A me la campagna “Adotta una parola” della Dante Alighieri non dispiace affatto. L’italiano non ha certo il numero di parole dell’inglese, ma otto secoli di storia (e di invasioni…) ci hanno portato ad avere centinaia di migliaia di termini che non è bello lasciar morire di inedia. Così, quando sul Frenfi la scorsa settimana è iniziata la caccia al lemma, me ne sono procurato uno anch’io: “logaritmo”, per rimarcare la mia matematicitudine.
Peccato però che quelli di Data Italia che hanno creato il sito per la Dante Alighieri non abbiano pensato che in italiano a volte si usano le lettere accentate, e così il bell’attestato in similcartoncino che mi potrei stampare contiene uno scarabocchio corrispondente a leggere un carattere in UTF-8 come se fosse un ISO-8859-1. Non so se così Data Italia tenda al «raggiungimento degli obiettivi di business dei suoi Clienti»: sicuramente mettere almeno un collegamentino per segnalare anomalie e disfunzioni non sarebbe stata così una brutta cosa.
Aggiornamento: (21 ottobre) Mi è arrivato un messaggio da Data Italia che mi comunica (cito testualmente)
mi permetto di disturbarLa per segnalarLe che il problema da Lei descritto sul suo blog riguardo i caratteri speciali del sito di adotta una parola è solo dovuto al fatto che per un breve lasso di tempo (circa 2 giorni), dato il grande successo delliniziativa, il sistema è stato migrato da un server iniziale evidentemente sottodimensionato ad uno di transizione che ha presentato problemi di codifica. Il giorno 19 u.s. finalmente il sistema ha trovato la sua collocazione finale e pertanto i problemi iniziali non sono più in essere. La invito, se lo desidera, a scaricare nuovamente il Suo certificato dallarea riservata del sito stesso.
Insomma, il mio problema è solo stato causato dal troppo successo, e gli accenti hanno nuovamente il loro giusto posto anche nei certificati di adozione!
Ultimo aggiornamento: 2011-10-17 07:00