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notiziole su di me nel 2025

Io e l’hardware

Io uso a casa un vecchio laptop HP che fa ancora bene il suo mestiere, ma ha dei problemi con la tastiera, a causa del mio pestare i tasti, e con l’SSD di sistema che ha superato da un pezzo la sua vita utile, senza che mi arrivasse nessun avviso. Vabbè, dico, cambio tastiera e SSD. Compro il tutto a luglio, poi lo lascio ad ammuffire fino a che decido che è giunta l’ora. Solo che io e la manualità non andiamo d’accordo, e quindi chiedo ai miei colleghi chi mi può aiutare.

Ci mettiamo d’accordo per mercoledì: io il martedì scarico Clonezilla, attacco la nuova scheda SSD a un USB, e faccio partire il tutto. Il PC macina, macina, e riparte dal vecchio disco e non dalla chiavetta. Riprovo altre due volte: sempre uguale. Solo a questo punto controllo meglio: avevo messo come unità di boot la nuova scheda… Vabbè, a questo punto sono a posto e copio.

Mercoledì dopo pranzo i colleghi aprono il PC, soffiano la polvere accumulatasi in anni e anni, guardano… E scoprono che la tastiera è infognata in modo tale che ci vuole una vita per cambiarla. Per il disco… Beh, c’è un disco vero e proprio, non la scheda. Ergo, la tastiera me la cambierà J-Fix (60 euro e niente garanzia perché è un pezzo mio, se lo volevate sapere). Per il disco, sant’Amazon in 24 ore mi manda un disco 2,5″ e il connettore USB.

Ieri mi arriva il tutto, faccio ripartire Clonezilla, copio il disco, e decido che posso farcela da solo a cambiarlo. In effetti sono riuscito a staccare lo chassis, e in modelli come questo lo spazio è sufficiente per lavorare. Metto il disco, faccio partire, il PC si lamenta perché vuole controllare cosa ho combinato, ma dopo qualche minuto parte. Sono tutto felice, quando mi accorgo che non trovo la directory download nel disco D:. A questo punto mi sorge un terribile sospetto, e controllo: il disco da 2,5″ era il D:. (a posteriori la cosa aveva senso: il PC è abbastanza vecchio da essere stato pensato con SSD a scheda per il sistema operativo e un HDD per i dati). Nessuno di noi si era accorto che il disco era da 500GB, mentre la scheda era da 256. Amen: altra apertura, sostituito tutto, ed è ripartito come una scheggia per essere portato da J-Fix.

È inutile, io sono un teorico, non fatemi fare cose pratiche.

Sempre corrieri

GLS
"non è ancora arrivata"
L’altra settimana ho acquistato su Amazon Marketplace. Il pacchetto è stato spedito con GLS. Primo tentativo: il pacco, spedito il 16 settembre, si è perso. Dopo un po’ rispunta (o ne è stato spedito un altro), e arriverebbe a casa mia alle 15:19 di mercoledì scorso, con “destinatario assente”. Peccato che io alle 15:19 di mercoledì scorso fossi a casa in una call, e sono certo che nessuno ha citofonato.
Poi il giorno dopo ci sarebbe stato un “Ritardo nella spedizione a causa di fattori esterni”, che avrebbe portato a “Spedizione trattenuta dal corriere”; nel pomeriggio infine “Il cliente ha richiesto un accordo di consegna che potrebbe far ritardare la spedizione”. Peccato che io non sapessi nulla di tutto questo, anche perché né GLS né Amazon si sono degnati di dire qualcosa. Quand’è che i corrieri eviteranno di prenderci per i fondelli?
(ah, io avrei anche fatto arrivare il pacchetto a un locker, se fosse stato possibile…)

Ho scritto qualcosa che non è piaciuto

sono stato zittito
Il signor Google mi ha mandato questo. Notate come la privacy sia sempre a senso unico: non posso sapere chi ha deciso che qualcosa che ho scritto in questi decenni dia fastidio a qualcuno, e non posso neppure cercare di ricavarlo sapendo quali ricerche sono bloccate.

Ma la cosa che dovrebbe preoccupare tutti noi è un’altra. Io sono tutto meno che anonimo. Se avessi scritto qualcosa ritenuto diffamante (non che io lo faccia, sono sempre molto attento a quanto scrivo) chi si fosse sentito leso avrebbe potuto farmi scrivere da un avvocato, o comunque chiedermi di eliminare quel testo. Chiaramente non ho ricevuto nessuna richiesta di questo tipo. Ripeto: la privacy èsempre a senso unico, quello dei forti.

Ultimo aggiornamento: 2025-09-29 10:12

forse devo cambiare motore di ricerca

quale pagina Stavo guardando le ultime modifiche su Wikipedia in italiano, e ho visto che un utente anonimo aveva chiesto chi aveva la tessera 653 della P2. Ho fatto qualche ricerca e alla fine ho scoperto che bastava trovare la pagina Wikipedia relativa.

Due minuti dopo Google Opinion Rewards mi ha chiesto “Di recente hai effettuato una delle seguenti ricerche su Google?” (ed è la prima volta che mi fa una domanda simile, in genere chiede in quale negozio sono andato). Inutile dire che una delle opzioni era “elenco iscritti p2”. Sono andato avanti e ho scoperto l’arcano: il tutto era un test A/B. Come vedete nella schermata, mi chiedeva se preferivo avere la pagina di risposta con il riassunto AI oppure senza. Per la cronaca, io faccio le ricerche aggiungendo la stringa “?udm=14” che ritorna solo e unicamente i risultati web, quindi niente immagini, niente video e soprattutto niente AI. Evidentemente un qualche sistema automatico si è accorto che io faccio il cattivone e ha provato a chiedere lumi, compreso un mio feedback che potete tranquillamente immaginare quale sia stato.

Il guaio è che ultimamente Google fa schifo, ma gli altri motori di ricerca fanno pena. Insomma, che faccio?

Ultimo aggiornamento: 2025-09-17 15:26

È settembre

Lunedì sono rientrato in ufficio, dopo tre settimane di ferie. Mi sono avviato alla macchinetta del caffè, ho aperto l’app, cercato di connettermi… niente da fare. Provo ad andare alla macchinetta dell’altro piano: idem. Mi stufo, tiro fuori il badge da esterno e vado al bar Fibercop nell’altra parte del complesso. Anche i miei colleghi confermano: la macchinetta (che a quanto pare è stata cambiata) non funziona né con la chiavetta né con l’app, ma solo con le monete. Poi nel pomeriggio il collega mi offre un caffè, e a lui l’app funzionava. Bene, mi dico, è settembre anche per le macchinette.
Stamattina sono arrivato in ufficio, mi connetto: di nuovo nulla. Non ci sto a pensare troppo e me ne vado al bar “interno ma non per noi”. Dopo pranzo ritorno e funziona. Ma a questo punto mi viene in mente che però non avevo usato il codice salvato “per la macchinetta preferita” ma avevo scansionato il QRCode: e in effetti essendo la macchina diversa il codice era diverso.

(Ora devo solo ricordarmi che il default di zucchero in questa macchinetta è zero, e non “medio” come in quella precedente. Ce la posso fare)

Ultimo aggiornamento: 2025-09-03 15:25

Parlo di pi greco al Circolo Filologico Milanese

Forse vi ricordate che a gennaio avevo parlato di trigonometria al Circolo Filologico Milanese (Via Clerici 10 – Milano: è a quattro passi dalla Scala).

Sabato prossimo alle 15 apro la stagione 2025-26. Questa volta parlo di pi greco, cosa che dovrebbe riuscirmi abbastanza facile visto che ci ho scritto su un libro (il link è quello del mio referral Amazon). Ma non si sa mai.

Con quella faccia da straniero

Sabato Anna e io siamo andati a visitare il Duomo di Milano (devo dire che il battistero e Santa Tecla, sotto il sagrato, sono molto più interessanti che il duomo stesso, che è un tantino esagerato). Bene: sia al controllo col metal detector all’ingresso del duomo che al Duomo Shop dove siamo entrati per chiedere dov’era il museo del Duomo mi hanno parlato in inglese. Quando ho detto alla guardia che poteva tranquillamente parlare in italiano, mi ha risposto “eh, ma il 99% della gente è straniera”.
Occhei, sabato avevo una maglietta Wikipedia che quindi non mi qualificava come italiano (ieri per esempio ne avevo una dei giochi matematici, e lì la mia nazionalità sarebbe stata più chiara). Ma ho così l’aria di uno straniero? Anche a Milano? (A Firenze mi è capitato quasi sempre anche quando chiedevo qualcosa, ma lì in effetti non parlo in vernacolo…)

Ma cosa è successo ai liguri?

La scarsa gentilezza dei commercianti liguri è un tormentone ben noto a chiunque (“foresto”, chiaramente) si sia trovato ad avere a che fare con loro: è un po’ il corrispondente del “piemontese falso e cortese”. Eppure…

La scorsa settimana ero a Chiavari e dovevamo copiare una serie di chiavi per lasciare poi in affitto breve la casa che era dei miei suoceri. Mentre andavamo verso un ferramenta che conoscevamo, vediamo un negozio di solo copia chiavi. Entriamo, e le due persone al bancone ci dicono che stanno solo rifornendo il negozio che hanno preso, e saranno aperti dal primo settembre. Chiedo loro se almeno riescono a farmi una copia della chiave della serranda del box, che è di quelle difficili da trovare oltre che piuttosto cara (12 euro): aggiungo che ovviamente pago in contanti e non chiedo lo scontrino. I due si mettono lì, cercano il tipo di chiave giusta che naturalmente era stato messo nel posto sbagliato, non riescono a far partire la macchinetta automatica (che da quanto ho capito leggerebbe il tipo di chiave e la molerebbe da sola), passano alle vecchie maniere con la mola manuale e mi danno la chiave. Faccio per pagare, e mi dicono “no, no, intanto provi se va bene, poi tanto in questi giorni siamo qui a mettere a posto tutto”. Poco dopo arriva un violento temporale, quindi me ne torno a casa un po’ bagnato e aspetto la mattina successiva per andare a provare.

Il giorno dopo arrivo al box, inserisco la chiave, ma non gira. Guardo attentamente la chiave originale e la copia e vedo che l’ultimo dentino non era stato molato. Vabbè, tanto dovevo farmi le altre chiavi, vado in un altro negozio più vicino a casa e gli chiedo se già che ç’è può rimolarmi la chiave, che finalmente funziona. Vado al negozio iniziale, ma è chiuso; ma tanto mi ero fatto dare il numero di telefono e quindi mi dico che posso chiamare più tardi. Un’oretta dopo, mentre passeggiavo per il caruggio con Anna, mi imbatto nel negoziante – ok, lui si imbatte in me, si sa che io non riconosco mai nessuno – che mi chiede come è andata la chiave. Gli rispondo che non era perfetta ma me la sono fatta mettere a posto, e prendo il portafoglio per pagarlo, al che lui fa “no, no, va bene così”.

Anche se fossi stato un finanziere in incognito, non credo che dargli dei soldi fuori dal negozio possa essere una prova di frode, quindi non è quello il motivo. E allora com’è possibile che un ligure – a parte la cadenza, nome del negozio sarà “Repetto”, quindi non stiamo parlando di un lucano – si comporti così? Mi cascano tutte le certezze!