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mi hanno sbagliato il nome :(

Innanzitutto, dovete sapere che giovedì 16 ottobre alle 15 sarò a Settimo Torinese – Biblioteca Archimede, sala Levi – per fare una chiacchierata matematica nell’ambito della seconda edizione del Festival dell’Innovazione e della Scienza.

Detto questo, sappiate che nonostante quanto scritto nella brochure non mi sono mai chiamato Paolo. (Ovviamente me ne sono accorto solo ora, mica faccio ricerche di ego surfing con un altro nome!)

Ultimo aggiornamento: 2014-10-01 12:06

dinamiche da giardinetti

Davanti all’asilo dei miei bimbi ci sono dei giardinetti. Niente di che, tre giochi in croce e qualche panchina, poi fuori dal recinto un campo di basket, una specie di gazebo dove ogni tanto ci sono dei sudamericani che si allenano a fare coreografie di danza, e una microcollinetta che copre il parcheggio sotterraneo gestito da ATM. Ogni tanto viene fatta una raccolta di firme per avere una macchina dei vigili a stazionare la mattina per mandare via un po’ di gentaglia; al pomeriggio generalmente trovi solo mamme nonne e bimbi di varie nazionalità.

Oggi pomeriggio come al solito c’eravamo anche noi, nel senso di io e i cinquenni; loro a giocare con i compagni di scuola, io a chiacchierare. A un certo punto arriva Jacopo e mi dice “non c’è più il mio monopattino!” Io do un’occhiata in giro e non vedo il monopattino. Ricontrollo più attentamente tutta la parte recintata: niente da fare. A questo punto esco e comincio a cercare in giro. A un certo punto vedo, ben lontano e verso la parte della collinetta, un bimbo su un monopattino. Vado a vedere più da vicino: il bimbo intanto se ne sta salendo sulla rampa della collinetta. Arrivo sotto la rampa e verifico che il monopattino è quello di Jacopo. Dico al bimbo “Di chi è quel monopattino?”: e lui “È mio”. Io replico “No, non è tuo, perché è quello di mio figlio” e me lo prendo. (Non preoccupatevi: il bimbo in questione era in piedi vicino al monopattino: non l’ho toccato né si è dovuto spostare).

A quel punto la madre del bambino, che era a qualche metro di distanza, inveisce contro di me perché non si fa così, che quello era un bambino di tre anni e mica mi stava rubando il monopattino; dopo che le ho risposto dicendo che non ho dubbi su cosa diventerà il bambino con una madre simile ha continuato a prendersela con me, fiancheggiata poi dalle sue compagne che casualmente erano sedute vicino a dove mi ero fermato io.

Ora, io ho un bambino che è un esperto nel prendere roba altrui, da anni. Il punto è che mi ricordo perfettamente che quando lui aveva tre anni faceva la posta alle biciclette degli altri bambini, e appena le posavano davanti ai loro genitori quello lì si piantava davanti e chiedeva “Signora? Posso?” (E comunque se ne stava nella zona recintata). Se Jacopo avesse fatto quello che ha fatto l’altro bambino, per prima cosa mi sarei scusato con l’altro genitore e per seconda cosa l’avrei sgridato perché le cose non si prendono senza chiedere.

Inutile specificare la nazionalità della signora in questione.

Ultimo aggiornamento: 2014-09-29 19:41

Sono una persona orribile – 3

Per arrivare in bicicletta all’asilo dei bimbi, c’è un incrocio su piazzale Maciachini dove è disegnata una pista ciclabile che dopo sette metri si perde nel nulla (ok, tecnicamente si può andare sui giardini davanti all’asilo dove dall’altro lato hanno appena emendato il cartello di divieto di accesso permettendo alle bici di passare). Tipicamente i pedoni si piazzano più o meno ovunque, pista ciclabile o no.
Oggi pomeriggio al semaforo (verde per me che dovevo entrare nella pista ciclabile dalla via, rosso per i pedoni) c’era solo una tizia con trolley, piazzata esattamente nel mezzo della pista ciclabile. Io arrivo alla mia solita velocità e inchiodo a dieci centimetri da lei. La tipa sta per gridare qualcosa, poi guarda in basso e si sposta.
(Naturalmente non ha potuto fare a meno di dire “poteva fare il giro più largo”. Cretina, poi ti lamenti perché le bici sfrecciano sui marciapiedi?)

Ultimo aggiornamento: 2014-09-22 23:25

IWBank e gli F24 comunali

Il diciassette settembre ho pagato la prima rata della TARI. L’ho pagata in ritardo di un giorno e alla posta. Il punto è che il 12 settembre avevo preparato il modulo F24 dal mio conto su IWBank, stando anche attento a non spuntare la casella “acconto”. Mi era arrivata la schermata che diceva che il bollettino era stato preso in carico e sarebbe stato pagato nel giorno indicato; il riepilogo indicava che il modulo era in stato INVIATO. Poi ieri sera sono andato a controllare sul sito, non avendo ricevuto il messaggio di notifica di pagamento: infilandosi tra i menu e cercando il riepilogo, ho scoperto che il modulo era in stato RIFIUTATO. Motivo? Lo potete vedere qui sotto.

iwbank-f24

Naturalmente uno può anche pensare che uno dei due campi “acconto” e “saldo” dovrebbe avere un valore; uno potrebbe persino immaginare che il campo “numero fabbricati” dovrebbe avere un valore. Beh, non è così: ieri sera avevo poi provato a inserire quei valori, e – giustamente – il modello non mi era stato accettato. Io ora non so se il problema è mio che non so copiare i dati nella sezione giusta (eppure a me pare che debba inseriro come “tributi locali”, tanto che il modello ha il codice EL), di IWBank che non ha mai aggiornato il suo software (mi è successo lo stesso lo scorso dicembre, sempre con la tassa rifiuti), o dell’Agenzia delle Entrate che non capisce il formato con cui i dati sono inviati; mi piacerebbe in effetti prima o poi saperlo. Ma quello che non capisco davvero è “perché se il bollettino è rifiutato non mi si manda nessun messaggio di avviso”? Quando pago un bonifico mi arrivano due mail: una di presa in carico e una di esecuzione (più quella di pagamento effettuato). Perché qua nulla?

Ultimo aggiornamento: 2014-09-21 11:56

riposo (si fa per dire)

Per un paio di settimane ce ne andiamo a Chiavari. La casa resta presidiata da Ariel e dai nonni (i secondi a causa della prima); il blog rimarrà penso abbastanza deserto.
Fate un pensierino a me, che odio l’acqua e mi sono ritrovato due figli che ci vorrebbero stare sempre

Ultimo aggiornamento: 2014-08-16 10:13

Sogni

Stamattina (verso le sei, quindi ormai avevo digerito il digeribile) ho sognato che c’era una specie di ritrovo condominiale come veglia funebre di qualcuno (ma in stile irlandese, niente lamenti). Poi sono uscito, ho preso un bus da cui però sono sceso due fermate oltre la mia e mi sono reincamminato verso strada. A questo punto c’è stato un sogno ricorrente (non solo mio): ho cominciato a volare, o meglio a camminare una decina di centimetri sopra il suolo – il che andava anche bene, perché non so come era pieno di neve.
Fin qua nulla di strano: la cosa più divertente è stata però che nel sogno ho pensato “toh, faccio quello che faccio spesso nei sogni. Però questa volta è diverso, essendo io sveglio” :-)

Ultimo aggiornamento: 2014-08-13 10:50

Aggià, il mio reclamo alle Poste

Mi è sovvenuto che non ho mai raccontato come è andata a finire la storia del mio reclamo alle Poste. Qualche giorno dopo mi è stata scritta una lettera in cui il dirigente diceva che avrebbero fatto dei controlli, ma che non era detto che le lettere che io lamentavo essere arrivate in ritardo fossero state spedite per mezzo di Posteitaliane, visto che c’è la deregolamentazione. (In effetti ho ricontrollato: non avevo specificato esplicitamente che la lettera dell’Avis mi era arrivata col timbro di Posteitaliane)

Inutile dire che la lettera è stata recapitata a casa mia dieci giorni dopo la data di scrittura.

Ultimo aggiornamento: 2014-08-13 15:41

L’umorismo dei comici

Stamattina, come avrete letto, l’ex presidente francese Sarkozy è stato fermato con un’accusa di corruzione. Come credo un migliaio di persone in tutta Italia, ho pensato subito alla possibilità che Sarkozy sconti la sua eventuale pena a Cesano Boscone, e ho fatto una delle mie stupide vignette su stripgenerator.com; poi mi sono messo a fare dell’altro.

Dopo un’oretta vedo che c’è una battuta simile su Facebook, scritta da un comico-di-professione (no, niente nomi: perché fare pubblicità), e commento sulla sua bacheca “Copione!”, con un link alla mia vignetta. Circa un minuto dopo il comico-di-professione mi scrive piccato “per la cronaca io l’ho scritta alle 10.30 e tu l’hai pubblicata alle 11.03”, aggiungendo “se metti il mouse sul giorno sotto il post appare l’ora – vacci piano nel dare copione :-)”. Al mio “ma non si possono nemmeno fare più battute? (anzi, metabattute) immagino l’avranno pensata uguale in mille” la risposta è stata “dare del copione in bacheca non è esattamente una battuta. scrivimelo in chat se vuoi :-)”; la discussione è continuata con “non sarebbe stata una battuta” da parte mia e “trovo questa discussione inutile. ciao”.

A questo punto ho pensato “vabbè, torno nella bacheca di comico-di-professione e aggiungo che la mia era una battuta”. Peccato che il mio commento originale fosse stato cancellato (il che è la cosa che mi ha portato a scrivere questo post). Neanche fosse beppegrillo(tm).

Ultimo aggiornamento: 2014-07-01 14:08