Probabilmente lo sapete già da un pezzo, ma mercoledì La Stampa – più precisamente l’inserto Tuttoscienze – aveva un articolo scritto da me sulle stranezze della matematica. Ne parlo sul blog dedicato.
Ultimo aggiornamento: 2016-10-21 17:51
Probabilmente lo sapete già da un pezzo, ma mercoledì La Stampa – più precisamente l’inserto Tuttoscienze – aveva un articolo scritto da me sulle stranezze della matematica. Ne parlo sul blog dedicato.
Ultimo aggiornamento: 2016-10-21 17:51
Ieri ero a Settimo Torinese per presentare Matematica in pausa pranzo. All’ultimo momento hanno però cambiato sala per la presentazione, così quando sono arrivato una ventina di minuti prima dell’orario convenuto (non preoccupatevi, ero già da un’ora da quelle parti) non ho trovato nessuno. Esco e una signora dell’organizzazione mi chiede se ero lì per sentire la conferenza :-)
Ultimo aggiornamento: 2016-10-20 12:33
È almeno un anno che ho abolito l’app di Facebook dal mio furbofono, ottenendo un notevole allungamento della durata della batteria. Lo so che Zuckerberg piange, tanto che da un po’ di mesi ha reso impossibile leggere i messaggi dalla versione web mobile senza installare Messenger (che non è mai entrato sul mio Z2). Per un po’ me la sono cavata passando quando serviva alla versione desktop, anche se ho notato che mi era praticamente impossibile rispondere senza che il furbofono completasse autonomamente le parole. Ho anche provato a usare Disa, un aggregatore di instant messenger; ma ho lasciato quasi subito perdere vedendo che il taccone era peggio del buco.
Da una settimana ho preso una decisione drastica: quando sono in giro non apro più Facebook. Tanto lo uso per cazzeggiare, sono praticamente sempre a meno di un’ora da un computer fisso, e quindi il cazzeggio può aspettare un po’. È una sensazione bellissima, ve lo assicuro. (E anche la mia batteria è contenta :-) )
Ultimo aggiornamento: 2016-10-17 11:37
Ieri, sempre nella famosa pausa pranzo, sono passato dal Carrefour di piazza Principessa Clotilde a prendere una confezione d’acqua. C’era una lunga coda alle casse, al che ho pensato di usare per la prima volta le casse automatiche. Nell’ordine, sono riuscito a:
– dire “avevo un sacchetto con me”, mettere la borsa che avevo come da richiesta, bloccare la cassa perché la borsa era troppo pesante;
– far passare il codice a barre della confezione, vedere che mi aveva preso una sola bottiglia, vedere che c’era la possibilità “indica il numero di oggetti uguali”, ma non capire che avrei dovuto mettere il numero di oggetti prima e passare dopo il lettore di codice;
– non sapere dove passare la carta fedeltà (non che servisse, a dire il vero), che anch’essa doveva essere letta col lettore del codice a barre;
– usare la carta di credito pensando fosse contactless e quindi non prendere la ricevuta.
Sono messo male.
Ultimo aggiornamento: 2016-09-27 11:51

Ho scoperto oggi che Matematica in pausa pranzo esce dopodomani. (Occhei, poteva uscire il 22 o il 29, ma non avevo visto nulla in giro quindi pensavo sarebbe stato la settimana prossima)
No, non ho ancora nessuna copia in mano. No, non è ancora uscita la versione in ebook – immagino aspetteranno qualche settimana. Sì, è già in classifica di Amazon, ma se lo pigliate da lì forse è meglio che lo facciate tutti insieme giovedì, ché così balza tra le prime posizioni e c’è un minimo effetto valanga.
Ultimo aggiornamento: 2016-09-20 17:04
Il palazzo vicino a casa mia ha una serie di negozi. Quando sette anni fa siamo arrivati, c’era una filiale di una banca, un centro massaggi e un negozio vuoto che un tempo era la sede di una società di spedizioni, almeno a giudicare dalla targhetta che c’era. La banca continua ad esserci; il centro massaggi pure. Un anno e mezzo fa il terzo negozio è stato ripulito e imbiancato, e vi si è insediato uno di quei centri cinesi dove ti pittano e ti riaggiustano le unghie. Solo che per una serie di motivi, tra cui probabilmente il fatto che la mia non è propriamente una via di grande traffico, il negozio era quasi sempre vuoto e a fine febbraio ha chiuso.
Ora ci stanno di nuovo lavorando su. Il guaio è che ci finirà un punto di Stanleybet, cioè un centro scommesse. Devo dire che la cosa non mi piace per nulla. (Del centro massaggi non mi importa una cippa, visto che sono ovviamente molto discreti e silenziosi, e soprattutto la loro clientela arriva, fa e se ne va via. La banca ha uno sportello bancomat, quindi è utile)
Oggi pomeriggio stavo andando da mia zia con i gemelli. Ero sovrappensiero, perché stavo rispondendo a una mail, e quando siamo arrivati in piazzale Baiamonti mi sono ricordato di colpo che dovevamo scendere una fermata prima del solito per passare in farmacia, e così ci siamo catapultati giù dal tram prima che chiudesse le porte. Una volta sceso, mi sono accorto che c’era una squadra di controllori – direi almeno sei: in effetti è un posto dove li si trova spesso. Uno di loro era lì al mio fianco e aveva fermato un tipo di una famiglia diversamente magra che avevo visto salire. Mi fermo, tiro fuori il portafoglio dove ho la tessera RicaricaMI – tanto aveva la macchinetta per leggerla – e lui mi dice di andare pure.
Ho la faccia così da bravo ragazzo, o preferiva tenere d’occhio quello che con ogni probabilità aveva viaggiato a scrocco?
Ultimo aggiornamento: 2016-09-17 21:29