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Avaria luci targa

È un mesetto che il check della nostra auto continua a romperci con questa scritta. Dopo un po’ al coro dei lamenti meccanici si è aggiunta anche la voce di Anna, così stamattina ho pensato bene di vedere di fare qualcosa. Mi metto con calma, tolgo il fermo, estraggo la lampadina che in effetti sembrava piuttosto bruciata, rimetto la lampadina nuova facendo attenzione a non toccarla con le dita, rimetto tutto a posto, accendo la macchina. La scritta “Avaria luci targa” continua ad apparire.
Immagino che con la mia solita abilità meccanica avrò combinato qualcosa di sbagliato: accendo le luci, guardo dietro… e la luce targa funziona perfettamente. (No, il messaggio di malfunzionamento continua ad esserci)
E mo’ che faccio?

Ultimo aggiornamento: 2009-08-15 17:10

pagamento faidaté

Ormai è abbastanza facile trovare supermercati in cui viene data la possibilità di far passare autonomamente i prodotti acquistati, evitando così la necessità di una cassiera che si sa costa parecchio e può anche decidere di scioperare o semplicemente dover fare la pipì. Non mi era però mai capitato di provare l’ebbrezza di un “self checkout” fino a sabato, quando Anna e io siamo andati all’Ikea di Carugate, abbiamo comprato un po’ di sciocchezzuole e siamo arrivati in cassa. Sì, era sabato quasi alle 14, ma era anche l’8 di agosto, e anche le casse presidiate da umani erano semivuote: ho comunque voluto vedere come funzionava l’ambaradan.
Devo averci messo circa il doppio di un cassiere non troppo sveglio, anche perché ci ho messo un po’ a capire qual era la distanza corretta per far passare il lettore ottico – che dev’essere un po’ presbite – e trovare il modo per fargli leggere le etichette “svolazzanti”, che devono essere tenute con le dita di una mano mentre l’altra avvicina e allontana il lettore. Il software è abbastanza ben fatto, anche se forse dovrebbe specificare subito che i sacchetti li pagherai dopo: io a dire il vero non ci avevo nemmeno pensato, ma Anna sì. Non ho provato l’opzione “digita il numero a mano”, visto che avevo sì un’etichetta illeggibile ma tanto avevo un altro oggetto uguale e ho fatto che ripassare il primo; alla fine nessuno ha controllato il nostro sacchetto, ma non potrei dire quale sia la frequenza della campionatura.
In definitiva, mi sa che sia una cosa utile solo nei momenti di Vero Casino, sperando la cosa non venga in mente a troppa gente.

Ultimo aggiornamento: 2009-08-10 11:54

Ho visto le ronde!

Stamattina, mentre prendevo il caffè al bar, sono entrati due tipi con la pettorina azzurra nota a chiunque legga le cronache milanesi: l’A.P.I., Associazione Poliziotti Italiani, è sbarcata in forze anche in via Giacosa, il giorno prima della loro istituzionalizzazione formale (ma per un paio di settimane erano già stati assunti per pattugliare le metropolitane, a dire il vero)
Occhei, “in forze” è forse un po’ esagerato: i due si sono semplicemente presi un caffè, spiegando al barista che loro sono solo dei volontari e non fanno nulla di male. Non so se il caffè sia stato loro offerto: me ne sono uscito prima :-)

Ultimo aggiornamento: 2009-08-07 10:24

Cecità cromatica selettiva

D’inverno a casa mia si spremono le arance (meglio: io spremo le arance) per colazione. D’estate a casa mia io spremo i pompelmi rosa per Anna, la mia religione mi vieta di berli.
Ieri mattina, dopo aver preso i due pompelmi-du-jour, guardo il ciotolone e vedo che ne sono rimasti solo tre, oltre a un melone e un paio di limoni. Strano, penso, sono sicuro che ce ne dovrebbero essere quattro. Chissà chi si è preso quello mancante. Ieri sera riguardo il ciotolone e, non senza un certo sforzo, mi accorgo che in effetti i pompelmi sono quattro. Solo che uno di essi ha un colore molto più chiaro degli altri, quasi giallo; a quanto pare i miei neuroni non riescono a distinguerlo dallo sfondo dell'”altra roba gialla”. Non so come sia possibile, visto che non scambiavo il pompelmo pallido con null’altro; però sto iniziando a preoccuparmi…

Ultimo aggiornamento: 2009-08-06 10:34

Ricaricati di energia

Sul mio telefonino (TIM) mi è appena arrivato questo messaggio:
Ricaricati di energia: hai vinto 1 mese di internet card. per attivare e info chiama il 42070 da numero vodafone fino al 15/09/09 e digita xxxxxxxxxxxx.
Una rapida ricerca mi fa pensare che io sia stato così fortunato da vincere una delle 168000 Internet Card come da regolamento You&Agip (PDF). Gli amichetti sono giusto un po’ in ritardo con l’estrazione della prima settimana, ma non si può pretendere troppo dalla vita.
Detto questo, ovviamente non me ne faccio nulla della cosa: è vero che ho ancora una sim Vodafone e comunque Anna ha un telefonino Vodafone, ma con questo Favoloso Premio mi limiterei a risparmiare i 5 euro di attivazione dell’Internet Card pagando comunque l’euro al giorno di utilizzo (fino a 500 MB/giorno). Però è stato bello partecipare :-)

Ultimo aggiornamento: 2009-08-04 17:14

le 50 lire zippate

Mentre stamattina pedalavo verso l’ufficio, ho visto brillare per terra qualcosa di molto piccolo e argentato. Mi sono fermato, e ho tirato su una monetina un po’ ammaccata da 50 lire del tipo “zippato”: quelle che qualche buontempone aveva tirato fuori nel 1990, assieme alle 100 lire, perché ci voleva troppo metallo per le monete che si stavano usando; avevano così preso lo stesso disegno ma rimpicciolite le dimensioni. Non so se sia vera la storia che la moneta fosse fatta con il tondino tolto dal centro delle 500 lire bimetalliche; quello che ricordo bene dall’epoca è che queste monete erano assolutamente inusabili, tanto che dopo qualche anno ne disegnarono delle altre completamente diverse, e ci trovammo fino al 2002 con tre tipi diversi di moneta con lo stesso valore facciale: nulla di strano, se si pensa che anche le targhe automobilistiche con la provincia erano di tre tipi diversi.
Dopo tutto questo amarcord, la domanda sorge spontanea: chi diavolo è riuscito a perdere oggi una di quelle monete?

Ultimo aggiornamento: 2009-08-03 12:18

Ho accusato le gatte ingiustamente

Quest’inverno, a un certo punto mi sono accorto che il mio PC non aveva più il “mouse clitorideo”, quello che sta in mezzo ai tasti della tastiera. Non che lo usassi mai, ma mi dava fastidio vederlo così: fortuna che Anna si è comprata un netbook Dell, così ho aggiunto dodici euro all’ordine e ho preso due tappini. L’idea che mi ero fatto è che le nostre simpatiche gatte, che amavano acciambellarsi sul PC bello tiepidino dopo il mio esagerato uso, l’avessero tirato via per giocare.
La scorsa settimana mi sono accorto che il clitomouse non c’era di nuovo più. Dopo aver sacramentato il puro necessario e prima di mettere l’ultimo tappino, ho fatto un po’ mente locale: col caldo che sta facendo, un gatto non è certo così stupido da mettersi a prenderne ancora di più. Chiedo ad Anna di domandare a Regina se per caso, quando viene a fare i lavori di casa, si mette anche a pulire la tastiera del pc, e la risposta è stata affermativa. Dopo aver ulteriormente sacramentato, mi chiedo due cose: (a) perché bisogna pulire la tastiera di un PC? (b) Con quale foga la pulisce, per riuscire a tirare via quell’aggeggio? Sì, lo so che è bravissima a spaccare le cose, ma se ogni tanto azionasse il cervello probabilmente riuscirebbe ad avere notevoli margini di miglioramento…
(sì, ho capito: il PC deve stare chiuso quando non è usato)

Ultimo aggiornamento: 2009-07-28 13:00

io dormivo

Quarant’anni fa, lo sbarco sulla luna. Non solo io in quel momento dormivo, ma non ho proprio nessun ricordo di tutte le trasmissioni, nonostante abbia ricordi televisivi precedenti (le Olimpiadi del 1968) e ricordi astronautici seguenti (l’Apollo 13, che però seguii più che altro sui giornali)
Scusatemi quindi se non mi accodo ai ricordi vari.

Ultimo aggiornamento: 2009-07-21 04:56