Archivi categoria: informatica e AI

Per i grulli meno che abili

L’idea del messaggio minimale praticamente solo con un link non era in realtà male, anche se forse rovinata dal testo che diceva:
 
     Banca di Roma - Cliente Messaggio.
     VAI AL MIO MESSAGGIO Clicca qui
 
(il “qui”, per i curiosi, era http://campusvirtual.caschile.cl/claroline/auth/extauth/drivers/main.html il quale a sua volta rimandava a un indirizzo che inizia con http://www.cologne-fight-crew.de/vwar/upload/a.php? e continua con la stringa %1%2%3%24%42%32%62%13%76%81%37 ripetuta sei volte di fila. Ci deve essere sicuramente un significato esoterico che mi sfugge)
Il tutto però è rovinato dal titolo del messaggio: Phishing: Banca di Roma – Cliente Messaggio.
La cosa più strana è che firefox non sapeva ancora che il sito tedesco era farlocco. O sto diventando molto più veloce a fare le prove, oppure la gente si è scocciata di segnalarli, il che potrebbe anche non essere male in un tentativo di evoluzione genetica dell’intelligenza del genere umano.

Ultimo aggiornamento: 2008-02-27 14:29

Rendicontazione

Nella simpatica azienda in cui lavoro, come penso in quasi tutte le aziende con più di due addetti, vige l’abitudine di dovere preparare un foglio in cui si indica su cosa si è lavorato: in questo modo qualche consulente può preparare delle bellissime statistiche, che qualche capetto può orgogliosamente mostrare ai caponi. Naturalmente non è possibile mantenere sempre e solo lo stesso sistema per fare la rendicantazione, perché dopo un po’ anche i caponi si accorgono che c’è qualcosa di strano, e i consulenti non hanno più lavoro. Così anche quest’anno il sistema è cambiato, e finalmente ieri mi è stata data la possibilità di spiegare cosa ho fatto da Capodanno in poi. Ecco qua così una recensione che vi racconta quello che devo fare…
Per prima cosa bisogna aprire il browser e andare su un sito. Per ragioni di sicurezza, al sito non è stato dato un nome ma solo un indirizzo ip. Da lì metti il tuo identificativo (il numero di matricole) e la tua password (il numero di matricola, per ragioni di sicurezza) e finalmente ti appare la schermata iniziale: un form con gli spazi per scrivere cognome e nome e i campi per indicare giorno mese e anno. Un utonto qualsiasi scriverebbe cognome e nome, e magari si chiederebbe perché il sistema non glieli ha già messi: anche quella è probabilmente una procedura di sicurezza. Quello che bisogna fare è selezionare la data per cui si vuole fare la rendicontazione, e poi cliccare su un’iconcina con una lente, nascosta in alto a destra. In questo modo appare come per magia una riga con il proprio nome e cognome, e un’altra iconcina, stavolta a forma di floppy, su cui cliccare.
Finalmente arriva la schermata con i dati, e il primo messaggio automatico di errore: Matricola xxxxxx per il ggmmaaaa non e' stata schedulata. Scegliere un nuovo turno.. C’è un misero singolo campo in cui bisogna indicare il codice del “turno”: dal lunedì al venerdì si scrive 451 (Fahrenheit?), il sabato 57 e la domenica 61. Sì, il sistema non si fida di calcolare automaticamente qual è il giorno della settimana: metti che nel corso della sua validità si faccia una riforma del calendario… sarebbe tutto da buttare, no?
Si conferma il dato, e compare il secondo messaggio automatico di errore: Quadratura non Ok. Il sabato e la domenica non ci sono grossi problemi: basta ricliccare su “conferma”, partendo dal principio che uno può cliccare per sbaglio una volta, ma se lo fa due volte o è un idiota o vuole proprio fare così. A questo punto si può tornare indietro, riselezionare una data, ricliccare sull’icona con la lente e poi sull’icona con il floppino, che sembra assolutamente identica a prima ma si è magicamente settata per la nuova data.
Nei giorni in cui si doveva effettivamente lavorare, la procedura è un po’ più complicata. Io faccio una sola timbratura al giorno, quindi significa che tutti i giorni convenzionalmente lavoro per sette ore e trentotto minuti: ergo c’è uno dei millanta campi che sono apparsi come per magia dove devo scrivere “0738”. Ma poi devo indicare su cosa avrei lavorato: c’è un altro apposito campo, “Codice Lavoro”. Anzi no, ce ne sono due: quello giusto mi hanno detto che è “Dati relativi ad attività Artemis”, e non quello “Dati relativi alle Indisponibilita” (senza accento, sì). Per nostra comodità sono già indicati tutti i codici possibili di attività, preparati addirittura con quello che ha tutta l’aria di essere un carattere di controllo al loro interno (si sa, scegliendo da un elenco predefinito potresti sbagliarti). Ovviamente tu non sei costretto a sapere a memoria qual è il codice per il tuo lavoro, e si può cliccare su un bottoncino per vedere la lista: per favorire l’usabilità, il bottoncino è contrassegnato da una “X”, che quindi non sta per “chiudi”, ma per “eXcellent, my dear Watson!” Se fai un’assenza, però, non c’è l’aiutino: devi andare a caccia di un file, gestito religiosamente da Chi Conosce Il Sistema, con tutte le sigle. Epperò non ci credete, ma confermando il dato funziona tutto!
PS: bisogna però essere onesti. Per il futuro, uno può già schedulare il proprio lavoro, e spiegare al sistema quali giorni sono lavorativi e quali no. L’unico problema è naturalmente che devi ricordarti di delezionare i giorni già selezionati: la bilocazione gliela lasciamo a Padre Pio.
PPS: l’avrete già immaginato tutti: sono ventun anni e rotti che devo fare una rendicontazione, e sono ventun anni e rotti che la correlazione tra quanto scritto e quanto fatto è nella migliore delle ipotesi nulla.
PS3: In questo momento non posso collegarmi al sistema, perché mi dice Utente non riconosciuto: User 'xxxxxx' already Logged. Ma se cerco di inserire i dati, mi cazzia con Utente non autenticato! Vai alla pagina di login. Perfetto, no/

Ultimo aggiornamento: 2008-02-21 10:34

Affamato di memoria

un poco di RAM, please!
Occhei, non venitemi adesso a dire “ma quella è la memoria virtuale, non è l’occupazione vera e propria di memoria”, perché posso sempre farvi vedere questa.
Garantisco che questo pc non si sentiva affatto bene ;-)

Ultimo aggiornamento: 2008-02-18 15:31

Il mio Gmail non si sente bene

Stamattina d’un tratto Gmail ha deciso di non funzionare, nel senso che se clicco sopra un messaggio non me lo apre, se provo a cliccare su un folder non me lo apre, eccetera eccetera. Però ad esempio se clicco su “seleziona tutto” vengono effettivamente selezionati tutti i messaggi: quindi sono solo relativamente poche le azioni che non fa. Peggio ancora, se ad esempio posiziono il puntatore su un messaggio, questo si trasforma in un ditino, proprio come un link: è solo il clic che non fa nulla.
Ho provato la tecnica dell’informatico: nulla. Ho disabilitato Better Gmail: nulla.
Sempre peggio: facendo uno strano giro per arrivare ai setting gmail (mica posso cliccare sulla pagina!) mi arriva questo minaccioso messaggio:
We’re sorry, but your Gmail account is currently experiencing errors. You won’t be able to use your account while these errors last, but don’t worry, your account data and messages are safe. Our engineers are working to resolve this issue.
ma se uso (ehm…) Internet Explorer funziona tutto.
Mo’ che faccio?
Aggiornamento: (21 febbraio) Lunedì era tutto a posto, ma stamattina è di nuovo bloccato. Giovedì Guai Gmail, insomma.

Ultimo aggiornamento: 2008-02-14 09:55

La rapidità di Google

La prima versione della notiziola precedente è stata pubblicata alle 14:25 (non guardate l’ora indicata: è quella in cui ho iniziato a scriverla). La prima persona che l’ha letta è un mio lettore abituale, a giudicare dai log di lloogg – non so chi sia, e comunque non lo direi – alle 14:32. La prima persona che l’ha letta come risultato di una ricerca su google è arrivata alle 15:02; poi ce ne sono stati parecchi, ma questo lo immaginavo, ho scritto la notiziola apposta per avvisare e rassicurare la gente.
Quello che non mi immaginavo è che Google si prende la briga di verificare se questo blog ultraperiferico è stato aggiornato con una frequenza assolutamente incredibile. Sì, potrebbe esserci stato il colpo di fortuna che il giro del suo ragno stava giusto passando da me, ma già in altri casi avevo notato che l’aggiornamento avveniva in poche ore. Se ci pensate, la cosa fa davvero paura.

Ultimo aggiornamento: 2008-01-21 15:13

Congestione senza fili

La mia connessione wifi continua ad andare su e giù, impedendomi praticamente di vedere una pagina web se non caricandola tre o quattro volte (e per fortuna che non guardo dei video). La lista delle reti wifi mi dà cinque reti oltre la mia, e sono ragionevolmente certo che a quelle reti si aggiunge ad esempio il ripetitore Sky dei miei vicini, che so che usa le stesse frequenze. La cosa peggiore è che c’è qualche sistema che cicla tra i vari canali a disposizione, a giudicare dalle verifiche che ho fatto sul mio router: è esattamente l’equivalente di quelli che continuano a cambiare corsia durante un ingorgo in tangenziale, col risultato che l’ingorgo aumenta ancora di più.
Insomma, viviamo in una congestione perenne.

Ultimo aggiornamento: 2008-01-20 22:10

Wikia Search

Lunedì scorso è stata pubblicamente lanciata la versione alfa di Wikia Search, un progetto di Jimmy Wales (quello di Wikipedia, per chi non lo sapesse) per un motore di ricerca “user defined”. Potete trovare un commento dalla Tartaruga Tecnologica, e una stroncatura (in inglese) su TechCrunch. Vorrei aggiungere qualcosa di mio, ma non è così facile, visto che non sono riuscito a trovare molte informazioni nel sito. Indubbiamente come motore di ricerca al momento non serve a molto, le pagine indicizzate sono troppo poche. È stata molto strombazzata l’interazione col wiki, nel senso che puoi iscriverti come utente a wikia, però al momento mi pare proprio che la cosa non serva a molto, o almeno non sono riuscito a farci nulla. Sì, ci sarebbe il MiniArticle, ma mi pare ancora un concetto fumoso. Magari lo provo su di me :-)
D’altra parte posso immaginare degli sviluppi interessanti in un “social websearcher”. Ad esempio, se io ho una graduatoria di amici (e amici di amici, tipo Linkedin) e posso dare un voto ai risultati delle ricerche che ho fatto, i miei amici potrebbero vedere i risultati “buoni” (buoni per me, ma l’idea del social network dovrebbe essere proprio questa) pompati un po’ di più, e quelli “cattivi” più giù nella lista. E probabilmente un cluster di amici riuscirebbe a fare un motore personalizzato per loro all’interno di quello globale, e magari pubblicizzarlo come “motore orientato al progetto XY” (che siano Pokemon, satira contro il governo Prodi II o chissà cos’altro). Naturalmente dal dire al fare c’è di mezzo il mare, ma anche quando nacque Wikipedia non si sapeva se e come sarebbe riuscita a crescere. Mi sa però che su una cosa TechCrunch ha ragione: c’è stata troppa attesa su Wikia Search, e la cosa non è stata affatto buona.
Per par condicio dovrei parlare di Knol, però preferisco aspettare che ci sia almeno un’alfa, e non sono vaporware. Tanto lo so che siete buoni e mi perdonerete.

Ultimo aggiornamento: 2008-01-14 14:35

Comma 22

In Telecom sono costretto a cambiare password al pc ogni tot mesi (tre o quattro, non ricordo), per “evidenti ragioni di sicurezza”. Con un bellissimo sistema automatico, la password per accedere al mio PC viene copiata come password di rete, e quindi devi ricordare solo una password e non due.
Generalmente, qualche giorno prima della scadenza della password, il sistema ti avvisa della cosa, e tu puoi cambiarla con tutta tranquillità. Stavolta non è capitato, o forse il fatto che dieci giorni fa avessi detto via webmail “no, non la cambio adesso” ha bloccato tutti gli altri avvisi. Sta di fatto che stamattina quando ho tentato di collegarmi sono stato bloccato e invitato a cambiare password. Va bene, dico io, ecco qua la password vecchia ed ecco qua e qua la password nuova. Aspetto cinque, dieci, trenta, sessanta secondi e compare un’altra finestrella d’errore: “Non posso contattare il dominio TELECOMITALIA”. Riprovo da capo (è lunedì mattina, non potete pretendere chissà quali lampi di genio dal sottoscritto): stesso risultato. Poi prendo il caffè e mi viene un’Idea Meravigliosa. Mi metto davanti al PC di un collega che era ancora giù alla macchinetta, faccio login col mio utente e la mia password, mi arriva il messaggio di errore “your password has expired”, cambio password, e voilà, tutto a posto prima che il collega ritorni in ufficio.
Il caffè aveva stimolato i miei neuroni a sufficienza per immaginare che anche la password di dominio era contemporaneamente scaduta, e quindi non riuscivo a entrare per cambiare password. Comma 22, appunto. Non ci vorrebbe molto per evitare questi problemi: basterebbe far durare la password di dominio dieci giorni più di quella locale. Ma come forse ricordate non è possibile parlare con i gestori della sicurezza in Telecom…

Ultimo aggiornamento: 2008-01-14 09:57