone: falsi positivi e falsi negativi di Chiara Andrà e Mauro Gasparini, un video che spiega cosa sono queste “falsità”; Cosa possono fare gli statistici per capire di più l’epidemia Covid-19?, una videointervista con Monica Pratesi (Università di Pisa), Presidentessa della Società italiana di Statistica, e Massimo Attanasio (Università di Palermo); Quando la matematica è in quarantena, dove Chiara de Fabritiis racconta di un pesante effetto collaterale della pandemia, il preoccupante calo delle sottomissioni di articoli scientifici da parte di autori di sesso femminile; sullo stesso tema c’è la riflessione Il Covid-19 non è uguale per tutti di Annalisa Murgia, professoressa associata di sociologia generale all’Università degli Studi di Milano; seguono Sette domande d’esame per una pandemia, articolo dal blog di Francis Su, past president della Mathematical Association of America, tradotto da Nicola Ciccoli, e la segnalazione di Webinar gratuiti di matematica sulla piattaforma INDIRE a cura dell’INdAM, proposti dai vari Enti di ricerca italiani. Infine, Il virus corre sulla rete dove Claudio Castellano, ricercatore dell’Istituto dei Sistemi Complessi del CNR, racconta come funzionano i modelli su rete della diffusione delle epidemie e perché cambino il nostro modo di capire e affrontare questa emergenza.
– Per #lascuolaconta, troviamo I “diti” e la luna: la strana narrazione e discussione intorno alla scuola di questi tempi, alcune riflessioni sulla scuola e la formazione da parte di Pietro Di Martino, presidente della Commissione Italiana per l’Insegnamento della Matematica dell’UMI; Di Martino presenta anche Il Digital Storytelling matematico: un progetto educativo italiano, il progetto di Digital Storytelling in matematica coordinato da Giovanna Albano. Dal sito Problemi per matematici in erba si propongono il video-problema “I cappelli di Giuliano”. Alberto Saracco riflette in Harry Potter e l’algebra lineare — Riflessioni su didattica, ricerca e comunicazione della matematica su come il fatto di provvedere una linea narrativa efficace sia un’esigenza utile non solo nella divulgazione, ma anche nella didattica e nella ricerca stessa; infine inizia una nuova rubrica, L’intervallo didattico. Luca Lamanna, studente di Matematica e curioso patologico, videointervista con la supervisione di Laura Branchetti e Pietro Di Martino i protagonisti in Italia della didattica della matematica e non solo. Le puntate disponibili sono con Giovanni Fiorentino, Mirko Maracci, Maria Mellone, Ferdinando Arzarello, Giorgio Bolondi, Giovanna Albano, Pietro Di Martino.
Ma c’è ancora tutto il resto!
⋄ In Vedi alla voce: Matematica si propone quello che Alfio Quarteroni ha scritto nei giorni scorsi per il Magazine Atlante della Treccani raccontando la sua visione della Matematica.
⋄ Torna poi la rubrica Esperienze Transdisciplinari di Matematica, con Briciole di statistica (anche in Webinar), una proposta didattica sulla Statistica che Gianluigi Boccalon ha elaborato insieme a Susi Osti, ricercatrice dell’ISTAT, e alla Professoressa Anna Bonemazzi.
⋄ Continua poi la rubrica di Alberto Saracco Un matematico prestato alla Disney. Nella quinta puntata, prendendo spunto da Paperino e i ponti di Quackenberg, storia alla cui realizzazione ha collaborato con Francesco Artibani e Marco Mazzarello, ci parla di Eulero. Nella sesta puntata, prendendo spunto da Il matematico, singola vignetta umoristica di Enrico Faccini, ci parla del Teorema di Pitagora. Nella settima puntata, prendendo spunto da Topolino e i numeri del futuro, storia del ciclo Topolino Comic&Science di Francesco Artibani, Valerio Held e Roberto Natalini, ci parla del rapporto tra il computer e la matematica. Nell’ottava puntata, prendendo spunto da Zio Paperone e il tredicesimo invitato di Guido Martina e Massimo De Vita, ci parla del problema di Didone, dei problemi isoperimetrici e della medaglia Fields ad Alessio Figalli.
⋄ Esattamente cento anni fa moriva Srinivasa Ramanujan, uno dei matematici più singolari e romanzeschi di tutti i tempi. Alessandro Zaccagnini lo ricorda parlando del problema delle partizioni.
È uscito il n. 1/2020 della rivista Archimede., nel cui sommarioil direttore Roberto Natalini ricorda che “Questo numero di Archimede viene composto ed esce nel pieno di un’emergenza sanitaria mondiale senza precedenti. Ora più che mai crediamo che il buon insegnamento della matematica e la capacità di analisi quantitativa della realtà debbano essere al centro della nostra riflessione nella formazione e nella vita delle persone”.
⋄ Negli scorsi giorni è arrivata la notizia che il nono premio Michale Brin per i sistemi dinamici è stato assegnato a Corinna Ulcigrai. Alfonso Sorrentino racconta meglio la notizia.
⋄ Alessandro Zaccagnini racconta una delle scoperte più curiose di Conway sui numeri primi: La macchina per produrre i numeri primi di Conway
⋄ Da circa 8 anni si parla molto di una serie di risultati matematici in grado di risolvere molti problemi aperti in teoria dei numeri, che sarebbero stati ottenuti dal matematico giapponese Shinichi Mochizuki, ma non ancora accettati dalla comunità scientifica internazionale. Ora stanno per essere finalmente pubblicati, ma gli esiti della vicenda sembrano ancora poco chiari. Francesco Polizzi spiega meglio la vicenda in Inter-Universal Teichmüller theory – un mistero matematico

Gianluigi Filippelli è un altro di quelli a cui un blog non basta.
– Su DropSea parte con i post delle rubriche periodiche: per I rompicapi di Alice Gli ingordi non sanno volare, sui sillogismi ideati da Lewis Carroll per mostrare la fallibilità dei sillogismi stessi. Per i Ritratti, c’è Georgy Voronoy, un nuovo matematico sfortunato. Infine, Prede e cacciatori, sul modello di Lotke e Volterra e su come questo possa essere utilizzato per descrivere la dinamica tra virus e sistema immunitario. Le sue recensioni sono su Alla ricerca delle leggi ultime della fisica, un libretto che raccoglie una conferenza di Steven Weinberg dedicata a Paul Dirac; Alan Moore: Storie di scienza e magia, recensione fumettistica di alcune storie di Alan Moore uscite sull’ultimo Linus del 2019, in particolare si segnala Se Einstein ha ragione sulla relatività e il tempo; Arte e scienza, l’unione fa la forza!, recensione del Topolino #3362 dedicato a Raffaello e soprattutto all’architetto Andrea Palladio dove si trattano gli argomenti matematici. Altri articoli sono Per concludere alcuni articoletti sparsi: Senza (quasi) parole: La riflessione della parabola, dove il quasi è legato al video di accompagnamento all’immagine; Un poligono antropomorfo, breve post dedicato al poligono cui è titolato il post stesso; Il triangolo di Napoleone, che porta solo il suo nome, anche se Napoleone Bonaparte ha davvero fornito alcuni contributi alla matematica; La rovina del giocatore, brevissimo post sulla roulette.
– Poi ci sono alcuni suoi contributi provenienti da Edu INAF, il portale della didattica e divulgazione dell’Istituto Nazionale di Astrofisica. Avventure di un viaggiatore nel tempo è la recensione de La macchina del tempo di HG Wells. Nella prima parte si aprofondiscono le idee del matematico e scrittore Charles Hinton sulla quarta dimensione e come queste potrebbero aver influenzato Wells per il romanzo. Poi ci sono due videolezioni di Gabriele Ghisellini sulla relatività speciale vista a partire dal teorema di Pitagora Parte 1 sul tempo e parte 2 sullo spazio.

Ecco infine il vostro affezionato tenutario. Questo mese mi sono sbizzarrito a scrivere più o meno ovunque. Per dire, c’è un tweet su un Gauss Fact in occasione del suo compleanno (assieme ad altre risposte matematiche su Quora che però vi risparmio), mentre nei miei archivi ci sono due post: 96 al giorno che ricorda che va bene saper fare le operazioni aritmetiche ma occorre anche controllare qual è il loro senso pratico (sì, è la seconda volta che nel post uso la parola “pratico”. E allora?), e Distanziamenti e quadrati che definisce un nuovo modo per calcolare le aree. Sul Post ci sono le risposte ai problemini per Pasqua 2020 e un ricordo un po’ in ritardo di Conway: John Horton Conway e la matematica come gioco, dove sostengo la tesi minoritaria che Conway aveva un modo diverso di fare matematica, forse non migliore degli altri ma sicuramente più divertente. Qui sulle Notiziole invece c’è più o meno il solito. I quizzini sono Il sesto prodottoVermeTesta o croceTestimoni oculari. Le recensioni sono Numericon di Marianne Freiberger e Rachel Thomas (carino, ma mi pare manchi qualcosa); Buongiorno matematica di Anna Cerasoli (l’ho trovato meno interessante dei suoi libri per ragazzi più giovani); Che cosa sono gli algoritmi di Ennio Peres (utile per chi non ne sa proprio nulla). C’è poi un post di matematica light, Saper leggere le statistiche, dove spiego perché l’ISTAT fa certe (giuste) scelte, e uno di povera matematica, Giornalisti che si inventano numeri, dove i numeri inventati sono quelli della mortalità per CoViD-19 in Giappone.

E anche per questo mese è tutto. Il prossimo Carnevale, l’ultimo prima del periodo estivo a meno di avvenimenti imprevedibili, sarà il 14 giugno da Mr Palomar. Buona matematica a tutti!

saper leggere le statistiche

Qualche giorno fa ISTAT, in collaborazione con l’Istituto Superiore di Sanità ha pubblicato un dossier sul numero di morti nel primo trimestre 2020 relativo a una gran parte dei comuni italiani (87% in numero e 86% come popolazione). Anche se non completi, sono assolutamente significativi: non si deve nemmeno più parlare di campione, con questi numeri. Che si è scoperto? Che in media a marzo in Italia c’è stato il 49% di morti in più rispetto alla media dei cinque anni precedenti, e che in certe province l’aumento è stato terribile: Bergamo (568%), Cremona (391%), Lodi (371%), Brescia (291%), Piacenza (264%), Parma (208%), Lecco (174%), Pavia (133%), Mantova (122%), Pesaro
e Urbino (120%). In compenso nella provincia di Roma c’è stato il 9% di morti in meno rispetto alla media degli anni precedenti. Cosa possiamo dedurre da tutto questo? Parecchio, anche se alcune di queste cose si potevano immaginare lo stesso, se si sa un po’ di matematica.

La prima cosa da far presente è smontare una volta per tutte la bufala che girava a inizio aprile, dicendo che nel primo trimestre era morta meno gente dell’anno precedente, e di cui aveva parlato anche il Post. La prima volta che l’ho vista sono andato sul sito italiaora.org usato per prendere i dati da comparare, e il fatto stesso che fossero dati che cambiano in tempo reale mi ha fatto immaginare che quelle erano semplici proiezioni, non tarate sul picco dei morti perché i dati non c’erano ancora. Ma del resto com’è possibile che a nessuno venga in mente che usare due fonti diverse per i dati 2019 e 2020 può portare a qualche problema?

Ma credo che sia altrettanto importante, se non persino di più, dare un’occhiata a come si fanno le statistiche. Per prima cosa, ISTAT non ha confrontato il 2020 con il 2019, ma con la media dei cinque anni precedenti. Perché? Semplice. Ci sono sempre fluttuazioni da un anno all’altro, dovute a eventi eccezionali – quest’anno CoViD-19, nel 2003 l’ondata di caldo – oppure eventi ricorrenti che non avvengono sempre allo stesso modo; per esempio, l’influenza “normale” quest’anno è meno virulenta e quindi stava facendo meno morti. Prendere un certo numero di anni precedenti e fare la media permette di smussare i picchi e avere una base di partenza più oggettiva. La seconda cosa è il buon vecchio pollo di Trilussa: un dato medio da solo dice molto poco, perché non sappiamo la distribuzione dei dati parziali che porta a quella media. Personalmente non parlerei nemmeno del +49% su base nazionale, perché non significa nulla. Scendendo a livello di provincia, le deviazioni dalla norma cominciano a diventare interessanti, soprattutto quando sono grandi. Il -9% di Roma conta poco; ma non conta molto nemmeno il +13% di Bari, indipentemente dal fatto che il numero ufficiale di morti per Covid in marzo è il 3% del totale. Superare il 100% rispetto alla media degli anni precedenti, invece, fa subito pensare a una causa esterna e che il numero ufficiale di morti a causa Covid è con ogni probabilità sottostimato. Infine, c’è una discreta correlazione tra zone dell’Italia e cambio del numero di morti, il che avrebbe dovuto far pensare a un rilassamento del lockdown in tempi separati, con noi lombardi che per esempio restiamo ancora bloccati e le regioni del Sud che cominciano a ripartire. Perché non lo si fa? Posso immaginare di chi sia la colpa, ma non lo posso dire :-) Quello che si può dire è però che se si sa leggere una statistica si imparano molte cose….

Ultimo aggiornamento: 2020-05-08 15:26

C’è voluto il coronavirus per bloccare le catene Whatsapp!

L’anno scorso avevo commentato sul Post la notizia che Whatsapp aveva ridotto da venti a cinque il massimo numero di condivisioni di un articolo, per evitare la diffusione di bufale. Nel post avevo spiegato che una misura del genere non serviva assolutamente a nulla, perché il numero dei messaggi che si potevano spedire cresceva comunque in modo esponenziale.

Forse l’anno scorso le mie spiegazioni non erano così chiare: ma ormai siamo tutti esperti di R0 e simili, e quindi non avrete problemi ad accorgervi che l’unico modo per bloccare la diffusione delle fake news è permettere una singola condivisione. In effetti ieri Whatsapp ha deciso di ridurre a una sola le condivisioni possibili. Il comunicato ufficiale non ha il coraggio di dire esplicitamente che questa soluzione (finalmente) definitiva è dovuta alle fake news sul coronavirus, ma lo afferma tra le righe. A quanto pare non c’è nulla come una pandemia per insegnare un po’ di matematica “the hard way”…

Candelora palindroma

Come sicuramente vi siete accorti, oggi è la Candelora. Se preferite, è il Giorno della marmotta, un po’ come Ognissanti è Halloween. Ma la cosa interessante è che è il 02-02-2020, cioè una data palindroma; e soprattutto che è palindroma sia per noi europei, sia per gli americani che mettono prima il mese che il giorno, sia per i giapponesi (e gli informatici…) che scrivono anno-mese-giorno. Volete mettere?

Ultimo aggiornamento: 2020-02-02 12:05

Carnevale della matematica #135

“il merlo, il merlo, il merlo tra i cespugli”
(Poesia gaussiana)

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Benvenuti all’edizione numero 135 del Carnevale della Matematica! Dando un’occhiata alla lista dei Carnevali, ho scoperto che è il terzo anno di fila che le Notiziole ospitano l’edizione dicembrina, e la terza volta di fila che metto come tema “Matematica delle feste” o giù di lì, il che dimostra come i miei pensieri siano stolidi e inamovibili e che del tema mensile non m’importa punto.

Proprietà del 135? Vabbè, per questa volta cito solo le più strane. Il 135 è un numero somma-prodotto in base 10 (proprietà che divide con 144), perché è il prodotto della somma delle sue cifre e del prodotto delle sue cifre; si ha cioè 135=(1+3+5)(1×3×5). Inoltre (sempre in base 10) è uguale alla somma delle sue cifre elevate a potenze consecutive: 135=1¹+3²+5³. Qui c’è qualche esempio in più, anche se non moltissimi; per i curiosi i due numeri più grandi sono 2646798 e 12157692622039623539. Per il resto, c’è sempre la nostra amica Wikipedia

Come dice Dioniso, questo mese la cellula melodica è bitonale e semplicissima, quindi cantabile: eccola qua.

Ma passiamo ai contributi! Iniziamo proprio con Dioniso, che in Sistema numerico giapponese e sue relazioni con i numeri raggiungibili di Hersh racconta come nel complicatissimo sistema di conteggio giapponese bisogna usare categorie di termini diversi (classificatori) a seconda della categoria di oggetti che si stanno contando. Guardando quei termini gli è tornato in mente il discorso di Hersh sulla distinzione tra numeri raggiungibili e numeri puri.
Beh, il giapponese rende la distinzione tra questi due concetti molto più esplicita ed evidente. Infatti…

I Rudi Matematici mi segnalano che si tengono leggeri per le feste. Ecco qui i loro contributi:
Orbene, da che mondo è mondo, le fini dei pasti e gli inizi di giornate sono caratterizzate dal caffè. C’è chi lo beve nero e chi invece ci aggiunge il latte, come Paola, la moglie di Rudy. Ella non sa, probabilmente, quali e quante diatribe cotanta abitudine possa matematicamente generare. Ebbene, un assaggio della citata “cotanta” sta qui, in questo “Quick&Dirty” dall’innocentissimo titolo “Caffè”.
Il post canonico e istituzionale del problema pubblicato sull’augusta “Le Scienze”, intitolato “Festa? Quale festa?” ha avuto un esito abbastanza curioso: si trattava della rimescolatura di un problema che ha imperversato un po’ per la rete, ma i poveri tenutari del blog non si sono accorti del fatto che, rimescolando di qua e rimescolando di là, hanno modificato il problema fino al punto di aprirlo a due soluzioni esatte e alternative. Loro non se ne sono accorti, ma i loro solutori sì, naturalmente…
Nella speranza di non riscaldare ulteriormente i problemi di incompatibilità religiosa che la Nazione sta inaspettatamente incontrando di questi tempi, per la serie “Puzzling Times at Solvamhall Castle” pubblichiamo un quiz intitolato “La Mezzaluna e la Croce”, e che tutti gli dei ce la mandino buona.
C’è anche un compleanno. Come tutti i compleanni, è uscito prima sull’e-zine, e in questo caso lo ricordiamo anche nel blog, perché è uscito nel numero di Dicembre 2014, anno in cui ci ha lasciato Emma Castelnuovo, poco prima di compiere 101 anni. Il titolo originale del pezzo era “Emmatematica”.

Quelli di MaddMaths! preferiscono invece evidentemente farci fare indigestione di articoli. Mettevi comodi, perché la lista è lunga…

– Il 14 marzo 2020 si terrà la prima giornata internazionale della matematica È notizia ufficiale di qualche giorno fa che l’UNESCO, su richiesta dell’International Mathematical Union, ha proclamato il 14 marzo Giornata Internazionale della Matematica (IDM). L’Unione Matematica Italiana e MaddMaths! aderiranno senz’altro a questo evento. Se avete intenzione di organizzare e/o promuovere iniziative locali, che si ispirino al tema della giornata, non dimenticate di segnalarle all’indirizzo email maddmaths@gmail.com. Saranno tutte incluse nella mappa mondiale degli eventi del Pi Day 2020.
Dialoghi matematici: Matematica, genere femminile, numero singolare – A Roma dall’8 dicembre 2019 al 10 maggio 2020 – Dall’8 dicembre prossimo al 10 maggio 2020 si terrà, presso l’Auditorium Parco della Musica di Roma, la nuova serie dei Dialoghi Matematici, organizzati da il Mulino e Fondazione Musica per Roma. Quest’anno il titolo è: “Matematica, genere femminile, numero singolare“.
Riflessione sui risultati OCSE-PISA 2018 – Lo scorso 3 dicembre si è svolto a Roma il seminario di presentazione dei risultati dell’indagine internazionale OCSE-PISA 2018 sulle competenze in Lettura, Matematica, Scienze e ambito Finanziario di 600 mila quindicenni di 79 Paesi del mondo. La CIIM (Commissione Italiana per l’Insegnamento della Matematica) non poteva mancare a questo appuntamento così importante, ed è stata delegata Antonella Montone, che ci propone di seguito una riflessione sulla Scuola in Italia alla luce dei risultati presentati.
Matematicando 2020. A spasso con la Matematica per le strade di Locarno – 13-16 maggio 2020 – La quarta edizione del festival “Matematicando. A spasso con la Matematica per le strade di Locarno” si terrà nella prossima primavera, dal 13 al 16 maggio 2020. Guardate il programma che è molto interessante!
Matematica per insegnanti in formazione alle elementari (e alle scuole secondarie): un terzo elemento essenziale – Nel sito dell’American Mathematical Society c’è il blog “On Teaching and Learning Mathematics” che propone spesso post sulla didattica della matematica. Nel mese di settembre due degli editors del blog, Paul Goldenberg e Al Cuoco, hanno proposto un’interessante riflessione sulla formazione degli insegnanti. La riproponiamo qui con il consenso degli autori e del blog nella traduzione di Elena Toscano (supervisione e revisione di Anna Baccaglini-Frank).
Mind the Gender Gap – Il Gender Gap nelle scienze è un problema importante nel nostro lavoro: se ne è parlato in un convegno cui ha partecipato per noi Chiara de Fabritiis (coordinatrice del Comitato Pari Opportunità dell’Unione Matematica Italiana); di seguito trovate il suo resoconto.
È online il numero 6 di “Didattica della Matematica” – Esce il nuovo numero della rivista “Didattica della matematica. Dalla ricerca alle pratiche d’aula“, realizzata dal Dipartimento formazione e apprendimento, Scuola universitaria professionale della svizzera italiana (SUPSI), diretta da Silvia Sbaragli. La rivista, che è liberamente consultabile, è scaricabile in formato pdf dal sito.
Un nuovo criterio di divisibilità per 7? – Ma veramente un ragazzino nigeriano di 12 anni, studente a Londra, ha scoperto un “nuovo” criterio di divisibilità per 7? Leggiamo cosa ce ne dice Alberto Saracco.
L’ipotesi di Riemann compie 160 anni – Nel novembre del 1859, cioè 160 anni fa in questi giorni, Bernhard Riemann presentava all’Accademia di Berlino una sua breve memoria sul numero dei numeri primi che non superano una data quantità. Ce ne parla ancora una volta con la sua grande competenza Alessandro Zaccagnini.
Scansione cerebrale conferma: nessuna differenza tra cervelli di maschi e femmine, mentre fanno matematica – Anche la scansione cerebrale lo conferma: non ci sono differenze (di genere) nel cervello, quando si tratta di capacità di elaborazione matematica. Un risultato che potrebbe finalmente far sparire quei pregiudizi di vecchia data che vorrebbero le ragazze meno capaci dei ragazzi in matematica.
Cinema e comunicazione su matematica e matematici – Le recensioni di film in Maddmaths! propongono esempi di come il cinema possa essere utilizzato per comunicare su matematica e matematici e vari riferimenti in Maddmaths! al comunicare suggeriscono l’opportunità di qualche considerazione in proposito, a partire dal fatto che gli strumenti e i supporti per il linguaggio delle immagini audiovisive in movimento possono essere utilizzati non soltanto per gli abituali film commerciali o per la televisione nelle varie forme di fruizione (sala con proiettore, tv, cineforum, …). Gabrieli Lucchini propone qualche riflessione su questi temi.
Sedotti dalla matematica o dalla filosofia? Una recensione – Nicola Ciccoli recensisce il libro di Sabine Hossenfelder “Sedotti dalla matematica” in cui l’autrice sostiene che la ricerca dell’uso di matematica bella finisca per guidare i fisici teorici in direzioni poco produttive. E voi che ne pensate?
Recensione di Pensieri lenti e veloci di Daniel Kahneman – Come prendiamo le decisioni che contano? Quali sono i fattori decisivi? E cosa c’entra questo con la matematica? Ce lo racconta Ruggero Pagnan nella sua recensione del libro di Daniel Kahneman “Pensieri lenti e veloci”.

Passiamo ora ad Annalisa Santi, che segue il mio trend “Natale, perché cambiare?” e ripropone dal suo blog Matetango una “Intervista impossibile a Babbo Natale!”. Come Annalisa spiega, l’intervista è datata (era del 2016) ma crede che le cose non siano di molto cambiate e che la “favola matematica” possa rimanere valida! Quello che infatti racconta è la risposta fisico/matematica, suggeritami dallo stesso Babbo Natale, che si potrebbe dare a un bambino per non fargli provare la grande delusione dell'”inesistenza” di Babbo Natale o meglio per fargliela diluire nel tempo e magari stimolarlo allo studio della matematica e della fisica!

Leonardo Petrillo ci propone invece Teorema di equipartizione dell’energia, moto browniano e processi stocastici: un post che, partendo dall’introduzione del fondamentale teorema di equipartizione dell’energia per la meccanica statistica, si spinge ad affrontare la tematica del moto browniano e dei processi stocastici in generale. Però temo che il moto browniano non sia sufficiente per smaltire i chili di troppo presi nelle feste…

Roberto Zanasi, aka zar o Proooof, termina il suo studio sui piani proiettivi finiti presentando finalmente un gioco basato su di essi: Giochi proiettivi — 7. Dobble (finalmente) . Resta il mistero di dove siano finite le due carte mancanti :-)

Gianluigi Filippelli spedisce fuori tempo massimo la sua messe di contributi:
Il cerchio che rotola si quadra da solo – Piccolo post più o meno senza parole su un metodo “fisico” della quadratura del cerchio proposta da Thomas Elsner. Nell’introduzione all’immagine ci sono i link al pdf dell’immagine e al codice sorgente, commentato, con cui ha realizzato l’immagine.
Nero matematico – Un breve articoletto su un progetto di reti neurali in grado di produrre musica, nello specifico di genere black metal.
La geometria iperbolica dei pesci di Escher – Un articolo su Cerchio limite I di Maurits Escher e sulla geometria iperbolica basato sul lavoro di Roger Penrose che prosegue una serie aperiodica di articoli dedicati al grande matematico britannico.
Per le biografie, il wikiritratto di Alessandro Marchetti: galileiano e ateo!
Per la serie Le grandi domande della vita, Superinsalate sottovuoto, dove si parla di termodinamica (con tanto di formule), un piccolo rompicapo numerico e velocisti scarlatti e non.
Per la serie I rompicapi di Alice, Puntare contro il cielo, dove a partire da una poesiola che scrisse quando aveva 13 anni si parla della passione di Lewis Carroll per l’astronomia.
Infine ecco la recensione di Storie che contano dei Rudi Mathematici, che mi sono spinto a paragonare ai racconti dei Vedovi neri di Isaac Asimov.

Per quanto riguarda i miei contributi, sul Post c’è Come generare numeri casuali “a mano”, dove in realtà più che dare regole le chiedo a voi :-) Qui sulle Notiziole invece c’è la solita roba: quizzini (Tris monosegnoPalline da ping pongIl Grande Torneo Aziendale di TennisRaddoppia il campo), recensioni (How Round Is a Cube?, una bella serie di “esperienze matematiche” al di fuori delle solite cose scolastiche; Zerologia, parlare di zero-vuoto-nulla da parte di un matematico, un fisico, un filosofo: l’idea era buona, la realizzazione meno; La matematica e l’infinito, saggio sulle analisi non standard davvero bello), e il mio punto di vista sul “nuovo criterio di divisibilità per 7”, Il “genio matematico” e l’insipienza dei media, dove tra l’altro ho scoperto quando e da chi è stato messo il primo riferimento al criterio – copiato chissà da dove, e lasciato in una noticina – su Wikipedia in italiano.

Buone feste a tutti! Ricordatevi che il 2020 del Carnevale arriverà tra un mese esatto da Proooof.

Uno su tre oppure uno su cinque?

Dai Wu Ming potete leggere un’accurata considerazione sulla probabilità che la persona che ci passa a fianco abbia votato Lega: non è una su tre (il 34%) ma una su cinque (il 34% del 56% che è andato a votare). Il tutto naturalmente tagliato con l’accetta: Milano, la val Brembana e Cosenza hanno percentuali diverse.

Però c’è un però: ci sono due persone sulle cinque che incontriamo a cui comunque va bene la Lega. Certo, possiamo allo stesso modo dire che a loro sarebbe andato bene M5S oppure il PD. Quello che però vorrei rimarcare è una di quelle cose su cui picchio sempre: i numeri di per sé non significano nulla, se non prendiamo anche tutte le condizioni al contorno. Ricordatelo sempre.

Ultimo aggiornamento: 2019-05-28 13:30