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Perché tanti video?

no youtube Sabato Gwendalyne ha scritto un post su come la gioventù prediliga ottenere informazioni dai video.

Come sapete, io sono un boomer, e quindi sono ancora meno portato a guardare video per imparare qualcosa: per quanto mi riguarda le informazioni sono solo e unicamente scritte, e faccio già fatica con i disegnini Ikea e simili, che pure sono relativamente compatte (oltre che essere comode per la multinazionale che non deve localizzare in settordici lingue il testo). Io non riesco neppure ad ascoltare un audiolibro, se per questo, e quindi potrebbe essere un problema mio.

Ma voi gggiovani, ammesso che ce ne sia qualcuno tra i miei ventun lettori, riuscite davvero a recuperare informazioni in fretta da un video? Mi spiegate come fate?

Ultimo aggiornamento: 2024-08-19 12:11

driver misteriosi

Un mesetto o due fa, forse subito dopo il nefasto aggiornamento del PC a Windows 11, mi sono accorto che non vedevo più la rete col cavo: arrivava al router, ma mi diceva “No Ethernet”. Ero di fretta, e così avevo staccato il cavo e continuato a lavorare col WiFi.

Ieri mi sono accorto del cavo staccato, l’ho riattaccato e mi sono ovviamente trovato il “No Ethernet”. Ho provato le solite tecniche informatiche: resettare il PC, resettare il router, cambiare cavo: niente. Ho provato le tecniche a livello 2: disabilitare e riabilitare il driver, verificare che non ci fossero aggiornamenti del driver, provare a fare una connessione con DHCP o con un IP statico: niente. Ho scritto al mio socialino di fiducia, e dopo mi è venuto in mente di andare direttamente sul sito Realtek a vedere cosa succedeva a prendere il driver di lì. Ho scoperto che il loro inglese è tipo quello dei cartelli farlocchi che vediamo qui in giro, ma alla fine ho preso questo driver, l’ho scompattato e installato. Tuttapposto.

La cosa peggiore è che il driver (“l’ultima versione! Non c’è niente di meglio in tutto il globo terracqueo!) indicato nel mio Device Manager era Microsoft e datato 2021. Posso capire che per una scheda di rete fissa non ci sia poi molto da aggiornare, ma perché il combinato disposto di hardware HP e software Microsoft non ha nemmeno fatto il tentativo di vedere cosa c’era in giro?

Fortuna che ci sono i vigili

villa ToeplitzLunedì sera Anna e io abbiamo provato ad andare a Varese, all’evento organizzato dalla locale Società Astronomica Schiaparelli per vedere le stelle cadenti. L’evento era nel parco di Villa Toeplitz, che ho scoperto essere la sede della Riemann International School of Mathematics (ok, Riemann è morto nel Verbano, ma non sottilizziamo). Il problema è che il cielo era nuvoloso, il microfono dei relatore aveva una portata di dieci metri e noi eravamo ben più lontani, e Anna è ancora a mobilità ridotta: così alle 21.30, prima che diventasse troppo buio, abbiamo deciso che potevamo accontentarci del fresco che avevamo preso e siamo ritornati alla macchina che avevamo parcheggiato un duecento metri più in giù nella via.

Il guaio è che quella via (a doppio senso…) è molto stretta, e non è pensata per un grande traffico, tanto che i parcheggi sono messi un po’ a sinistra e un po’ a destra per costringere le auto ad andare piano. Peccato che la gente continuasse a salire, rigorosamente in macchina, e bloccare tutto: ho dovuto aspettare dieci minuti prima che qualcuno si decidesse a togliersi di mezzo e farmi uscire. Riuscito finalmente a fare manovra e scendere, abbiamo incrociato un’auto dei vigili urbani che stava salendo, e io, ingenuo come sono, ho pensato che fossero saliti a gestire la situazione. A quanto pare non è stato così, e le solerte forze dell’ordine si sono limitate a multare le tante auto mollate in divieto di sosta. (Per la cronaca, la nostra non lo sarebbe comunque stata, con una strada così mi sarei rifiutato di bloccare tutto). Utile, vero?

(ps: ho anche scoperto che villa Toeplitz non ha nulla a che fare col matematico Otto Toeplitz. Peccato.)

(immagine di villa Toeplitz di Niklas Schwartz, da Wikimedia Commons)

Il mistero del portachiavi

chiavi Come ho scritto, la scorsa settimana sono stato a fare il badante a mia mamma. Quando sono arrivato in montagna, ho messo le chiavi di casa qui a Milano e quelle della macchina sul camino. Un paio di giorni dopo prendo le chiavi della macchina e vedo che non ci sono quelle di casa. Le cerco ovunque, telefono anche a Ciriè dove ero andato il giorno prima per vedere se le avevo perse là, anche se mi pare improbabile: nulla.
Ieri è tornata la badante, e prima di partire le ho detto che se vedeva un mazzo di chiavi con un telecomando, erano mie. Lei mi fa “hai controllato nella borsetta di tua mamma?” Nella borsetta non c’erano, ma avevo già cercato; nella pochette lì vicino sì. Fortuna che non si regge quasi in piedi…

L’attenzione della sanità

cartello "ospedale" Mia mamma soffre da anni di una forma di Parkinson, tenuta più o meno a bada dai farmaci. A fine febbraio è caduta in casa, dove viveva da sola, e si è rotta quattro costole: è stata ricoverata due mesi abbondanti tra ospedale e riabilitazione, ora è tornata a casa (con una badante h24) ma i suoi movimenti sono ancora più incerti.
Come dicevo l’altro giorno, questa settimana sono su da lei a fare il sostituto badante e tra le altre cose le devo dare le medicine. Ho guardato l’elenco lasciato dalla casa di cura e mi sono reso conto che c’erano cose che non andavano per nulla: avevano aggiunto un antidepressivo a nostra insaputa, ma soprattutto avevano dimezzato la dose del farmaco per il Parkinson e tolto la cardioaspirina. Poiché lunedì sarebbe passata l’infermiera ho aspettato per parlare con lei, che mi ha detto che in effetti la cosa era strana e avrebbe guardato in ospedale; martedì poi il medico di base passava qua nel paesino montano, è stato preallertato della mia visita, ha guardato il tutto e mi ha detto che avevano tolto la cardioaspirina perché nei primi giorni doveva prendere ancora dell’eparina, e che non aveva idea del motivo per cui avessero dimezzato la dose del farmaco per il Parkinson.

Io purtroppo mi sono dovuto fare un minimo di cultura sul campo per i miei problemi fisici e quindi mi sono potuto accorgere del problema; ma mi chiedo come sia possibile che capitino cose del genere, considerato che una cartella clinica dovrebbero ben averla consultata… (no, non c’ero io alla dimissione, ma mio fratello, io stavo arrivando da Milano ma l’hanno mandata via un’ora prima del previsto) D’altra parte la struttura riabilitativa che l’ha dimessa non è pubblica ma privata convenzionata: evidentemente costa troppo fare un minimo controllo in fase di dimissione.

Ascensore con offset

ascensore
Anche se abito al quinto piano, generalmente salgo (e scendo, ma quello è più facile) le scale a piedi, perché il mio cardiologo dice che io devo fare tanto moto. L’altra settimana, una volta che per caso ero sceso in ascensore, ci ha messo ancora più tempo del solito a fermarsi a pian terreno ed aprire. Vabbè, mi dico, sarà il caldo.
Mercoledì nel tardo pomeriggio sono salito in ascensore con Anna e a questo punto l’ho immediatamente ripreso per andare giù nei box a prendere la pompa per la bicicletta. Scendo, aspetto un bel po’ che si fermi, la porta infine si apre: sono a pian terreno. Penso di aver sbagliato a schiacciare pulsante, ma il display dentro indica -1. Va bene, faccio il giro più lungo, gonfio la ruota e torno su a piedi.
Poi la sera tardi dovevo andare a prendere Cecilia. Scendo a piedi, la recupero, e quando arriviamo lei chiama l’ascensore, che sale, si ferma e apre le porte… ma non a pian terreno. Essendo io un matematico le dico “beh, basta salire al primo piano e prenderlo da lì”. E in effetti era al primo piano. Non so perché, stavolta Cecilia ha deciso di salire comunque a piedi…
(poi giovedì mattina alle 8:15 quando sono uscito per andare in ufficio c’erano degli operai che stavano lavorandoci: non so se ora è a posto o no)

(immagine da PNGWing)

Aggiornamento (19 luglio) no, anche stamattina sono a lavorarci su. Ieri sera non ci ho fatto caso perché la tromba dell’ascensore non era illuminata (e ovviamente sono salito a piedi)

Ultimo aggiornamento: 2024-07-19 10:11

No Holter Today

Oggi alle 10 avevo una prenotazione al Policlinico per fare un Holter dinamico, prenotazione fatta ancora a fine gennaio e ribadita una settimana fa quando il call center outbound ha fatto la chiamata di controllo. Stamattina sono uscito dall’ufficio, mi sono scapicollato, ho scoperto che finalmente se ho già la prenotazione posso saltare l’accettazione e farmi fare direttamente il foglio, e alle 9.50 ero in padiglione.
Sono le 10.30 e sono ancora qui. Banalmente non hanno riportato gli holter del giorno prima…

Ultimo aggiornamento: 2024-07-02 10:30

Amazon sta toppando

cuffieRicordate che avevo scritto della Revised Edition di Mathematical Puzzles? Bene, anzi male: venerdì, aprendo il testo, mi sono accorto che di Revised c’era solo la copertina. A questo punto chiamo il servizio clienti, risponde un giovane signore dall’Egitto, che oltre alle risposte da Frasario Ufficiale Amazon e al parlare di calcio (con me… ho tirato fuori dai recessi della mia mente qualcosa sulla Coppa d’Africa di quest’inverno, ma mi ero dimenticato che l’Egitto aveva perso la finale) mi dice che o chiedevo il rimborso oppure potevo provare a farmi sostituire il libro. Ho tentato con la sostituzione: stavolta la copia era in print-on-demand da Torrazza Piemonte anziché dalla Polonia, ma il risultato è stato lo stesso.
Stavolta ho provato con la chat e non con la telefonata. Dopo aver smadonnato per una decina di minuti per trovare l’opzione, che non è dietro una porta con su scritto “Attenti al leopardo” ma quasi (bisogna cliccare su Servizio Clienti → Ottieni assistenza su un altro problema → Altro & English → Contattaci). La persona che ho contattato continua immagino a non essere italiana, ma almeno ha detto che manderà la segnalazione (e il link a una pagina di esempio del libro, che ricordo essere disponibile online…) al dipartimento che si occupa di queste cose e che mi risponderà giovedì. Speriamo in bene.

PS: giovedì ho anche scritto a Taylor ∧ Francis, l’editore, segnalandogli la cosa: in fin dei conti l’ipotesi più probabile è che siano loro ad aver mandato il file sbagliato. Nessuna risposta :-(

Aggiornamento: (15:45) Routledge (che deve essere il marchio madre) ha risposto al mio messaggio dicendo “I have forwarded your email to the print on demand team who will look into this.” Vediamo se questo attacco su due fronti funziona.

(immagine da SVG Silh)

Ultimo aggiornamento: 2024-07-01 15:50