Io ho una SIM Vodafone, SIM che non uso mai: se ne sta su un vecchissimo telefonino DVB-H (giusto per dire quanto è vecchio, per chi ha capito cos’è quella sigla: era il periodo in cui volevano mandare la televisione sul telefonino…). Anche quest’anno, come al solito, mi sono dimenticato di fare una ricarica: lo scorso sabato lo accendo, vedo che erano passati dodici mesi e qualcosa, penso “ah, il solito problema”, e mi accingo a fare una ricarica online: niente, mi dice che il numero selezionato non esiste.
Occhei, posso fare il 190. Come, però? I cellulari mio e di Anna sono Tim, il telefono fisso non è fisso ma VoIP e mi butta giù la linea. Aspetto lunedì e vado in ufficio, solo per scoprire che il nostro centralino non gradisce i numeri che iniziano per 1. Colpo di genio: mi rimetto a compulsare il sito Vodafone e scopro che dall’estero si può chiamare il +39.349.2000190 :-)
La signorina (molto gentile) del call center mi riattiva il numero, mi dice di aspettare il tardo pomeriggio, ma mi suggerisce di verificare all’accensione che si veda il logo vodafone e non “servizio limitato”, perché altrimenti dovrò cambiare SIM. Io rispondo di sì, poi me ne dimentico e lunedì sera faccio la ricarica: nulla da fare.
Ieri ero a casa malato; stamattina passo nel negozio Vodafone vicino all’ufficio, sgancio l’obolo necessario e cambio SIM. Tutto a posto: mi sono persino messo un reminder nel calendario per dicembre. Solo che mi sono chiesto “come cavolo fa una SIM a smagnetizzarsi?” Sono andato a chiedere ai colleghi, e Stefano mi ha subito detto “semplice, basta metterla vicino a un magnete”. A questo punto mi sono ricordato che il telefono era dentro uno svuotatasche dove c’erano anche dei magnetini superpotenti. Chissà dove li nasconderò, adesso…
Ultimo aggiornamento: 2013-01-31 07:00